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Autore: MarsRose    21/11/2012    4 recensioni
Questa è una lettera scritta dal punto di vista di una ragazza problematica a sua madre. L'ho scritta per il sito web della mia classe, spero vi piaccia :) Ah, se cercate una storia a lieto fine siete capitati nel posto sbagliato XD
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Montelabbate, 19 Novembre 2012                  
Cara mamma,
 
So che non ti aspettavi di rientrare in casa e trovare questo foglio sul tavolo. Credo di non averti mai detto apertamente tutto. Hai presente quando rientravo a casa da scuola con l’espressione triste e ti dicevo che la scuola mi annoiava? Non dovevi credermi. Mai mamma. A scuola mi chiamavano grassa, balena, brutta, fallita, sfigata e così via… . Io ci stavo male mamma, moltissimo. La mia amica Alessandra mi diceva di ignorarli perché io ero più intelligente… ma non ci riuscivo. Emiliano lo stesso, quando lo ha scoperto, mi ha detto di ignorarli. Ma ne la mia migliore amica ne mio fratello sono riusciti a impedirmi di prendere quel coltello e infliggermi quei tagli che mi facevano dimenticare, per poco, l’enorme dolore che quelle parole mi infliggevano. Potessi tornare indietro non credo che lo rifarei, probabilmente avrei iniziato a frequentare uno di quei corsi di boxe per potermi difendere… si mamma, mi hanno anche picchiata. Ti ricordi quella volta che tornai a casa con un occhio nero e ti dissi che ero scivolata e avevo sbattuto contro il muretto? In verità, tre ragazzi che da sempre mi prendevano in giro, mi avevano picchiata… ero piena di lividi… dappertutto. Sulle braccia… sulle gambe… sul petto… ogni parte del mio corpo era ricoperta da macchie violacee. Mamma scusami tanto. Credo che sia mio dovere dirti che ero diventata anche bulimica oltre che autolesionista. Stanca di tutte quelle prepotenze… di sentirmi chiamare “cicciona” o “balena” dovunque… ho preso quelle pillole mamma, quelle per vomitare. Hanno funzionato sai? Sono diventata magrissima… così magra che se mi mettevo di profilo sparivo… ma tu non te ne sei accorta. Eri troppo presa a non far andare a rotoli la tua vita; sai una cosa? Ci sei riuscita mamma. Ora, mia sorella Martina si porta a letto chiunque le capiti sott’occhio e Emiliano è diventato un… un ragazzo depresso! A soli 19 anni! 
So che queste poche righe non possono esprimere tutto il dolore che provo per la mia decisione; ti racconto come va a finire questa “storia” va bene? 
Sono diventata così magra che mi sentivo male… non potevo correre senza svenire, non potevo fare sforzi senza svenire, danzare è diventato un incubo! Però ero magra, ero bella e accettata… mi stava bene. Però poi hanno ricominciato. “Fallita”… mi dicevano. “Meriti di morire sola” mi dicevano. Gli ho creduto un’altra volta mamma. Gli ho creduto e ho cominciato a tagliarmi… di nuovo! Sembravo la coperta di un gatto mamma! Ma finalmente è tutto finito. Quando leggerai la lettera sarà tutto finito. Mi troverai in bagno, circondata da quelle stupide pillole e dalle mie lame… per il momento in cui avrai capito sarò già morta. Si mamma, ho deciso di suicidarmi. Di a Emi che gli ho sempre voluto bene e a Martina che… beh, è mia sorella, volevo bene anche a lei. Se mai andrò in paradiso ti saluterò papà. Spero che dopo questo aprirai gli occhi e passerai più tempo con i miei fratelli. Addio mamma, ti ho sempre voluto bene.
Con tutto l’affetto possibile,
Lisa. 
   
 
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