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Autore: Glowen    30/06/2004    14 recensioni
una storia forse un po' tetra, che parla della fine di un'amicizia e racconta di come sia sottile il confine tra inizio e fine;
Genere: Avventura, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono gocce di rugiada che cadono su una vecchia fotografia

Sono gocce di rugiada che cadono su una vecchia fotografia. Sono polvere che si deposita sui ricordi.

Sono zampilli di lacrima che cancellano i volti dai ricordi, conservati nel profondo del cuore.

Sono silenzi innaturali. Sono attimi sospesi al Confine.

Ci hanno concesso pochi istanti. Ci hanno concesso una manciata di secondo per prendere coscienza che ce ne stiamo andando. Per far scegliere a chi può se vuole tornare o se vuole andare avanti.

Sono pochi secondi sospesi in quella sottile scia che divide la morte dalla vita.

Una linea sfocata, da una parte chiara, che si sfuma, fino a che il suo colore non si mischia con quello che sta di la. Con l’altra vita, come la chiamano alcuni.

Ma non c’è un'altra vita.

C’è la morte. La vita, e la morte.

 Ed è in quei pochi secondi che tutti i ricordi si spezzano nella tua mente,

in quei pochi secondi che pensi a tutto ciò che non hai fatto

in quei pochi secondi che ti ricordi di chi hai odiato

in quei pochi secondi che tutta la tua vita ti scorre davanti agli occhi, compresi attimi che credevi di aver dimenticato.

in quei pochi secondi che capisci che non rivedrai più chi hai amato…

E nel silenzio innaturale che avvolge quello spazio di Tempo, concessoci dal Nulla, che intuisci cos’è la vita, che capisci perché sei arrivato li. E se non torni indietro, se hai il coraggio di continuare nell’ignoto, invece di tornare sul sicuro, allora comprendi il tutto. Capisci il senso, i segreti che nessuno mai potrà svelare. Perché da li non si ritorna. Quella è la Morte.

…come una grande luce che esplode all’improvviso, pochi secondi per assimilare la conoscenza, pochi secondi prima del buio totale.

Pochi secondi prima di altri segreti. Prima di altre sfide. Prima dell’ignoto.

Una linea di spazio sfumato che non tutti scelgono di attraversare.

 

La morte è un’amica, ti ha fatto una promessa e la rispetterà.

Com’è vera questa frase.

E te ne accorgi solo in quel momento, James Potter.

Perché in vita sei stato così felice che mai ti sei soffermato a pensare che non sarebbe durata per sempre. Il sempre non esiste. L’infinito è solo un umana concezione di ciò che ci fa più paura.

Vedi una luce. Chiudi gli occhi mentre i volti delle persone che hai conosciuto, mentre le immagini di tutto ciò che hai visto ti passano per la mente ancora una volta, prima di sparire per sempre, prima del vuoto.

 

Erano 4 ragazzi.

4 ragazzi a cui la vita aveva donato una grande amicizia, una delle più grandi mai esistite.

4 ragazzi che avevano conosciuto felicità e sofferenze, 4 ragazzi normali, insieme speciali.

Erano 4 ragazzi… e ora sono solo 3

 

 

A volte ci si chiede se la morte sia la peggiore delle cose possibili.

È meglio la morte, l’ignoto che c’è dopo, o è meglio brancolare nel buio, nell’inquietudine, nell’insicurezza e nella paura di avere tradito, nel pentimento, nel terrore…

Ma tu, Peter Minus, questo non te lo sei mai domandato.

Non ti sei mai fermato a pensare prima di agire.

C’è un buio. Un buio freddo e vuoto, un buio che avvolge quella parte di vita che è chiamata insicurezza.

E tu, Peter, sei sempre stato un ragazzo insicuro.

Sempre sulla carrozza del vincitore. Volevi qualcuno che ti proteggeva.

E ora hai tradito. I tuoi vecchi amici impareranno a odiarti, e tu forse, ti dimenticherai di loro.

Tu non sei più uno di loro. Sei un Mangiamorte, un Mangiamorte che probabilmente tradirà il suo padrone, perché tradire è il tuo mestiere.

Tu, insicuro e insospettabile essere, tu sei nato per tradire e per far soffrire. E niente è più forte del destino.

E mentre scappi da coloro che ti credono il colpevole della Sua caduta, mentre la tua mente si annebbia…

E in quel momento che tu non sei più un Malandrino. Non fai più parte dell’Ordine. sei peggio che morto. non sei ne da una parte ne dall’altra. Sei in mezzo e non sai nemmeno tu se pentirti, o no. non sai nemmeno tu cosa farai ma intanto continui a correre; corri scappando da una cosa che non sai nemmeno te, verso un posto che probabilmente non è più sicuro. Meglio fingersi morto, anche se un esserino come te, potendo scegliere, non attraverserebbe mai la linea della vita, perché ha paura, chissà cosa troveresti di la… probabilmente non ci sarà nessuno a proteggerti, meglio continuare a calpestare questi sentieri che conosci, sentieri in fondo sicuri.

E corri, Peter Minus, corri ignorando fatica e dolore. corri ignorando le grida del tuo cuore che ti chiedono di smetterla e di scegliere.

Corri per dimenticare. Ma certe ferite non si cancellano.

Corri.

Corri

Corri e sparisci nell’oscurità.

 

Erano 4 ragazzi.

4 ragazzi a cui la vita aveva donato una grande amicizia, una delle più grandi mai esistite.

4 ragazzi che avevano conosciuto felicità e sofferenze, 4 ragazzi normali, insieme speciali.

Erano 4 ragazzi… e ora sono solo 3

3…1 dei quali tradisce…e rimasero in 2

 

due persone divise però. Che vagano nell’incertezza.

 

Odio, rancore, tu sei innocente. Ma mentre le sbarre della cella si chiudono per sempre, inizi a pensare che non farai mai più un pensiero felice.

E in quel momento ti chiedi se sia meglio la morte. “Sorridi sempre, anche se è un sorriso triste, perché più triste di un sorriso triste c’è solo la tristezza di non saper sorridere”. Ma quando i muscoli del tuo viso non si ricordano il sapore dell’amicizia e della gioia è difficile pensare che non è tutto finito.

Incertezza, buio, ombra. Non sai cosa c’è fuori.

Il non sapere. L’incertezza, l’ombra il terrore che ti prende e ti impaurisce. Non sai cosa ne è stato di Voldemort e del piccolo Harry. Non sai quanti infine ne son morti. Non sai se il mondo brancola nell’ombra, mentre tu cerchi una luce.

Sei arrabbiato.

la tua vita è cambiata senza che tu potessi impedirlo, e non ti riferisci solo alla presa di posizione e alla guerra che hai dovuto combattere senza volerlo, ma alle persone che si sono allontanate, come Peter e a quelle che non ci sono più, come James.

L’ombra, il buio. Il non sapere.

E piangi, Sirius Black. Piangi le tue ultime lacrime. L’ultimo fiotto di vita dentro di te se ne Va. Ti senti morire, senti il gelo chiuderti il cuore in una morsa. La tua più grande paura: la gabbia; il restare dietro le sbarre finchè l’abitudine non ne abbia preso confidenza e ogni occasione di orgoglio e di valore o anche solo di felicità sciupata per sempre. Non sai cosa c’è fuori è questo ti fa impazzire. Vorresti picchiare contro il muro, vorresti uccidere qualcuno…senti i tuoi ricordi felici andarsene, e non provi a trattenerli. Sta già impazzendo. Devi fare qualcosa. Ma la tua mente si rifiuta di pensare.

Forse è vero, non servono i muri a tenere ad Azkaban i suoi prigionieri.

 

Erano 4 ragazzi.

4 ragazzi a cui la vita aveva donato una grande amicizia, una delle più grandi mai esistite.

4 ragazzi che avevano conosciuto felicità e sofferenze, 4 ragazzi normali, insieme speciali.

Erano 4 ragazzi… e ora sono solo 3

3…1 dei quali tradisce e rimasero in 2

3…un si crede morto...1 si crede colpevole. E così rimase in1, rimase da solo.

 

ti trascini nell’ombra, Remus Lupin.

Quell’ombra silenziosa che avvolge le vite di persone che preferiscono la morte.

Non riesci nemmeno a piangere.

Distrutto.

Distrutto come un fiore su cui passa un pesante trattore.

E la cosa peggiore e che non sai la verità.la verità che ricerchi dentro te stesso.

Nelle tenebre assolute rincorri una luce. E quando ella scompare dietro un angolo decidi di continuare a vivere la tua vita.

Ma non sarà mai come prima. Come un campo dopo una grandinata non sarà più lo stesso; ci sarà sempre un vuoto nel tuo cuore, nella tua anima. Un nulla, la dove prima c’erano Loro.

L’incertezza, la menzogna, il buio e la paura…queste emozioni infestano il tuo mondo. La stanza buia dove ti sei rifugiato.

E inizi a uscire, cercando di fare una vita normale, dopo tutto quello che è successo. E tutte le persone che ti hanno incontrato non si sono accorte di nulla, come i passanti che arrivano sul campo dopo la grandinata non si accorgono di ciò che è successo.

E smetti di cercare la verità e cerchi di vivere come se nulla fosse successo. Ma certe spaccature sono troppo profonde per essere ignorate, scavalcate come se niente fosse.

Sei triste e non riesci a liberare il tuo cuore.

Loro ti tiravano su di morale, loro di cui non sai la verità, ma loro non ci sono più.

A volte le persone smettono di vivere e si riducono a esistere e basta, vero Remus Lupin?

 

Erano 4 ragazzi.

4 ragazzi a cui la vita aveva donato una grande amicizia, una delle più grandi mai esistite.

4 ragazzi che avevano conosciuto felicità e sofferenze, 4 ragazzi normali, insieme speciali.

Erano 4 ragazzi… e ora sono solo 3

3…1 dei quali tradisce e rimasero in 2

3…un si crede morto..1 si crede colpevole. E così rimase in 1

uno che smette di esistere, smette di cercare la verità, quella verità offuscata dalle bugie e così difficile da trovare.

e i 4 smisero di esistere

 

c’è una luce su cui passa un forte vento che si spegne.

C’è una luce che resiste.

Una quercia in una tempesta prima o poi si spezza.

In giunco si piega e quando la tempesta svanisce si rialza. Piano, piano si rialza. Stanco e sporco, ma si rialza. Lentamente e confuso, ma si rialza.

C’è una luce su cui passa un grande vento che si spegne.

Ma conserva il suo calore.

E quando il vento se ne va si riaccende. Non come prima, magari, ma si riaccende.

A volte basta un piccolo evento, un gesto meccanico, un giornale infilato per compassione nella cella di un detenuto di Azkaban.

A volte basta una coincidenza, un foto in prima pagina, la noia di un uomo che si riduce ad osservarne i minimi dettagli.

E la fiamma si riaccende.

Basta un incontro fortuito.

Basta un chiarimento.

E la tua vita torna a splendere, Remus Lupin.

Tre giovani ragazzi, uno figlio del tuo migliore amico, che acquistano coscienza, e smettono di odiarti, e tu esci dal buio per tornare a vivere, Sirius Black.

 

 

Erano 4 ragazzi.

E si spensero.

Ma non è detto che ciò che si spegne non ritorna mai più.

E diventarono 2.

 

 

2 uomini pronti a ricominciare da capo.

Ciò che la morte ha strappato non può ritornare, ciò che il vento del tradimento ha spezzato può solo allontanarsi ancora di più.

Ma non è detto che tutto è finito..

Non è detto che la fiamma non ritorni più forte di prima.

2 uomini pronti a riprendere la battaglia lasciata in sospesa.

2 uomini pronti a vendicare tutti quelli che non ci sono più, che hanno combattuto per i loro stessi ideali e sono morti.

2 uomini che provano a vivere la stessa amicizia di tanti anni prima. 2 uomini che ripartono da capo. La battaglia lasciata in sospesa anni prima forse avrà una conclusione….tutte le anime imprigionate nelle tenebre dovranno essere liberate…prima o poi…

 

**°**

 

Occhi verdi.

Una risata.

Una luce rossa.

Un urlo di gioia.

Un altro.

Una gabbia.

Una luce.

Una coscienza improvvisa.

Raggiungerai James.

Un ultimo pensiero

“ scusami Remus se ti abbandono di nuovo”

“ scusami Harry, mi dispiace se soffrirai per me”.

Ed ecco che ciò che è rinato dal nulla si spezza.

 

Remus Lupin, ti senti spezzato

Hai perso tre amici in una volta, senza sapere la verità. Uno è tornato. Ti sei sentito rinascere.

Avete ripreso a combattere, avete ripreso i capi della corta che avevate lasciato cadere tanti anni prima e avete iniziato a tirare…insieme.

E ora Sirius Black che se ne va.

Tu sai che lui avrebbe preferito morire direttamente 15 anni fa, piuttosto che la gabbia.

Tu sai che è morto come voleva.

Se n’è andato come aveva vissuto: alla grande.

Ucciso da chi odiava.

Ucciso da chi combatteva.

Ucciso per i suoi ideali.

Ucciso in battaglia.

E stavolta l’hai perso davvero Remus Lupin.

Distrutto.

Distrutto come un piccolo fiore su cui passa un trattore. E riesce faticosamente a rialzarsi. Assorbe di nuovo la luce del sole. E appena i suoi petali tornano a brillare sul campo arriva un altro trattore.

Distrutto.

E stavolta non c’è nessuna verità da cercare. Non c’è da scoprire chi è veramente innocente, chi è veramente colpevole e chi è davvero morto. L’hai visto coi suoi occhi.

Il copro del tuo grande amico che si piega e sparisce dietro all’angolo…

Quell’immagine te la ricorderai per sempre…

Come ti ricordi benissimo l’ultima volta che hai visto il Malandrino Peter e l’ultimo sguardo che hai dato a James.

E’ morto sotto ai tuoi occhi e tu non hai potuto fare niente.

Non ti importa se è morto come voleva. Ha ragione Harry: lui non voleva morire!

E cosa farai Remus?

Stavolta il buio che ti avvolge non è carico di tensione e nebbia, è buio è basta.

Buio.

Perché non c’è speranza.

Non ci sono altre verità da cercare.

Due son morti, uno è come se lo fosse.

Buio.

Eppure, nonostante tu la ignori, c’è una piccola luce che brilla ancora.

 

Magari la storia si ripeterà. Magari non tutta la speranza è perduta…magari, chi lo sa!?

E chi lo dice che si concluderà nello stesso modo disastroso anche questa volta?

Ora riposa, Remus Lupin, straiati sul divano e riposa.

Ne hai bisogno, te lo sei meritato.

E non avere incubi anche stanotte. Non te lo meriti.

 

 

Sono gocce di rugiada che cadono su una vecchia fotografia. Sono polvere che si deposita sui ricordi.

Sono zampillii d lacrima che cancellano i volti dai ricordi, conservati nel profondo del cuore.

Sono silenzi innaturali. Sono attimi sospesi al Confine.

Ci hanno concesso pochi attimi. Ci hanno concesso una manciata di secondo per prendere coscienza che ce ne stiamo andando. Per far scegliere a chi può se vuole tornare o se vuole andare avanti.

Sono pochi secondi sospesi in quella sottile scia che divide la morte dalla vita.

E tu scegli. Non tornerai.

Ti passano nella mente tutti le cose che hai vissuto, i più sono ricordi dimenticati che non ricordavi nemmeno più di possedere.

Una domanda ti passa nelle mante.

<<   sono morto?   >>

non è normale, Sirius Black.

Nessuno si chiede se è morto. Tutti ne hanno la certezza. Tu hai quesiti.

Pensi a Harry. Vedi come sta soffrendo.

Vorresti aiutarlo ma non puoi. Vorresti dirgli di smetterla di piangere, ma non puoi.

“ la cosa peggiore mentre stai soffrendo è accorgerti che l’unica persona che potrebbe farti felice è la stessa che ti sta facendo soffrire”.

Ed è sicuramente questo che sta provando Harry.

Vorresti picchiarti, Sirius Black. Soffri per Harry e la cosa che ti fa arrabbiare di più è che lui soffre per colpa tua.

Sai che Remus si sta trascinando da solo nell’ombra. Vorresti parlargli. Povero uomo. Non si meritava tutto ciò che gli è successo.

Lunastorta.

Lunastorta, Felpato, Codaliscia e ramoso.

Quattro ragazzi che ora non ci sono più.

Una lacrima ti scorre sulla guancia.

Nemmeno queste è normale.

Ti domandi ancora se sei morto. Nessuno se lo chiede perché quando muori hai la certezza di essere morto.

E tu invece te lo domandi, Sirius.

Allora…forse… può darsi che in realtà…

 

Una piccola luce brilla nell’oscurità assoluta.

Una luce di speranza pronta a riaccendersi.

A volte basta davvero poco.

 

 

 

Ora Harry, asciuga le tue lacrime, Remus dormi un po’, Sirius, smetti di rammaricarti… tutti smettetela di pensare a questi eventi… chissà, magari…

Infondo non tutto è come sembra…

E a volte ciò che ci sembra la fine è in realtà un inizio…

 

-Fine???-

 

 

**°**

aspetto commenti! (anche offese se ritenete!)

 

  
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