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Autore: Blood Evil    21/11/2012    1 recensioni
Naruto venuto a sapere dello scontro di Sasuke ed Itachi è pronto a fare di tutto per salvare la vita ad una delle persona più importanti per lui.
In un'escalation di emozioni, Naruto, cerca di trovare la causa scatenante dell'allontanamento di Sas'ke dal villaggio della foglia, ma soprattutto da lui.
Dopo aver curato entrambi i fratelli Uchica che erano rimasti entrambi duramente feriti dallo scontro e dopo il risveglio di Itachi, Naruto rivaluta il concetto che aveva di quest'ultimo, considerato la causa scatenante di tutti i mali collegati a Sasuke e del suo modo scontroso e pessimistico di affrontare le situazioni, mentre Sasuke, dopo aver ripreso conoscenza, ritrova una situazione che non avrebbe mai immaginato, percependo un empatia tra suo fratello e Naruto, cosa era successo durante la sua convalescenza...?
In un intreccio di sentimenti non prevedibili che si divincolano tra i personaggi, questa storia vi lascerà con il fiato sospeso...
(Il rating salirà)
ItaNaruIta;ItaSasu;SasuNaruSasu.
Genere: Drammatico, Erotico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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1:Il risveglio di Itachi.

Continuavo a cercare di non pensare alla sua morte, mentre correvo affannato, il mondo che mi circondava sembrava una sfumatura in lontananza, niente mi sembrava reale, ero avvolto nei miei pensieri che mi abbissavano in un ipotetica vita senza senso, senza di lui, un sensazione di vuoto mi stava circondando mentre mi avvicinavo alla mia destinazione: Il covo degli Uchica;  Gli alberi correvano dietro di me, formando strani disegni nella mia mente, e ad un certo punto mi sembrò di vedere il viso di Sasuke, così perfetto, ogni momento passato insieme mi ritornava alla memoria, come una dolce visione, i suoi sguardi, il suo modo così scontroso di approcciarsi, il nostro dolore che ci univa e ci distaccava allo stesso tempo,  nonostante quello che potevano credere in molti e nonostante la visione delle persone che ci consideravano così diversi, Io e il teme eravamo uniti da un legame  indescrivibile, da un filo di diamante, potevamo allontanarci ma nulla sarebbe mai cambiato, mai, eppure da quando era andato via le miei convinzioni vacillavano, ero passato in secondo piano o forse non ero mai stato al primo, non fino a quando sarebbe rimasto in vita Itachi, Come poteva dare importanza ad una persona che gli aveva procurato tutto quel dolore? Come non poteva capire che suo fratello era un essere non capace di amare? Di una cosa ero certo: io sarei stato sempre al suo fianco, non l'avrei mai lasciato alla sua fragilità, anche se lui avesse voluto non saper più niente di me, anche se lui avesse voluto cancellare tutto il periodo passato in mia vicinanza, anche se lui mi avesse odiato, perchè io....
-Naruto- la voce di Sakura mi risuonò nella testa, infastidendomi e riportandomi alla realtà, guardai dinanzi a me, eravamo molto vicini alla destinazione, -Credi che Sasuke sia...- Sapevo già cosa voleva dirmi, i suoi occhi luccicavano, sembrava quasi sull'orlo di un pianto isterico, la sua tristezza era palpabile e nonostante la mia irrefrenabile voglia di correre attraverso quel breve tragitto per vedere se lui stava bene capivo la paura che provava Sakura, c'era una possibilità che Sasuke fosse morto, che non avremmo mai potuto rivederlo, alzai lo sguardo verso la ragazza, accennandole uno dei miei soliti sorrisi -Non preoccuparti è ancora vivo, me lo sento- Sakura annuì con il capo sorridendomi a sua volta e fece cenno di  proseguire; Mentre i secondi passavano tintinnando nella mia testa, ripensai allo sguardo di Sakura e al sentimento che provava per Sas'ke, lei non poteva averlo come d'altronde neanch'io e questo mi univa alla ragazza dietro di me, inesorabilmente e tristemente eravamo uniti, uniti da un malessere che non sarebbe mai andato via, dal desiderio di possedere il ragazzo, Sakura era tremendamente innamorata di lui, tornando indietro nel tempo ripensai a quando desideravo la ragazza, avevo una cotta per lei e allo stesso tempo odiavo Sasuke che pur potendola avere non la volesse, sorrisi istintivamente a quelle immagini impresse nelle mia mente, quei si che erano tempi spensierati, eravamo così uniti, cosa ci era successo? Cosa ti è successo Sasuke? non sai più distinguere il bene dal male? stupido egoista...
-Siamo arrivati- mi fermai, concentrandomi sulle parole pronunciate dalla compagna di squadra, mi guardai attorno, potenziando al massimo livello le mie capacità sensoriali per cercare di percepire la presenza del ragazzo sul territorio -Seguimi- comandai seriamente a Sakura, Sas'ke era quasi privo di chakra, il suo cuore batteva lento e debolmente, era vicino, riuscivo quasi a sentire il suo respiro caldo che con fatica espirava dalla bocca, -Sasuke- Sakura sbottò a piangere, sgorgando quelle lacrime che era riuscita a tener su per tutto il giorno, il corpo inerme del ragazzo giaceva a pochi metri da noi, su una piccola roccia, i segni del combattimento erano evidenti, Sasuke aveva ferite su tutto il corpo, i suoi abiti erano stracciati e dal suo viso trapelava il dolore e la fatica, era pallido, ma non come lo era abitualmente, un pallido malaticcio, la ragazza si avventò su di lui, trascinata dalle emozioni continuava a chiamarlo, urlando e disperandosi inutilmente mentre io non riuscivo a muovermi, le mie mani tremavano e la mia gola sembrava come un deserto, arida, non riuscivo a pronunciare parola ne una sola sillaba, provavo solo odio, odio per l'essere che l'aveva ridotto in quel modo -Naruto, naruto, rispondi...Cosa devo fare?- Sakura mi stava strattonando mentre io continuavo a fissare il corpo del ragazzo, quel sentimento mi stava divorando, l'odio stava prendendo pian piano piede dentro di me, sentivo il cuore accelerare e il desiderio di vendetta scorrere nelle mie vene, fremevo dalla voglia di uccidere Itachi, le mie forze mi stavano abbandonando insieme alla mia lucidità, sentivo una presenza oscura prendere il comando su di me -Salviamo Sasuke, per favore....NARUTO- Sakura mi fissava con il viso bagnato, distrutto, con occhi gonfi, come per supplicarmi, non ero in me e non potevo permettermelo, non proprio adesso, non proprio quando ero ad un passo da lui, dal poterlo salvare, riprese coscienza del mio corpo e feci in modo, per quanto possibile mi fosse, di mettere almeno per questa volta da parte le emozioni, per il bene di tutti soprattutto per il bene di Sasuke, mi avvicinai al suo corpo, respirava ed il suo cuore batteva ancora, gli sfiorai la mano -Sakura, portalo al rifugio e sottoponilo alle cure, io ti raggiungerò più tardi- La ragazza prese il gracile corpo con estrema delicatezza, facendo in modo di non procurar del dolore al ragazzo, poi si avviò fermandosi un istante dinanzi a me -Sii prudente Naruto- mi sorrise, questa volta più sollevata rispetto a poco prima, non gli potevo promettere di esserlo, non quando la cosa a cui tenevo più al mondo era stata quasi distrutta, annuii di circostanza guardandola negli occhi per poi subito dopo abbassare lo sguardo; Dopo pochi istanti la ragazza si era dileguata così mi misi alla ricerca di Itachi, non sapevo se Sasuke l'avesse ucciso o se fosse ancora vivo ma ero ben intento a scoprirlo, con estrema facilità localizzai il corpo di Itachi poco più in la e mi diressi verso il suo corpo, non sapevo come avrei reagito, avrei voluto disintegrarlo, ora più che mai, ma sapevo di non poterlo fare per un'infinità di ragioni, una tra le più importanti la reazioni di Sas'ke di fronte all'eventuale mia uccisione del fratello, non mi avrebbe mai perdonato e con molta probabilità avrebbe tentato di uccidermi per aver disintegrato il suo obbiettivo di vendetta nei confronti di Itachi, in secondo luogo, per quanto potessi odiarlo, non potevo attaccare una persona in quelle condizioni, che non era capace di difendersi, ma sicuramente ero certo di volere un confronto da lui o almeno delle spiegazioni, sapevo di non essere nessuno per Itachi e probabilmente ai suoi occhi sarei sembrato un'intruso nella sua vita, ma qualcosa mi legava a lui, aveva messo in pericolo più e più volte la vita di una persona a me troppo cara ed avrei fatto di tutto per risolvere la cosa, tutto...
Poco dopo arrivai al corpo di Itachi, anche lui sembrava stremato dalla battaglia, ma apparentemente le sue condizioni sembravano migliori di quelle di Sasuke, non so come fosse arrivato lì, forse dopo aver dato il suo ultimo colpo al fratello si era trascinato via dal campo di battaglia, ma le forze lo avevano abbandonato, presi il suo corpo e mi diressi in direzione del rifugio.
Quando entrai nella piccola struttura situata in un angolo ben nascosto del bosco, Sakura disinfettava le ferite di Sasuke con erbe medicinali, la ragazza sbarro gli occhi quando mi vide attraversare la soglia con il corpo di Itachi ancora vivo, lo riposi  nel secondo letto, che si trovava parallelamente a fianco di quello di Sas'ke -Prenditi cura anche di lui- Sakura non mi fece domande, forse aveva già capito le mie intenzioni o forse era troppo presa da altro per avere anche e solo il tempo di chiedere spiegazioni, uscii dalla porta del rifugio, avevo un'estremo bisogno di rischiarirmi le idee.
Respirai una boccata d'aria e più mi allontanavo dalla struttura in cui Sasuke riposava più mi sentivo rilassato e libero, volevo solo tornare alla tranquillità di un tempo, avevo paura che tutto ciò non fosse stato possibile eppure ne avevo un bisogno tremendo, era come se quando lui era andato via in me si fosse spento qualcosa, non riuscivo a sorridere spensieratamente, non riuscivo a darmi pace, mi sentivo in colpa o più che altro in dovere nei suoi confronti, mi sentivo responsabile della sua felicità e non potevo controllare questo sentimento, no , sarebbe stato troppo facile poter resettare tutto e dimenticarlo una volta per tutte, ero appoggiato sul tronco di un albero, seduto su un albero, continuando a guardare il cielo, l'oscurità stava calando, presi ancora una boccata d'aria fresca prima di tornare al rifugio.
 Varcai lentamente la soglia cercando di creare il minor rumore possibile per non disturbare il riposo dei fratelli Uchica, Sakura era seduta sulla sedia appoggiata con il viso sul letto di Sasuke, doveva essersi appisolata per la stanchezza aspettando il mio ritorno, tutti dormivano -Sakura, svegliati...- sussurrai al suo orecchio dolcemente posandole la mano sulla spalla, l'orologio sulla parete segnava le otto meno un quarto, la ragazza si stropicciò gli occhi<> le sorrisi rassicurandola, lei guardò prima Sas'ke e poi Itachi -Tornerò all'allba Naruto, per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi- anuii e lei uscì rapida guardandando ancora una volta Sasuke.
 
Nebbia, non si intravedeva nulla, non sapevo dove mi trovassi, il freddo mi circondava il corpo, cominciai a camminare per poi correre cercando una via di fuga da quel territorio desolato e tetro, eppure niente sembrava non esserci, non capivo com'ero arrivato lì, -Naruto, aiutami sono qui- era la voce di Sasuke, era inconfondibile per me, mi girai per trovarlo e lo vidi era di fronte a me che mi sorrideva -Seguimi- si girò e cominciò a correre, per quanto volessi tenere il suo passo e cercassi di aumentare la corsa, il ragazzo si distaccava sempre più da me, fin quando svanì nell'oscurità, continuai a correre senza una meta, provando un senso di angoscia che aumentava ad ogni passo, quando vidi il corpo di Sas'ke a terra con sotto di lui una chiazza rossa, mi avvicinai turbato, incredulo, non potevo essere, non riuscivo a credere a quello che stavo vedendo, quello a terra non era Sasuke ero io....
 
Mi sveglai, affannato, mi ero addormentato sul terzo letto presente nella stanza, senza coperta e nonostante il freddo che c'era nell'ambiente, avevo sudato a causa dell'incubo, mi alzai cercando di ravvivare il fuoco inserendovi della legna, poi mi avvicinai a Sasuke premendo la mia mano sul suo polso, il suo cuore sembrava aver ripreso un'andatura più regolare e il suo corpo era caldo, rimasi sollevato, il suo viso era così vicino al mio, come non lo era stato da troppo tempo, feci scivolare la mia mano dal polso fino alla mano del ragazzo, stringendola leggermente, poi sentii qualcosa bagnare le nostre mani, non me ne ero reso conto, stavo piangendo, ma non per tristezza, no, quello che provavo in quel momento non si avvicinava minimamente a quel sentimento, era gioia, gioia per non averlo perso per sempre,serenità nel toccare di nuovo il suo corpo, sorrisi, lasciandogli la mano e riponendola sul letto, poi mi avvicinai ad Itachi, era ancora buio e le lancette  segnavano le quattro e mezza, mi avvicinai silenzioso al suo letto, prendendo il suo polso per contare i suoi battiti, sembrava essersi ripreso in fretta, la sua frequenza cardiaca era nella norma e il suo respiro regolare, alzai lo sguardo sul suo viso e improvvisamente i suoi occhi si aprirono.
  
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