Come può uno scoglio
arginare il mare
Sabato
25 Agosto
Una settimana alla
partenza
«Se
tu potessi scegliere, quale dei
quattro elementi saresti?»
Era una calda notte estiva; una leggere
brezza marina scompigliava i capelli di due ragazzi, seduti su un telo,
vicino
al bagnasciuga.
Era una calda notte estiva, una di quelle
passate a confidare i propri segreti, a scoprirsi reciprocamente.
Era una calda notte estiva, una di quelle
interminabili, in cui il tempo sembra dilatarsi e poi annullarsi, per
lasciare
spazio a parole, risate, sospiri.
«Credo l’acqua.» rispose il ragazzo,
spostando il ciuffo biondo da un lato.
«L’acqua?» Gli chiese sorpresa.
«Più che l’acqua…»
continuò lui, alzando
lo sguardo davanti a sé. « il mare.»
Lei si sistemò meglio, pronta a seguire il
suo discorso. Come sempre.
«Il mare ha il potere di essere tutto ciò
che vuole essere, conservando sempre la sua
unicità.» Iniziò lui.
«A volte è calmo e accogliente, porto
sicuro per ogni anima in pena; altre, forte e burrascoso, capace di
distruggere
senza pietà; sempre musa ispiratrice, di musicisti e
poeti.»
Sì fermò un secondo e osservò la
compagna
accanto a lui.
Era ferma, le gambe incrociate e una mano
a sostenere la testa. Lo guardava, con i suoi grandi occhi castani,
cercando di
carpire ogni informazione, anche la più nascosta; lo
ascoltava pazientemente,
cercando di cogliere ogni sfumatura della sua voce, per scoprire cosa
si celava
dietro le sue parole, per… scoprirlo.
Lui, inconsapevolmente, sorrise, pervaso
da una tenerezza inspiegabile, che provava solo quando le stava
accanto. Era un
riflesso involontario, quel
sorriso, una risposta della sua anima
all’affetto che
lei gli dimostrava, in ogni modo- ascoltandolo,
confortandolo, sopportandolo- e
che lui, raramente, riusciva a ricambiare.
«E altre volte ancora … è romantico,
come
il più gentile dei cavalieri, come il compagno
più fedele e l’uomo più
innamorato.»
La ragazza portò lo sguardo verso il
protagonista del discorso- il mare - e
meditò un po’ sulle parole appena
ascoltate.
Poi lui, come sempre, smorzò l’atmosfera
che si era creata, la bolla che, ogni volta, li isolava dal mondo.
«Sai,» disse ridendo leggermente
«… ti
assomiglia molto.»
«Come mai?» gli chiese incuriosita, non
capendo il motivo della sua ilarità.
Lui la guardò con il sorriso sulle labbra
e poi disse. «Perché è lunatico,
esattamente come te!»
Lei gonfiò le guance, com’era solita fare,
quand’era offesa, e lo spinse giocosamente, facendo cadere
entrambi sulla
sabbia.
Rimasero così, distesi uno accanto
all’altra a guardare le stelle, in una delle solite calde notti estive.
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La
raccolta si
è classificata quarta al contest Drabble & Flashfic Contest
di khika liz.
Il titolo della raccolta- come
può uno scoglio arginare il mare- è
ovviamente
ripreso dalla canzone di Lucio Battisti, “Io vorrei…
non vorrei… ma se vuoi”. Fa
riferimento al sentimento dei due protagonisti, l’amore, che,
come il mare,
riesce a combattere la distanza [lo
scoglio].
I prompt utilizzati nel corso della raccolta- alba, mare, corda, labbra-
sono
segnalati nelle storie dal corsivo. In questa prima flash-flic
è utilizzato il
prompt mare.
Per tutte le domande, i dubbi, le curiosità, sono a vostra
disposizione!
A
presto