Era una notte tranquilla,quando il campanello della mia villetta suonò.
Mi svegliai,presi una mazza e aprìì la porta.
"Scusa,sono rimasto fuori,non c'è nessuno a casa,posso entrare?" disse un ragazzo.
"Cosa?No,non ti conosco,perchè dovrei?" dissi quasi chiudendo la porta.
"Ti prego,sta piovendo.Ho freddo,ho fame,ho dimenticato le chiavi,per favore"
Sbuffai,lo feci entrare portandolo in cucina dandogli un panino.
"Come ti chiami?" mi domandò."Devo sapere il nome della mia nuova vicina,no?" continuò.
"no." risposi decisa.
"Ragazza con un bel caratterino.." disse sorridendo.
"La ragazza con un bel caratterino,fino a prova contraria,ti ospita a casa sua." dissi andando in salone.
Mi chiamo Jenny,Jenny James.Abito in Canada,a Statford,bella città,sì.Ho 18 anni e abito sola,i miei genitori sono molto
distanti da me,lavorano,loro non ci sono mai stati per me.Quindi,me la cavo sola,con mio fratello e la mia migliore amica.
Mio fratello ,Josh, e la mia migliore amica ,Ronnie ,sono andati a Toronto per incontrare la famiglia di Ronnie,loro sono fidanzati.
Tornando da quel ragazzo in casa mia;
"Comunque io mi chiamo Justin Bieber" disse.
"Mh,buono a sapersi,ora tieni questa coperta e manteniamo le distanze,buona notte." dissi salendo le scale.
"Okay okay,ai suoi ordini ragazza di cui non conosco il nome"disse prendendo la coperta dalle mie mani.
Ero quasi arrivata alla cima delle scale,quando di nuovo il ragazzo mi chiese:
"Allora?Non me lo dici il tuo nome?"
"Mi chiamo Jenny ,okay? Notte." risposi.
Il mattino seguente,mi svegliai per fare colazione.
"Buon giorno Jenny!"
"Ciao." dissi prendendo i miei cereali con il latte.
No aspetta,NON.TROVO.I.MIEI.CEREALI.
"DOVE.SONO.I.MIEI.CEREALI.?" dissi fulminandolo con gli occhi.
"Oh,avevo fame così.."
"Lascia stare,ho capito.Ora,vai immediatamente a prendermi i cereali al supermercato qui all'angolo.Io devo fare colazione,CON QUEI
CERALI,CAPISCI?" dissi aprendo la porta.
"Mah io.." disse.
"Ma niente,ti ho ospitato o sbaglio?"
"Vado" disse andando via.
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Ma dove è finito?Devo andare a scuola,oh accidenti.Farò ritardo sicuro.SICURO.
Suonarono alla porta,era lui.FINALEMENTE.
"Alla buon'ora!" dissi prendendo i cereali.
Mangiai alla svelta,presi lo zaino e uscemmo da casa.
"A mai più" dissi correndo verso la fermata.
"Noooo,aspetti,aspetti! " gridai all'autista.
Mi girai,andai verso Justin e dissi quasi urlando:"Questa è tutta colpa tua,se non mi avessi finito i cerali,a quest'ora sarei a scuola"
"Ti accompagno io" disse prendendo le chiavi della macchina.Oh certo,le chiavi della macchina però le teneva,farsi fare una copia di
casa no eh?
Prese la sua porche rossa aprendomi la portella.
Non avevo scelta,salìì.
Arrivata a scuola,saltai dalla macchina entrando dal portone della scuola.
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"Scusi per il ritardo" dissi alla prof sedendomi.
"Hai una scusa credibile signorina James? Sentiamo,sai che non e dico NON tollero i ritardi" disse alzando la voce.
Oh bene,Lunedì mattina e già ero stufa.Odio quella professoressa.
"Sì.Senta,non è giornata okay? Uno stanotte mi ha suonato al campanello perchè era rimasto fuori.Chi lo conosce,è rimasto a casa mia.
Stamattina vado per fare colazione e mi ha finito tutti i miei e dico miei cereali okay? IO SENZA I MIEI CERALI NON CI STO,lo mandato
a predere un'altra confezione e ha fatto ritardo poi  ho perso il bus.Non è giornata di dire che non tollera i ritardi,okay?"
I  miei compagni si misero a ridere sotto voce.
"Il linguaggio James,il linguaggio!!"
Sì,il linguaggio di sta ceppa,pensai.
Dopo l'appello,avvisi,la professoressa comunicò un'altra notizia;
"Allora ragazzi,avrete un nuovo compagno.Arriverà tra poco,è in presidenza per firmare delle cose.Vi prego,siate accoglienti"
Bussarono alla porta.
"Oh,eccolo qui" continuò.
Oh no,no.no.no.E' lui,mi segue percaso?
Mi sorrise e abbassai lo sguardo.
"Buongiorno,mi chiamo Justin" disse.
"Oh ciao Justin,ragazzi,lui è Justin.Vai pure lì che c'è un banco libero,vicino alla ragazza."disse la professoressa.
Intendeva me,di bene in meglio proprio.
Si sedette e mi disse:"Ariciao" sorridendo.
"Oh,taci."
"ODDIO QUELLO E' JUSTIN BIEBER,ODDIO." "Sììì E' LUI,ODDIO" dissero tutte le ragazze della mia classe.
Sì,Justin è famoso.E' un cantante.Avevo già sentito quel nome,ma non sapevo fosse lui.Voleva una vita normale
e si è iscritto qua,cose da non crederci.Quindi,il ragazzo che tanto odiavo,era un cantante di successo? Beeene.
Finita la scuola,il gruppo di "popolari del liceo" si fermarono a parlare al muretto.
"Oh,guardatela,è arrivata il brutto anatroccolo ahaha" disse Greece.
La odio quella.Chi si crede di essere? Madonna scesa in terra? Mh?
In quel gruppetto dove se la ridevano,c'era anche Kyle,il ragazzo che mi piace che si avvicinò a me e a Justin.
"Ciao J..je.." disse.
"Mi chiamo Jenny,Kyle,J-E-N-N-Y." dissi.Diamine,5 anni di liceo e ancora non lo ha imparato? Non è difficile,suvvia.
"Oh sì,Jenny,dovrei chiederti una cosa.." mi disse sorridendo.
Mi brillarono gli occhi."Oh sì,dimmi pure"
"Mi faresti i compiti di letteratura? Io non posso,devo uscire con Greece,sai.." mi chiese porgendomi dei fogli.
"Kyyyyle,tesoro,vieni qui,non stare con quella sfigata!" disse Greece.
"Avete ragione,arrivo! Allora? Me li fai?" mi richiese.
Come reagire ad una situazione simile? Sono vittima di bullismo,non si nota? E questo è niente.
Non sapevo che dire,mi veniva da piangere.Perchè mi trattavano così? Perchè?
Justin capì tutto,insomma,i miei occhi non negavano che non ero felice.
"No,non può.E' impegnata.Sai,è molto desiderata,l'ho visto io,quindi,non ha tempo,mi spiace,ma comunque io avrei un'idea.Perchè non provi a
studiare? Eh?" disse sbattendogli i fogli in mano e portandomi via.
Salimmo in macchina e lo fissai.
"Che c'è?" mi chiese.
"Grazie,davvero." gli dissi.
"Fugurati.Senti,ma perchè ti piace quello? Insomma,non è un ragazzo che ti merita,da quanto ho visto." disse.
Okay che mi ha difeso,ma come si permette ad entrare nella mia vita privata?
"Non ti riguarda questo."
"Non mi riguarda,o non sai che rispondere?" mi domandò.
"Senti,siamo arrivati.Ciao." dissi scendendo dalla macchina.
Aveva ragione,non sapevo che rispondere.E' vero,perchè mi piace un tipo così?
Arrivai a casa accendendo il pc,entrando nel profilo di Greece,diceva cose orribili su di me.Non posso vivere ancora così.
Suonarono e chiusi il portatile.
Erano Ronnie e Josh,alleluia! "Cciaao ragazzi" dissi abbracandoli.
Ricambiarono,posarono le loro valigie e andarono in salone.
"Ehm..Jenny,cos'è questo?" disse porgendomi delle cose.
Oh santissimi numi.Era un maglione con un orologio e un fogliettino con un numero.Se li era dimenticati Justin,sono costretta a ridarglieli.
"Dopo ti spiego" dissi uscendo.
Bussai e Justin mi aprìì.
"Jenny! Non puoi stare senza di me,non è così?" disse ridendo.
"Hai dimenticato questi"
"Oh già,è vero.Grazie!Ma il numero era per te,tienilo,ti può servire." disse.
Servire? A cosa? Per sotto bicchiere forse.
"Mh,okay.Ciao ciao." dissi andando via.
Tornai a casa e raccontai a Ronnie cosa era successo.
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"Sveegliati Jen,dobbiamo andare a scuola!" disse Ronnie.
"Altri cinque minuti"
"No no,alzati forza" disse togliendomi la coperta da dosso.
Facemmo colazione e ci preparammo.
"Ehy ciao ragazze!"
"Oh,ciao Justin" dissi.
"Piacere,Justin" disse verso Ronnie.
"Piacere mio,andiamo?" rispose.
"Vi accompagno io?