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Autore: TtoNkSS    20/11/2012    1 recensioni
"sono passati orma 5 anni dalla guerra contro voldemort, e il mondo magico è andato avanti. ginny e harry sono sempre insieme, ron ed hermione sono solo amici, lei ha donato il suo cuore a qualcun'altro, qualcuno che la apprezza e che la fa sentire viva...faceva." "4. anni più belli e intensi della vita. 5. giorni da cui ha fatto la cosa più dolorosa e difficile che potesse fare. 1'000 le volte in cui si è maledetto. ma l'unica cosa che conta per lui, è lei. e l'ha persa per non perderla.."
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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PROLOGO
La luce filtrava dalle tende, e come sempre Draco fu il primo a svegliarsi, e come sempre la ammirò. Era così bella, così dannatamente bella. Si mise a seguire col dito i disegni che facevano i suoi ricci ramati sparsi sul cuscino, e poi le accarezzò dolcemente il viso, lievemente, per non svegliarla. Avrebbe voluto congelare quel momento per sempre, avrebbe voluto non doverle spezzare il cuore di lì a poche ore. Appunto. Avrebbe voluto. Ma non poteva.
Mentre lui si stava facendo un doccia, Hermione si svegliò; inspirò felice il profumo di Draco, profumo che conosceva e amava da ormai 4 anni, e di cui non si stancava mai.                                                                                          Uscito dalla doccia il biondo la vide mentre faceva colazione, ancora in coulotte e canotta, e dovette trattenersi a fatica dal saltarle addosso. Intanto anche lei l’aveva visto, e provava le sue stesse sensazioni, che gli trasmise con uno sguardo pieno d’amore (e di malizia) , e che lui ricambiò, dimenticandosi per un nanosecondo quello che avrebbe dovuto dirle, e ricordandosene subito dopo.                                                                                                                               “ Buongiorno. Tutto bene?”  hermione aveva notato il lampo di tristezza che era apparso sul volto del suo ragazzo, ma lui la rassicurò, così lei finito di mangiare si andò a cambiarsi, per poter andare come ogni giorno al lavoro con lui. Erano entrambi auror, ma lei si occupava della pianificazione delle missioni, lui  della messa in atto. Si smaterializzarono assieme, e arrivati al ministero, si separarono dopo un breve bacio. Lui diretto a una riunione col ministro, di cui non aveva voluto dirle niente – con suo  grande disappunto- e lei diretta in ufficio, pronta a ricominciare a rintracciare i possibili nascondigli della resistenza degli ultimi mangia morte.
“Perché non è ancora arrivato?? Spero che il ministro non gli abbia dato nessun incarico assurdo! Oh dio! Sarebbe dovuto arrivare tre ore fa…” Hermione era seduta sul divano, mentre lui non arrivava si era lavata, profumata, e dopo aver cucinato, tentando di far passare il tempo, e di non cedere alla tentazione di cercarlo con un incantesimo, si era pure messa un tubino nero, semplice, per stupirlo ancora. Persa ad osservare la pioggia che bagnava i vetri della finestra, quasi non sentì quel “puff” che le indicava l’arrivo del “suo serpeverde”. Così corse in cucina ad abbracciarlo, e pronta a ricoprirlo di domande preoccupate, ma lui la scansò.
"Dio com’è bella. Sembra l’abbia fatto apposta..non posso farle questo, non a lei, non a lei che è la mia vita…ma non ho altra scelta”.
“Dra…cosa…tutto bene?!”hermione era rimasta di sasso quando lui l’aveva allontanata.                                        “Me ne vado. Levati “
 
Hermoine si svegliò di soprassalto, col viso ancora umido.non" può essere. Non è vero. No. Non  ci credo. Non…” ma poi si guardò intorno, e non lo vide. Il letto dal suo lato era intatto, le sue cose non c’erano .       E poi le venne in mente la sera scorsa…copiose lacrime iniziarono a rigarle il volto, si sentì devastata, vuota. Le faceva male il cuore, straziato, distrutto dalla persona a cui l’aveva regalato, e che lei aveva creduto che a sua volta le avesse regalato il suo. “A..Ac..Accio faz..fazzoletti” disse con la voce rotta dal pianto, e poi iniziò a sfogare il suo dolore.
 
 
  
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