Il mio semaforo interno era impostato sul verde. Ero più che disponibile.
Era un bel po' che non avevo un ragazzo. Due mesi prima Tonio era fuggito dal mio appartamento, in cui stavamo convivendo, per colpa di... Luna.
"O me o lei." mi aveva detto come ultimatum.
Non avrei mai potuto lasciare la mia gatta fuori: alla fine avevo deciso di cacciare lui.
Luciano mi portò in bar aperto tutta la notte.
Presi un caffè, tanto non avevo intenzione di dormire.
Parlammo del più e del meno per quasi tutto il tempo, evitando accuratamente di parlare di 'noi'.
Alla fine lui mi chiese se volevo raggiungerlo nel suo appartamento.
"Sì." gli risposi senza pensarci un attimo.
Mi chiesi se lui avrebbe avuto dei problemi con la mia gatta vagabonda e rompiscatole. Temetti che la risposta sarebbe arrivata fin troppo presto e un'altra tacca si sarebbe aggiunta al collarino di Luna.