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Autore: EuphemiaMorrigan    20/11/2012    3 recensioni
Lievi accenni Minato/Kushina e Fugaku/Mikoto.
Forse OOC.
Seconda coppia principale ItaSaku.
***
Il primo amore è strano; dolce e amaro al tempo stesso,
ha il sapore del cioccolato fondente in una fredda sera d'inverno.
Ti culla tra le sue braccia facendoti credere che non finirà mai.
È inutile tentare di sfuggirgli,
molti vorrebbero farlo,
ma in realtà nessuno lo vuole davvero.
E se si è abbastanza folli da tentare, forse durerà realmente in eterno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo undici.

 

Note: Salve ragazze mie ^.^. Uff... Il capitolo più lungo che abbia mai scritto in vita mia quasi 4000 parole! Assurdo... Comunque che dire è un po' romantico e un po' demenziale, soprattutto demenziale. Nel prossimo i ragazzi torneranno a casa e dovranno affrontare il problema Ibiki. Vabbè basta con le note che già il capitolo è abbastanza lungo. Ho riso 10 minuti guardando l'immagine! XD

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L'alba era sorta da un pezzo, le montagne ricoperte di neve erano illuminate da un'intensa luce quasi rosata, nevicava piano e i fiocchi canditi si posavano al suolo confondendosi con il manto bianco che ricopriva già quel luogo di pace. Tutto taceva, il silenzio rilassante era disturbato solo dal raro cinguettio di alcuni uccellini temerari che volavano tra i rami ricoperti di soffice neve.

«Qui Kyuubi a Taka. È tutto tranquillo. Passo» Mormorò con tono cospiratorio Naruto al suo walkie talkie. Era accucciato dietro un vaso davanti alle camere 207 e 208.

«Dobe mi spieghi perché devi parlare dentro quel coso se stiamo a due centimetri di distanza?» Domandò Sasuke al suo orecchio, anche lui se ne stava nascosto dietro quel enorme vaso dal dubbio gusto: alto più di due metri e con disegnate sopra delle scene di antichi Samurai, una cosa orribile «E poi perché mi hai costretto a vestirmi in questo modo ridicolo?» Aggiunse allargando le braccia e mostrando il suo vestiario. Di fatti sia Sasuke che Naruto -su costrizione di quest'ultimo- erano vestiti in divisa mimetica, sembravano pronti per una gara di paintball, Naruto si era perfino disegnato una riga nera orizzontale che passava sopra il suo naso. Sarebbe anche andato bene se fosse stata estate o primavera ma Sasuke si chiedeva seriamente come avrebbero potuto nascondersi se loro erano vestiti di verde e marrone ed il paesaggio era tutto bianco? A quel punto sarebbe stato meglio travestirsi come al carnevale di Rio tanto non cambiava molto.

«Zitto Taka, è per entrare nella parte. Passo. E usa il walkie talkie. Passo» Ordinò Naruto parlando sempre nello stesso tono, si stava divertendo da matti.

«Sei un emerito idiota. Passo» Affermò Sasuke parlando dentro quello stupido aggeggio come voleva il suo ragazzo. Un po' per farlo contento e un po' perché anche lui si stava sciogliendo e entrando nella parte.

Naruto lo fulminò con un'occhiataccia e poi passando sopra all'insulto disse «Qual è il piano?. Passo».

«Te pedini sua Santità furettosa ed io la Marshmallow gigante. Il piano di oggi si chiama Akatsuki. Stasera ci aggiorniamo su eventuali sviluppi. Dobbiamo prima conoscere i soggetti. Passo» Spiegò Sasuke guardandolo finalmente divertito. In realtà il piano di quel giorno era leggermente inutile, ma ormai erano entrambi completamente partiti.

«Perfetto. Ma se dovessero passare tutto il giorno insieme? Passo» Chiese giustamente, in fondo erano quasi fidanzati.

«Non preoccuparti Kyuubi. Il Santo per oggi voleva andare a fare snowboard e alla Marshmallow non piace. Saranno divisi. Passo» Lo rassicurò Sasuke.

«SNOWBOARD?!» Gridò Naruto completamente preso dal panico.

Sasuke gli tappo la bocca con una mano e bisbigliò al suo orecchio «Shhhh Dobe, sei pazzo? Ci sentiranno».

Naruto si staccò dalla sua presa e disse «Io non so nemmeno sciare Sas'ké come faccio a pedinare Itachi oggi?» Aveva gli occhi sgranati dal terrore.

«Vuoi ritirarti Kyuubi?» Chiese Sasuke guardandolo dritto negli occhi.

«Mai!» Esclamò Naruto tornando in sé.

Le porte delle camere si aprirono quasi contemporaneamente e ne uscirono Sakura e Itachi.

«Buon giorno Sakura» La salutò Itachi dandogli un leggero bacio a stampo sulle labbra.

Sakura arrossì leggermente e rispose «Buon giorno anche a te».

Naruto e Sasuke per poco non vomitarono la colazione, due barrette energetiche comprate appositamente per quella missione, alla scena stomachevole che gli si presentò davanti agli occhi.

«Taka, la situazione è grave. Passo» Sussurrò Naruto guardando dritto di fronte a sé i due che prendevano l'ascensore e scendevano al piano di sotto.

Quando furono spariti oltre le porte i ragazzi si misero di nuovo in piedi davanti l'ascensore chiuso.

Il piano Incastra il furetto aveva inizio.

Prima parte del piano: Operazione Akatsuki, conosci il tuo nemico all'alba.

Ore 10.00 A.M.

I due sorvegliati speciali si erano svegliati relativamente tardi ed ora erano nel salone principale dell'albergo a consumare le loro colazioni.

Kyuubi era appostato dietro un enorme pianta ornamentale poco distante dall'uscita di emergenza della sala. Chiunque passasse di lì lo guardava in modo strano e stupito, all'ennesimo sguardo scioccato si mise un dito davanti la bocca e sussurrò alla vecchietta che lo guardava quasi impaurita «Tranquilla signora sono solo in missione».

La vecchina si sporse un po' verso di lui e disse «Giovanotto ma lei è un poliziotto?».

«No signora sono una spia» Disse convinto per poi tornare a controllare il suo obbiettivo.

Taka a Kyuubi. Rispondi. Passo” sentì gracchiare il suo walkie talkie, lo prese dalla tasca della mimetica e facendo l'occhiolino alla vecchietta che ancora lo stava guardando stralunata rispose “Qui Kyuubi. Dimmi Taka. Passo”.

Non fraternizzare con gli sconosciuti. Passo e chiudo” ordinò la voce metallica di Taka.

Ok capo. Chiudo” Rispose velocemente Kyuubi mettendo via il suo walkie talkie e tornando a rivolgersi alla signora affianco a lui «Mi dispiace ma il capo e stato chiaro devo chiederle gentilmente di allontanarsi, potrebbe far saltare la mia copertura» gli disse in tono cordiale sorridendogli gentilmente.

«Oh certo mi scusi caro, ora vado» Disse questa allontanandosi lentamente da lui.

Kyuubi tornò a fissare attentamente i due giovani al tavolo poco distante e si concentrò sul piano di quel giorno.

Intanto Taka era anch'esso appostato, però dietro ad una delle due enormi colonne che dividevano l'uscita principale dalla sala da pranzo. Quando gli altri clienti dell'albergo passando lo guardavano in modo strano semplicemente gli scoccava un'occhiata raggelante. Notò il Santo e la Marshmallow alzarsi da tavola e scoccarsi un bacio veloce per poi dirigersi in due direzione opposte “Qui Taka. Pronto per iniziare?. Passo” bisbigliò contattando Kyuubi.

Prontissimo. Chiudo” Gli rispose l'altro. Anche se non voleva ammetterlo in quella situazione si stava divertendo come mai prima di allora.

Le due spie, senza farsi vedere, si divisero e seguirono il loro obbiettivo. La parola d'ordine per quella missione era: invisibili come Ninja.

La giornata di appostamento passò relativamente in fretta e nonostante un maniaco gridato a Sasuke durante il pedinamento nei bagni termali delle ragazze e la probabile frattura del perone di Naruto per essere caduto dalla funivia ne Sakura, ne Itachi avevano sospettato nulla. La giornata però -come già si sapeva- si rilevò perfettamente inutile, anche perché; a parte l'amore di Sakura per i fanghi non avevano scoperto nulla di nuovo o essenziale. Quella sera andarono a letto distrutti senza nemmeno avere la forza di dirsi buona notte.

 

Secondo giorno.

Seconda parte del piano: Operazione Sharingan, la gelosia è tutto.

Ore 11.30 A.M. In ritardo sulla tabella di marcia.

«Cazzo. Cazzo. Cazzo» Imprecava Naruto saltellando per la stanza mentre tentava di infilarsi un calzino e lavarsi i denti contemporaneamente.

«Dobe ti avevo detto di impostare la sveglia» Lo sgridò Sasuke allacciandosi la scarpe da tracking.

Naruto andò a sbattere contro il comodino e cadde inesorabilmente a terra, di sedere. «Porca vacca che male!» Sbraitò massaggiandosi la parte lesa.

«Muoviti idiota quei due sono già andati» Lo avvisò Sasuke aprendo la porta della loro stanza e fiondandosi fuori.

Naruto imprecò un'altra volta e tirandosi su velocemente i pantaloni della tuta lo seguì «Eccomi. Eccomi» ansimò correndo in sua direzione.

Sasuke si voltò verso di lui per dirgli di muoversi quando si accorse di un piccolo particolare «BAKA! LE SCARPE» gli urlò contro adirato.

Naruto si guardò i piedi e mettendosi una mano dietro la testa disse ridendo «Mi sono dimenticato». Corse nuovamente verso la loro camera e superando qualsiasi record di velocità in cinque secondi si infilò le sue scarpe e tornò dal suo fidanzato «Sono prontissimo capo».

Sasuke sbuffò e tornò ad osservarlo di sottecchi decretando che perfino in tuta e con i capelli completamente scapigliati era pur sempre stuprabile. No, non bello. Stuprabile. Scosse la testa tornando alle cose importanti «Allora, oggi Itachi e Sakura andranno insieme a fare tracking. Il piano è questo: dobbiamo farli ingelosire portandoli al litigio così poi faranno pace nel modo giusto, quindi tu ci proverai con mio fratello e io con Sakura. Capito?» Spiego Uchiha mentre uscivano dal loro albergo e si incamminavano verso il boschetto poco distante.

«Teme, ma come diavolo gli è venuto in mente di andare a fare tracking con la neve?» Domandò mettendo il broncio e stringendosi le spalle per il fretto. Avrebbe preferito rimanere al caldo nella loro camera a farsi molestare da Sasuke.

«Mio fratello è pazzo, ecco come gli è venuto in mente» Rispose il ragazzo moro che già sentiva le dita dei piedi congelate. Come minimo gli sarebbero cadute quel giorno.

Naruto in uno slancio di mancanza di affetto gli prese la mano e si attaccò a lui come una ventosa.

«Dobe! Staccati» Gli intimò il suo ragazzo tentando di toglierselo di dosso.

«Antipatico» Disse Uzumaki mettendo il broncio e stringendosi di più al suo fianco.

Il tempo era pessimo, il freddo penetrava nei loro vestiti seppur pesanti e non si vedeva traccia di Itachi e Sakura. Camminarono per più di mezz'ora inoltrandosi nel fitto del bosco senza incontrare nessuno. Ad un certo punto Naruto si fermò e chiese «Ma sei assolutamente certo che siano passati di qui?».

Sasuke lo guardò sicuro e rispose «Mi sono mai sbagliato su qualcosa?».

Naruto stava per rispondere che sì, si era quasi sempre sbagliato su qualsiasi cosa, ma preferì tenersi quel pensiero per sé e lasciar perdere. In fondo cosa poteva mai succedere di catastrofico?

 

Intanto, mentre i due camminavano senza meta nel bosco, Itachi e Sakura erano comodamente seduti sui divani del loro albergo, al caldo, a sorseggiare una buona tazza di cioccolata.

«Abbiamo fatto bene a non uscire oggi» Disse Sakura portando al tazza alla bocca e bevendo un sorso di cioccolata calda.

«Già. Non era sicuro con questa tormenta» Concordò Itachi sorridendo lievemente in sua direzione.

Sakura si accoccolò teneramente sulla spalla del ragazzo più grande e sospirò felice.

 

Mentre si stava consumando la scena da diabete fulminante, dopo un'ora di cammino Naruto e Sasuke decisero di tornare indietro, anche perché oltre alle dita dei piedi rischiava di cadergli anche i naso.

«Mi sento lord voldemort» Balbettò Naruto battendo i denti per il freddo e massaggiandosi il naso congelato.

«Credo di avere una paresi facciale» Affermò Sasuke maledicendo suo fratello.

«Come se cambiasse qualcosa dalla realtà. Te ce l'hai sempre la paresi» Disse Naruto tentando di ridere, ma rinunciando quando sentì tirare i muscoli facciali.

«Tzs» Sbuffò Uchiha tremando per il freddo.

Camminarono per un'altra ora buona in direzione del loro albergo e quando finalmente arrivarono davanti alla porta principale Naruto si inginocchiò a terra baciando il pavimento.

«Salvo. Lode a Jashin, sono salvo» Disse quasi con le lacrime agli occhi per la commozione.

«Cretino» Sputò fuori Sasuke dandogli un pugnetto sulla testa senza aver veramente l'intenzione di fargli male.

Quando raggiunsero la sala pranzo notarono Itachi e Sakura beatamente seduti sugli immensi divani.

«E voi che ci fate qui?» Sbraitò Naruto puntando il dito verso di loro, gocce d'acqua colavano dai vestiti dei due. Era la neve che a contatto con il caldo della stanza si stava sciogliendo.

«Ci riscaldiamo dal freddo. -Rispose Sakura in tono ovvio. Poi notando i loro vestiti fradici aggiunse- Ma dove siete stati?».

«Tracking» Disse glaciale Sasuke cercando di uccide con un'occhiataccia il fratello maggiore. Se solo sapessi sputare fuoco dagli occhi, pensò nero di rabbia.

«Ma siete pazzi! Anche io e Itachi volevamo andare ma con questo tempo è impossibile» Esclamo la ragazza guardando preoccupata Naruto che stava tremando e sbattendo i denti dal freddo.

Itachi li guardò scettico per un momento poi disse «Vi conviene cambiarvi o vi prenderà qualcosa».

«Grazie capitan ovvio» Ringhiò Sasuke trascinando per un polso il suo ragazzo che si stava per trasformare in un pupazzo di neve.

Una volta che si furono asciugati e cambiati tornarono dai due, prima di varcare la soglia della stanza Sasuke disse bloccando Naruto «Ricordi il piano?».

«Emmm si ma secondo me non ci crederanno» Rispose non molto sicuro della riuscita.

«Fidati dobe» Disse convinto l'Uchiha.

Una volta tornati dalla coppia Naruto si sedette in mezzo ai due e Sasuke vicino a Sakura all'estremità destra del divano.

Naruto si tormentò le mani per qualche minuto prima di rivolgersi al più grande degli Uchiha. «Ecco Itachi nii-s... Cioè Itachi... Potrei parlarti?» disse imbarazzato senza riuscire nemmeno a guardarlo in faccia.

Itachi notò il comportamento strano sia di Naruto che di suo fratello e intuendo che c'era sotto qualcosa rispose «Certamente Naruto-kun».

Naruto sgranò gli occhi, non aggiungeva mai il kun al suo nome. Perché quella volta l'aveva fatto? Decise di non pensarci troppo e continuò «Potremmo spostarci da un'altra parte?» chiese mentre tentava di farsi coraggio. Oggi ventidue dicembre dell'anno duemiladodici Naruto Uzumaki lascerà questo mondo per mano del fratello maggiore del uomo che ama. Dono tutti i miei pochi risparmi all'orfanotrofio della città e ai bambini che lo abitano, al mio assassino lasciò in avere in miei cd e dvd visto che abbiamo li stessi gusti. A Sakura-chan una foto dove eravamo all'asilo insieme durante la recita scolastica vestiti da pomodori giganti, ai miei cari genitori tutto l'amore e l'affetto provato per loro e a zio Fugako e zia Mikoto lascio tutta la mia collezione di scatole di ramen di tutto il mondo. A quello stronzo del mio fidanzato invece un bel niente, perché tutto ciò è colpa sua.

Mentre Naruto si alzava dal divano seguendo Itachi e pensava e ripensava al tuo testamento e al fatto che forse avrebbe dovuto metterlo su carta. Sasuke stava cercando le parole adatte per provarci con Sakura.

«Sai il rosa ti dona» Disse il minore degli Uchiha tentando di fare un complimento alla ragazza e buttando in dietro la bile, odiava il colore rosa.

«Grazie Sasuke-kun» Rispose sorridendo e prendendo dal tavolo li vicino un giornale iniziando a leggerlo. Forse potrei proporre ad Itachi di andare a sciare domani, però niente snowboard, pensò mentre sfogliava contro voglia le pagine.

Sasuke sospirò pesantemente e disse «Dovrei dirti una cosa importante».

Sakura si voltò a guardarlo e aspettò che continuasse.

Nello stesso momento poco distanti da loro Naruto si rivolse a Itachi «Devo dirti una cosa».

Il maggiore degli Uchiha lo osservò attentamente e aspettò.

Nel momento esatto in cui Naruto e Sasuke stavano per parlare qualcosa andò storto.

«SASUKE» Sentirono gridare tutti e quattro.

Una ragazza leggermente più grande di Sakura si buttò letteralmente tra le braccia del ragazzo moro strusciandosi contro di lui e ripetendo tutta contenta «Non credevo di rivederti, mi sei mancato tanto». Aveva i capelli rosso fuoco, gli occhi dello stesso strano colore e portava un paio di occhiali dalla montatura leggera. Era molto carina.

Naruto cominciò a fumare di rabbia mentre gli passavano in testa le più disparate immagini di come poter uccidere la piovra scarlatta. Possibilmente nel modo più doloroso possibile. Si avvicinò a loro a passo di rinoceronte lasciando Itachi divertito e rassegnato ad osservare la scena. Quando li raggiunse sentì dire alla ragazza ancora tra le braccia di Sasuke, che non riusciva a togliersela di dosso «Lei chi è Sasuke?» il tono sembrava geloso e guardava Sakura in modo strano.

Haruno la osservò per un attimo poi allungando una mano verso di lei disse con finto tono cordiale «Sakura, la FIDANZATA di Itachi. Il fratello di Sasuke-kun» sottolineo la parola fidanzata e la calcò così forte da mettere quasi paura.

«Oh. Io son Karin piacere» Rispose l'altra diventando improvvisamente affabile e gentile con la ragazza, mentre gli stringeva la mano.

Naruto tossì cercando di attirare la sua attenzione. Karin si voltò verso di lui e domandò «Ah, tu saresti Itachi?», il tono era quasi schifato, in effetti con una tuta più larga di almeno due taglie, gli occhi socchiusi dalla rabbia e i capelli completamente arruffati non era poi questo grande spettacolo.

Una vena cominciò a pulsare sulla fronte di Naruto mentre guardava come QUELLA si strusciava e abbracciava sul suo fidanzato.

«No lui è Naruto» Rispose Sasuke facendola alzare dalle sue gambe e mettendosi in piedi a sua volta.

«È un tuo amico, Sasuke?» Chiese guardandolo con occhi innamorati.

«No è il mio fidanzato» Disse Sasuke con il tono più calmo che potesse avere. Naruto intanto stava festeggiando internamente la faccia sconvolta di quella racchia. Nella sua immaginazione stava facendo il moonwalk per tutta la sala.

«Andiamo dobe» Lo chiamò Sasuke prendendolo per un polso e trascinandolo verso gli ascensori.

Karin li guardò sconvolta andare via «Stanno insieme?» Sussurrò incredula.

Sakura rise e si alzò raggiungendo il suo ragazzo che stava osservando la scena a pochi passi da lei, mise una mano sulla spalla alla rossa e disse «Mettiti l'anima in pace».

Karin fece una smorfia e poi sbuffò «Peccato» tornandosene su i suoi passi.

Intanto in camera, Sasuke si era buttato sul letto sospirando. Si sentiva distrutto, quella camminata era stata inutile e non avevano risolto nulla nemmeno al piano inferiore.

Naruto si sdraiò su di lui accoccolandosi sopra il suo petto e chiese «Quella chi era?».

«Nessuno. Una con cui mi vedevo un anno fa» Rispose con tono distaccato circondandogli i fianchi con le braccia e baciandogli i capelli ancora un po' umidi a causa della doccia veloce che si erano fatti una volta tornati dalla brutta esperienza del tracking.

«Ci sei andato a letto?» Domandò di nuovo Uzumaki posando la testa sul suo torace e ascoltando il lento respiro di Sasuke.

«Sì» Disse quest'ultimo che non voleva mentirgli. La verità era sempre la cosa migliore .

Naruto mugolò di fastidio e nascose la testa nell'incavo del suo collo.

«Sei arrabbiato?» Chiese Sasuke intrecciando le dita tra i capelli biondi.

Naruto lo guardò attentamente negli occhi e rispose «No. Mi da fastidio, ma non sono arrabbiato. Sapevo di non essere stato il primo».

«Sarai l'ultimo però» Affermò dolcemente Sasuke attirandolo a sé per un bacio.

Quando dopo qualche minuto si staccarono Naruto gli disse «Senti teme ma per il piano che facciamo?».

Uchiha sbuffò sonoramente «Sai che ti dico? Lasciamo le cose come stanno. In quasi tre giorni di vacanza mi sono solo stancato e ho rischiato di prendermi una polmonite. Morirà vergine. Problemi suoi» Concluse il suo discorso incrociando le braccia dietro la testa e spostando lo sguardo al soffitto.

«Mmmm ok. Potremmo fare qualcosa di meglio che pedinare tuo fratello e la sua ragazza» Concordò Naruto dandogli un leggero bacio sul collo.

«Tipo?» Chiese Uchiha inarcando un sopracciglio.

Naruto si alzò da lui e disse malizioso «Inaugurare l'idromassaggio».

Sasuke si tirò su dal letto e quasi lo sbatté contro il muro per baciarlo, la stanchezza era solo un ricordo. Lo prese in braccio e mentre gli divorava le labbra lo portava verso il bagno.

Naruto sorridendo sulla bocca del compagno circondò le sue spalle con le braccia e si stringeva a lui.

In quel momento iniziarono realmente le loro vacanze Natalizie.

 

Nella stanza 207 Itachi e Sakura si stavano baciando. La ragazza passò gentilmente le mani tra i lunghi capelli corvini del ragazzo mentre lui stringeva i suoi fianchi avvicinandola a sé.

«Itachi?» Mormorò lei quando smisero di baciarsi.

«Dimmi» Rispose lui sfiorandogli dolcemente una guancia.

Sakura arrossì lievemente e disse «Grazie».

«Di cosa?» Domandò stupito il ragazzo più grande.

«Di avermi fatto innamorare di te» Affermò teneramente sorridendo in sua direzione.

Itachi sgranò gli occhi poi sorrise anche lui, si sporse verso le sue labbra e prima di baciarla nuovamente sussurrò «Ti amo anch'io».

Quella notte finalmente fecero l'amore.

 

La mattina seguente Naruto e Sasuke notando il loro cambiamento, cioè meno impacciati e più passionali. Tirarono un sospiro di sollievo.

«Visto ci sono riusciti anche da soli» Esclamò contento Naruto sedendosi al tavolo per fare colazione e osservando i due piccioncini che, ad un tavolo distante dal loro, si stavano baciando per la centesima volta da quando erano entrati nel salone.

«Cataloghiamolo come miracolo di Natale» Disse Sasuke addentando un pezzo del suo tramezzino. Odiava le cose dolci, a qualsiasi ora del giorno.

«Che si fa oggi capo?» Domandò ridendo Uzumaki spalmando circa un quintale di nutella sulla sua fetta di pane tostato.

Sasuke fece una smorfia disgustata alla scena e poi rispose sicuro «Sesso».

«Sas'ké smettila di comportarti da maniaco sessuale» Ululò Naruto ammonendolo e voltandosi dall'altra parte offeso.

Sasuke fece uno sbuffo e poi disse «Sci. Pranzo. Regali di Natale e poi sesso».

«Mmmm ok già la cosa è più accettabile, però voglio anche giocare con la neve» Affermò mettendo il broncio e guardandolo teneramente per farlo capitolare.

«No!» Disse deciso Uchiha bevendo una tazza del suo caffè, amaro naturalmente.

«Dai teme» Lo pregò l'altro.

«Mi rifiuto di comportarmi come un poppante» Esclamò senza dare a Naruto la possibilità di ribattere.

Sakura e Itachi si avvicinarono ai due mentre stavano ancora discutendo «Naruto, ti va di fare un pupazzo di neve?» chiese la ragazza sorridendo.

Alla parola pupazzo di neve gli si illuminarono gli occhi e alzandosi di scatto dalla sedia urlò felice «Sì. Sakura-chan tu si che mi capisci». La prese per un braccio e la trascinò fuori correndo.

«Bambini» Sputò fuori Sasuke guardando il suo ragazzo tirare Sakura per tutta la sala.

Itachi si sedette di fronte al fratello e ghignando in sua direzione disse «Mi pare che non ti dispiaccia molto stare con un bambino».

«Nemmeno a te» Replicò Sasuke sentendo la risata cristallina di Sakura e le urla contente di Naruto.

«Già. Nemmeno a me» Concordò il maggiore.

 

Quelle due settimane di vacanza per i ragazzi furono il modo migliore per sfuggire ai loro problemi e alle loro preoccupazioni. Si divertirono e si amarono come volevano fare da tempo. Ma non si può sfuggire alla realtà per troppo. Era il momento di tornare alle loro vere vite.

 

   
 
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