Sono
gocce di rugiada che cadono su una vecchia fotografia. Sono polvere che si
deposita sui ricordi.
Sono
zampilli di lacrima che cancellano i volti dai ricordi, conservati nel profondo
del cuore.
Sono
silenzi innaturali. Sono attimi sospesi al Confine.
Ci
hanno concesso pochi istanti. Ci hanno concesso una manciata di secondo per
prendere coscienza che ce ne stiamo andando. Per far scegliere a chi può se
vuole tornare o se vuole andare avanti.
Sono
pochi secondi sospesi in quella sottile scia che divide la morte dalla vita.
Una
linea sfocata, da una parte chiara, che si sfuma, fino a che il suo colore non
si mischia con quello che sta di la. Con l’altra vita, come la chiamano alcuni.
Ma
non c’è un'altra vita.
C’è
la morte. La vita, e la morte.
Ed è in quei pochi secondi che tutti i
ricordi si spezzano nella tua mente,
in
quei pochi secondi che pensi a tutto ciò che non hai fatto
in
quei pochi secondi che ti ricordi di chi hai odiato
in
quei pochi secondi che tutta la tua vita ti scorre davanti agli occhi, compresi
attimi che credevi di aver dimenticato.
in
quei pochi secondi che capisci che non rivedrai più chi hai amato…
E
nel silenzio innaturale che avvolge quello spazio di Tempo, concessoci dal
Nulla, che intuisci cos’è la vita, che capisci perché sei arrivato li. E se non
torni indietro, se hai il coraggio di continuare nell’ignoto, invece di tornare
sul sicuro, allora comprendi il tutto. Capisci il senso, i segreti che nessuno
mai potrà svelare. Perché da li non si ritorna. Quella è la Morte.
…come
una grande luce che esplode all’improvviso, pochi secondi per assimilare la
conoscenza, pochi secondi prima del buio totale.
Pochi
secondi prima di altri segreti. Prima di altre sfide. Prima dell’ignoto.
Una
linea di spazio sfumato che non tutti scelgono di attraversare.
La
morte è un’amica, ti ha fatto una promessa e la rispetterà.
Com’è
vera questa frase.
E
te ne accorgi solo in quel momento, James Potter.
Perché
in vita sei stato così felice che mai ti sei soffermato a pensare che non
sarebbe durata per sempre. Il sempre non esiste. L’infinito è solo un umana
concezione di ciò che ci fa più paura.
Vedi
una luce. Chiudi gli occhi mentre i volti delle persone che hai conosciuto,
mentre le immagini di tutto ciò che hai visto ti passano per la mente ancora
una volta, prima di sparire per sempre, prima del vuoto.
Erano
4 ragazzi.
4
ragazzi a cui la vita aveva donato una grande amicizia, una delle più grandi
mai esistite.
4
ragazzi che avevano conosciuto felicità e sofferenze, 4 ragazzi normali,
insieme speciali.
Erano
4 ragazzi… e ora sono solo 3
A
volte ci si chiede se la morte sia la peggiore delle cose possibili.
È
meglio la morte, l’ignoto che c’è dopo, o è meglio brancolare nel buio,
nell’inquietudine, nell’insicurezza e nella paura di avere tradito, nel
pentimento, nel terrore…
Ma
tu, Peter Minus, questo non te lo sei mai domandato.
Non
ti sei mai fermato a pensare prima di agire.
C’è
un buio. Un buio freddo e vuoto, un buio che avvolge quella parte di vita che è
chiamata insicurezza.
E
tu, Peter, sei sempre stato un ragazzo insicuro.
Sempre
sulla carrozza del vincitore. Volevi qualcuno che ti proteggeva.
E
ora hai tradito. I tuoi vecchi amici impareranno a odiarti, e tu forse, ti
dimenticherai di loro.
Tu
non sei più uno di loro. Sei un Mangiamorte, un Mangiamorte che probabilmente
tradirà il suo padrone, perché tradire è il tuo mestiere.
Tu,
insicuro e insospettabile essere, tu sei nato per tradire e per far soffrire. E
niente è più forte del destino.
E
mentre scappi da coloro che ti credono il colpevole della Sua caduta, mentre la
tua mente si annebbia…
E
in quel momento che tu non sei più un Malandrino. Non fai più parte
dell’Ordine. sei peggio che morto. non sei ne da una parte ne dall’altra. Sei
in mezzo e non sai nemmeno tu se pentirti, o no. non sai nemmeno tu cosa farai
ma intanto continui a correre; corri scappando da una cosa che non sai nemmeno
te, verso un posto che probabilmente non è più sicuro. Meglio fingersi morto,
anche se un esserino come te, potendo scegliere, non attraverserebbe mai la
linea della vita, perché ha paura, chissà cosa troveresti di la… probabilmente
non ci sarà nessuno a proteggerti, meglio continuare a calpestare questi
sentieri che conosci, sentieri in fondo sicuri.
E
corri, Peter Minus, corri ignorando fatica e dolore. corri ignorando le grida
del tuo cuore che ti chiedono di smetterla e di scegliere.
Corri
per dimenticare. Ma certe ferite non si cancellano.
Corri.
Corri
Corri
e sparisci nell’oscurità.
Erano
4 ragazzi.
4
ragazzi a cui la vita aveva donato una grande amicizia, una delle più grandi
mai esistite.
4
ragazzi che avevano conosciuto felicità e sofferenze, 4 ragazzi normali,
insieme speciali.
Erano
4 ragazzi… e ora sono solo 3
3…1
dei quali tradisce…e rimasero in 2
due
persone divise però. Che vagano nell’incertezza.
Odio,
rancore, tu sei innocente. Ma mentre le sbarre della cella si chiudono per
sempre, inizi a pensare che non farai mai più un pensiero felice.
E
in quel momento ti chiedi se sia meglio la morte. “Sorridi sempre, anche se è
un sorriso triste, perché più triste di un sorriso triste c’è solo la tristezza
di non saper sorridere”. Ma quando i muscoli del tuo viso non si ricordano il
sapore dell’amicizia e della gioia è difficile pensare che non è tutto finito.
Incertezza,
buio, ombra. Non sai cosa c’è fuori.
Il
non sapere. L’incertezza, l’ombra il terrore che ti prende e ti impaurisce. Non
sai cosa ne è stato di Voldemort e del piccolo Harry. Non sai quanti infine ne
son morti. Non sai se il mondo brancola nell’ombra, mentre tu cerchi una luce.
Sei
arrabbiato.
la
tua vita è cambiata senza che tu potessi impedirlo, e non ti riferisci solo
alla presa di posizione e alla guerra che hai dovuto combattere senza volerlo,
ma alle persone che si sono allontanate, come Peter e a quelle che non ci sono
più, come James.
L’ombra,
il buio. Il non sapere.
E
piangi, Sirius Black. Piangi le tue ultime lacrime. L’ultimo fiotto di vita
dentro di te se ne Va. Ti senti morire, senti il gelo chiuderti il cuore in una
morsa. La tua più grande paura: la gabbia; il restare dietro le sbarre finchè
l’abitudine non ne abbia preso confidenza e ogni occasione di orgoglio e di
valore o anche solo di felicità sciupata per sempre. Non sai cosa c’è fuori è
questo ti fa impazzire. Vorresti picchiare contro il muro, vorresti uccidere
qualcuno…senti i tuoi ricordi felici andarsene, e non provi a trattenerli. Sta
già impazzendo. Devi fare qualcosa. Ma la tua mente si rifiuta di pensare.
Forse
è vero, non servono i muri a tenere ad Azkaban i suoi prigionieri.
Erano
4 ragazzi.
4
ragazzi a cui la vita aveva donato una grande amicizia, una delle più grandi
mai esistite.
4
ragazzi che avevano conosciuto felicità e sofferenze, 4 ragazzi normali,
insieme speciali.
Erano
4 ragazzi… e ora sono solo 3
3…1
dei quali tradisce e rimasero in 2
3…un
si crede morto...1 si crede colpevole. E così rimase in1, rimase da solo.
ti
trascini nell’ombra, Remus Lupin.
Quell’ombra
silenziosa che avvolge le vite di persone che preferiscono la morte.
Non
riesci nemmeno a piangere.
Distrutto.
Distrutto
come un fiore su cui passa un pesante trattore.
E
la cosa peggiore e che non sai la verità.la verità che ricerchi dentro te
stesso.
Nelle
tenebre assolute rincorri una luce. E quando ella scompare dietro un angolo
decidi di continuare a vivere la tua vita.
Ma
non sarà mai come prima. Come un campo dopo una grandinata non sarà più lo
stesso; ci sarà sempre un vuoto nel tuo cuore, nella tua anima. Un nulla, la
dove prima c’erano Loro.
L’incertezza,
la menzogna, il buio e la paura…queste emozioni infestano il tuo mondo. La
stanza buia dove ti sei rifugiato.
E
inizi a uscire, cercando di fare una vita normale, dopo tutto quello che è
successo. E tutte le persone che ti hanno incontrato non si sono accorte di
nulla, come i passanti che arrivano sul campo dopo la grandinata non si
accorgono di ciò che è successo.
E
smetti di cercare la verità e cerchi di vivere come se nulla fosse successo. Ma
certe spaccature sono troppo profonde per essere ignorate, scavalcate come se
niente fosse.
Sei
triste e non riesci a liberare il tuo cuore.
Loro
ti tiravano su di morale, loro di cui non sai la verità, ma loro non ci sono
più.
A
volte le persone smettono di vivere e si riducono a esistere e basta, vero
Remus Lupin?
Erano
4 ragazzi.
4
ragazzi a cui la vita aveva donato una grande amicizia, una delle più grandi
mai esistite.
4
ragazzi che avevano conosciuto felicità e sofferenze, 4 ragazzi normali,
insieme speciali.
Erano
4 ragazzi… e ora sono solo 3
3…1
dei quali tradisce e rimasero in 2
3…un
si crede morto..1 si crede colpevole. E così rimase in 1
uno
che smette di esistere, smette di cercare la verità, quella verità offuscata
dalle bugie e così difficile da trovare.
e i
4 smisero di esistere
c’è
una luce su cui passa un forte vento che si spegne.
C’è
una luce che resiste.
Una
quercia in una tempesta prima o poi si spezza.
In
giunco si piega e quando la tempesta svanisce si rialza. Piano, piano si
rialza. Stanco e sporco, ma si rialza. Lentamente e confuso, ma si rialza.
C’è
una luce su cui passa un grande vento che si spegne.
Ma
conserva il suo calore.
E
quando il vento se ne va si riaccende. Non come prima, magari, ma si riaccende.
A
volte basta un piccolo evento, un gesto meccanico, un giornale infilato per
compassione nella cella di un detenuto di Azkaban.
A volte
basta una coincidenza, un foto in prima pagina, la noia di un uomo che si
riduce ad osservarne i minimi dettagli.
E
la fiamma si riaccende.
Basta
un incontro fortuito.
Basta
un chiarimento.
E
la tua vita torna a splendere, Remus Lupin.
Tre
giovani ragazzi, uno figlio del tuo migliore amico, che acquistano coscienza, e
smettono di odiarti, e tu esci dal buio per tornare a vivere, Sirius Black.
Erano
4 ragazzi.
E
si spensero.
Ma
non è detto che ciò che si spegne non ritorna mai più.
E
diventarono 2.
2
uomini pronti a ricominciare da capo.
Ciò
che la morte ha strappato non può ritornare, ciò che il vento del tradimento ha
spezzato può solo allontanarsi ancora di più.
Ma
non è detto che tutto è finito..
Non
è detto che la fiamma non ritorni più forte di prima.
2
uomini pronti a riprendere la battaglia lasciata in sospesa.
2
uomini pronti a vendicare tutti quelli che non ci sono più, che hanno
combattuto per i loro stessi ideali e sono morti.
2
uomini che provano a vivere la stessa amicizia di tanti anni prima. 2 uomini
che ripartono da capo. La battaglia lasciata in sospesa anni prima forse avrà
una conclusione….tutte le anime imprigionate nelle tenebre dovranno essere
liberate…prima o poi…
**°**
Occhi
verdi.
Una
risata.
Una
luce rossa.
Un
urlo di gioia.
Un
altro.
Una
gabbia.
Una
luce.
Una
coscienza improvvisa.
Raggiungerai
James.
Un
ultimo pensiero
“
scusami Remus se ti abbandono di nuovo”
“
scusami Harry, mi dispiace se soffrirai per me”.
Ed
ecco che ciò che è rinato dal nulla si spezza.
Remus
Lupin, ti senti spezzato
Hai
perso tre amici in una volta, senza sapere la verità. Uno è tornato. Ti sei
sentito rinascere.
Avete
ripreso a combattere, avete ripreso i capi della corta che avevate lasciato
cadere tanti anni prima e avete iniziato a tirare…insieme.
E
ora Sirius Black che se ne va.
Tu
sai che lui avrebbe preferito morire direttamente 15 anni fa, piuttosto che la
gabbia.
Tu
sai che è morto come voleva.
Se
n’è andato come aveva vissuto: alla grande.
Ucciso
da chi odiava.
Ucciso
da chi combatteva.
Ucciso
per i suoi ideali.
Ucciso
in battaglia.
E
stavolta l’hai perso davvero Remus Lupin.
Distrutto.
Distrutto
come un piccolo fiore su cui passa un trattore. E riesce faticosamente a
rialzarsi. Assorbe di nuovo la luce del sole. E appena i suoi petali tornano a
brillare sul campo arriva un altro trattore.
Distrutto.
E
stavolta non c’è nessuna verità da cercare. Non c’è da scoprire chi è veramente
innocente, chi è veramente colpevole e chi è davvero morto. L’hai visto coi
suoi occhi.
Il
copro del tuo grande amico che si piega e sparisce dietro all’angolo…
Quell’immagine
te la ricorderai per sempre…
Come
ti ricordi benissimo l’ultima volta che hai visto il Malandrino Peter e
l’ultimo sguardo che hai dato a James.
E’
morto sotto ai tuoi occhi e tu non hai potuto fare niente.
Non
ti importa se è morto come voleva. Ha ragione Harry: lui non voleva morire!
E
cosa farai Remus?
Stavolta
il buio che ti avvolge non è carico di tensione e nebbia, è buio è basta.
Buio.
Perché
non c’è speranza.
Non
ci sono altre verità da cercare.
Due
son morti, uno è come se lo fosse.
Buio.
Eppure,
nonostante tu la ignori, c’è una piccola luce che brilla ancora.
Magari
la storia si ripeterà. Magari non tutta la speranza è perduta…magari, chi lo
sa!?
E
chi lo dice che si concluderà nello stesso modo disastroso anche questa volta?
Ora
riposa, Remus Lupin, straiati sul divano e riposa.
Ne
hai bisogno, te lo sei meritato.
E
non avere incubi anche stanotte. Non te lo meriti.
Sono
gocce di rugiada che cadono su una vecchia fotografia. Sono polvere che si
deposita sui ricordi.
Sono
zampillii d lacrima che cancellano i volti dai ricordi, conservati nel profondo
del cuore.
Sono
silenzi innaturali. Sono attimi sospesi al Confine.
Ci
hanno concesso pochi attimi. Ci hanno concesso una manciata di secondo per
prendere coscienza che ce ne stiamo andando. Per far scegliere a chi può se
vuole tornare o se vuole andare avanti.
Sono
pochi secondi sospesi in quella sottile scia che divide la morte dalla vita.
E
tu scegli. Non tornerai.
Ti
passano nella mente tutti le cose che hai vissuto, i più sono ricordi
dimenticati che non ricordavi nemmeno più di possedere.
Una
domanda ti passa nelle mante.
<< sono morto? >>
non
è normale, Sirius Black.
Nessuno
si chiede se è morto. Tutti ne hanno la certezza. Tu hai quesiti.
Pensi
a Harry. Vedi come sta soffrendo.
Vorresti
aiutarlo ma non puoi. Vorresti dirgli di smetterla di piangere, ma non puoi.
“
la cosa peggiore mentre stai soffrendo è accorgerti che l’unica persona che
potrebbe farti felice è la stessa che ti sta facendo soffrire”.
Ed
è sicuramente questo che sta provando Harry.
Vorresti
picchiarti, Sirius Black. Soffri per Harry e la cosa che ti fa arrabbiare di
più è che lui soffre per colpa tua.
Sai
che Remus si sta trascinando da solo nell’ombra. Vorresti parlargli. Povero
uomo. Non si meritava tutto ciò che gli è successo.
Lunastorta.
Lunastorta,
Felpato, Codaliscia e ramoso.
Quattro
ragazzi che ora non ci sono più.
Una
lacrima ti scorre sulla guancia.
Nemmeno
queste è normale.
Ti
domandi ancora se sei morto. Nessuno se lo chiede perché quando muori hai la
certezza di essere morto.
E
tu invece te lo domandi, Sirius.
Allora…forse…
può darsi che in realtà…
Una
piccola luce brilla nell’oscurità assoluta.
Una
luce di speranza pronta a riaccendersi.
A
volte basta davvero poco.
Ora
Harry, asciuga le tue lacrime, Remus dormi un po’, Sirius, smetti di
rammaricarti… tutti smettetela di pensare a questi eventi… chissà, magari…
Infondo
non tutto è come sembra…
E a
volte ciò che ci sembra la fine è in realtà un inizio…
-Fine???-
**°**
aspetto
commenti! (anche offese se ritenete!)