Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Hope19972308    21/11/2012    2 recensioni
Giulia è una ragazza che da poco ha scoperto di avere la leucemia.
La ragazza, essendo molto bella, è il sogno, spesso erotico, di molti ragazzi; uno in particolare, Mattia. Ragazzo molto determinato a farla innamorare, disposto a tutto pur di renderla sua. Non potendo, ne volendo ricambiare il suo amore Giulia chiede un favore a Daniel, il ragazzo forse meno sensibile e prepotente che conosca. Gli chiede di essere il suo finto ragazzo a finché ella parta in Inghilterra per la chemioterapia. Quest'ultimo, impietositosi data la morte precoce del fratellino a causa della stessa malattia, accetta.
Come andrà a finire?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Giulia ma sei impazzita?", Cindy aveva strabuzzato gli occhi. "Non era mia intenzione, innamorarmi di lui, va bene?", "Ma è un puttaniere!", continuò imperterrita la mora.

Sapevo chi era dannazione, perchè continuare a ricordarmelo? Perchè continuare a rinfacciarmi una cosa che non potevo decidere io?

"So benissimo chi è. Ma ripeto: non era mia intenzione." dissi appoggiandomi all'armadietto.
"Capisco che non era tua intenzione ma... Soffrirai molto a causa di questa cotta. Ne sei consapevole, vero?"
Ora la voce di Cindy si era addolcita, sembrava tutto normale.
"Ne sono più che consapevole." sbuffai.

La campanella suonò, ed io mi diressi verso l'aula di storia dell'arte. Era tre anni che avevo sempre lo stesso posto: terza fila a destra, lato della finestra. Quel banco era mio, tutte le scritte lo testimoniavano.

Ma, insolitamente ci trovai un ragazzo lì seduto.

"Senti, questo è il mio posto. Potresti gentilmente spostarti?", chiesi con tono gentile e pacato. "Siediti nel posto accanto." disse l'individuo facendo segno al banco sul lato sinistro. Sorrisi e poggiai con poca finezza la borsa sul banco. "Per oggi te la do vinta, ma non ci fare l'abitudine.", il ragazzo sorrise per poi prendere il libro.
'Ha un bel sorriso.' pensai.
Frugai nella borsa e mi accorsi di aver dimenticato di prendere il libro, tutta colpa di Cindy che mi aveva distratto parlandomi della mia presunta falsa relazione con Daniel. Sentivo gli occhi del ragazzo addosso, non gli avrei chiesto di condividere il libro. Mi alzai, con l'intento di correre dritta al mio armadietto per prendere il libro, quando entrò il Lucchetta, prof d'arte e vice preside.
"Tutti seduti!", 'Oh cazzo, è anche arrabbiato.' pensai. Sapevo che se in quel momento gli avessi detto della mia dimenticanza, mi avrebbe fucilato all'istante. Mi girai verso il mio attuale compagno di banco, non aspettava altro; voleva che io formulassi quella domanda.
Sto' tizio era l'esatto opposto di Daniel, fisicamente intendo. Il ragazzo aveva gli occhi color nocciola, capelli castani e una pelle olivastra, ma comunque bellissimo.
"Noto con estremo piacere che la signorina Morganti si è presentata nuovamemte a scuola dopo una settimana. Va meglio?", chiese. Il Lucchetta non era un uomo cattivo, sapeva della mia situazione, come del resto tutti gli altri docenti. "Si, va un po meglio, solo che... Ho dimenticato il libro oggi.", "Non preoccuparti, seguirai con il tuo compagno di banco..." si girò e iniziò a guardare il ragazzo, "Ah, vedo che sei seduta con Liam, benvenuto nella nostra scuola, signorino Minerva, è il suo primo giorno oggi?", "Si prof." tagliò corto lui.
E così si chiama Liam il ragazzo, bel nome, pensai.
Il Lucchetta fece l'appello e iniziò a spiegare, io guardavo Liam che ancora non aveva posizionato il libro nel centro.
Ma certo... Voleva glielo chiedessi. Maledizione, già mi urtava questo ragazzo.
"Liam..."
"Mmh?" non distolse lo sguardo dal libro.
"Il libro."
"Il libro cosa?" continuò.
"Dovresti metterlo nel centro."
"E come si dice?", lo guardai infastidita. "Metti quel cazzo di libro nel centro.", alzò lo sguardo facendo incontrare i nostri occhi. "No." rispose secco tornando a seguire la lettura. Era straziante.
Davvero pretendeva che io lo supplicassi per uno stupido libro?
Che si fotta, pensai.
Sarei rimasta anche senza libro, non aveva importanza, non gli avrei chiesto un bel niente.

L'ora sembrò non passare mai. Ma alla fine ero uscita da quell'aula senza uccidere nessuno. Quell'idiota non si era degnato di mettere nel mezzo quel fottutissimo libro.

Andai in mensa, dove mi aspettava il solito teatrino giornaliero con Daniel. "Ehi dolcezza!", sorrise. Il suo sorriso aveva la capacità di farmi sciogliere. Dovevo stare calma, non destare sospetti, essere il più normale possibile. "Ehi." dissi semplicemente.
Che idiota, che cogliona... Che imbecille! Sei stata più fredda di un ghiacciolo, gridava la mia vocina interiore.
Vidi Daniel corrucciare la fronte. "Qualcosa non va?", chiese.
Ecco, se n'è accorto. Sei una cogliona!
Cercai di aggrapparmi alla prima cosa che mi passava per la testa in quel momento. "Niente è solo che ho incontrato un tipo strano oggi.", beh non era del tutto una menzogna. Gli diedi il solito bacio prima di prendere posto accanto a lui, cercando di non avvampare.
"Chi è?", chiese incuriosito. "Non lo conosci...", "Come fai ad esserne così sicura?", "È nuovo idiota. Non puoi conoscerlo."
"Capito. E che ti ha fatto?"
"Ho scordato il libro d'arte e lui non ha messo il suo nel mezzo perchè pretendeva glielo chiedessi quando lui aveva visto che mi mancava. E poi mi ha preso il posto!".
"Sacrilegio!", scherzò lui.
Gli rifilai una gomitata e poi lo vidi nuovamente...
Detestavo ammetterlo, ma era veramente bello. Mentre eravamo seduti non lo avevo notato, ma Liam aveva un fisico davvero niente male.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Hope19972308