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Autore: tienimiconte    18/11/2012    2 recensioni
«Ho fatto male a fartelo vedere?» Dixie mi fissava, con la testa leggermente inclinata. I lunghi capelli tra il nero e il castano scuro le ricadevano sulle spalle, mettendo in risalto il suo viso che faceva penare tutti i ragazzi del quarto anno.
Presi una foto dallo scatolone, spolverandola leggermente con la manica del maglione e mettendomi più comoda a sedere, sorridendo lievemente «no, no, affatto» appoggiai la foto accanto a me, iniziando pian piano a tirarle fuori tutte e posizionandole accanto a noi, fissando i volti che ritraevano, contandole. Erano undici in tutto, come i mesi che avevamo passato insieme, io e lui.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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One Shot partecipante al concorso del gruppo Facebook “Pagine di vento – EFP”



11 Memories

 

«Connie, mi ascolti?» mi voltai verso la mia migliore amica, dimenticandomi per un attimo dello scatolone pieno di foto che avevo di fronte «scusami, Dixie, ero troppo presa a guardare queste foto. Cosa c'è?» Dixie roteò gli occhi, passandosi la lingua sulle labbra candide facendo per un attimo intravedere il piercing che aveva sul labbro superiore interno, sorridendo leggermente «ho trovato uno scatolone che potrebbe interessarti» mi alzai dal pavimento della soffitta, sbattendo le mani sul retro dei miei pantaloni per far andare via la polvere, avvicinandomi a lei.
«Di cosa si tratta?» chiesi con gentilezza, chinandomi e afferrando lo scatolone, aprendolo e lasciandomi scappare un sospiro non appena capii cosa conteneva.
«Ho fatto male a fartelo vedere?» Dixie mi fissava, con la testa leggermente inclinata. I lunghi capelli tra il nero e il castano scuro le ricadevano sulle spalle, mettendo in risalto il suo viso che faceva penare tutti i ragazzi del quarto anno.
Presi una foto dallo scatolone, spolverandola leggermente con la manica del maglione e mettendomi più comoda a sedere, sorridendo lievemente «no, no, affatto» appoggiai la foto accanto a me, iniziando pian piano a tirarle fuori tutte e posizionandole accanto a noi, fissando i volti che ritraevano, contandole. Erano undici in tutto, come i mesi che avevamo passato insieme, io e lui.
«Non mi avevi mai parlato di queste foto, Connie» sospirai, scrollando le spalle «non ne abbiamo mai parlato a nessuno, era una cosa nostra, volevamo immortalare con una sola foto ogni mese che passavamo insieme prima che..» lasciai la frase in sospeso nell'aria, afferrando la più vecchia, quella del primo mese.
«Eravate molto diversi» mi fece notare Dixie, indicando le nostre figure e facendo palesemente riferimento ai miei capelli biondicci che erano decisamente più lunghi, fino al seno, mentre ora arrivavano a malapena alla spalla, e al piercing al naso che portavo soltanto da un'anno a questa parte, come il suo del resto.
«Eravamo in seconda liceo, Dixie, mi sembra anche logico, sono passati quasi due anni»
«Io parlavo anche dell'abbigliamento!» storsi il naso, tornando a fissare la foto. Io e Louis eravamo appena usciti da un locale molto riservato che aveva trovato nelle viete più strette di Doncaster, nel quale mi ci aveva portato il giorno del nostro primo mesiversario. Era dicembre, più precisamente il 21, ed eravamo infagottati dalla testa ai piedi, tra sciarpe, guanti, capelli e calzettoni avremmo potuto fare a gara con qualche eschimese. Avevamo passato la giornata a bere cioccolata calda e ridere, come al nostro solito, e dentro quel locale ci era venuta l'idea di fare le foto. Appena uscimmo lui tirò fuori il suo iPhone, andando sulla fotocamera e piazzandocela davanti ai visi, scattando poi la foto. I nostri sorrisi -come il mio naso rosso- erano ancora ben visibili nella foto.
«E questa? E' il secondo mese?» chiese lei, facendomi tornare in me e passandomi un'altra foto, non molto diversa. Io e Louis ci stringevamo felici, sorridendo all'obbiettivo del suo telefono fuori da casa sua, appena tornati dal lunapark che avevano appena aperto fuori Doncaster. Eravamo stati in coda per quasi un'ora ma ne era di sicuro valsa la pena, le montagne russe erano state spettacolari e nonostante i miei capelli che erano andati letteralmente a puttane, avevamo appena festeggiato i due mesi e stare con lui mi bastava.
Presi la foto del terzo mese, rigirandola tra le mani per poi passarla a Dixie, che scoppiò a ridere come una matta «immaginavo questa reazione da parte tua» le dissi sorridendo, spostandomi un po' più vicina allo scatolone.
Il motivo delle risate di Dixie erano certamente le facce che avevamo assunto io e Louis in quella foto. Era quasi marzo e io avevo appena preso la mia insufficienza in latino, così invece di tornare a casa ero stata fuori tutto il giorno con lui al parco dall'altro lato della città, ringraziando il cielo di avere un fidanzato come Louis che anche nei momenti peggiori riusciva a farmi ridere. La foto era a dir poco oscena, avevamo entrambi assunto un'espressione strana e ci eravamo scattati una foto, immortalando il momento. Successivamente finii in punizione per una settimana, ma Louis non ci badò e si presentò ogni mattina davanti a casa mia per scortarmi a scuola.
«Quarto mese in arrivo» mi disse lei, passandomi una foto più recente, che faceva spiccare i vestiti decisamente diminuiti e più leggeri che io e Louis indossavamo. Eravamo nel cortile della scuola e subito avrei avuto la verifica di fisica, mentre lui quella di arte, essendo di due anni più grande di me. Nessuno dei due aveva studiato così, dopo esserci scattati quella foto ci eravamo finti malati, facendoci rispedire a casa entrambi, passando il resto della giornata a scriverci da sotto le coperte.
«Questo mi sembra sia il quinto mese, sbaglio?» guardai con attenzione la foto che Dixie mi stava mostrando e scossi la testa «no no, è giusta, è il quinto mese» sorrisi, vedendo la mia fronte corrugata e la sua faccia piegata in due dalle risate. Era una giornata di aprile e il clima stava decisamente migliorando, ma durante una nostra passeggiata romantica scivolai, finendo per terra e sporcandomi i pantaloni bianchi di fango. Lui rise così tanto che dovetti tirargli un calcio per farlo smettere, prima di cingermi il fianco e scattare la foto del quinto mese.
Presi la foto del sesto mese, sapendo benissimo cosa mi aspettava. Una me di due anni più piccola, con gli occhi rossi per il pianto e i capelli senza un ordine preciso mi si parò davanti, schiacciata in un abbraccio dal suo ragazzo, che le baciava la testa dolcemente. Era appena morto mio nonno e avevo passato la giornata chiusa in casa, rifiutando le chiamate di Dixie e di Louis, fino a quando lui non si era presentato alla mia porta con un mazzo di rose, cogliendomi in uno degli abbracci che solo lui sapeva darmi e facendomi sentire, per la prima volta nella giornata, al sicuro. Era stata mia madre a scattarci quella foto, trovandoci carini, non sapendo però che era proprio la foto che ci serviva per il nostro 'calendario'.
«Il settimo mese non è mica quando Billie Pumpks..» le strappai la foto dalle mani, appoggiandola al petto per nasconderla «si, è quando ha cercato di baciarmi». Guardai per un nano secondo la foto, sorridendo alla mia faccia disgustata e a quella incazzata di Louis, dopo aver tirato un pugno in piena faccia a Billie e facendo finire lui in infermeria, e noi dal preside, che attendeva spiegazioni. Decise di non sospenderlo solo perché era l'ultimo giorno di scuola, ma in cuor mio sapevo che non l'avrebbe mai fatto comunque. I voti di Louis non facevano pensare a un ragazzo manesco o in qualche modo bullo, cosa che non era affatto.
L'ottavo e il nono mese erano foto molto simili, io e lui al mare sdraiati sul bagnasciuga in costume da bagno, sorridenti, muniti di occhiali da sole e creme solari, per non parlare del mio iPod e dei suoi libri di fantascienza che tanto amava.
La foto del decimo mese era in assoluto la mia preferita, quella che amavo di più. Era ormai settembre ed avevo appena iniziato la terza liceo, mentre lui la quinta. Avevano appena finito di fargli un sormone sugli esami imminenti e lui mi aveva portata fuori a cena in uno dei più bei ristoranti di Doncaster quella sera, dicendo di non voler preoccuparsi degli esami e di voler pensare a me. In quella foto ci aveva immortalato il cameriere del locale, catturando il nostro bacio più bello della serata.
«Tieni, questa è l'ultima, l'undicesimo mese» disse leggermente triste, notando che aveva un'espressione terribilmente seria. Era l'ultima foto che avevo con lui. 
Eravamo in camera mia, e dopo una lunga giornata di studio avevamo deciso di rilassarci guardando la tv sul divano di casa, ma mio fratello aveva deciso di venire a rompere le palle ed era voluto venire nella foto con noi. Louis avendo quattro sorelle più piccole non aveva resistito a dirgli di no, quindi mi ritrovai una nostra foto con in mezzo il mio fratellino mentre mostrava i due denti davanti che gli erano caduti precedentemente.
L'ultima foto che avevamo insieme.
Mi pizzicarono gli occhi, mentre un paio di lacrime solcarono il mio viso. Avvicinai tutte le foto tra loro, sorridendo e continuando a far scendere le lacrime. Dixie mi si avvicinò, abbracciandomi e lasciandomi un bacio sulla guancia «ti manca?» tirai su col naso «tantissimo, Dixie. Perché se n'è andato?» lei scrollò leggermente le spalle «non ne ho idea, Connie». Mi prese il volto tra le mani e toccò il piercing al naso «non devi portarlo per forza, se non ti va. Sai che a lui non sarebbe piaciuto, e sappiamo entrambe che sia questo sia i tuoi capelli sono un'evidente segno della sua perdita» scossi la testa, cercando di fermare le lacrime.
«Perché, Dixie? Perché? Quella macchina doveva investire me, non lui, non doveva salvarmi, è morto per me, non doveva» iniziai a singhiozzare, mentre Dixie mi stringeva ancora più forte «ti amava davvero, ecco perché. E so che è dura, ma sono passati quasi due anni, non è colpa tua, Connie, non hai potuto fare niente, e non è con le lacrime che riporterai Louis indietro, e sono sicura che lui anche da lassù ti tiene d'occhio e ti protegge, come ha sempre fatto. Perché lui ha amato, ti ama e ti amerà per sempre, Connie».

 



 


Salve :)
Oggi avevo ispirazione e mi ci voleva una os su Louis.
E' una cosa malinconica, lo so, è tristissima, ma l'idea mi piaceva un sacco :)
Intanto non so se si è capito ma i personaggi che avevo in testa io sono con voti molto alti, per questo ogni tanto si possono permettere di saltare scuola; in più Connie, dopo la morte di Louis, è cambiata abbastanza, a partire dal taglio di capelli, fino al piercing al naso :)
Dixie è un po' come le ragazze di tumblr che vedo in giro spesso, molto bella, piercing sul labbro superiore interno (mi sembra si chiami smile, ce l'ha una mia amica e lo adoro, vorrei farlo ma mia madre mi prendererebbe prima a sprangate sulle gengive lol) e molto amata da tutti i ragazzi :)
Beh che altro dire? Spero solo che, nonostante la tristezza del finale (il mio Louis coraggioso che perde la vita al posto di farla perdere alla ragazza che ama dwuyfguerfg) vi sia piaciuta come os, anche perchè è un po' lunga ahaha.
Il banner l'ho fatto io! :)

Se vi va di passare ho in corso una long (:
ale :)

 

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