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Autore: _Lally_chan_    07/06/2007    3 recensioni
Le avversità della vita faranno finalmente uscire i loro veri sentimenti...RoyxEd
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Nuovo personaggio, Pride, Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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quello che non ti ho mai detto

quello che non ti ho mai detto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

capitolo 4

Epilogo d' amore

Era passata una settimana da quell' infausto giorno; Edward era seduto su una panchina dell' ospedale militare, dove era stato ricoverato in seguito alle sue ferite. Il sole di primavera scaldava la sua pelle delicata, e l' aria fresca gli scomponeva i bellissimi capelli dorati.

< Buon giorno fullmetal. >

< Buon giorno comandante supremo. >

< Come stai fullmetal? >

Ed guardò malinconico il comandante, poi rispose.

< Abbastanza bene, domani mi dimetteranno; Al è appena dato via...vuole che per un po' vada a Resembool, giusto per rilassarmi, ma io... >

< Mi sembra una buona idea; dopo quello che hai passato... >

< ... >

Un attimo di silenzio; Ed voleva dimenticare quel orribile giorno di sangue...ma non poteva.

< Senta comandante, ma cosa ne è stato dell' assassina...? >

< E' stata processata per omicidio plurimo; la sua condanna sarà eseguita tra un mese. >

< Capisco... > disse Edward con tono triste e sguardo basso, da cane bastonato.

< Edward, devi capire che quando si decide di intraprendere la carriera militare bisogna sapere, comprendere e accettare che a volte si dovrà eseguire compiti ingrati e a volte disumani; ci si faranno molti nemici, si rischierà la vita. La carriera militare non è un gioco; bisogna sacrificarsi ogni giorno per arrivare a realizzare i propri scopi. >

< Ha ragione comandante. >

Il comandante supremo si alzò e si incamminò verso l’ interno dell’ ospedale.

< Vado a vedere come sta il colonnello Mustang, tu non vieni? >

A Ed si gelò il sangue nelle vene; da quando aveva confessato i suoi sentimenti a Roy, non aveva avuto il coraggio di andarlo a trovare...era felicissimo che il suo amato fosse sopravvissuto alla battaglia, ma aveva un' immensa paura di ciò che avrebbe potuto dirgli appena l' avesse visto...anche se, quel giorno...lui lo aveva baciato...

< No; forse dopo... >

< Capisco...arrivederci fullmetal >

< Arrivederci comandante supremo >

**********************

Roy era disteso nel suo letto d' ospedale,le sue condizioni erano migliorate molto, e sarebbe stato dimesso di li a poco. Hawkeye se ne era appena andata via, lo veniva a trovare tutti i giorni ripetendogli di rimettersi presto, perché i documenti sulla sua scrivania si stavano innalzando pericolosamente. Mustang sapeva che quello era il suo modo di dirgli che era felice che lui stava bene.

L' unica cosa che in quel momento lo metteva giù di morale era non aver visto ancora fullmetal. A detta del fratello non stava ancora bene, ma gli avrebbe fatto visita il prima possibile. Ma Roy non è che ci credesse molto...eppure...quel giorno...lui aveva sentito quelle magiche parole, poco prima di svenire; quelle parole che lo avevano costretto a rimanere ancora una volta ancorato alla vita, un barlume di speranza che era dilagato nel suo corpo e lo aveva salvato; e quelle lacrime, che avevano solcato il volto angelico del suo amato Edward. Havoc poi, gli aveva raccontato che Ed, incurante delle sue ferite, non lo aveva lasciato un attimo, fino a che non fu sicuro che lui fosse fuori pericolo. Perché allora Ed non si faceva vedere?! Che quello fosse stato solo un sogno?

*********************

Ed alla fine fu convinto a passare qualche giorno a Resembool. Sicuramente la campagna e le pianure sconfinate, sarebbero riuscite a placare l' ansia che attanagliava il suo cuore.

Al era contento di vedere il fratello di nuovo spensierato, come un tempo, anche se sentiva che qualcosa stava preoccupando Ed. Ma cosa poteva essere? In fondo tutto era andato per il meglio; lui e Roy si erano salvati e l' assassino era stato arrestato!

< Fratellone dove vai? >

< Eh? Ah,vado a salutare la mamma... >

< Posso venire con te? >

< Preferirei andarci da solo Al! >

< ...va bene, ma ricordati che tra poco si pranza! Se arrivi in ritardo Winry si arrabbia! >

< Va bene, va bene, ho capito. A dopo Al. >

Chiudendo la porta dietro di sé, Ed si incamminò sul promontorio dove si trovava il cimitero;aveva bisogno di parlare con sua madre.

< Ciao mamma... > disse rivolto alla lapide < è da un po' che non vengo a trovarti...sai...in questi ultimi tempi sono successe molte cose...e io...bhe,sto continuando a fare le mie ricerche per far tornare Al come prima...non che riesca a fare molto visto che Roy...cioè, volevo dire...che il colonnello Mustang me lo permetta...> Una lacrima solcò il viso di Edward. < Io...io lo amo così tanto mamma!...ma ho paura; paura di cosa possa pensare di me; paura che mi odi e mi disprezzi per quello che gli ho detto quel giorno...io so che non avrei mai dovuto farlo, ma avevo così paura di perderlo... > Ora Ed piangeva < Oh mamma, dimmi tu cosa devo fare?! >

*********************

Il viaggio di ritorno a East-city fu lungo ma tranquillo. Edward si era addormentato come un sasso appena aveva toccato il sedile del suo scompartimento; nella sua mente un problema da risolvere. Prima o poi avrebbe dovuto affrontare Roy; questo lo sapeva bene, ma avrebbe cercato in tutti i modi di far si che ciò sarebbe accaduto il più in la possibile.

< Fratellone... > Al scosse Edward dal suo sonno movimentato. < fratellone, siamo arrivati...fratellone svegliati!!! >

Al urlò così forte che Ed ruzzolò giù dal sedile e batté la testa sul pavimento freddo del vagone.

< Ahi, Al, ma sei matto!!! Che male... >

< Scusa fratellone... > cercò di giustificarsi Al < è che se non ci sbrighiamo il treno ripartirà! >

< Va bene, va bene > disse Ed massaggiandosi la nuca e dirigendosi alla porta.

< Fratellone... >

< Si Al? >

< ...è da un po' che volevo chiederti una cosa... >

Al non poté finire la frase che qualcuno gli salutò da lontano.

< Alphonse, Edward... >

I due si voltarono verso la voce che avevano appena sentito.

< Ragazzi, da quanto tempo...come state?! > disse il tenente Hawkeye rivolgendosi ai due < Io e il colonnello Mustang siamo venuti a prendervi e... >

A quelle parole Edward sentì una scossa attraversargli la schiena; sbiancò violentemente e nascondendosi dietro al fratello cercò di defilarsi.

< Fullmetal, come mai ti nascondi a quel modo? Hai paura di qualcosa?! > disse Mustang da dietro il tenente.

< No...io...mi sono ricordato proprio ora che devo fare una commissione e... > così dicendo corse via verso l' uscita della stazione. Roy iniziò a corrergli dietro.

< Vuoi fermarti maledetto...di un fullmetal...guarda che sono ancora in convalescenza... se poi muoio sarà colpa tua...>

< E lei allora non mi segua colonnello dei miei stivali... >

< Ho bisogno di parlarti Edward... >

Ed sentì un tonfo. Si voltò immediatamente e vide il colonnello acasciato a terra. Subito gli corse in contro.

< Colonnello, colonnello...come sta? Mi dispiace...non avrei dovuto farla correre... >

Roy alzò il viso sorridendo.

< Scherzetto! >

Edward diventò rosso per la rabbia.

< Tu! Che tu sia maledetto! Se fossi stato debole di cuore, a quest' ora sarei schiattato per la paura! >

Piangeva; non riusciva a trattenere le lacrime per la paura che il colonnello gli aveva fatto prendere.

< Scusami,non volevo spaventarti, ma tu non ti fermavi... >

< ... >

< Ho bisogno di parlarti... >

< Io non voglio parlare... > disse Ed tra i singhiozzi.

< E invece dobbiamo parlare. Da quando...da quando sono stato portato all' ospedale, non sei mai venuto a trovarmi, ogni volta che ti ho provato a cercare, tu non c' eri mai perché? Perché questo? >

< Io... >

< Ti ho sentito... >

Il cuore di Edward si fermò: ormai erano giunti su quel argomento.

< ...quel giorno, quando acasciato al suolo con la pioggia che mi lavava il sangue che pian piano defluiva dal mio corpo. Quel giorno, ho sentito le tue parole e... >

< Basta!!! > disse Edward quasi sull' orlo di una crisi < non voglio sentire altro! Io...io l'ho detto perché l' ho pensavo seriamente. Io volevo dirtelo. Avevo così paura di perderti, volevo che lo sapessi. Non potevo più tenermi tutto dentro ; non potevo, ma così ho sbagliato! Lo so, sarebbe stato meglio che mi fossi tenuto tutto dentro, perché ora tu mi odierai , penserai sicuramente che sono una brutta persona, un deviato, e non mi vorrai più vedere.

Probabilmente questa è la cosa più giusta, così almeno non ti darò più fastidio e... >

Quello che successe nei secondi seguenti, Edward non lo capì subito. Vide solo due labbra, quello del colonnello, appoggiate sulle sue. Il suo calore , Ed poteva sentirlo; si diffondeva nel suo corpo e arrivava fino all' anima. Se quello era un sogno, Edward preferiva non svegliarsi più.

Chiuse gli occhi, per assaporare quel gesto così irreale, così bello. Passarono i secondi, che a Ed sembrarono lunghissimi momenti di piacere, poi Roy si staccò da lui.

< Non devi denigrarti a quel modo. Non puoi pensare cose così brutte della persona che amo... >

< Colonnello, io... >

Roy adagiò un dito sulla bocca di Ed in segno di silenzio.

<...adesso tocca a me parlare...> disse asciugando con la mano le lacrime del piccolo alchimista < ...io ti amo dal più profondo del cuore; è da molto tempo che provo questo sentimento, forse da quando ti ho conosciuto; ma farlo capire a me stesso non è stato facile, e più difficile ancora era farlo capire a te. Io...io non sapevo cosa fare, come comportarmi, avevo paura di quello che sarebbe potuto accadere... >

< ... >

< Poi, quel fatidico giorno...quando sotto la pioggia stavo per morire , ho rivisto il mio angelo. Lui mi diceva parole bellissime, parole piene d' amore e passione. Queste parole mi hanno fatto aggrappare ancora una volta alla vita... > adesso anche Roy piangeva, era felice come non lo era mai stato. Poter sapere che l' unica persona che avesse mai amato ricambiava in egual modo i suoi sentimenti, apriva una nuova, bellissima prospettiva per il futuro.

< Io ti amo Edward Elric, dal più profondo della mia anima; e ti prometto che ti proteggerò fino alla mia morte. la mia vita è tua... >

Questa volta fu Edward ,chinandosi verso Roy, e tirandolo a se per la giacca a mutirlo con un tenero bacio. Era da così tanto che voleva farlo, voleva baciare la persona che amava. Così decise di intensificare quel contatto , travolto dalla passione che stava fuoriuscendo dal suo corpo, dalla sua anima:ora la sua lingua viaggiava nella bocca di Roy, che rispondeva con altrettanta passione e amore, tenendo con le mani la sua nuca.

I due si separarono per riprendere fiato, quel momento sembrava per entrambi il più bello della loro vita...si amavano, per loro null' altro importava.

Ed prese con le mani il viso di Roy, e sarcastico disse < Sa colonnello, non pensavo che lei fosse una persona così sensibile... >

Era tornato il solito fullmetal; Roy ne era felice, così decise di stare al gioco.

< Sai , mi accade solo nelle occasioni speciali...MIA PICCOLA PRINCIPESSINA... >

< CHI E' COSI' PICCOLO DA NON DSTINGUERSI COI CIUFFI D' ERBA?! >

Roy guardò Ed negli occhi: quelle iridi dorate, ci si perdeva continuamente; e quella bocca, così invitante, così seducente; e cosa dire del suo corpo, minuto ma ugualmente sexy. Lo aveva desiderato così tanto, e ora era li, tra le sue braccia.

< Roy... >

< No, niente...vorrei solo che rimanessimo ancora un po' così. >

< Si. >

I due innamorati si strinsero l' uno all' altro, petto contro schiena, mano nella mano, guardando il dolce tramonto che si parava loro davanti.

 

fine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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