20/11/2012
3 recensioniBruciai un Lunedì pomeriggio.
Creeping in the streetlight
Holding my hand in the pale gloom
Can you see it coming now?
La campanella suona.
Una marmaglia grigiastra si dirige verso la porta.
Tutti, tranne me.
Già so cosa accadrà se scenderò.
Se perderò tempo, potrebbero annoiarsi e andarsene.
Sfrego le mani contro la cartella prima di metterla sulle spalle e spingere giù il peso dei libri con i conati di vomito.
« L’unione fa la forza. Combattere in due è meglio che essere soli. »
Stupidi, lasciatemi sola.
Non ditemi che sono insicura per il mio aspetto.
Non ditemi che vivo solo per il mio studio.
Non etichettatemi.
Non sapete nulla.
Sento uno sparo, il cuore martella il petto mentre non ho mai sentito le gambe più forti di così.
Riuscirò a scappare via.
Da tutti, da loro, da me.
Bruscamente due mani mi spingono verso il muro.
“No, non fatelo. Vi prego, lasciatemi.”
Riesco solo a pensarlo, la paura strappa la voce.
Poi… poi, c’è solo il sangue.
Oh, I think I’m breaking down.
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Angolo dell'autrice.
Eccomi qui, con una nuova storia.
E' particolare rispetto alle altra mie ff.
Sarà perché mi è stato chiesto di scriverla in cinque minuti senza il tempo di rincontrollarla, sarà che alcuni pensieri tornano come pugni sul viso ma... è da me.
Surely!
La parte inglese è presa da una canzone di Florence and the Machine, artista che rispetto particolarmente.
Il titolo è Breaking down. ( no, non è quel film LOL)
Vi ringrazio se lascerete una recensione o metterete la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Yours, Listen.