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Autore: kurogane92    06/06/2007    7 recensioni
-Ho deciso, mi ritiro, così non posso continuare-
-Se questa é la tua decisione...Ma da adesso fino a quando non avremi risolto la situazione credo sia meglio metterti sotto protezione-
(Havoc/Nouvo personaggio)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jean Havoc
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa One-shot l'ho scritta dopo aver letto l'ultimo numero del manga di FMA, ci sono rimasta così male quando ho saputo che Havoc aveva perso l'uso delle gambe che sono stata triste per quasi una settimana ç_ç*sob*... Ma poi mi è venuto di scrivere questo capitolo per augurargli una guarigione completa.Adesso vi lascio alla lettura, ma prima vi voglio informare che questo è il mio primo testo di genere romantico, quindi magari non è tutta questa grandiosità, ma mi aspetto mooooolte recensioni per sapere com'è. Grazie (^_^)


-Ne sei proprio sicuro?-

-Sicurissimo colonnello-

-Ripensaci,Havoc, almeno aspetta che riusciamo a rintracciare il dottor Marcoh-

-No, ormai ho deciso, rinuncerò alla carriera militare, in queste condizioni non posso proprio andare avanti, lei prosegua e non pensi a me.- c'era rassegnazione nelle sue parole, quello non era l' ottimista sottotenente Havoc che tutti conoscevano.

Era passato quasi un mese da quando era stato portato in quell'ospedale e ancora non riusciva a muovere le gambe, in quelle condizioni non avrebbe potuto continuare a fare il militare.

-Se è questo che vuoi fa' come ti pare, ma quando arriverò in cima aspetterò il tuo arrivo-

Il colonnello Mustang uscì dalla stanza; il sottotenente Breda si avvicinò ad Havoc e gli mise una mano sulla spalla

-Sei proprio sicuro?- Havoc annuì -È una tua decisione, ma sappi che ci sei utile e che quando riuscirai a rimetterti sarai sempre il benvenuto-

Breda salutò ed uscì, pochi secondi dopo rientrò

-Mi stavo quasi per dimenticare: sembra che gli homunculus siano ancora in giro, non sappiamo quali siano le loro intenzioni, ma per il momento è meglio che ti venga assegnata una guardia del corpo-

-Ma...-

-Non puoi discutere, sono ordini del colonnello. La tua guardia arriverà domani mattina, ciao!-

Il sottotenente Breda uscì dalla stanza e lasciò Havoc da solo.

Perchè? Perché proprio a me doveva capitare?” intanto si toccava le gambe sperando di avvertire, anche per un attimo, il fruscio delle coperte, ma non sentì niente e tristemente si addormentò.

La mattina successiva si svegliò che gli avevano già portato la colazione, la solita roba, latte e biscotti; poco prima di mezzogiorno bussarono alla porta della sua stanza

-Avanti!-

Entrarono prima i sottotenenti Breda e Hawkeye, poi entrò il colonnello; il primo a parlare fu Mustang

-Il sottotenente Breda ieri ti ha detto che da ora fino a quando non avremo eliminato gli homunculus avrai una guardia del corpo, ti presento il sottotenente Aster, che oltre a farti da guardia del corpo prenderà il tuo posto nella mia squadra-

Solo in quel momento Havoc si accorse della figura che stava dietro al colonnello

-Bene, ora vi lasciamo soli, sottotenente Aster, sai cosa devi fare.-

La figura scattò sull'attenti e vi rimase fino a quando il colonnello non fu uscito, allora si distese e si avvicinò ad Havoc.

L'ex- sottotenente poté finalmente vedere bene quella figura, era una ragazza più o meno della sua età, aveva occhi nocciola e capelli ricci dello stesso colore legati in una coda, non portava l'uniforme, ma indossava dei jeans un po' scoloriti e una maglietta nera, al fianco portava una spada e una pistola.

-E così tu sei l'ex-sottotenente Havoc- anche lei lo aveva osservato per un po' prima di parlare -piacere, io sono la tua sostituta, mi chiamo Marion Aster-

-Salve- non aveva molta voglia di parlare, non gli andava giù che gli avessero assegnato una ragazza come guardia del corpo, non dopo il modo in cui l'ultima lo aveva ridotto.

Aster si avvicinò alla finestra della stanza e l'aprì, poi, vedendo che il suo protetto non accennava intenzione di parlare, si mise a guardare fuori.

-Perchè hai deciso di lasciare l'esercito?-chiese Aster dopo molto tempo di silenzio

Havoc rimase zitto, non voleva parlare, tirò fuori dal cassetto un pacchetto e ne estrasse una sigaretta, se la mise in bocca e la accese, senza spiccicare parola.

Passarono così il pranzo e la cena, Aster aveva sistemato le sue cose in un armadietto della stanza e si era preparata il letto accanto ad Havoc per la notte; quando fu il momento di andare a dormire Aster augurò buonanotte al suo protetto

-Aspetta!Ma tu non dovresti proteggermi?-

-Certo che ti devo proteggere.-

-E allora perchè dormi?-

-Perchè se anche qualche nemico fosse nelle vicinanze non sarebbe così stupido da attaccarti mentre ci sono io; probabilmente non si aspettavano che ti mettessero sotto sorveglianza e se ti volessero attaccare ora dovrebbero correre il rischio di affrontare un'alchimista-

-Perchè? Sei un'alchimista?-

-Mi sembra che prima l'abbia fatta io una domanda su di te. Buonanotte.-

Aster si addormentò e Havoc dopo un po' la imitò.

-Buongiorno! La colazione te l'hanno portata dieci minuti fa-

Appena sveglio Havoc si era girato verso la finestra e aveva visto Aster che ci stava seduta con una gamba fuori e la schiena appoggiata;mangiò la sua solita colazione e rimase in silenzio, prima di pranzo tirò fuori il solito pacchetto e ne estrasse una sigaretta.

-E No!- disse Aster togliendogliela di mano e portandosi subito fuori dalla portata delle braccia di Havoc -Mi piacerebbe avere una risposta alla mia domanda di ieri, allora, perchè hai deciso di lasciare l'esercito?-

-Perchè dovrei risponderti?-

-Perchè ho letto il tuo fascicolo prima di venire qui e nelle schede mediche c'era scritto che consumi almeno due pacchetti di queste al giorno e che in ospedale ne puoi fumare solo una. Rispondi alla mia domanda o oggi stai senza.-

Aster stava evidentemente scherzando, aveva un sorriso canzonatorio stampato in faccia.

Havoc decise di rispondere, era solo un gioco in fondo

-E va bene, ti risponderò! Ho deciso di lasciare l'esercito perchè, come puoi ben vedere, ho le gambe paralizzate e non potrei fare il mio lavoro, quindi ho deciso di cambiare mestiere.-

Aster ci pensò su un attimo, poi gli porse la sigaretta e sempre sorridendo disse:

-Non ci credo. Non credo almeno che sia solo per questo, se il problema fosse soltanto la tua paralisi avresti aspettato che trovassero questo dottor Marcoh.-

-Intanto ho risposto alla tua domanda, adesso tocca a te, sei un'alchimista?-

Aster sorrise, stava riuscendo a farlo uscire dal torpore in cui era quando l'aveva visto il giorno prima

-Ne capisco abbastanza e la so usare su piccole cose, ma in un combattimento preferisco usare le armi vere. Adesso ti faccio un'altra domanda: chi è stato a ferirti? Non era molto chiaro quello che ha scritto il colonnello sul suo rapporto-

Quello era il tasto dolente, ma Havoc si stava interessando a quella specie di gioco e anche lui aveva una domanda da fare ad Aster

-A ferirmi è stata la mia ultima ragazza, si chiamava Solaris, mi piaceva molto...fino a quando non ho scoperto che era un homunculus e che mi stava usando per conoscere i piani del colonnello-

-Mi dispiace molto, scusa non volevo ricordartelo-

-Sta' tranquilla, ormai non ci penso più...anche se ho smesso di correre dietro alle donne come facevo prima....Bene! Adesso te la faccio io una domanda: perchè hai cominciato questo gioco? Lo hai fatto solo per me perchè ti facevo pena?-

Aster non si stupì più di tanto a quella domanda, in effetti gli avrebbe voluto dire la verità, ma preferiva mentire come aveva fatto lui alla prima domanda

-Ma che pena! Io sono soltanto una grandissima chiacchierona che parla a vanvera. Si è fatto tardi, questa volta dovrò rimanere sveglia tutta la notte, buonanotte.-

-'Notte- le rispose Havoc anche se sapeva che il motivo per cui lo stava facendo non era quello che gli aveva detto, infondo anche lui le aveva mentito su una risposta, erano pari.

Passarono così molti giorni, in questi Aster era riuscita a far ridere Havoc e a fargli quasi dimenticare la paralisi, erano diventati amici, o forse qualcosa di più, ma ancora nessuno dei due aveva risposto sinceramente alle domande a cui avevano mentito la prima volta che si erano parlati.

Un giorno entrarono nella stanza di Havoc tre uomini: il primo era il colonnello Mustang, con una benda sull'occhio sinistro, gli altri due Aster non li conosceva: uno di loro era molto alto e muscoloso aveva baffi e un solo ciuffo di capelli biondi sulla fronte, l'altro era invece più basso ed era sicuramente più vecchio degli altri due, doveva fra i quaranta e i cinquant'anni, aveva i capelli corti e neri che diventavano bianchi solo sulle tempie.

-Sottotenente Aster ti presento il maggiore Armstrong e l'alchimista di stato Tim Marcoh-

Sentendo l'ultimo nome Aster ebbe un sussulto, quindi era lui quello che poteva guarire Havoc, si voltò verso il suo protetto e vide che anche lui non sapeva se essere sorpreso o felice, intanto aveva una faccia talmente stupida che quando la vide, il sottotenente non poté fare altro che mettersi a ridere; poi si accorse dei suoi superiori che la stavano guardando e si rimise sull'attenti

-Scusate Signori!-

-Riposo, riposo. Sono venuto qui per parlare con Havoc- Aster si spostò e si mise seduta alla finestra – Abbiamo liberato il dottor Marcoh dagli homunculus, ora che lo abbiamo ritrovato potrebbe curarti e tu potresti tornare a lavorare nell'esercito, che ne dici?-

Havoc non si era ancora ripreso dalla sorpresa di veder il dottor Marcoh e non rispose subito alla domanda del colonnello

-E Aster? Che ne sarà di lei se avete detto che ha preso il mio posto, se io ritornassi lei dove andrebbe?-

Aster si girò verso Havoc e poi verso il colonnello, ma non disse nulla

-Ovviamente questa sarà una sua scelta, ma per me potrebbe restare nella squadra, si è dimostrata all'altezza del suo compito a quanto pare, è riuscita a battere da sola le chimere che erano state mandate ad ucciderti.-

Havoc non capì subito, non si era nemmeno accorto di esser stato attaccato, sicuramente era accaduto di notte, ma dovevano essere stati molto silenziosi, guardò Aster e lei ricambiò con un sorriso allegro.

-Un'ultima cosa. Prima di risponderle vorrei parlare in privato con Aster, se me lo permette-

-Fai pure, noi siamo qui fuori- e tutti e tre uscirono

Havoc aspettò che la porta si richiudesse e poi si voltò verso Aster, ma fu lei la prima a parlare

-Non è fantastico? Così potrai ricominciare a camminare e potrai tornare nell'esercito!...Perchè fai quella faccia? Non sei contento?-

-Si, si sono contento di poter riacquistare l'uso delle gambe...ma per quanto riguarda l'esercito non credo che ci tornerò...-Aster gli lanciò un'occhiata interrogativa-questa ferita me la sono procurata per una mia disattenzione, mi sono fatto distrarre dal fatto che fosse una donna con cui avevo avuto una storia, inoltre oltre a me è stato ferito anche il colonnello e per colpa mia-

-Ehi, Havoc- Aster gli si avvicinò e gli diede uno schiaffo -Sei proprio uno stupido! Non è stato per colpa tua se quella donna ha ferito te e il colonnello, era un homunculus e il suo scopo era quello di uccidervi, il suo rapporto con te non c'entra per niente!-

Havoc era rimasto a bocca aperta e teneva una mano sulla guancia che aveva ricevuto lo schiaffo; dato che lui non parlava, Aster continuò

-Era questa la vera risposta alla domanda che ti avevo fatto il primo giorno?-

-Si...adesso tocca a te dirmi la verità, perchè hai cominciato quello stupido gioco di domande?-

Aster si avvicinò di nuovo ad Havoc, questi chiuse gli occhi per paura di ricevere un altro schiaffo, ma invece sentì un respiro caldo sul volto e poi un paio di labbra che si toccarono con le sue. Senza pensarci due volte si baciarono appassionatamente, esprimendo alla fine tutto quello che uno provava per l'altro.

-Sei ancora sicuro di non voler ritornare nell'esercito?- gli chiese Aster prima di far rientrare i tre superiori che aspettavano là fuori; Havoc ci pensò su per un attimo

-Credo di aver cambiato idea, ritornerò, ma solo se ci sarai tu al mio fianco ad impedirmi di sbagliare ancora.-

Aster gli sorrise e lo baciò un'altra volta

-Siamo d'accordo allora-.

L'operazione fu abbastanza dolorosa, ma alla fine Havoc riuscì a camminare con le sue gambe, i mesi successivi furono i più faticosi: la riabilitazione era sfiancante, ma necessaria; per fortuna accanto ad Havoc c'era sempre Aster pronta ad aiutarlo appena mostrava segni di cedimento.

Appena ebbe finito la riabilitazione Havoc tornò in servizio con il grado di sottotenente e trovò tutti i suoi vecchi colleghi ad aspettarlo, compreso Mustang che era diventato il comandante supremo; quanto ad Aster...beh, lei mantenne la promessa fatta ad Havoc e rimase assieme a loro, col tempo il legame fra i due sottotenenti si fece sempre più solido fino a quando, due anni dopo, i due decisero di sposarsi e vivere felici e contenti.

FINE


  
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