La cena

Questa sera si sarebbero fermati tutti i miei amici a cena da noi! Che bello, sarebbero venuti anche Pete, George e Linda, che finalmente avrebbe conosciuto Paul!

*Drin* Eccoli.

«Ehi, Cynthia!» mi si parò davanti una bellissima bionda, alta e sorridente, accompagnata da un buffo ragazzino in giacca di pelle «Linda! George!» urlai, saltando tra le loro braccia! 

Li conoscevo da quando ero piccola, erano come dei fratelli per me! «Ciao ragazzi! Accomodatevi» esclamò Rich, abbracciandoli entrambi. 

«Dov’è Paul?» ridacchiò Linda «Dai tempo al tempo! E’ di là, tra poco te lo presento!». Sentii delle mani stringermi i fianchi, le afferrai «Oh, tesoro mio! Certo è un po’ strano quel tuo amico.. John!». 

Mi baciò i lobi delle orecchie, e poi mi sussurrò «Grazie, dolcezza». Mi girai di scatto «TU NON SEI STU!>> urlai! Era ancora quel John.

Ma cosa voleva da me?! «Chi c’è? Cosa c’è? Chi fa del male alla mia sorellina?» arrivò Richard, armato di mestolo e scolapasta. 

«Nulla.. Io e lei stavamo solo facendo un.. Discorsetto intimo!» sorrise beffardo John! 

«Nei tuoi sogni!» gli urlai contro, e poi scappai in cucina (dalla quale però dovetti uscire in fratta, perché Paul e Linda si erano appena conosciuti). 

Che idiota Paul! Con la scusa di insegnarle a tagliare le carote, la stringeva per mano.

Mi scappò una risatina, seguita dallo sguardo complice di Linda!
Nessuno si era accorto di George, che mangiava tranquillamente tortini sotto il tavolo. Appena mi vide, mi fece l’occhiolino «Shh! Ciomp.. Ciomp..!».

Così mi ritrovai sulle gambe di Stu, a parlare del più e del meno con Pete. 

«E’ pronta la cena, viso d’angelo» mi sorrise John «Peccato che tu non lo abbia altrettanto bello, mr. Lennon dei miei stivali» gli risposi io, in tono vendicativo.

Mentre mi avviavo in cucina per mangiare, mi afferrò per un braccio «Quanto sei bella..» sussurrò ancora «E tu sei davvero brutto, tesoro!» gli risi in faccia; in tutta risposta mi arrivò un cuscino del divano in viso.

La serata trascorse piacevolmente, tra le risate, i discorsi, gli strimpelli dei ‘Quarry’, la gara di rutti tra Pete e Rich, la complicità che si stava creando tra Paul e Linda (tanto che per un attimo credei di averli visti prendersi per mano), George che , sotto spinta di Stu, infilò la testa nella torta preparata da mia nonna, i baci di Stu e gli sguardi di John.. 

Quel ragazzo mi attraeva, ma aveva un carattere così odioso! 

Alla fine della serata era così ubriaco che si versò la bottiglia di Champagne intera in testa, urlando «GUARDATEMI! ICH.. HAHAHAH! GUARDATEMI TUTTI! SONO LA REGINA ELISABETTA E.. E.. GEORGE ODDIO QUANTO PUZZI?! LAVATI».

Dopo questa pillola di saggezza si accasciò, stravolto, sul divano.
Mi faceva uno strano effetto sapere che probabilmente avrebbe dormito lì, stanotte.. Ma in quel momento c’era Stu con me, il mio bellissimo fidanzato, e nulla sembrava potesse turbarmi!

 

*BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUURP*

 

George digerì, dandolo a vedere con un rutto a dir poco assordante. La serata era davvero finita.

Mi sentii potente: io e mio fratello potevamo fare quello che volevamo, con i genitori in vacanza a Los Angeles per due settimane! Salutai tutti. Non ricordo se, nello stato brillo in cui mi trovavo, non abbia dato un bacio in fronte a John. 

Ma ci avrei pensato l’indomani, era tardi e volevo tanto dormire.