Allora…
non so come mi sia nata questa pazza idea. Stavo semplicemente ascoltando il
nuovo CD dei Corrs, *Borrowed Heaven* (stupendo!!! *__*) e leggendo una
Draco/Ginny (come il mio solito) quando l’idea per questa ff mi ha… folgorato.
^__-
Partita in principio come One-shot basata sulla canzone *Humdrum*, ho poi
realizzato ke potevo farne una ff a capitoli.
Consiglio di leggerla ascoltando in sottofondo le canzoni che danno i titolo ai
capitoli. ^_^
Così, ecco qui…
Borrowed Heaven
(Paradiso In
Prestito)
Capitolo 1^:
Summer Sunshine
Everyone's Changing, I stay the same
I’m… a solo cello outside a chorus
I’ve got a secret,
It’s time for me to tell that you’ve been keeping me warm
Just sweet beginnings and bitter endings
In coffee city, we borrowed heaen
Don’t give it back, I’ve never felt so wanted
Are you taking me home?
You tell me you have to go…
In the heat of summer sunshine
I miss you like nobody else
In the heat of summer sunshine
I kiss you, and nobody needs to know
Now that you’ve left me, there’s no returning
I keep comparing, you’re always winning
I try to be strong but you’ll never be more wanted
Will you make me at home?
Don't tell me you have to go...
In the heat of summer sunshine
I miss you like nobody else
In the heat of summer sunshine
I kiss you, and nobody needs to know
Ya da... ya da.. ya da
To sweet beginnings and bitter endings
In coffee city, we borrowed heaven
Don’t give it back
Winter is coming and I need to stay warm
The heat.....
In the heat of summer sunshine
I miss you like nobody else
In the heat of summer sunshine
I kiss you, and nobody needs to know
Il sole riscaldava gli
avventori del piccolo caffè che aveva sede in una viuzza laterale a Diagon
Alley.
Non era molto frequentato e questo lo rendeva il posto ideale per chi vuole
passare un pomeriggio tranquillo, senza essere scocciato.
Ed era proprio per questo motivo che due giovani vi si erano recati.
Erano seduti a un piccolo tavolo all’esterno del caffè, riparati dal sole da un
grande ombrellone colorato, incantato per fare in modo che l’ombra cadesse
sempre sul tavolino.
La ragazza portava i lunghi capelli rosso fuoco legati in una coda alta, tranne
alcune ciocche che le scendevano morbidamente ai lati del volto solare e
costellato di efelidi. Indossava un vestitino estivo, dai colori pastello che
la rendeva ancora più graziosa; osservava con aria felice la coppa gelato posta
davanti a lei.
Il ragazzo le era seduto di fronte, i capelli biondi acconciati
impeccabilmente, giocava distrattamente con il cucchiaino del gelato mentre
fissava la ragazza, come a voler imprimere nella sua mente ogni più piccolo
dettaglio di quella figura nella sua mente.
Finalmente la ragazza sembrò accorgersi degli occhi color ghiaccio puntati su
di lei e alzò lo sguardo, arrossendo leggermente sulle gote.
- Draco, cosa stai guardando? – chiese titubante, interdetta dal comportamento
del ragazzo.
- Perché? Non mi verrai a dire che non posso nemmeno guardare la mia ragazza in
santa pace. – ribattè prontamente il biondino con uno sbuffo ironico.
Il rossore sulle gote di Ginevra aumentò pericolosamente, mentre si perdeva
negli occhi di Draco.
- Già sono pochi i momenti in cui possiamo stare insieme senza bisogno di
fingere, se poi non posso nemmeno fare quello che voglio in questi momenti,
dove andremo a finire? – completò il ragazzo.
Negli occhi di Ginny apparve un’ombra di tristezza che non sfuggì agli occhi
del suo interlocutore.
- Ehy Gin! Che cosa c’è, piccola? – le chiese dolcemente, mentre le accarezzava
una guancia, ben sapendo quale sarebbe stata la risposta della ragazza.
- Niente, niente… - Ginevra abbozzò un caldo sorriso verso Draco – Solo mi
chiedevo per quanto ancora dovremo incontrarci di nascosto, mentendo a tutti. A
casa mia non ci metteranno molto a capire che non è vero che vado da Luna,
anche se lei mi copre ogni volta. – Dicendo questo prese una generosa porzione
di gelato e la mangiò con gusto.
- Senza contare che tra poche settimane dovrò tornare ad Hogwarts e lì sarà
molto più difficile vederci, anzi sarà praticamente impossibile… -
Sul volto del ragazzo comparve un piccolo ghigno divertito, mentre sviò il
discorso iniziato da Ginevra – Vacci piano con quel gelato, altrimenti
ingrassi! -
La diciassettenne tramutò il suo sorriso in una smorfia offesa – Pensa ai
fattacci tuoi che alla mia linea ci penso io, Malfoy! E poi non hai risposto
alla mia domanda. -
Draco alzò le mani in segno di resa e ridacchiò divertito dalla reazione della
rossa, chiedendo venia, poi, improvvisamente, ritornò serio e riprese a parlare
– Ci dovremo nascondere dagli altri finché non saremo sicuri che gli altri la
prenderanno bene, lo sai… - Spiegò con il tono di chi ha già ripetuto più e più
volte quel discorso, e lo deve ridire un’altra volta a un bambini capriccioso.
- Bhe’, io sono stufa!! – Esclamò spazientita la ragazza, quindi si alzò in
piedi e prendendo Draco per mano lo trascinò lontano dal caffè, verso Diagon
Alley.
- E’ da tanto, troppo tempo che ci nascondiamo. Non mi importa più niente di
cosa potrà dire la mia famiglia, o cosa potrà dire tuo padre! E non dirmi che
sono un incosciente, lo so, grazie, ma sono stata responsabile anche troppo a
lungo! – Sembrava che si fosse aperta una valvola di sfogo e che niente la
potesse più fermare.
Continuarono a correre per la stradina, Draco incalzato da una Ginevra furente
e intestardita.
- Ok, ok!! Ora però calmati. Certo che a volte sei proprio una furia! – Il
serpeverde frenò la corsa della rossa e le accarezzò i capelli rosso fuoco,
inspirandone il profumo di fragole.
Ricominciarono così a camminare, mano nella mano, fintantoché non sbucarono
nell’affollata Diagon Alley.
Vi erano alcuni volti conosciuti, ma non se ne curarono, iniziarono a girare
per negozietti; o meglio, una estasiata Ginevra trascinò un paziente Draco in tutti
i negozi che la ispiravano.
Una volta usciti dal Ghirigoro Ginny si girò verso il biondino, si sollevò
sulla punta dei piedi e lo baciò sotto il sole.
Draco la strinse possessivamente al suo petto mentre approfondiva il contatto.
Un orologio iniziò a suonare, segnalando che ormai erano le 18 e 30. I due
ragazzi si staccarono di malavoglia e incuranti di alcune facce sbalordite
attorno a loro ripresero a camminare lentamente.
Entrambi dovevano tornare alle loro case, chi alla Tana, chi a Malfoy Manor e
dovevano separarsi.
- Sarà più difficile, ora, lo sai vero? – chiese Draco – Ora che qualcuno andrà
a riferirlo alle nostre famiglie sarà più difficile incontrarsi. -
Ginevra inconsciamente strinse più forte la mano del ragazzo mentre annuiva
tristemente – Ma non mi interessa di loro Draco, mi basta avere te. -
Il biondino la salutò con un bacio a stampo, poi si allontanò verso Notturn
Alley.
La rossa, rimasta sola, rabbrividì, e rimase ad osservare la figura del suo
ragazzo che si allontanava.
La felicità provata nel pomeriggio, la passione e la serenità scemarono pian
piano lasciando spazio a un senso di vuoto.
Ogni volta che lo vedeva allontanarsi si sentiva sempre più sola.
Quindi si voltò dalla parte opposta a quella presa da Draco e si diresse verso
il Paiolo Magico, per poi tornare alla Tana.
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Allora, che ve ne pare di questo primo capitolo?? E’ una schifezza totale
oppure no? (spero sinceramente di no… ^__^)
Ditemi cosa ne pensate.
Ah, dimenticavo:
Questa fanfic non è scritta con scopo di lucro;
I nomi, i personaggi e gli elementi identificativi di Harry Potter (quindi
anche Ginevra Weasley e Draco Malfoy) sono di proprietà della Warner Bros e di
J.K.Rowling;
La canzone *Summer Sunshine* è dei The Corrs, dall’album *Borrowed Heaven*