Quella mattina era decisamente una strana mattina. April si trovava nell'auto con la sua amica neopatentata Daphne.Stavano andando in una scuola,Pike's School.Scuola molto prestigiosa ma April ne sapeva molto poco.Fino a qualche giorno prima era chiusa in un orfanotrofio perchè non aveva dei genitori e il giorno prima era statoil suo 18 compleanno..Quindi,libertà! Finalmente poteva uscire da quella prigione senza sbarre e iniziare a vivere. Daphne è sempre stata sua amica e in tutte le serate che passavano insieme le parlava sempre della Pike.In un modo o nell'altro ci sarebbe andata per forza. le chiese Daphne osservando attentamente la strada. -April sei un concentrato di felicità proprio,finalmente oggi siamo qui!- -Oh che bello.-si accovacciò sul sedile aspettando che il viaggio finisse e che finisse anche quella tortura psicologica. -Mi fai venire l'angoscia- sbuffò Daphne girando su una stradina di montagna. Indicò un maestoso edificio che si estendeva proprio davanti a loro.-Eccola April!!- disse saltellando in macchina e si sbrigò a trovare un parcheggio.Il luogo non era affatto male,c'era un enorme giardino che davanti al..castello? Tutto sembrava tranquillo e i ragazzi sembravano anche abbastanza in gamba,non doveva avere tutta quell'ansia eppure c'era qualcosa che non riusciva a capire,sentiva che in quel luogo c'era puzza di guai e doveva starne lontana. Daphne intanto era già scesa dall'auto e gironzolava nel grande giardino nell'impresa di trovare qualche insegnate o bidello. -Ma che scuola è non c'è nessuno per le informazioni!-sbuffò. -Dicevate?-Una donna era dietro loro e si voltarono per vederla. Capelli nerissimi come i suoi occhi,labbra carnose e unghia laccate di un nero glitterato.Era assolutamente una donna molto affascinante.-Io sono Miss Felton la vostra insegnante di..- ci pensò attentamente però dopo si ritrasse -..lo scoprirete ora seguitemi,vi mostro la scuola.-April seguì Miss Felton e si guardava intorno,sotto un albero c'era un ragazzo. April non riuscì a vedere il suo viso perchè era coperto da capelli neri,aveva anche degli indumenti dello stesso colore e visto da lontano sembrava quasi un'ombra. Il ragazzo qualche istante dopo alzò lo sguardo e guardò April. Occhi verdissimi,capelli neri,nasino piccolo all'insù e labbra invitanti. Era decisamente il ragazzo più affascinante che avesse mai visto. Miss Felton continuava a parlare e a dire dettagli,a volte anche inutili,sulla scuola.-La gita turistica è finita,riposatevi e non gironzolare per la scuola intesi?- disse la prof e le due ragazze annuirono. Miss Felton uscì dalla camera e Daphne si andò a buttare su un letto della stanza. Daphne guardò attentamente l'amica che era intenta a sistemare i borsoni.-Ehi April hai visto il tipo in giardino?- -Si che l'ho visto- sospirò April.                                                                                ---------------

April approfittò del sonno dell'amica per pensare un pò sul suo letto,era tutto così strano. Daphne era sempre stata una ragazza misteriosa per  lei,di giorno non era mai disponibile e la notte era pronta a far baldoria tutta attiva e sveglia. E se l'avesse portata in questo posto per ucciderla e succhiarle il sangue? Si mise a ridere per quel pensiero stupido,non avrebbe mai potuto dubitare di lei,era l'unica amica che aveva. La stanza aveva un qualcosa di gotico come tutto il resto della struttura e sul tetto si poteva anche vedere la statua di un imponente angelo.Non era niente male e pensava di finire in posti peggiori. Si affacciò alla finestra con la speranza di poter vedere qualcuno e lo vide di nuovo,appollaiato sotto un albero che disegnava qualcosa.April voleva davvero vedere cosa stesse disegnando ma scendere in giardino e iniziare a socializzare con un perfetto sconosciuto non era nei suoi piani quindi si rimise a letto a fissare al soffitto e a pensare alla sua esistenza. Non sapeva nulla dei genitori,le suore non volevano assolutamente che si mettesse a cercarli e questo le procurava una rabbia tremenda,voleva sapere tutto. April era sempre stata una ragazza molto sveglia e curiosa ma le circostanze non le permettevano di curiosare su quello che voleva sapere.Sbuffò per la millesima volta e sprofondò la testa nel cuscino,nella speranza di poter prendere sonno.