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Autore: catherine_c    19/11/2012    1 recensioni
Occhiali. Capelli rossi. Occhi color cielo. Un naso esile. Una gran bocca sorridente. Un po’ di lentiggini sul viso. Poi timida, gentile, determinata e simpatica. Una ragazza torinese è costretta a trasferirsi a Palermo.
Dapprima diffidente nei confronti della città, cambierà idea. Conoscerà nuovi amici che le faranno scoprire la bellezza della città e dei luoghi vicini. Ma il suo cuore non batterà solo per Palermo ma per..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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-Andrea, come in.
Non sapeva da dove le era uscita questa frase, ma rispecchiava una Raquel libera e senza problemi, non quella che ero lei.
Andrea si tolse i vestiti ed entrò in acqua.
Cerco di prenderla per la vite ma lei si spostò velocemente.
Rimasero così, per circa mezz'ora.
Lei, la preda. Lui, il cacciatore.
Poi lui uscì dall'acqua e si distese sul telo mare.
-Che c'è, hai paura di non riuscire a prendermi?- gli disse lei con tono di sfida.
-No,-disse sorridendo-sono uscito per prenderti.
La prese e cercò di baciarla.
Si dimenò e riuscì ad uscire dalla sua presa forte e mascolina.
-Ti faccio così schifo da non volermi neanche toccare?-disse lui,deluso.
-No, ma avevamo detto che mi avresti prima parlato del tuo paese-disse lei, cercando di sviare l'argomento.
-La mia città è piccola.
-Non è una descrizione questa.
-Allora a questa città sono legate varie persone.
-Chi?-disse lei.
-Giuseppe Bagnera, una matematico italiano.
-Poi?
-Renato Guttuso, un pittore nato qui. Gli hanno dedicato un museo.
-Mi piacerebbe andarci.
-Anna Incerti una mezzofondista e maratoneta. Giuseppe Tornatore , un regista. Dacia Maraini, una scrittrice.
-Portami al museo.
Andrea ignorò le sue parole. Si limitò a fissare il mare azzurro e splendente.
-Cosa ha di così affascinante il mare?-disse Raquel.
-Cosa ha per te di così affascinante il mare?-le chiese Andrea.
-il mare è azzurro. Azzurro come il cielo. Non è unico. Esiste un altra cosa che ha il suo stesso colore : il cielo.
-Allora non ci sono differenze tra mare e cielo?
-Beh, nel cielo volano gli uccelli. Nel mare ci sono i pesci.
-Thomas Mann diceva che "le cause di ogni avvenimento assomigliano alle dune del mare: una è preposta sempre all'altra, e l'ultimo perchè, presso il quale si potrebbe riposare, sta nell'infinito."-disse lui, con gli occhi che brillavano di una luce propria.
- Victor Hugo diceva che "c'è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c'è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l'interno di un'anima. "-disse lei.
Lui le prese la fanno e la riportò in acqua.
-Siediti sulla sabbia e ascolta il mare per un minuto.
Andrea uscì dall'acqua e si distese sul telo mare.
-Che devo ascoltare?-disse lei, facendogli capire di non aver capito niente.
-Il mare, l'aria, il cuore.
Sentiva il fruscio dell'acqua che andava verso la spiaggia, un fruscio che faceva avanti e indietro.
Una volta verso la spiaggia poi tornava ad uniformarsi con l'oceano.
Vedeva i piccoli granchietti,paguri e lumachine sulle pietre.
Vedeva i pesci che nuotavano tranquilli, ma che alla vista del suo corpo fuggivano spaventati.
Sentiva l'odore di sale, di cui era impregnato il suo corpo.
Cosa doveva sentire? Cosa dove vedere? Cosa doveva ascoltare?
Si girò che Andrea, che sembrava dormire.
Pensò "cerca di concentrarti, o non uscirai mai da quest'acqua cristallina".
Si lasciò andare. Sentì qualcosa dentro che la faceva sentire bene.
In quell'attimo, sola e libera, si sentiva in pace con se stessa.
Non ripensò più a Torino, Palermo e tutti i vari problemi di un adolescente.
Per un attimo abbandonò tutte le pene della sua fragile vita e iniziò ad ascoltare.
-Il mare è un amico dalle mille facce, mai monotono, mai ripetitivo, mai uguale. Diceva così Susanna Agnelli.
Era la voce di Andrea, che interruppe il suo ascolto e la fece ritornare sulla terra.
-Ho ascoltato. Il mare è come una persona. Ha un sacco di sfumature, tutte quelle sfacettature.. ma è allo stesso tempo uguale.
-Che dici se ci asciughiamo al sole e ti faccio fare un giro per Bagheria?-disse Andrea, con aria soddisfatta.
-Si, ma dammi un attimo. Ora che ho riscoperto il mare, non ho intenzione di abbandonarlo così facilmente.
Capitolo corto, ma secondo me significativo <3
Alla prossima, col nuovo capitolo 
catherine_c
  
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