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Autore: Clairy93    20/11/2012    2 recensioni
Clairy è orfana e da sempre vive in un collegio. Una strana voglia sulla spalla sembra tutto ciò che può in qualche modo collegarla alla sua famiglia. Sembrerebbe una storia comune, se non fosse per la scoperta di un magico armadio che condurrà Clairy in un mondo parallelo, Narnia.
Questa fan fiction è ambientata dopo "Il Principe Caspian", infatti il nostro principe, ancora innamorato di Susan, non sarà così felice dell'arrivo improvviso di Clairy.
Clairy avrà la possibilità di vivere l'avventura che sempre ha sognato e scoprire chi è veramente. Ma è necessario unire le forze perchè gravi ostacoli e nuovi pericoli minacciano Narnia...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sembrò un pomeriggio interminabile. Clairy volle rimanere da sola e, almeno per il momento, stare lontano da Caspian.
Sentiva il bisogno di riordinare le idee e per farlo, doveva allontanarsi momentaneamente da lui. E non fu facile.
Giunta la sera, Clairy era molto nervosa per la festa che Caspian voleva organizzarle. Eppure, la cena si svolse come al solito e ognuno si ritirò nei propri ambienti.
Caspian se ne era dimenticato e Clairy non comprese se fosse sollevata oppure no.
Tornò rapidamente nella sua stanza e quando si sdraiò sul letto, la notte la avvolse e si addormentò.
 
Il pomeriggio successivo, Clairy era nella sua camera quando Jocelyn entrò.
“Tutto bene Clairy?” domandò preoccupata l’ancella.
Clairy annuì col capo ma mentì. Ancora non aveva rivolto una parola a Caspian e lui, non aveva tentato di avvicinarsi a Clairy per parlarle.
“Eppure qualcosa vi rattrista, non è vero?”
Clairy si limitò a sospirare tristemente.
“Non dovete esserlo!” rispose gioiosa Jocelyn “Qualcuno mi ha detto che oggi è il vostro compleanno.”
Caspian, ovviamente, pensò Clairy.
“E questa sera ci sarà una splendida festa in vostro onore e vi aiuterò a prepararvi. Vedrete sarà tutto bellissimo!”
Tuttavia Clairy interruppe l’entusiasmo della donna.
“Io non verrò.”
Jocelyn si sedette accanto a Clairy e la guardò dolcemente.
“Perché non mi raccontate cosa vi disturba? Vi prometto che questa conversazione non uscirà da queste pareti.”
“Promesso?”
“Certo che sì.” assicurò Jocelyn.
“D’accordo. Allora, immaginiamo che, solo per ipotesi ovviamente, io mi sia…come dire…innamorata di Caspian. Cosa diresti?” chiese imbarazzata Clairy.
“Direi che sono felicissima per voi ma è chiaro che qualcosa vi turba.”
“Ed è così Jocelyn!” rispose Clairy “Ho paura che tutto questo possa finire da un momento all’altro e dovrò tornare alla mia vita. E non voglio, perché amo questo posto e tutti voi siete così gentili con me. E Caspian mi fa sentire…bene.”
Jocelyn le sorrise.
“Voglio dirvi una cosa.” disse l’ancella “Scappare da Caspian e dai vostri sentimenti non vi aiuterà a capire cosa volete veramente. Parlatene con Caspian e chiarite. E’ convinto di essersi comportato male nei vostri confronti e ci tiene che questa sera possiate vedere ciò che lui ha organizzato con tanta premura. Solo per voi Clairy.”
“E cosa dovrei dirgli?” chiese abbattuta Clairy.
“Quando verrà il momento, lo saprete.”
Clairy non trovò molto utile quel consiglio ma in ogni caso era grata a Jocelyn per averla ascoltata.
“Coraggio, dobbiamo prepararci per la festa Clairy!”
Con l’aiuto di altre due ancelle, Jocelyn portò una grossa vasca di rame, seguite subito dopo da altre due che reggevano ognuna due secchi colmi d’acqua che versarono all’interno della vasca fino a riempirla completamente.
Clairy si immerse nell’acqua calda che era stata profumata con delle essenze e ciò riuscì a calmarla temporaneamente. In seguito Jocelyn le passò degli olii profumati sulla pelle, le acconciò i capelli e le fece indossare l’abito.
“E’ perfetto.” dichiarò Jocelyn a lavoro ultimato. Avvicinò Clairy allo specchio per potersi guardare.
La prima impressione di Clairy nel vedere il suo riflesso fu di estremo stupore.
Non posso essere io.
I lunghi capelli castani ricadevano in morbidi boccoli sulle spalle e lungo la schiena, e dei piccoli fiori erano intrecciati tra i capelli.
L’abito era meraviglioso, rosso e con gli orli dorati. Le lasciava scoperte le spalle, era stretto in vita con dei lacci e dai fianchi cadeva morbido in una moltitudine di pieghe fino a terra.
“Vi piace?” domandò impaziente Jocelyn.
Clairy era ancora senza parole per l’incantevole risultato ottenuto, e le sorrise,
“Jocelyn grazie, mi piace tantissimo.”
L’ancella sorrise compiaciuta.
In quel momento si udì bussare alla porta.
Chiunque ma non Caspian, pensò Clairy, ti prego tutti ma non Caspian.
“Devo assolutamente vedere quanto è bella la nostra principessa.”
Scampato pericolo, era Alina. Entrò leggiadra nella stanza e appena vide Clairy si illuminò.
“Clairy, ma sei una favola!” dichiarò Alina con entusiasmo.
Tuttavia appena Clairy vide quanto Alina fosse bella, avrebbe voluto scomparire. I lunghi capelli erano raccolti in un elegante chignon e indossava un bellissimo abito dalle maniche molto larghe.
“Ma cosa dici Alina! Tu sei bellissima.”
“Non ha importanza! Tu mia cara questa sera farai una strage, e sai cosa intendo.” Alina le fece un occhiolino.
“Jocelyn sei stata straordinaria come al solito! La missione far cadere Caspian a piedi di Clairy procede perfettamente.”
“Missione cosa?” ripeté Clairy fingendosi stupita. Ed entrambe risero.
“Mie care la festa sta per iniziare.“ annunciò Jocelyn.
“Di già?” Il cuore di Clairy iniziò a battere più forte “Sono agitatissima.”
“Clairy non preoccuparti! Goditi la tua festa e divertiti.” disse dolcemente Alina.
Tuttavia Clairy non si sentiva pronta ad affrontare Caspian. Cosa gli avrebbe detto? Come doveva comportarsi? Purtroppo non ne aveva la minima idea.
Uscì accompagnata da Alina e da Jocelyn. Clairy si sentiva così imbarazzata percependo lo sguardo fisso di tutti coloro che incontrava. Alina se ne accorse e la prese sotto braccio.
Incontrarono Trumpkin e Luna che attendevano fuori da una porta.
Luna corse incontro a Clairy ma aveva il presentimento che se le fosse saltata addosso, sarebbe caduta rovinosamente a terra.
“Ferma lì peste!” fortunatamente Jocelyn fermò Luna appena in tempo.
Trumpkin si rivolse a Clairy e rimase un attimo senza parole. ”Siete davvero incantevole.”
Clairy sorrise in imbarazzo. Tutti quei complimenti, tutti gli occhi puntati su di lei. Sarebbe stata una serata difficile, pensò.
“Noi entriamo. Clairy voi restate qui.”
“Cosa?” urlò Clairy in preda al panico.
“Tranquilla Clairy, aspetta un minuto qui fuori va bene?” aggiunse Alina.
“D’accordo ma…”
Entrarono nella stanza e scomparirono dietro la porta.
Clairy era rimasta sola. E aveva già un’idea di cosa, o meglio chi, avrebbe dovuto aspettare.
Iniziò a giocherellare nervosamente con l’anello che portava al dito quando udì dei passi dietro di sé.
Il cuore iniziò a batterle a un ritmo troppo accelerato. Clairy si voltò e Caspian era davanti a lei.
Indossava una giacca nera lunga fino alle ginocchia sopra un’elegante camicia bianca, dei pantaloni scuri e degli stivali.
“Buon compleanno.”
Caspian le sorrise e si avvicinò a Clairy che abbassò istintivamente lo sguardo, ringraziandolo.
“Sei bellissima. Voglio dire, sei sempre bella ma questa sera, particolarmente.” disse Caspian.
“Grazie.” Clairy si sentì avvampare.
“Entriamo?” le propose Caspian, porgendole la mano.
Clairy la prese e percepì subito la sua stretta forte e sicura.
Caspian aprì il portone e insieme entrarono.
Abituata alla luce del crepuscolo, Clairy dovette abituarsi alla forte luminosità all’interno della stanza ma ciò che vide, le tolse il fiato.
Una sala enorme, con un immenso lampadario al centro e colma di gente dagli abiti elegantissimi. I tavoli erano imbanditi di cibo e bevande, decorazioni colorate e ghirlande di fiori erano appese sulle pareti della sala.
“Sbaglio o mi avevi assicurato niente di troppo sofisticato?”
“Non ricordo me lo avessi detto.” rispose Caspian sorridendo maliziosamente.
Clairy scosse il capo esasperata ma in realtà era felice che Caspian avesse organizzato una festa solo per lei.
“Anche questa me la pagherai principe.”
Caspian rise. La sua risata, la sua dolce e meravigliosa risata, quanto le era mancata.
Giunti al centro della sala, i presenti applaudirono e le sorrisero.
“Grazie a tutti, grazie per la meravigliosa sorpresa e grazie per il vostro affetto. Per me è davvero importante.”
Gli invitati applaudirono e Clairy si chiese se avessero capito qualche parola del suo discorso alquanto scadente.
Una dolce melodia riempì la sala e molti dei presenti iniziarono a danzare, altri invece si diressero verso il ricco buffet chiaccherando animatamente.
Una voce dietro di lei la face sobbalzare.
“Bellissimo discorso.”
Clairy si voltò e fulminò con lo sguardo Caspian.
“Se mi avessi avvisato, ne avrei preparato uno sicuramente migliore.”
“Non te la devi prendere.” dichiarò Caspian “Se te lo avessi detto, saresti entrata nel panico e mi sembrava tu fossi già in procinto di scappare via. Hai fatto un bel discorso, breve ma efficace.”
“Grazie.” disse Clairy sorridendogli.
Nel frattempo Caspian, si inchinò davanti a lei.
“Mi concederesti questo ballo?” domandò Caspian.
Clairy annuì e afferrò la sua mano. Dopotutto, come avrebbe potuto dirgli di no.
Caspian la condusse al centro della sala, dove altre coppie stavano danzando. Mise una mano sul fianco di Clairy e l’altra la intrecciò con la sua.
Clairy era così incantata dallo sguardo di Caspian che quasi si dimenticò un dettaglio di estrema importanza.
“Caspian, io non so ballare.” bisbigliò Clairy.
Caspian sorrise e le sussurrò all’orecchio: ”Ti guiderò io.”
Clairy ebbe un brivido lungo la schiena. Volteggiarono leggeri, come se nella sala ci fossero solo loro due.
“Hai dei bellissimi occhi sai?” disse Caspian, interrompendo il silenzio tra loro.
Clairy non rispose e abbassò imbarazzata lo sguardo.
“Caspian, ho bisogno di parlarti. Io… io sento qualcosa…per te ma sono confusa e ho sempre avuto problemi a…fidarmi delle persone. E poi non so ancora spiegarmi tutto questo, perché sia arrivata a Narnia. E’ davvero complicato per me.”
Clairy guardò Caspian, temendo di leggere disapprovazione nei suoi occhi per le sue parole ma non fu così. Le sorrise comprensivo.
“Sai cosa penso? Se tu sei felice, poco importa come sei arrivata a Narnia. Potresti…dimenticare la tua vita di prima e iniziarne una nuova. Qui. ”
“Ma è accaduto tutto troppo in fretta Caspian. Ho paura che finirà con la stessa velocità. Fino a qualche giorno fa ero chiusa in un collegio e oggi potrei essere prossima a diventare una regina.” Clairy abbassò lo sguardo tristemente.
Caspian prese delicatamente il mento di Clairy tra le sua dita e alzò il suo viso per poterla guardare dritta negli occhi.
“Perché sostieni che un giorno tutto finirà? Se desideri restare qui allora non devi preoccuparti. Io ci sarò se avrai bisogno, solo per te. Puoi fidarti di me Clairy.”
“Grazie Caspian. Mi preoccupo sempre e mi sento un po’ sciocca.”
“Non sei affatto sciocca, piccola Clairy.” Caspian le sorrise.
Arrivò il momento dei regali. Ricevette da alcune bambine, tra cui anche Sophie, una cesta con delle bellissime rose rosse. Le bambine erano adorabili nei loro abitini rosa. Prima di tornare al suo posto, Sophie si voltò facendo una linguaccia a Clairy e si diresse trotterellando da Caspian che le accarezzò i boccoli biondi.
Tuttavia tra tutti i regali, quello che preferì fu da parte di Caspian: un bellissimo fermacapelli, a forma di farfalla, con incastonate delle pietre luminose. Caspian le infilò delicatamente il fermaglio nei capelli.
Dopo aver ricevuto tutti i regali, ripresero le danze e Clairy si ritrovò nuovamente fra le braccia accoglienti di Caspian.
E mentre ballavano, Clairy pensò che nessuno al collegio si sarebbe mai disturbato a prepararle una festa.
Forse Caspian aveva ragione, forse era giunto il momento di dimenticare la sua triste vita e iniziarne una nuova, a Narnia.
Ma era pronta per questo?
   
 
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