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Autore: Memiboobear    19/11/2012    1 recensioni
Rebecca, una normale ragazza di un piccolo paesino fuori dal mondo. Una normale ragazza, a cui il destino toglierà molto, ma donerà anche molta fortuna.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

Mi chiamo Rebecca, ma preferisco essere chiamata Becca. Ho 16 anni, frequento il secondo anno nel liceo artistico più vicino (45 minuti in autobus) al minuscolo paesino in cui vivo e sono cresciuta.
Sono una ragazza calma e solare, una persona che tende a affezionarsi subito, e quando mi affeziono concedo la mia totale fiducia. Questo non è un bene, sono rimasta frega
ta parecchie volte in passato, tanto che sono diventata un pò diffidente.
Bè, sul mio fisico non c'è molto da dire. Mi odio. E non perchè mi faccio paranoie mentali, ma perchè ho davvero un fisico orribile.
Le uniche due cose di cui vado fiera sono i miei lunghissimi capelli castani con dei riflessi biondi e i miei occhi verdi.
Ho pochi e semplici hobby. Scrivo, scrivo in ogni occasione, quando sono triste, arrabbiata, felice, emozionata, nervosa, sempre.
Leggo, amo ogni genere di libri, mi aiutano a staccarmi dalla vita quotidiana.
Suono il pianoforte, non suono spesso, solo quando ho bisogno di rilassarmi, suono in una band, ma non credo che andremo molto lontano.
E poi la cosa più importante, amo fare fotografie, è la mia passione e il mio sogno è diventare una fotografa.
Come ho già detto, vivo in un minuscolo paesino in campagna sconosciuto, non supera i 700 abitanti. Vivo con i miei genitori, mia sorella Chiara, forse la persona a cui tengo di più al mondo, e il mio gatto al quale, dopo 5 anni, non ho ancora dato un nome.
Bè, questo dovrebbe essere tutto su di me. 
E questa è la mia storia.

Capitolo uno.

Ero appena tornata da un'altra pesante, monotona, inutile giornata di scuola. Dopo 45 minuti di tram, dov'ero spiaccicata come una sardina tra gli altri studenti, ero felice di arrivare a casa.
Questa piacevole sensazione durò poco, non feci in tempo a girare la chiave nella serratura che già sentivo gli urli di mia madre. Evidentemente stava litigando con mio padre, ma questa non era una novi
tà.
Entrai in casa:
- Sono torn...- non riuscì a finire la frase perchè la voce di mia madre coprì la mia.
Sospirai e mi diressi in cucina. Dopo essermi preparata il pranzo andai in camera mia a cercare un pò di tranquillità. Sentì la macchina di mio padre partire, stava andando al lavoro e mia madre aveva smesso di urlare.
Lei entrò in camera mia senza bussare (come sempre) e mi trovò sdraiata sul letto con gli occhi chiusi:
- Becca, tesoro quando sei tornata? - 
- Circa mezz'ora fa -
le risposi non aprendo neanche gli occhi
- Ah non ti ho sentito entrare, ma ti sei fatta da mangiare da sola? -
- Ovvio che non mi hai sentita, urlavi troppo forte. E comunque mi preparo da mangiare da sola da anni ormai. - le dissi in tono acido, non la volevo lì, non in quel momento, volevo starmene in pace. Lei lo capì, forse ci rimase anche male per quella risposta, così uscì dalla camera, ma ormai l'atmosfera era diventata insopportabile anche in casa.
Così presi una borsa, ci misi dentro il mio diario, una penna e la mia macchina fotografica. Poi presi il casco e le chiavi del motorino e andai nel posto in cui andavo ogni volta che volevo starmene sola: un parco poco fuori dal paese, dove non ho mai incontrato nessuno.
Mi sedetti per terra e mi appoggiai con la schiena contro un albero e iniziai a scrivere.
Intorno a me c'era il silenzio assoluto. Si sentiva solo il rumore del vento freddo, ero circondata solo da alberi spogli, tipico scenario di metà Febbraio.
Tirai fuori il diario e la penna e iniziai a scrivere. Ogni tanto tiravo fuori la mia macchina fotografica e immortalavo qualche dettaglio di quel posto cosi meravigliosamente tranquillo.
Il tempo passava, io non me ne accorgevo, poi squillò il cellulare.

 
  

 

 

 
 
Saaaaalve :)
Ok allora questa è la prima storia che scrivo su Efp,
premetto che all'inizio i capitoli sono un pò corti e monotoni,
ma più la storia va avanti, più diventerà interessante :)
Per farmi sapere cosa ne pensate, critiche e consigli scrivetemi pure una piccola recensione :)
Sciao!

Noemi.
  
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