«C’è nessuno?»
È incredibile quanto posso essere fitto il buio di questo luogo. Sono dell’idea che potrei addirittura toccarlo se tendessi le mani, come se fosse un oggetto, e non una condizione che mi circonda interamente, redendomi parte di sé.
Non ho paura. È un posto familiare, dove, nel silenzio, risuonano voci e melodie che conosco.
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