Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: _Girella_    19/11/2012    6 recensioni
-Il mio intuito non sbaglia mai-.
-Intuito?? Quale intuito??-.
-Sei innamorato, Tsurugi-kun. Del capitano-.
-Non è vero-.
-Si che è vero-.
-Non esiste-.
-Esiste-.
{KyouTaku}
___________________________________________________________________________
Eh già la mia mente si è fatta altri viaggi mentali all'insegna della KyouTaku :3
Sono un caso disperato *A*
Marty
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'KyouTaku: "Di chi ti ricordi quando sorridi?"'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Love Sick
____________
____________________________________________________________________
 
Tsurugi Kyousuke non era un tipo sentimentale.
Questo lo sapevano tutti.

L’apparentemente indissolubile freddezza con cui affrontava una qualsiasi situazione stupiva sempre gli altri, che spesso lo additavano come il guastafeste di turno..
Spesso nemmeno gli rivolgevano la parola, per paura di essere fulminati da una delle sue occhiate. Manteneva la propria calma glaciale, sempre.

Eppure, in quel momento, il suo desiderio di uccidere Tenma era palese.
 
-Cosa dici, Matsukaze??-.

Erano arrivati in anticipo all’allenamento del pomeriggio e nello spogliatoio della Raimon c’erano soltanto solo loro. Nemmeno l’allenatore Endou era arrivato.
E Tenma si era messo a tormentarlo.

-Eddai, Tsurugi, che ti costa ammetterlo??-.

Si voltò di spalle, sfilandosi la maglietta rossa.

-Non ho niente da ammettere-.

Avvertì distintamente il sospiro del compagno, che si lasciò cadere sulla panca e si mise a frugare nella propria borsa. –Dico solo che mi pare inutile continuare a negare l’evidenza- disse con tono di voce soffocato.
 
-Quale evidenza??-.
 
Nuovo sospiro.

-Tsurugi…-.

-Matsukaze…-.

-Smetti di fingere di non sapere di cosa stia parlando-.

-Ma io non so di cosa tu stia parlando-.
 
La pazienza non era esattamente il forte di Kyousuke, e Tenma la stava mettendo davvero a dura prova. Si sforzò di capire dove volesse arrivare, eppure per quanti sforzi facesse, proprio non capiva.
Tenma era stano, è vero. Eppure qualcosa doveva pur passargli per quella mente vuota.
 
-Tsur…-.

-Ascolta, Tenma- sbottò a quel punto il numero 10 perdendo definitivamente la pazienza. –Smettila con i giochi di parole e parla chiaro. Che cosa dovrei ammettere??-.

Tenma lo fissò per qualche secondo negli occhi, l’innocenza dipinta sul volto.
Poi sganciò la bomba.
 
-Che ti piace il capitano, ovvio-.
 
Tutto si sarebbe aspettato. Tutto. Meno che quello.
 
Cercò di evitarsi di stramazzare a terra mentre fissava Tenma come se fosse impazzito.

-Ma cosa stai dicendo??-.

Quello si alzò in piedi sorridendo. –A-ah! Sei arrossito! Vedi allora che avevo ragione!!-.

-Non che non hai ragione. E io non arrossisco-.
 
Lo lasciò ridere a crepapelle straiato sulla panchina, tenendosi la pancia.
Effettivamente, però, doveva ammettere a se stesso che avvertiva un lieve calore in zona guance e orecchie.
Ma doveva essere il sole.
 
-E’ inverno- gli ricordò il suo io interiore.
Lo ignorò.
 
-Il mio intuito non sbaglia mai-.

-Intuito?? Quale intuito??-.

-Sei innamorato, Tsurugi-kun. Del capitano-.

-Non è vero-.

-Si che è vero-.

-Non esiste-.

-Esiste-.
 
Sembrava proprio convinto.
Tsurugi si chiedeva come fosse possibile che… che…
 
Che se ne fosse accorto.
 
Erano settimane che cercava di reprimere i suoi sentimenti, impedendosi di lasciar trapelare i propri pensieri ogni volta che lo guardava, eadesso arrivava Tenma e con molta leggerezza gli faceva capire che era stato tutto inutile.
 
-Negherò fino alla morte- giurò a se stesso.
 
-Tu sogni, Matsukaze-.

Quello parve quasi offeso.

-Io non sbaglio mai, Tsurugi-kun. Ti piace Shindou-senpai. Lo sa tutta la squadra-.
 
Grandioso…
 
-Tutta la squadra si sbaglia-.
 
Doveva esserci un modo per uscire da quella situazione. A salvarlo ci pensò la porta, che si aprì rivelando uno Shinsuke saltellante e un Hamano semi-depresso per l’ennesimo brutto voto a matematica.

-Tenma! Scusa, ho fatto tardi- esclamò il neo-portiere poggiando la borsa accanto a quella di Tenma. Poi notò Kyousuke. –Ciao, Tsurugi-. E, rivolto di nuovo a Tenma –Gli hai parlato??-.

Il numero 8 annuì –Si, ma nega-.

-Come da copione- sorrise Hamano, il buon umore già recuperato.

-Cosa vi aspettavate?? Che saltasse entusiasta giurando al capitano amore eterno??- domandò Kariya, entrato in quel momento assieme a Kirino.

-No, ma non si sa mai- rispose Shinsuke evidentemente deluso.
 
-A-ehm scusate- li interruppe Tsurugi, alquanto accigliato. –Vedo che la folle idea non era solo frutto della mente di Matsukaze, ma che vi ci siete messi anche voi. Permettetemi di chiarire una cosa:non mi piace il capitano. Okay??-.
 
Com’era dura negare l’evidenza…
 
-Qualcuno ha detto il mio nome??-.
 
Ed eccolo, l’oggetto dei suoi sogni fece il suo ingresso trionfale nello spogliatoio, chiudendosi lentamente la porta alle spalle.
Benchè furente, Tsurugi non potè impedirsi di notarlo: Shindou era davvero bellissimo.
 
La prima volta che quel pensiero era apparso nella sua mente lo aveva soffocato con vergogna.
La seconda volta si era dato del’idiota.
La terza volta aveva pensato “Però in effetti…”
La quarta aveva rinunciato e si era abbandonato a filmini mentali sul proprio capitano.
 
-Ciao, Shindou-.
 
Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, ma avvertendo su di sé lo sguardo bruciante di Tenma, uscì dallo spogliatoio, cercando di impedirsi, con scarsi risultati, di sbattere la porta.

-Che gli è preso??- domandò il capitano confuso, passandosi una mano tra i capelli.
 
-La verità gli dà noia alle cellule grigie- rispose Tenma alzando le spalle.
 
***
 
L’allenamento era finito.
Aveva cercato di concentrarsi solo sul pallone, e per qualche tempo c’era riuscito.
Dieci minuti, giusto il riscaldamento.

Poi il suo sguardo era nuovamente caduto su Shindou, e da quel momento non aveva visto più nient’altro.
Menomale che un fuoriclasse come lui poteva permettersi di giocare con la mente occupata da tutt’altri pensieri…
 
Shindou raccolse l’ultimo pallone e lo infilò nel cesto. Figurati se quei trogloditi dei suoi compagni si preoccupavano di rimettere le attrezzature a posto, dopo l’allenamento.
Al solito, quando aveva visto l’allenatore Endou disperato mentre cercava di raccogliere cinque palloni contemporaneamente, non aveva potuto fare a meno di offrirgli il suo aiuto.
 
-Grazie, Shindou-kun. Vai pure a farti la doccia- gli sorrise il mister chiudendo il cesto con il lucchetto.

-D’accordo, a domani mist…- Shindou fu interrotto dal suono di un cellulare.

Gli occhi di Endou brillarono quando vide il numero.

-Ciao, Kaze-chan- rispose, facendo segno a Shindou che poteva andare.

-Endo, ti ho detto di non chiamarmi così, qualcuno potrebbe sentirti…- sentì ribattere dall’altro capo del telefono mentre si allontanava, e non riuscì a trattenere un sorriso.
 

Si era fatto più tardi del solito. Il sole era quasi completamente tramontato, dietro alle montagne.
Aprì la porta dello spogliatoio, convinto di trovarlo vuoto, invece…

-Tsurugi…-.
 
Lui si girò di scatto, bloccandosi nell’atto di togliersi la maglia.
 
Shindou deglutì, osservando quel fisico scolpito e quella sua pelle perfetta.
 
-Come mai sei ancora qui??-. “Non arrossire!! Non arrossire!!” cercava di imporsi Shindou.

-Ho fatto tardi-. “Non fissarlo!! Non fissarlo!!” si ripeteva Tsurugi. 
 
Il numero 9 annuì, avvicinandosi alla panca dove aveva lasciato la propria borsa.
Si sedette con un sospiro e ruotò le spalle, poi alzò lo sguardo su Tsurugi che aveva preso a vestirsi il più velocemente possibile.

-Tutto bene??- gli chiese.

Quello, inspiegabilmente, sobbalzò. –Certo, perché??-.

Shindou si sdraiò sulla panchina, scomoda quanto volete, ma un bel sollievo per le sue gambe stanche. –E’ tutto il giorno che mi sembri strano-.

Kyousuke distolse lo sguardo dal compagno spalmato sulla panca per tornare a vestirsi. –Non è niente- rispose temendo altre domande.

-Sei preoccupato per Yuuichi??-.

-No, sta bene-.

-E allora??-.
 
Non sapeva cosa rispondere. Alla fine se n’era accorto, ovviamente.

Quando riaprì gli occhi, che aveva chiuso per cercare di far recuperare ai propri pensieri un minimo di senso logico, se lo vide davanti. Per poco non fece un alto all’indietro.

-Hai la febbre??- gli chiese poggiandogli una mano sulla fronte e poi l’altra sulla propria così da confrontare la temperatura.

-Sei tutto rosso- aggiunse poi.
 
Tsurugi si maledisse da solo:tanto tempo passato  a nascondere le proprie emozioni per poi arrossire come un pomodoro (che poi ancora non sapeva perché si usasse questa espressione. In fondo, i pomodori non arrossivano) non appena il proprio capitano gli stava a meno di dieci metri di distanza.
 
-Non ho…- si interruppe bruscamente quando Shindou si alzò in punta di piedi e gli posò le labbra sulla fronte.

-Che fai??- domandò dopo aver smesso di passare da un colore all’altro.

-Non è da te comportarti in questo modo. Devi essere davvero malato-.
 
-Già, malato d’amore…-.
 
Shindou ebbe un sussulto. –Co…cosa??- chiese fissandolo a occhi sgranati.
 
Maledizione, l’aveva detto davvero ad alta voce??
 
-No, niente…-.

Si allontanò da lui e ficcò con rabbia la divisa nella borsa:cosa gli era preso??
Voleva davvero rendersi ridicolo di fronte al proprio capitano??
Voleva davvero sentire il suo rifiuto??
 
Avvertendo il suo silenzio, azzardò un’occhiata. Era rimasto immobile, lo sguardo fisso su di lui.
Tsurugi si auto-giustificò quel momento di debolezza: come avrebbe potuto non amarlo??
Shindou era tutto ciò che vedeva per il proprio futuro.
 
Sospirò, e si voltò verso di lui.

-Ho un problema-.

Quello lo guardò, tacendo.

-Ho paura di… essermi innamorato-.
 
Il cuore di Shindou decise che si, era decisamente arrivata l’ora di fermarsi.
Registrò vagamente quanto fosse strano sentir pronunciare quelle parole a Tsurugi Kyousuke.

Si concentrò solo sull’ultima parola.
Innamorato.
Allora…
 
…erano state tutte illusioni, le sue??
 
-E quale… qual è il problema??- chiese sforzandosi di far si che la sua voce non tremasse.
 
Tsurugi gli si avvicinò di qualche passo. –Ho paura che quella persona non ricambi-.

Il numero 10 abbassò la testa. –E chi… chi è??-.

Temeva quella domanda…
 
Ormai però era arrivato fin lì…
 
-Senpai…- sussurrò.

Era arrivato a pochi centimetri da lui. Gli afferrò il mento e lo costrinse a guardarlo.
Si stupì del fatto che avesse gli occhi lucidi.

-Che hai??-.

-No… niente. Io… sono contento per te. Davvero-.
 
-E non vuoi nemmeno sapere chi è quella persona??-.
 
No, forse non voleva saperlo.

-Senpai…- ripetè Tsurugi, gli occhi fissi in quelli castani di lui, le labbra ormai a pochi centimetri dalle sue.

Fu Shindou, inaspettatamente, ad annullare quella distanza, raccogliendo improvvisamente tutto il coraggio che aveva e poggiando le labbra sulle sue.
 
Era un momento troppo magico per essere vero.
Probabilmente stavano sognando.
Entrambi…
 
Entrambi stavano facendo lo stesso sogno.
 
-Ts..Tsurugi…- mormorò Shindou allontanandosi di pochi centimetri da lui.

Quello sorrise –Non vuoi sapere chi è quella persona, Takuto??-.
 
Il numero 9 fremette. -Credo di averlo intuito-.
 
In trance, si passò una mano tra i capelli.

-Te l’avevo detto che eri strano-.

-Già, e io che pensavo di essere bravo a nascondere le mie emozioni-.
 
-Per me, invece, sei molto sensibile-.
 
Tsurugi si accigliò.

-Non è vero. Non ripeterlo più-.

-Altrimenti??- lo sfidò maliziosamente Takuto.

-Ti riempio di baci fino a farti mancare il fiato-.
 
Le guance di Takuto si colorarono lievemente di rosso. Avvicinò la bocca al suo orecchio.

-Sei incredibilmente sensibile, Kyosuke-kun-.
 
E a Tsurugi non rimase che mantenere la parola data.
Non che ciò gli dispiacesse, ovviamente.
 









Angolo Autrice *chestamorendodisonnomaleKyouTakucontinuanoaispirarla*
Salve a tutti!!
*rumore di grilli*
Ciao grilli!!
*i grilli se ne vanno*
*silenzio assoluto*
Oh, ma dai!!  çWç
Come va la vita popoloH??
Qui tutto bene, insomma avrei la versione di latino e non ho studiato nulla ma non importa :3
Passando alla fic…
KyouTaku *.* eheheheh
Ma quanto li amerò??
Okay che c’ho scritto sopra un orrore, però li amo lo stesso ù.ù
E il sapere di non essere sola nel vasto universo delle KyouTaku (?) mi rallegra :3
Quindi, questa fic è dedicata alle altre KyouTakiste (????) dichiarate
Per meglio dire Shinko_chan (Fede), Vul95 (Greta) e Camy (BananaH)
Vi amerò per il resto della mia breve vita
Bene, se permettete vado a dormire ù//ù
Un bacio e grazie a chiunque legga/recensisca questa fic :)
Bye Bye
Marty
(PS. No, l’accenno alla EndoKaze non me lo sono proprio potuto risparmiare ù.ù
Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: _Girella_