PARTE BRUNO.
DRIIN DRIIN.
Ed ecco la sveglia.
Subito la spensi per non svegliare Vanessa,la quale dormiva pacificamente.
Dovevo uscire con Philip,così decisi di lasciarle un biglietto sulla scrivania.
Erano le 10.30.
Ero in ritardo..decisi di prendere una scorciatoia.. dove.. ecco che vidi Philip venirmi incontro, tutto affaticato.
Io: Hey! Scusa per il ritardo.. ma.. che ci fai quì??
Lui: Bruno,non fa niente.. Andiamo via da quì.
Io: Perchè? Cosa succede? Ti vedo strano.. quasi preoccupato.. Allora? Perch..
Un urlo straziante mi interruppe.
Philip cercava di portarmi via.. ma.. quella voce..
Era familiare.
PARTE VANESSA.
"Emh.. Allora.. Bruno ha detto che andava alla piazza S.Cristophen. Passerò per di quà. Se mi sbrigo,arrivo in tempo."
Mi avviai a passo felpato.. quando..
Vidi Bruno con Philip e..
PARTE BRUNO.
Una fitta al cuore.
Erano i parenti di Beatrice con la sua famiglia.
La madre non riusciva a tenersi in piedi.
Urlava.
"Perchè?? *singhiozzo* Perchè te la sei voluta portar via??"
E fu così che scoprii che Beatrice era morta.
Philip mi abbracciò.
Ci stavo malissimo.
Non capivo il perchè.. Era strano.
Io non la conoscevo.
Poi capii..
"Dio,Vanessa.."
Una cosa del genere le avrebbe spezzato il cuore.
Non potevo riferirglielo.. ma non potevo nasconderli certo, una verità così grande.
In quel preciso istante sentii un urlo soffocato dietro di me..
Era lei.
Era Vanessa.
Stava piangendo e non poco.
Le corsi incontro..
Non riusciva a tenersi in piedi,le tremavano le gambe..
Si stringeva la maglietta in un pugno..
Si inginocchiò e disse:
Lasciami stare! Lasciami stare! E’ colpa mia! Solo colpa mia! Lei è morta a causa mia!
La presi in braccio,stringendola forte.
Io: Non è colpa tua.. Vanessa.. Io non so cosa dire.. Ti prego non fare così..
Lei: Vorrei non essere mai andata a quella festa,vorrei.. vorrei..
Philp mi guardava.
Vanessa si dimenava,come se volesse scappare.
Non la lasciavo,non potevo lasciarla.
Da lontano vidi un uomo ed una donna avvicinarsi..
Avevano gli occhi colmi di lacrime.
Vanessa stava piangendo fra le mie braccia.
Uomo: Sono il padre di Vanessa.. Non so chi sia lei.. Comunque la ringrazio.. Grazie per aver trattenuto mia figlia..
Io: Non c’è problema.. Se me lo permette, vorrei portarla a casa mia.. So che lei non mi conosce ma.. io tengo davvero molto a vostra figlia.. vi prego.. Non le farò del male..
Donna: Mi fido di lui, lasciamolo andare..
E così feci,portai Vanessa con me..
A casa..
Philp mi seguì come un cane abbandonato.
PARTE VANESSA.
Non capivo dove stavamo andando.
Volevo solo morire.
Era colpa mia se Bea era morta..
Mi arresi fra le braccia di Bruno,il quale non faceva altro che stringermi.
Sentivo solo delle voci intorno a me..
Le lacrime mi avevano appannato la vista e non riuscivo a capire dove mi trovavo..
Sentii una mano accarezzarmi il viso.
Bruno aveva uno sguardo spento.. Mi baciava in continuazione ma io non ricambiavo affatto il bacio.. Non ne avevo voglia..
Non avevo voglia di far niente.. in quel momento avrei voluto essere una tartaruga,così avrei potuto nascondermi dentro il mio guscio duro e protettivo.
Bruno non parlava.
Ho sempre odiato il silenzio, ma in quel momento sembrava l’unica cosa che amassi,oltre a Bruno, ovviamente.
Bruno:Sei stanca? Vuoi riposarti?? Vuoi da bere? Hai fame? Devi andare in bagno?? Devi..
Io: Bruno sto benissimo.. Grazie di tutto,grazie per avermi portata qua..
Lui: Ne vuoi parlare?
Mi accorsi di essere distesa su un letto,con la testa appoggiata sulle gambe di Brunetto.
Ne volevo parlare?
Si.
Cercavo di non pronunciare quel nome.Cercavo di dimenticare tutto, ma non potevo..
Era come un chiodo impiantato nel mio cervello..
Decisi di parlare;non so perchè.
Forse perchè sapevo che se non ne avessi parlato con lui,sarei rimasta in silenzio per il resto della mia vita.
Mi misi a sedere accanto a Bruno.
Mi strinse in un abbraccio e mi disse:
Se non ne hai voglia,non fa niente.. capisco che..
Io:Bruno.. io vorrei scomparire..
Lui:Se tu scompari,io vengo con te. Non voglio perdere la persona più importante di questo mondo..
Io:Tu non capisci.. Non capisci come mi sento. Sono stata io! Sono stata io ad ucciderla! Se non fossi mai andata a quella festa.. Se non mi fossi.. inna..
No,un momento non potevo dirlo. Era troppo presto per annunciare una cosa del genere..
Io: Se non ti avessi conosciuto.. e non mi fossi piaciuto a tal punto d-da *singhiozzo* .. Lei.. non sarebbe finita in ospedale.. Non avrebbe *singhiozzo* Non si sarebbe..*singhiozzo* trovata in quell’orribile posto! Mi odio, con tutto il cuore! Nel momento del bisogno non sono riuscita ad aiutarla, non sono..
Lui:Non è colpa tua! Sai.. quando è morto il padre di un mio amico.. Sono stato tanto male.. Era come un mio secondo padre.. Negli anni ho capito che non è mai colpa di qualcuno se una persona muore.. Dio ha deciso così.. Non possiamo farci niente!
Io: Allora Dio è ingiusto!
Scoppiai a piangere, Bruno mi stringeva.Mi cullava,come una mamma culla il suo bambino..
Lui:Gli angeli migliori sono sempre quelli che se ne vanno via prima.. Ma non devi dimenticarti di lei.. Sai, lei ti può sentire.. anche se non ti risponde può aiutarti.. Adesso è quì, accanto a noi..
Io: Non la vedo!*Singhiozzo*
Lui: Ma lei si..
Continua.
Ero in ritardo..decisi di prendere una scorciatoia.. dove.. ecco che vidi Philip venirmi incontro, tutto affaticato.
Io: Hey! Scusa per il ritardo.. ma.. che ci fai quì??
Lui: Bruno,non fa niente.. Andiamo via da quì.
Io: Perchè? Cosa succede? Ti vedo strano.. quasi preoccupato.. Allora? Perch..
Un urlo straziante mi interruppe.
Philip cercava di portarmi via.. ma.. quella voce..
Era familiare.
PARTE VANESSA.
"Emh.. Allora.. Bruno ha detto che andava alla piazza S.Cristophen. Passerò per di quà. Se mi sbrigo,arrivo in tempo."
Mi avviai a passo felpato.. quando..
Vidi Bruno con Philip e..
PARTE BRUNO.
Una fitta al cuore.
Erano i parenti di Beatrice con la sua famiglia.
La madre non riusciva a tenersi in piedi.
Urlava.
"Perchè?? *singhiozzo* Perchè te la sei voluta portar via??"
E fu così che scoprii che Beatrice era morta.
Philip mi abbracciò.
Ci stavo malissimo.
Non capivo il perchè.. Era strano.
Io non la conoscevo.
Poi capii..
"Dio,Vanessa.."
Una cosa del genere le avrebbe spezzato il cuore.
Non potevo riferirglielo.. ma non potevo nasconderli certo, una verità così grande.
In quel preciso istante sentii un urlo soffocato dietro di me..
Era lei.
Era Vanessa.
Stava piangendo e non poco.
Le corsi incontro..
Non riusciva a tenersi in piedi,le tremavano le gambe..
Si stringeva la maglietta in un pugno..
Si inginocchiò e disse:
Lasciami stare! Lasciami stare! E’ colpa mia! Solo colpa mia! Lei è morta a causa mia!
La presi in braccio,stringendola forte.
Io: Non è colpa tua.. Vanessa.. Io non so cosa dire.. Ti prego non fare così..
Lei: Vorrei non essere mai andata a quella festa,vorrei.. vorrei..
Philp mi guardava.
Vanessa si dimenava,come se volesse scappare.
Non la lasciavo,non potevo lasciarla.
Da lontano vidi un uomo ed una donna avvicinarsi..
Avevano gli occhi colmi di lacrime.
Vanessa stava piangendo fra le mie braccia.
Uomo: Sono il padre di Vanessa.. Non so chi sia lei.. Comunque la ringrazio.. Grazie per aver trattenuto mia figlia..
Io: Non c’è problema.. Se me lo permette, vorrei portarla a casa mia.. So che lei non mi conosce ma.. io tengo davvero molto a vostra figlia.. vi prego.. Non le farò del male..
Donna: Mi fido di lui, lasciamolo andare..
E così feci,portai Vanessa con me..
A casa..
Philp mi seguì come un cane abbandonato.
PARTE VANESSA.
Non capivo dove stavamo andando.
Volevo solo morire.
Era colpa mia se Bea era morta..
Mi arresi fra le braccia di Bruno,il quale non faceva altro che stringermi.
Sentivo solo delle voci intorno a me..
Le lacrime mi avevano appannato la vista e non riuscivo a capire dove mi trovavo..
Sentii una mano accarezzarmi il viso.
Bruno aveva uno sguardo spento.. Mi baciava in continuazione ma io non ricambiavo affatto il bacio.. Non ne avevo voglia..
Non avevo voglia di far niente.. in quel momento avrei voluto essere una tartaruga,così avrei potuto nascondermi dentro il mio guscio duro e protettivo.
Bruno non parlava.
Ho sempre odiato il silenzio, ma in quel momento sembrava l’unica cosa che amassi,oltre a Bruno, ovviamente.
Bruno:Sei stanca? Vuoi riposarti?? Vuoi da bere? Hai fame? Devi andare in bagno?? Devi..
Io: Bruno sto benissimo.. Grazie di tutto,grazie per avermi portata qua..
Lui: Ne vuoi parlare?
Mi accorsi di essere distesa su un letto,con la testa appoggiata sulle gambe di Brunetto.
Ne volevo parlare?
Si.
Cercavo di non pronunciare quel nome.Cercavo di dimenticare tutto, ma non potevo..
Era come un chiodo impiantato nel mio cervello..
Decisi di parlare;non so perchè.
Forse perchè sapevo che se non ne avessi parlato con lui,sarei rimasta in silenzio per il resto della mia vita.
Mi misi a sedere accanto a Bruno.
Mi strinse in un abbraccio e mi disse:
Se non ne hai voglia,non fa niente.. capisco che..
Io:Bruno.. io vorrei scomparire..
Lui:Se tu scompari,io vengo con te. Non voglio perdere la persona più importante di questo mondo..
Io:Tu non capisci.. Non capisci come mi sento. Sono stata io! Sono stata io ad ucciderla! Se non fossi mai andata a quella festa.. Se non mi fossi.. inna..
No,un momento non potevo dirlo. Era troppo presto per annunciare una cosa del genere..
Io: Se non ti avessi conosciuto.. e non mi fossi piaciuto a tal punto d-da *singhiozzo* .. Lei.. non sarebbe finita in ospedale.. Non avrebbe *singhiozzo* Non si sarebbe..*singhiozzo* trovata in quell’orribile posto! Mi odio, con tutto il cuore! Nel momento del bisogno non sono riuscita ad aiutarla, non sono..
Lui:Non è colpa tua! Sai.. quando è morto il padre di un mio amico.. Sono stato tanto male.. Era come un mio secondo padre.. Negli anni ho capito che non è mai colpa di qualcuno se una persona muore.. Dio ha deciso così.. Non possiamo farci niente!
Io: Allora Dio è ingiusto!
Scoppiai a piangere, Bruno mi stringeva.Mi cullava,come una mamma culla il suo bambino..
Lui:Gli angeli migliori sono sempre quelli che se ne vanno via prima.. Ma non devi dimenticarti di lei.. Sai, lei ti può sentire.. anche se non ti risponde può aiutarti.. Adesso è quì, accanto a noi..
Io: Non la vedo!*Singhiozzo*
Lui: Ma lei si..
Continua.