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Autore: _Lally_chan_    07/06/2007    2 recensioni
Roy ed Edward si sono scoperti amanti, ma il loro destino è lastricato di molte difficoltà!...royxed ^_^ (continua da quello che non ti ho mai detto)
Genere: Malinconico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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le difficoltà della vita

le difficoltà della vita

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO 6 - RISOLUZIONE

< Ben svegliato... >

< Io...cosa... >

< Ci hai fatto prendere un bello spavento! Io e Hans pensavamo che ti fosse venuto un colpo o qualcosa di peggio, quando ti abbiamo visto cadere davanti a noi! >

disse sorridente la signora Schwarz < Tra poco sarà pronta la cena; Hans ti verrà a chiamare. >

< Grazie signora. >

< E di che? > gli rispose sempre con un grosso sorriso il faccia,mentre usciva dalla stanza.

Edward si rigirò nel letto.

< Come può una persona così buona e gentile, che soccorre addirittura un esimio sconosciuto, ad avere un figlio così!...e poi...che me lo sia sognato? Forse il sole mi ha fatto un brutto scherzo...non può essere...eppure io... >

TOC-TOC

< Avanti. > disse Ed cortesemente.

< La cena è quasi pronta; se vuoi intanto puoi scendere?! >

Ed ebbe il secondo infarto del giorno! Davanti a lui c' era...ma come era possibile...

< Io sto ancora sognando...AHI!!!! > disse Edward in risposta al pizzicotto di Hans < Mi hai fatto male! >

< ... >

< ...Allora non sei un sogno...questo...tu dovevi essere morto... > disse Ed con voce tremante < Oh, Roy...allora sei vivo! Io...sono la persona più felice del mondo! >

Poi senza pensarci lo abbracciò.

< Ehi,ma cosa?!...io...ti stai sbagliando! Io mi chiamo Hans! Hans Schwarz, e non Roy!>

Ed riprese il controllo di se cercando di riflettere sulla situazione; possibile che Roy avesse perso la memoria e pensasse di essere qualcun' altro?

< Io so chi sei Roy!!! Penso di aver capito cosa ti è successo;ma non preoccuparti ti farò tornare la memoria; costi quel che costi!!! >

*********************************

< Bene, siete arrivati; sedetevi pure, il minestrone è quasi pronto! > disse la signora Schwarz < Allora,adesso stai meglio PICCOLO? >

Una vena pulsò nel collo di Ed.

< Edward, il mio nome è Edward! E anche se non sembra ho già 19 anni! >

< Ah, scusa non immaginavo... > gli rispose la signora porgendogli una scodella < Comunque sono contenta che ti sia ripreso così alla svelta; i forestieri che vengono qui, non sono abituati al caldo che c' è nel nostro paese... >

< ...si, probabilmente ha ragione... > mentì Ed iniziando a mangiare.

< Mamma...io adesso vado. Tornerò prima di mezzanotte >

< Va bene; ma non combinare guai! >

******************************

Erano ormai passate le 23 ed Edward non riusciva ancora a prendere sonno. Quella giornata era stata molto pesante per il suo spirito! Ragionava sul da farsi; per prima cosa c' era da risolvere il problema di Roy:come poteva fargli tornare la memoria? Per non parlare del fatto che doveva riuscire a sventare il piano di "Hans"

e del suo gruppo.

< Non poteva capitarmi missione più facile... > disse sarcasticamente Ed < ...chissà se la Signora Schwarz è ancora sveglia...vorrei capire alcuni lati ancora oscuri di questa faccenda... > aggiunse alzandosi e dirigendosi verso il piano terra.

Come aveva pensato, la signora era ancora in cucina intenta a pulire gli ultimi piatti.

< Oh, sei ancora sveglio Edward... >

< Non riesco a prendere sonno... >

< Capisco... > disse la donna asciugandosi le mani e sedendosi < Vuoi parlare un po' ? >

< Si, mi farebbe piacere! > disse Ed cogliendo l' occasione.

< Come mai sei finito in questa cittadina? Avventura o altro?! >

< Bhe, io...giro il mondo per studiare...>

< ... >

< Senta... >

< Si... >

< ...volevo chiederle una cosa su suo figlio Hans... > Ed indugiò un attimo < Ecco...mi dica, si ricorda della guerra che si combatté qui sulle grandi montagne? >

< Si, mio marito e mio figlio vi parteciparono; purtroppo solo uno dei due tornò... >

< Quindi anche Hans è stato sul campo di battaglia!... >

< Si...io non volevo che ci andasse, ma lui testardamente ha voluto seguire il padre...appena ho saputo che mio marito era morto in battaglia sono corsa al fronte; volevo almeno riuscire a salvare mio figlio... >

< ... >

< L' ho trovato li...steso inerme per terra...era bianco come un cencio e ferito gravemente...così l' ho subito portato a casa e l' ho curato...ci ha messo 2 mesi per riprendersi completamente... >

< ... >

< E' per questo che non mi piace che vada con quei ragazzi...non voglio che si immischi in qualcos' altro di pericoloso...non posso perdere anche lui! >

< Ehm... > iniziò Ed titubante < Vorrei farle un' altra domanda...lei è sicura che quello sia suo figlio? >

< Ma che domande sono?! Certo che ne sono sicura! So riconoscere il sangue del mio sangue! >

< ... >

< Ah, ora ho capito... > fece la donna tranquillizzandosi < ...prima mio figlio mi ha detto che lo hai scambiato per il tuo amico...ma ti sei completamente sbagliato! Quello è il mio Hans!!! >

< Si; probabilmente mi sarò sbagliato... > mentì Edward per chiudere il discorso.

******************************

Edward guardava fuori dalla finestra della sua camera, l' entrata della casa; l' orologio segnava già l' una di notte.

Hans non era ancora tornato, e lui iniziava a spazientirsi. Voleva parlargli a quattr' occhi; doveva riuscire la memoria ad Hans, riuscendo in qualche modo a risvegliare i suoi ricordi.

Improvvisamente vide una figura dirigersi verso l' abitazione.

< Finalmente! Non ci speravo più! > disse Ed mentre scendeva le scale ed usciva all'esteno per andare il contro ad Hans.

< E tu che cosa ci fai ancora in piedi? >

< Ti stavo aspettando...devo parlarti. >

< Senti; se è per la storia di prima ti ripeto che hai preso un abbaglio!!! >

< Seriamente...non ti ruberò più di 10 minuti... >

< ...e va bene; se ci tieni così tanto!...però non andiamo a discutere in casa...non vorrei svegliare la mamma...ecco, andiamo nel fienile. >

< Va bene > disse Ed seguendolo < ...ti ricordi qualcosa del tuo passato? >

< Molto poco; devi sapere che 3 anni fa ho partecipato alla guerra delle grandi montagne. Ho subito gravi lesioni ed ho anche perso la memoria. Quello che so me lo ha raccontato mia madre... >

< Capisco... > disse Edward sedendosi su una balla di fieno.

< ...mi parli un po' di questo Roy...non so perchè ma mi interesserebbe saperne qualcosa in più... >

Ed rimase un po' sorpreso da quella domanda.

< Bhe, Roy...l' ho conosciuto quando ero ancora un bambino; lui è stato per me quasi come un padre. Sai...lui è un colonnello dell' esercito e io sono uno dei suoi sottoposti. Mi piace tanto quando lui mi stuzzica e io gli rispondo per le rime!...è un grande amico, e una brava persona... >

< E' come se lo conoscessi...io non capisco...io... > disse Hans sempre più confuso.

Ed decise di rincarare la dose.

< ...inoltre da quando lo conosco non fa altro che cambiare una donna dopo l' altra, e per questo è in perenne conflitto col sottotenente Havoc! Litiga ogni due minuti col maggiore Amstrong e un giorno o l' altro immagino che il Tenente Hawkeye se lo rivede gli scaricherà addosso un caricatore!!! >

Appena finita la frase Ed si mise ad osservare Hans, che ora appariva ancora più confuso...forse il suo stratagemma stava funzionando!

< Guarda...questi sono i suoi guanti > disse porgendoglieli.

< Perchè sono così sporchi e logori? > chiese Hans.

< Devi sapere che anche il colonnello Mustang combatté 3 anni fa nella guerra delle grandi montagne...lui...è morto li...e questi...sono l' unica cosa che è stata trovata... >

< Fuoco... > sussurò Hans toccando i cerchi alchemici sui dorsi dei guanti < ...l' alchimia del fuoco... >

Ed guardò Hans con occhi sempre più speranzosi.

< ...ci hanno attaccati di sorpresa...io sono corso fuori dalla tenda...c'era solo morte e distruzione...sono subito andato a raggiungere gli altri alchimisti...poi c'è stato un grande boato e sono caduto a terra...non riuscivo ad alzarmi...due soldati mi hanno preso sotto braccio per portarmi al riparo...c' è stato un' altro boato...mi sono ritrovato di nuovo a terra; i due soldati privi di vita sopra di me...ho cercato di trascinarmi via da quell' orrore ma non sono riuscito a rimanere lucido...poi tutto è diventato nero... >

Piangeva; quei ricordi così dolorosi erano usciti come un fiume in piena dal suo animo. Subito si girò verso Ed.

< Edward...sei davvero tu?! >

< Si Roy! Sono io! > disse Ed piangendo per la felicità.

< Io...cosa mi è successo? Perchè siamo qui? Perchè piangi? >

< Perchè sei uno stupido; perchè mi hai fatto preoccupare tantissimo...io...tutti ti credevamo morto...ormai avevamo perso le speranze... >

< Scusami; non volevo che soffrissi...io...mi dispiace di averti fatto piangere... >

< Queste sono lacrime di gioia deficiente!!! >

< Deficiente a chi, nanetto che non è cresciuto neanche di mezzo centimetro... >

disse Ed visibilmente alterato.

I due si guardarono, poi Roy abbracciò Edward.

< Era da tanto che desideravo che tu lo facessi...sentire il tuo calore, il battito del tuo cuore, mi rilassa e rincuora...in questo momento è come se tutto quello che è accaduto non fosse mai esistito...ora che ti ho ritrovato, tutto è perfetto! >

Detto questo Ed prese coraggio e baciò Roy con passione. L' altro dal canto suo non se lo fece ripetere e ricambiò con la medesima passione quel gesto tanto agoniato. Quando si divisero fu Roy il primo a parlare.

< Dal tuo bacio sento che ti sono proprio mancato... >

< Non c'è da scherzare... > rispose Ed in modo sarcastico < ...ti dovrai far perdonare per quello che mi hai fatto passare e.. >

Senza preavviso Roy prese ed per la vita e se lo posizionò sulla spalla.

< COSA CREDI DI FARE? METTIMI SUBITO GIU'!!! > disse Edward picchiando i pugni sulla schiena del colonnello.

< Vedrai che ti porto in un bel posto... > gli rispose Roy iniziando a salire una scala a pioli.

< COSI' CI FARAI AMMAZZARE TUTTI! TE NE RENDI CONTO?! >

< Non se te ne stai calmo e buono...ci siamo quasi... >

< Ma cosa...perchè mi hai portato quassù?! >

< ...mi piaceva il luogo... > disse Roy malevolo mentre guardava Ed steso nel fieno.

< Cosa hai in mente... >

< Niente di particolare... > aggiunse Mustang mentre si avvicinava sempre più ad Edward, che appariva leggermente preoccupato per il suo comportamento.

Contrariamente ad ogni aspettativa però, Roy si distese vicino a lui.

< Adesso sto meglio... > disse mettendosi le mani dietro la testa < ...sai...ho dei ricordi sfocati di ciò che è accaduto in tutto questo tempo...venivo qui ogni qual volta mi sentivo triste o confuso; toglievo la scala e stavo per ore a guardare il soffitto...era il mio posto preferito...quando guardavo le montagne, li da quella finestrella in fondo al fienile, il mio cuore oppresso si rilassava. Allora non potevo capire quelle sensazioni, ma ora credo di saperlo...in quelle montagne vedevo il nostro paese...E TE!!!...anche se il mio cervello si era dimenticato ciò, il mio cuore continuava a pensarti... >

< Grazie...sono delle parole bellissime! >

< Senti Edward... > disse poi Roy in tono serio < ...c' è una cosa importante che ho da dirti... >

< ... >

< ...stasera sono andato ad incontrare Marc, Isaac e gli altri. Domani inizieranno ad assoldare uomini per addestrarli...bisogna fare qualcosa.... >

< Non preoccuparti...domani, o al più presto dopodomani dovrebbero arrivare delle squadre di supporto da East-city...vedrai riusciremo a fermarli! >

Ci fu un attimo di silenzio, Roy ed Edward si guardarono intensamente l' un l'altro.

< Sei diventato grande ormai; parli già come un generale...sono orgoglioso di te... >

Ed arrossì velocemente e si voltò dall' altra parte per non guardare il colonnello negli occhi.

< Perchè...non pensava che ciò potesse accadere? Io...dopo tutto quello che ho passato è normale che mi sia fatto più forte e responsabile! >

< Calmati Ed; il mio era solo un complimento!...il tuo carattere però è rimasto sempre lo stesso:IMPETUOSO E IRRASCIBILE! >

< Sarà?! Ma neanche lei sta meglio;da colonnello è passato a ROZZO CONTADINO RIVLTOSO... >

Roy fu colpito nell' orgoglio, e per farla pagare a Ed, senza preavviso si alzò e si mise a cavalcioni su di lui, bloccandogli le mani.

< Non dovresti dire così del prossimo comandante supremo, sai? >disse Roy sarcasticamente.

< Ho solo fatto una constatazione... > gli rispose in tono calmo, guardandolo intensamente. In quegli occhi neri come la notte, Ed ci poteva vedere in quel momento solo amore e dolcezza.

< ...sono così felice Roy...vorrei che questo momento non finisse mai! >

< Anch'io Edward... > disse Mustang con occhi sognanti < ...sei ancora più bello di quel che ricordassi... >

Ed avvampò a quelle parole; era felice, felice per tutto quello che gli stava accadendo quel giorno. Finalmente anche lui poteva gioire della vita!

< Roy, ti ho desiderato tanto...e ora sei qui! Mi sembra ancora un sogno... >

< Non lo è! > disse il colonnello iniziando senza indugi a baciare il giovane alchimista, prima solo con le labbra, poi con la lingua, che chiedeva solo di poter entrare nel luogo suo più amato. Il bacio si intensificò fino a raggiungere il limite, in cui i due alchimisti si dovettero concedere un po' d' aria.

Roy iniziò, con lentezza calcolata, a baciare il lobo dell' orecchio di Ed, dove dolci baci si alternavano a piccoli e delicati morsi. Passo poi al collo, lungo e sinuoso ed arrivò fino alla clavicola; dove si fermò per sbottonare la camicia, sentendo così l' inebriante profumo della pelle nivea del ragazzo e la voce affannata che usciva dalla sua splendida voce.

Questo invito lo condusse a continuare quella dolce tortura:riprese a baciare il collo continuando a scendere fino ad arrivare ai capezzoli, dove si fermò iniziando a stuzzicarli, prima con la lingua, poi coi denti.

< Ah...R...oy...! >

Quel dolce suono; per il colonnello sentire pronunciare il suo nome era come arrivare in paradiso.

Si alzò leggermente, per poter vedere il viso di Ed, poi riprese a baciarlo con fervore.

< ...mi farai impazzire...se continui così... >gli sussurò a fil di labbra Roy.

Edward gli sorrise e lo invitò a continuare...cosa che Mustang non si fece ripetere: dopo essere sceso fino all' ombelico iniziò con agilità a slacciare la cintura ed i pantaloni di Ed, e con altrettanta agilità glieli sfilò cercando di gustarsi appieno quello spettacolo che gli si parava davanti. Ormai il ragazzino bassottello e dai lineamenti delicati, si era trasformato in un uomo virile e slanciato; ogni parte del suo corpo era perfetta...

< Sei magnifico... >disse Roy estasiato.

< Grazie... > rispose l'altro beffardo, ribaltando la situazione e mettendosi su di lui.

< Che intenzioni hai?! >

< ...vedrai... > disse maliziosamente Ed iniziando a baciargli l' orecchio e il collo, e iniziando poi a sbottonargli la camicia, per poi buttarla insieme al resto degli indumenti che già giacevano accanto a loro. Cominciò così a studiare il suo virile addome con baci e carezze, che ebbero come risultato la crescita degl' ansimi di entrambi gli alchimisti; ormai visibilmente accaldati ed eccitati.

Roy decise così di riprendere le redini della situazione riportandosi sopra a Edward. Iniziò a baciargli il collo, poi sempre più giù, torturando ogni singolo centimetro di quella bellissima pelle, fino ad arrivare ai boxer, che tolse in un instante rendendo visibile l' eccitazione del giovane alchimista. Con delicati baci e carezze Roy iniziò a percorrere l'asta, facendo gridare Ed per il piacere.

< Roy...così...ah, mi farai...ahh!!!!!!! >

< ...cerca di resistere... > disse dolcemente Mustang iniziando a baciare l' interno della coscia del piccolo alchimista, e posizionando le mani sui suoi glutei tonici e scolpiti. Passò poi, con delicatezza a inserire un dito, poi un' altro all' interno del giovane, per farlo abituare alla sua presenza; dopo di ciò avvertì Edward dell' imminente gesto e lo penetrò.

Urla di dolore miste a gioia ed eccitazione uscirono dalle labbra dei due alchimisti; Edward versò una piccola lacrima, che Roy prontamente gli levò con un tenero bacio.

< Tutto bene? > gli chiese dolcemente.

< Si...se ci sei tu, tutto sarà perfetto! > gli rispose Ed sorridendo e baciandolo poi con passione.

I due si amarono per tutta la notte; luce e ombra se erano rincontrati, due anime finalmente si erano riunite in una sola.

***********************************

Il sole filtrava dalle assi di legno del fienile, illuminando il viso di Edward; che giaceva ancora addormentato su di un letto di paglia.

< Uhm... ma dove sono... > fece il piccolo alchimista stropicciandosi gli occhi < ...ora ricordo...Roy...Roy dove sei?... >

< Qui sotto piccolo dormiglione! Vestiti che la colazione è pronta! >

< CHI E' COSI PICCOLO DA NON ESSERE NEANCHE VISTO CON UN MICROSCOPIO?! >

< Tu scemo! > disse ridendo Roy < Su, sbrigati !!! >

< ...si, faccio in un attimo > rispose Ed rivestendosi in fretta e furia e avviandosi verso la casa.

< Buon giorno Edward >

< Buon giorno signora Schwarz >

< ...come mai eri fuori? sei uscito presto stamattina?! >

< Si...avevo voglia...di passeggiare un po' con l' aria fresca del mattino... >

< Spero tu abbia dormito bene... >

< La migliore notte della mia vita! > disse Ed mentre guardava di sottecchi Roy.

< Sono contenta per te...ah,Hans, dopo devi accompagnare Edward in città, così potrà tornare a casa... >

< Si mamma...però poi ho da fare...quindi tornerò tardi stasera... >

< Va bene , ma sta attento! >

*******************************

< Allora Ed; cosa hai intenzione di fare ora? > chiese Mustang mentre i due camminavano per le trafficate strade cittadine.

< Bhe, prima di tutto avvertirò il comandante supremo dei cambiamenti intercorsi e mi informerò sull' arrivo dei rinforzi. Poi, visto che non potremo più tenerci in contatto, seguirò te e il tuo gruppo per studiare un piano. >

< Capisco...io intanto credo che continuerò nella parte di ROZZO CONTADINOTTO ZOTICO E RIVOLTOSO > disse malevolo Roy , sottolineando specificatamente le ultime parole.< ...allora ti lascio qui; io e gli altri ci dobbiamo incontrare tra 20 minuti all' osteria; poi probabilmente andremo alla cascina. >

< Ricevuto!...buona fortuna Roy; sta attento a non farti ammazzare di nuovo... >

< Non preoccuparti... > gli rispose Mustang scompigliandoli i capelli, per poi incamminarsi verso la sua meta.

Ed rimase un attimo a guardarlo, poi a sua volta si incamminò verso il suo albergo.

****************************

La luce del sole cominciava ad illuminare le cime innevate delle Grandi Montagne.

Ormai da più di 4 ore, Ed e la squadra scelta, arrivata da East-city, era appostata nel bosco vicino alla cascina abbandonata, aspettando pazientemente il momento giusto per attaccare. Per tutta la notte c' era stato un via vai di persone; ma ora sembrava che ci fossero tutti i partecipanti.

< Bene; ora che il gruppo è al completo, possiamo cominciare... > disse Edward in tono professionale > La squadra A andrà a posizionarsi sul lato nord; mentre la B su quello sud. I restanti mi seguano per l' entrata frontale...ricordate, li dobbiamo prendere tutti! >

Tutti i soldati annuirono, ed iniziarono a prendere le loro posizioni.

Edward e il suo gruppo si avvicinarono lentamente all' ingresso della cascina,pronti ad entrare.

< 1...2...3! > disse Edward mentre un militare sfondava la porta, già mezza scardinata.

L' azione durò molto poco; dopo un iniziale sbigottimento, gli occupanti della casa iniziarono a disperdersi per sfuggire ai militari. In circa venti minuti tutti erano stati bloccati e legati; tutti, compreso Roy!

< Tu devi essere il capo?! > disse Ed rivolto a Mustang.

< E anche fosse?! > rispose l' altro in tono calmo.

< ...prendetelo e portatelo fuori...voi intanto aspettate i rinforzi...a lui ci penso io... > disse in un tono che non prometteva niente di buono Ed.

< Si, signore >

**********************

< Cos' è questa storia! Avevi proprio bisogno di farmi legare come un salame?! > disse Roy seduto contro un albero, con tono leggermente iracondo.

< Bhe, sai...era per rendere il tutto più realistico... > rispose Ed maliziosamente avvicinandosi.

< Si, come no?!...e ora cosa hai in mente di fare? >

< ma, visto che non puoi muoverti, potrei approfittarne... > disse Ed poggiando un dito sulla bocca di Mustang e poi facendola scendere sull' addome < ...sei così eccitante legato a questo modo...così indifeso... >

< SEI UN PERVERTITO EDWARD ELRIC... >

********************

< Eccolo, sta arrivando! > disse il sotto tenente Havoc in trepidante attesa < ...chissà perchè ci ha fatto chiamare così d' improvviso? >

< Sono sicura che c'è un buon motivo > disse saggiamente il tenente Hawkeye.

< Eccoti qua Edward; allora cosa c'è di così urgente? > chiese il maggiore Amstrong, mentre Ed si avvicinava al gruppo.

< Devo farvi vedere una cosa... >

< Deve essere molto importante se ci hanno permesso di assentarci dal lavoro... > disse il maresciallo Fatman.

< Lo scoprirete tra poco... > rispose Ed, facendo segno di seguirlo.

Usciti dalla grande sala d' aspetto,posta al piano terra, il gruppo salì fino al 2' piano, dirigendosi verso gli uffici.

< ...ci stai portando nel tuo ufficio?... >provò a ipotizzare il sergente maggiore Fury.

disse Ed bussando alla porta.

TOC-TOC

< Avanti > si sentì dire dall'interno dell' ufficio.

Il gruppo entrò, e la prima cosa che vide fu il comandante supremo in piedi vicino alla scrivania.

< Buona sera comandante supremo > disse Ed, seguito poi a ruota da tutti.

< Buona sera anche a voi...vi ho fatto chiamare stasera qui perchè c' è una cosa importante che è giusto che sappiate...ma forse è meglio che lo dica il diretto interessato... >

Il gruppo guardò confuso il comandante, per poi focalizzarsi sulla poltrona accanto a lui, che iniziava a girarsi, rivelando la persona che vi era seduta sopra.

< Buona sera a tutti amici miei... > disse teatralmente Roy, facendo venire a quasi tutti i presenti un infarto fulminante.

< Ma lei...lei è morto! Come ha fatto a... >

< E' una lunga storia... ma ve la racconterò dopo. Ora vorrei solo recuperare il tempo perso... >

Tutti sorrisero e gli andarono in contro, per poterlo abbracciare e riempire di domande. Edward intanto era rimasto in dietro ad osservare la scena : poter vedere che nessuno si era dimenticato del Colonnello e che tutti erano felicissimi di vederlo gli riempiva il cuore di gioia!

TOC-TOC

Tutti si girarono verso la porta.

< Avanti > disse Ed curioso di vedere chi li disturbava.

< Salve...scusate l' intromissione... >

< Al, cosa ci fai qui? > chiese Ed stupito.

< Bhe, sai…non sono riuscito a dirtelo a casa… >

< … >

< … voglio provare a diventare alchimista di stato… >

< TU, COSA?! >

< …cosa c’è di male? E’ da quando siamo piccoli che volevo farlo, e ora posso! >

< Bene; così ora dovrò occuparmi di proteggere 2 persone anziché 1! >

< …2, perché 2?… >

Ed si spostò leggermente per rendere visibile ad Al il colonnello.

< Ma cosa…lei…ma è un miracolo! >

< Sono contento che anche tu sia felice per il mio ritorno! >disse sorridendo Mustang.

< Si, molto! E spero che quando passerò, potrò far parte del vostro gruppo! >

< Puoi contarci! > risposero tutti in coro.

fine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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