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Autore: Shine93    09/06/2007    8 recensioni
In attesa di Harry. La notte del 31 luglio 1980.
Genere: Generale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era buio

Era buio. Molto buio. Troppo buio.

Poi si accese una luce. Era strana.

Bianca. Bella. Accecante.

Una nuova vita era nata. Una speranza in più per il mondo.

La luce nelle tenebre

Era ormai passata la mezzanotte.

Il S. Mungo, famoso ospedale per maghi, era quasi deserto.

Nella sala di aspetto del reparto di maternità c’erano tre uomini.

Uno di essi, alto e dai capelli color cenere, aveva un’aria stanca e leggeva un libro per ingannare l’attesa. Si intitolava “Maghi e streghe più famosi del nostro secolo”. Era uno di quei libri che si aggirano intorno ai quattro chili e, come i suoi amici sapevano bene, facevano molto male in testa, oltre ad essere di una noia mortale.

Il secondo, un uomo moro dagli occhi grigio scuro che stava comodamente stravaccato sulla panca di legno, rivolse la parola all’ultimo dei tre, trascinandolo violentemente fuori dai suoi pensieri.

-Nervoso, James?-

James Potter alias Ramoso alias uno dei Malandrini aveva i capelli neri ancora più scompigliati del solito e gli occhi pieni di agitazione.

Sottolineata dal fatto che stava consumandosi la suola delle scarpe facendo avanti e indietro per la già piccola sala.

-No che non sono nervoso! Perché dovrei, Felpato?-

Felpato alias Sirius Black alias il playboy dei Malandrini alias il tizio stravaccato sulla panca aveva negli occhi lo stesso lampo di quando trovava la vittima da tormentare.

-Strano… Allora immagino che tu stia sporcando il pavimento solo per vedere se poi puliscono bene, vero?-

-Sto solo tenendomi in forma. Qualcosa in contrario?-

-O no, certo che no, non voglio mica togliere all’Inghilterra il suo futuro cercatore… Sempre che tu non voglia tenerti in forma per altri motivi…-

-Uffa! Lunastorta digli qualcosa!-

Remus John Lupin, o se preferite Lunastorta, il terzo Malandrino, distolse gli occhi dal libro che stava fingendo di leggere, sentendosi chiamato in causa. Accennando un sorrisetto rivolse la parola a Felpato.

-Sirius, non tormentarlo. Il nostro Ramoso a tutto il diritto di sentirsi agitato-

Gli occhi nocciola fissarono il ragazzo cenere con aria accusatoria.

-Traditore! Dov’è Codaliscia, l’unico che mi capisca?-

Il quarto ed ultimo Malandrino, Peter Minus (o Codaliscia), era assente all’appello.

-Non fare il melodrammico, Ramoso-

-Il melocosa? Guarda Felpato che si dice melodrammatico non melodrammico.- disse Remus -E comunque Codaliscia non poteva venire-

-E che impegno aveva all’una di notte?- rispose Ramoso

-Chissà, magari a letto…- disse Sirius, ma non poté aggiungere altro perché fermato da due occhiate dall’intento omicida.

- Considera, James, che il bambino era atteso ieri-

-Già, Ramoso. È proprio tuo figlio!- commentò Felpato che era riuscito a non farsi uccidere.

-Che vuoi dire?-

-Ha già preso le cattive abitudini paterne. Noi siamo tutti qui, che lo aspettiamo… e cosa fa il futuro Malandrino? Si fa attendere!- ma mentre lo diceva il suo sguardo tradiva l’emozione che provava per l’amico.

Mentre Remus sorridendo tornava al suo libro e ringraziava il cielo che non era successo ancora nulla, il futuro padre si sedette pensando che, dopotutto, aveva gli amici migliori del mondo…

***

Era l’una e venti quando entrò qualcuno. Era una donna giovane, probabilmente un paio di anni più grande di loro. Portava il camice verde, da Guaritrice. Si sedette ad un tavolo nella sala e, dopo un breve cenno di saluto, si mise a compilare dei moduli borbottando su pazienti dal naso trasfigurato e casi gravi, da Cruciatus, per finire con l’argomento più adeguato al reparto: donne incinte e padri irresponsabili.

Chissà perché parlando di quest’argomento sembrava fissare il “signor Potter”.

Fu però Remus quello che ricordò.

-Ma tu non sei Hodson, il prefetto di Corvonero del ’74-‘75?-

La ragazza alzò lo sguardo.

-Buonasera, Lupin- per gli altri due si limitò a dire -Potter. Black-

James decise allora di nascondersi dietro al suo migliore amico, cosa non difficile vista l’altezza di Sirius. Come non aveva fatto ad accorgersi che quella era una delle sue ex? Beh, non che, anche a suo tempo, ci avesse fatto molto caso visto che era già cotto di Lily. E il fatto che fosse prefetto solo Remus se lo poteva ricordare.

Per fortuna, o purtroppo, intervenne Felpato.

- Hodson! Non mi ricordavo che fossi così bella! Si sa che James non ha gusto…- la giovane non riuscì a non arrossire nonostante ci avesse messo tutta la sua buona volontà.

Intanto Lunastorta, avvicinatosi a James, commentò l’ultima frase dell’amico.

-Pensa se tua moglie avesse sentito!- esclamò, divertito al solo pensiero.

Poi alzò gli occhi al cielo.

-Certo che potrebbe smettere di provarci con qualsiasi donna gli capiti a tiro…-

Ramoso guardò il suo migliore amico mentre ci provava con una sua ex e si sentì improvvisamente al settimo cielo.

-Sono felice- esclamò diretto a tutti e a nessuno.

Remus alzò un sopracciglio.

-E perché se si può sapere? Se non si considera che tua moglie è incinta del tuo futuro erede- aggiunse poi con un tono che si avvicinava molto all’esasperato spinto.

-Vuoi saperlo sul serio?- chiese James incerto.

Remus John Lupin avrebbe dato tutti i suoi libri pur di sapere cosa diavolo stava pensando il ragazzo che aveva di fronte.

-Sennò non te l’avrei chiesto-

James Potter lo guardò negli occhi con una delle facce più serie che gli avesse mai visto -Perché anche con tutto quello che sta succedendo, con la predizione, non siamo cambiati e spero tanto che non cambieremo mai-

In quel momento si udì un pianto. Il pianto di un bambino.

In quel momento James Potter non sapeva quanto si stava sbagliando. Non sapeva quello che sarebbe venuto. Non sapeva se tutto sarebbe finito. Non sapeva se suo figlio c’entrava sul serio. L’unica cosa che sapeva era che era felice di essere lì.

Felice di essere vivo.

By Shine93

Nota dell’autrice:

Come avrete capito (se non scrivo così male -_-“), questa è la notte in cui è nato Harry vista da me. Inutile dire che non ho mai assistito ad un parto e ho lasciato James fuori ad aspettare, mentre la povera Lily dava alla luce il futuro “bambino Prescelto”.

Ho anche fatto un minuscolo accenno alla predizione, che gli altri Malandrini, in teoria, non dovrebbero conoscere. Inutile dire che qui Remus ne è a conoscenza.

Spero che vi sia piaciuta.

  
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