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Autore: _itsnickymine    21/11/2012    11 recensioni
“ha diciotto anni, Nicholas” disse Joseph guardandolo attentamente cercando di capire cosa passasse per la mente del fratello.
“e allora?” chiese il riccio interrogativo
“e allora hai già tuo figlio da crescere, non puoi perdere tempo dietro una ragazzina immatura che frequenta ancora il liceo”
“non la conosci” si difese il ragazzo
“Nick hai venticinque anni, un lavoro che ti richiede tempo e soprattutto un figlio di sei anni e mezzo da crescere solo! È vero meriti anche tu una donna al tuo fianco che ti sappia amare, che ti sappia amare veramente, ma questa donna di certo non sarà una ragazzina di diciotto anni!” disse il fratello
“..forse hai ragione”
“ho ragione, nessun forse” disse Joseph soddisfatto finendo di bere la sua birra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                               'Do you believe in destiny?'



Capitolo 18

 

 

 

“sai una cosa? non sono mai stata a Parigi, ma ci vorrei andare..è il mio sogno”

“davvero?” chiese il riccio

La mora annuì accarezzando il torace nudo del ragazzo.

Era domenica mattina, esattamente le 10:45  ed erano sul letto di Nicholas.

Sam appoggiata al muro del letto e Nicholas con la testa sulla sua pancia, appoggiato a lei.

Erano più o meno due ore che si trovavano in quella posizione e non decidevano a spostarsi, sarebbero stati così per il resto della loro vita.

Nicholas indossava solo i pantaloni della tuta e Sam avevano uno shorts che metteva in risalto le sue lunghissime gambe ed una maglia larga che lasciava una spalla scoperta.

“ ci andremo insieme” sussurrò il riccio

“cosa? Sei pazzo, mio padre non mi lascerebbe mai venire” si lamentò la mora

“lo convincerò” ammise il riccio

“si certo”

“hey stai dubitando della mia efficienza?” chiese il riccio

Sam rise

“ma no, è solo che ultimamente io e mio padre non andiamo molto d’accordo e tu che chiedi a lui di voler andare a Parigi con me, sarebbe davvero il colmo” disse la ragazza accarezzandolo ancora

“sei anche tu che ti stai allontanando da lui” ammise il riccio

“è lui che è sempre occupato con la sua nuova famiglia” disse la mora

“la sua vera famiglia sei tu e dovresti difenderla da questa presunta nuova famiglia” disse il riccio alzando il viso in modo da poterle guardare gli occhi, anche se al contrario

“non è così facile” ammise la mora

“lo è, basta solo un po’ di forza o qualcosa che ti faccia trovare un po’ di forza… Tipo a me basta un tuo bacio e potrei scalare una montagna” disse il riccio sorridendo avvicinando con il braccio il viso della ragazza al suo in modo da poterla baciare.

Samantha sorrise mentre il ragazzo la baciava.

“e che schifo, ma passate il tempo solo a baciarvi o a litigare?” chiese Nate entrando in camera e saltando sul letto.

Sam e Nicholas risero guardandolo.

“io ho fame” si lamentò il bambino

“in cucina ci sono i cornetti, e se tuo padre te ne ha lasciato uno dovrebbe esserci uno al cioccolato” disse Sam sorridendo

“siiii” urlò il piccolo scendendo dal letto e correndo in cucina.

Sam rise

“su, alzati e andiamo di là”

“non ho la forza per farlo” ammise il riccio divertito

Sam gli lasciò un bacio sulle labbra sorridendo “ecco ora va meglio.” disse il riccio poi alzandosi prendendole la mano e andando con lei in cucina scalzi.

“papà, che ore sono?” chiese il piccolo mangiando il suo cornetto

“quasi le undici perché?” chiese il padre sedendosi sul divano accendendo la tv mentre Sam apriva il frigo per bere un po’ d’acqua.

“perché all’una mi viene a prendere zio joe, andiamo a giocare a basket”

“ma quanti sport ti piacciono nate, ci giochi a tutti?” chiese la mora

Il piccolo annuì ridendo.

“beh ci vuole ancora tempo, mancano quasi due ore” disse il riccio

“Sam sai che a scuola tutti i bambini sono innamorati di te?” chiese il piccolo alla mora

“cosa?” Chiesero il riccio e la mora all’unisono

“si, quando sei venuta a prendermi l’altro ieri tutti mi hanno detto che eri bellissima e quando ho detto che non ti dovevano guardare perché papà era geloso loro mi hanno detto che ti guardavano lo stesso. Bha. Questi bambini di oggi” disse Nate facendo ridere Sam, ricevendo invece un’occhiataccia da Nick.

“anche tu sei un bambino, nate” disse la mora ridendo

“no, aspetta, fammi capire meglio, nate. A  scuola tutti i bambini guardano Sam?” chiese Nicholas al piccolo

“si, hanno detto che è bellissima.. Ma io ho detto che non era bellissima, era super bella e che non dovevano guardarti più” ripeté il piccolo

Sam rise di nuovo

“io non trovo nulla da ridere” ammise il riccio

“sono bambini, nick” disse la mora sorridendo scompigliando i capelli al piccolo

“non andrai più a prendere nate a scuola” ammise il riccio sorridendo

Sam e nate risero.

La ragazza stava per controbattere ma il campanello di casa suonò.

“chi sarà?” chiese il piccolo

“non so” ammise il riccio alzandosi ed andando ad aprire la porta.

Una volta aperta Nick sbuffò.

Come faceva adesso a sapere la sua casa? Come l’aveva trovata?

Non si sarebbe mai liberato di loro.

“ciao nicholas” ammise la donna togliendosi gli occhiali da sola.

“serena” ammise nicholas “non mi libererò mai di te e della tua famiglia, vero?”

“no, fin quando non ci accontenterai” ammise la donna

Sam guardava la scena curiosa.

Chi era quella donna? E cosa voleva da Nick? Provava gelosia, si, era proprio gelosia.

“mi fai entrare?” chiese la donna

“no” ammise il riccio “lasciaci in pace”

“peccato, io entro lo stesso” disse la mora passando sotto il braccio di Nick entrando in casa.

Nicholas sbuffò.

“ciao nate” disse la donna al piccolo ma nate abbassò lo sguardo ricordano le parole del padre che gli dicevano di non dover dar confidenza a quella donna.

“lascia stare nate” sibilò il riccio mettendosi davanti la donna.

“devi andare via di qui, non so come hai fatto a trovare casa mia, ma non me ne importa devi lasciare in pace me e nate” disse il ragazzo

Mentre i due litigavano Sam prese per mano nate

“andiamo a giocare di là, nate, su.. qui devono parlare” disse la mora sorridendogli.

“non credo di chiederti molto, per favore” ammise la ragazza

“vai via, serena, vai via” disse il ragazzo

“Per favore Nick, oggi..è il compleanno di mia madre e …e vorrebbe passare del tempo con lui… non lo vede da quando… da quando l’ho preso da scuola anni fa” ammise la ragazza

“vai via, nate non passerà del tempo con voi, non vi conoscerà” ripeté il riccio

“so che hai promesso ad allie che lui non sarebbe diventato come noi… ma noi non vogliamo tenerlo sempre con noi, ci..ci rendiamo conto che lui è tuo figlio e tu hai tutte le priorità su di noi.. ma per favore vogliamo solo vederlo per qualche ora.. siamo ca..cambiati, abbiamo sbagliato in passato, ma..ma dacci un’altra possibilità… ti..ti chiediamo di vederlo solo una volta al mese per qualche ora, giusto per far sapere a lui che noi..noi siamo anche suoi parenti e gli vogliamo bene” lo supplicò la ragazza

Nicholas rise.

“adesso gli volete bene? Ti ricordo che i tuoi bellissimi genitori quando Nate è nato non hanno nemmeno voluto guardarlo in faccia, ma mi hanno detto testuali parole ‘quel bambino ha ucciso mia figlia’, devo ricordartelo, serena? Eh? Devo ricordarti che da quando Nate è nato sono solamente io che mi prendo cura di lui, è solo la mia famiglia che mi aiuta e sempre lo sarà, non ho bisogno di voi e soprattutto Nate non ha bisogno di voi, chiaro?”

“..mi..mi dispiace Nick, i miei …genitori si sono pentiti di aver detto quelle cose, ma cerca di capirli avevano perso una figlia” disse la ragazza

“ed io? Io ho perso la mia migliore amica, la madre di mio figlio… Non sono gli unici ad aver subito una perdita, serena non sei l’unica… e non per questo dovevate prendervela con un bambino appena nato… io non do seconde possibilità, mi dispiace” urlò il riccio tanto da far sentire quello che disse a Nate e Sam che erano in un’altra stanza.

Sam rabbrividì sentendo le parole di Nicholas mentre a Serena cominciarono a scendere alcune lacrime che bagnarono il suo caldo viso.

La ragazza prese un respiro prima di parlare.

“tu…tu hai tutte le ragioni di questo mondo per odiarci, non solo per quello che abbiamo detto quando è nato Nate, ma anche per quello che abbiamo fatto durante la gravidanza di Allison, sul serio hai tutte le ragioni di questo mondo….. Odiaci, urlaci contro ma per favore…facci vedere Nate, mia..mia madre…vorrebbe tanto vederlo”

“tua madre? La stessa madre che voleva che Allison abortisse e che ha detto quelle cose quando Nate è nato? Mi dispiace, serena ma non posso. Proprio non ce la faccio ad essere preso per il culo da voi. Non è solo per la promessa che ho fatto ad Allison ma è per quello che avete detto, io..io.. ricordo come se fosse ieri le parole di tua madre e quelle di tuo padre… Nate non conoscerà persone così spregevoli, non le conoscerà” disse Nicholas a Serena guardandola negli occhi.

“noi non vogliamo che stia con noi, solo vederlo per un paio d’ore al massimo, per favore, nicholas, ti sto implorandolo, per favore” disse Serena pregandolo ancora piangendo.

Nicholas scosse la testa.

“non lo meritate, mi dispiace. Ora sei pregata di andare via, perché altrimenti sarò costretto a chiamare la polizia” disse il ragazzo sperando che la donna finalmente se ne andasse.

Serena sospirò un’ultima volta..

“Allison non vorrebbe questo”

Nicholas rise.

“non lo vorrebbe? Ma se me l’ha fatto addirittura giurare?      Se… lei…se lei fosse ancora viva non vi avrebbe fatto conoscere Nate ed io..sono come lei” disse il ragazzo

“certo, sei proprio come lei, non sei cambiato affatto da sette anni fa, te la spassi con stupide sgualdrine. È questa l’educazione che stai dando a tuo figlio, eh?”

Nicholas non ci vide più.

“giuro..che…giuro che sto per metterti le mai addosso, serena” disse il riccio trattenendosi dal tirargli un ceffone.

“io non me la spasso proprio con nessuna, sto solo con le persone che voglio nella mia vita, okay? Fuori di qui, questa è davvero l’ultima volta che te lo dico, la prossima chiamerò direttamente la polizia senza parlarti nemmeno” disse il riccio spingendola verso la porta per poi buttarla letteralmente fuori e chiuderle la porta in faccia senza darle nemmeno il tempo di risponderle.

Sbatté la porta, rientrando in casa prendendo un bel respiro.

Come si permetteva Serena di dare della sgualdrina a Samantha? Non la conosceva, nessuno la conosceva, perché tutti continuavano a giudicare? Serana, Joseph, sua madre.

Sbuffò, notando solo allora che la stanza era vuota, entrò in camera di Nate dove il piccolo e Sam stavano ridendo.

Non poté non sorridere anche lui a sentire quelle due risate così contagiose e perfettamente splendide.

“che fate voi due?” chiese il riccio sedendosi sul tappeto dove era seduta Sam  e stringendole la mano.

“giochiamo” rispose il piccolo sorridendo.

 

 

 

“hey, Nate è appena uscito con mio fratello, ti va di andare a mangiare qualcosa da Kevin?” chiese il riccio entrando in camera sua dove Samantha era appoggiata al davanzale della finestra mentre guardava Nate salire in macchina con il fratello di Nicholas, Joseph.

La ragazza si voltò a guardarlo.

“certo che mi va, però…prima…vorrei sapere cosa voleva quella donna da te, scusami se ti sembro invadente ma… nate mi ha detto che non è la prima volta che vi cerca”

“hey, tu..tu non sei invadente, hai tutto il diritto di volerlo sapere… Quella era Serena, la sorella di Allison” ammise il ragazzo sorridendole

“e voleva vedere Nate?” chiese la mora

Nicholas annuì

“lei e i suoi genitori…vorrebbero conoscerlo, o passare del tempo con lui, ma io non posso lasciarlo fare… ho promesso che Nate non li avrebbe conosciuti” disse il ragazzo

“però..sono..pur sempre i loro nonni” continuò la mora

Nicholas la guardò.

“quando lui è nato hanno detto delle cose spregevoli, non posso, mi dispiace” disse il ragazzo scuotendo la testa.

“forse…Allison te l’ha fatto promettere perché p..pensava che i suoi genitori sarebbero sempre stati ostili nei confronti di Nate, ma le..le persone cambiano, nick… si rendono conto degli errori che fanno e ritornano.. ritornano sempre” ammise la ragazza

“io..non posso… mi dispiace” disse il ragazzo

Sam sospirò accarezzandogli una guancia, per poi avvicinare il viso al suo ed eliminare la distanza che rimaneva con un bacio.

Nicholas cominciò ad accarezzarle la scena intrufolando la mano sotto la maglia larga della ragazza mentre ancora si baciavano con passione.

“perché devi…essere…così…perfetto?” chiese la mora mentre si baciavano.

Nicholas sorrise..

“solo con te lo sono” disse il riccio

La mora sospirò e il riccio allontano il viso per poterla guardare meglio.

“cosa c’è?” chiese preoccupato.

“vorrei…. vorrei tanto poter fare l’amore con te, felicemente” ammise la mora guardando a terra.

“possiamo farlo” disse il riccio divertito

“no…io..io sono marcia dentro” ammise la mora.

“c..cosa dici? Sei perfetta e bellissima, non dire più una cosa del genere. Smettila, ti..ti odio quando fai così… Forse non ti conosco da anni ma ti conosco per quello che mi hai dimostrato da quando ci siamo conosciuti, mi hai dimostrato di essere una persona splendida, forte, che ottiene sempre quello che vuole, che non si fa abbattere da nessuno. È ovvio, ci saranno sempre quei momenti non ottimi in cui la tua autostima sarà azero, ma lì ci sarò io a ripeterti all’infinito quanto tu sia meravigliosa e fantastica.. Ma tu… devi credere di più in te stessa, sam. Okay?” chiese il riccio guardandola e prendendole il viso fra le sue mani.

Samantha sorrise per poi baciarlo appassionatamente.

“ho tanta voglia…di te” disse il riccio continuandola a baciare.

“e…allora… prendimi” disse la ragazza accarezzandogli i capelli.

Il riccio la guardò.

“sei..sicura?” chiese il ragazzo guardandola negli occhi

“si” ammise la mora

Nicholas sorrise per poi baciarla.

Si avvicinarono al letto mentre ancora si baciavano e Nicholas continuava ad accarezzarle la schiena con le sue mani fredde, facendo venire dei veri brividi alla ragazza..

“però…” cominciò la mora

“hey” lo interruppe il riccio “non devi sentirti obbligata a fare nulla, okay?  Se non vuoi ancora farlo, io impazzisco, ma va bene” coninuò

“io voglio…farlo con tutta me stessa…però…tu…sei…il..primo”

Nicholas sorrise

“non potevi dirmi cosa più bella, essere il primo per te e spero anche l’unico…è ..è una cosa meravigliosa” disse il riccio per poi baciarla

La mora sorrise durante il bacio.

“aspetta” disse il riccio staccandosi “prima… voglio darti una cosa” continuò poi dirigendosi verso il suo armadio e aprendolo. Ne esytrasse una bustina che conteneva una scatola, la porrse alla ragzza.

“cos’è?” chiese la mora

“è un regalo, per te” disse il riccio imbarazzato “non..non sapevo cosa regalarti, gli unici regali che faccio sono per Nate o la mia famiglia, quindi se…se non ti piace,, hai il diritto di cambiarla”

Sam aprì la scatola, rimanendo a bocca aperta.

Era una collana d’argento con un ciondolo a forma di cuore, con sopra inciso una parola ‘destiny’.

Destino.

Samantha alzò lo sguardo guardando Nick negli occhi e sfoggiando uno dei suoi meravigliosi sorrisi solo per lui.

“sei…sei…meraviglioso…è bellissima” disse la mora sorridendo

“beh..sono..quasi due mesi che stiamo assieme e beh…volevo farti un regalo.. su, mettila” disse il riccio

La mora se la mise per poi ritornare a guardarlo.

“sei…sul serio meraviglioso, nicholas” ammise la mora

“tu lo sei” disse il riccio per poi attirarla a se e baciarla.

Si stesero sul letto e Nicholas cominciò a baciarla il collo mentre sbottonava gli shorts a Nicholas.

Sam cominciò a mordersi il labbro, quasi torturandolo.

“hey, sono Nicholas, sta tranquilla, non..non ti farei mai …mai del male” ammise il ragazzo mentre ancora le baciava il collo.

Samantha gli sorrise per poi catturare le sue labbra in un dolcissimo bacio.

In poco tempo si ritrovarono entrambi nudi sul letto di Nicholas a fare l’amore.

Per Samantha sembrava un sogno. Mai aveva immaginato che la vita, o meglio il destino, le avesse riservato una cosa così meravigliosa.

Era finalmente felice perché finalmente aveva trovato qualcuno che forse, poteva amare veramente.

Amore, era quello che provava per Nicholas? Amore?

 



 

Ciao bellissime<3

Volevo innanzitutto dirvi che siete meravigliose, sul serio grazie per le recensioni che mi lasciate, vi amo, ve lo giuro amo leggere quello che mi scrivete e fin quando ci saranno sempre tante recensioni come quelle dello scorso capitolo io aggiornerò molto frequentemente u.u ( sembra una minaccia? lol)

Anyway spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ho fatto del mio meglio, ormai siamo proprio al centro della storia, non so quanti capitoli mancano ancora poichè la mia fantastia non si è fermata qui e devono succedere ancooora tantissime cose, quiiindi ne avremo ancora per molto AHAHAH purtroppo per voi u.u

Devo proprio scappare perchè mio padre è appena tornato da lavroro e stranamente mi ha portato due tavolette di cioccolato, un kinder bueno e un pacco di ferrero rocher HAHAHAHAHAHAHAH non so il motivo ma questo è un giorno da ricordare quindi credo che lo insererò nelle date più importanti della mia vita AHAHAHAHHA, lasciatemi qualche piccola recensione e mi renderete felice anche voi<3

-vale.



 

SPOILER.

“avevi detto che saresti stata a casa fin quando non venivo a prenderti” ripeté il riccio

“si, okay, l’ho detto ..ma poi Anne mi ha chiesto di accompagnarla e l’ho fatto, dov’è il problema?” chiese la mora

Nicholas sbuffò.

“vengo a prenderti” disse senza darle il tempo di rispondere e chiudendo immediatamente la chiamata.

  
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