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Autore: 04_RedRose    21/11/2012    1 recensioni
Questa fanfiction mi è venuta in mente per caso, pensando alla diversità dei caratteri dei ragazzi. Nella ff, Ognuno di loro, infatti, invidierà qualcosa in un altro componente del gruppo. Chi infatti non ha mai pronunciato le fatidiche parole "come vorrei essere come...."!? La cosa curiosa è che i loro desideri verranno esauditi, ed ognuno di loro passerà una giornata bel corpo di un altro membro della band! Ci sarà da ridere!!:)
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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If only I were you…

 

Angolo dell’autrice:

Prima di lasciarti al capitol vorrei fare delle precisazioni: tutta la storia, gli episodi e alcuni personaggi (come Chanel) sono frutto della mia fervida immaginazione, così come il carattere dei ragazzi non è – ovviamente – quello reale, ma è la mia personale visione dei personaggi!
Buona Lettura!!

Stefania

 

Albergo, ore 8

-Dai Niall- urlava Zayn mentre scuoteva per l’ennesima volta il biondo, ancora perso nel mondo dei sogni.- Eddai, svegliati o faremo tardi all’intervista!
Zayn lanciò un’ultima occhiata all’amico, poi uscì dalla stanza con un’alzata di spalle rassegnata. Niall aprì piano gli occhi, ancora frastornato. Si voltò stropicciandosi gli occhi e guardò la sveglia: le otto!
-cazzo!- imprecò saltando giù dal letto. Era tardissimo e, come al solito, non avrebbe fatto in tempo a prepararsi per bene, ma avrebbe dovuto fare tutto di corsa.- Merda!
Corse giù dalle scale, agguantò un muffin dal tavolo della colazione e tornò su infilandoselo tutto in bocca. Sfrecciò verso il bagno mentre si toglieva i pantaloni del pigiama, saltellando su un piede. Aprì la porta del bagno e vide Zayn che dava gli ultimi ritocchi alla sua già impeccabile acconciatura.
-Mfff-Mfffff – borbottò Niall con gli occhi sbarrati ed il muffin ancora integro in bocca. Zayn lo guardava con aria perplessa, gli tolse il dolce dalla bocca e gli disse:
-Finalmente ti sei alzato!
Niall gli lanciò un’occhiata assassina, gli prese il muffin dalla mano e si fece largo nel bagno. Mandò giù il muffin praticamente intero ed analizzò la sua situazione allo specchio. Era un disastro: i capelli biondi erano sparati in aria in modo asimmetrico, aveva due occhiaie paurose sotto agli occhi e lo stampo del cuscino sulla guancia destra. Guardò l’orologio: otto e otto. Alle otto e mezza dovevano essere in studio per rilasciare l’ennesima intervista per promuovere il loro nuovo album. Guardò di nuovo la sua immagine allo specchio. Neanche un miracolo l’avrebbe salvato.
Iniziò a lavarsi i denti mentre contemporaneamente si lavava il viso. Corse in camera con l’asciugamani in mano. La gettò sul letto ed iniziò a cercare qualcosa da mettersi. Tirò fuori tutti i vestiti che aveva ed iniziò a scartarli uno dopo l’altro.
-Niall, noi siamo tutti pronti! Siamo aspettando te per partire!- sentì la voce di Liam urlargli da dietro la porta.
-Fanculo!- borbottò il biondo, prese i pantaloni della tuta ed una maglietta bianca e se li infilò mentre correva a recuperare le converse che aveva gettato per la stanza la sera prima. -Fanculo!- ripetè, chiudendosi la porta alle spalle.
 
Entrò in macchina e guardò i suoi amici che lo osservavano perplessi. Erano tutti perfetti, ma i suoi occhi si soffermarono su Zayn. Il moro aveva i capelli tirati su in una cresta ordinata ed indossava i jeans chiari ed un maglioncino attillato blu. Le nike erano perfettamente pulite, sembravano nuove ed un filo di matita gli incorniciava gli occhi.
Niall abbassò lo sguardo, vergognandosi delle sue condizioni. Non riusciva mai ad essere perfetto come Zayn, nemmeno quando, alcune settimane prima, era andato a letto già vestito in modo da essere pronto appena sveglio. Eppure Zayn riusciva a stare sempre meglio di lui…

***


Sede della radio, ore 9

-Okay, ragazzi, passiamo ad argomenti più scottanti- la voce dell’intervistatore si alzò per sottolineare l’ultima parola. A Zayn iniziarono a sudare le mani. Non voleva parlare della sua rottura con Perrie, anche se era sicuro che almeno una domanda avrebbe riguardato la sua storia appena finita. Non voleva parlarne, ma non poteva certo rifiutarsi di rispondere perché l’intervistatore avrebbe sicuramente insistito. Era disperato. Lanciò un’occhiata fugace a Louis, ricordandosi all’improvviso che anche lui aveva rotto da poco con la sua ragazza. L’amico era tranquillo e rideva alle battute dell’intervistatore. Non sembrava preoccupato. Zayn invece era disperato. Non era in grado di rispondere a tono come l’amico e sapeva che avrebbe iniziato a balbettare, rendendosi ridicolo.
Aveva mal di pancia e stava sudando copiosamente. All’improvviso tutti si voltarono verso di lui, probabilmente aspettando la sua risposta ad una domanda che non aveva sentito, perso com’era nei suoi pensieri. Sentì il calore salirgli alle guance ed ebbe all’istante la certezza di essere tutto rosso. Lanciò un’occhiata disperata ai ragazzi.
-Zayn, ti ho chiesto come mai sia finita con Perrie… - ripetè sorridendo il giornalista- Abbiamo anche delle foto qui che vi ritraggono insieme un paio di giorni fa…
Con la mano indicò lo schermo alle su spalle sul quale apparvero alcune fotografie di lui e Perrie mentre si tenevano per mano, mentre uscivano dal cinema insieme, mentre si baciavano... Zayn sentì le lacrime salire e bruciare agli angoli degli occhi. Le foto erano solo di due giorni prima... quando lui e Perrie stavano ancora insieme...
-Ehi, anche io mi sono lasciato da poco!- esclamò Louis, facendo finta di essere offeso e spostando l’attenzione su di sè. – Mi sento trascurato se chiedi solo a lui!
Ed attaccò a parlare scherzosamente della sua storia appena finita, rispondendo a tono ad alcune domande indiscrete del giornalista e riuscendo a non rispondre ad altre facendo delle battute.
Zayn era senza parole. Invidiava tantissimo Louis per la sua prontezza e per la facilità con cui riusciva a rispondere alle domande dei giornalisti anche quelle più toste, magari facendo battute stupide o semplicemente scoppiando a ridere. Lui non ci riusciva. Lui andava in tilt e non capiva più niente, si perdeva ed iniziava a balbettare come uno stupido. Aveva provato a buttarla sul ridere anche lui in alcune interviste, ma senza successo, anzi, le sue battute erano state penose e lui si era trovato a fare una risatina stridula da solo! Louis invece non aveva problemi. Una volta era riuscito ad uscire “pulito” dalla domanda di una fan “quante volte ti masturbi?”. Roba da matti, Zayn sarebbe andato nel panico, sarebbe diventato tutto rosso ed avrebbe iniziato a farsi duemila seghe mentali. Louis invece aveva fatto una battuta stupidissima che Zayn non ricordava neanche, ma il risultato era stato che tutti erano scoppiati a ridere e si era passati alla domanda successiva. In quei momenti Zayn voleva sprofondare. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di avere quella scioltezza...

***

Sede della radio, qualche minuto (e molte risate) dopo...

-Veniamo a te,Liam!- esclamò Jerry (il giornalista) voltandosi verso il ragazzo- Tu vieni definito papà Liam dai ragazzi, giusto?
Liam annuì sorridendo.
-Sì, Jerry. Sono stato soprannominato così perchè sono quello più responsabile, quello che tiene un po’ tutti sotto controllo...
-Tipo un papà!- intervenne Louis
-Tipo un papà!- ripetè Liam annuendo.
Jerry sorrise.
-So che Ed Sheeran, alla domanda “dove sarebbero i One Direction senza Liam?” ha risposto “in prigione”! Ma raccontaci qualche aneddoto in cui ti sei mostrato il papà dei One Direction, raccontaci qualche chicca!
Il sorriso di Liam si allargò.
-Beh, insomma, quando usciamo sto attento che i ragazzi non bevano troppo e non facciano stupidaggini. Io poi non posso bere per cui guido sempre io al ritorno.... Cose così, insomma...
-Qualcosa di più specifico, Liam! – lo rimproverò Jerry – E voi ragazzi, non avete nulla da aggiungere per le fostre fans?
-È stata epica quella volta – iniziò Harry con un sorriso stampato in faccia che non prometteva niente di buono – che Louis ha fatto finta di essere una fan pazzamente innamorata di Zayn al telefono! Zayn dall’altra parte era stra imbarazzato e Louis continuava a prenderlo in giro... avreste dovuto vedere la faccia di Zayn quando ha scoperto che non c’era nessuna fan!!! Ahahaha
I ragazzi scoppiarono a ridere e Zayn arrossì violentemente.
-E che dire di quella volta – continuò Niall- che Louis si è perso con Zayn all’uscita dalla discoteca?
E tutti di nuovo giù a ridere.
-Aspetta- intervenne Zayn- non è stata colpa mia, è stato Louis a trascinarmi in quel vicolo sperduto alle due di notte!!! Aveva detto di ricordarsi la strada...
Louis lanciò una finta occhiataccia a Zayn e si unì alle risate generali. Era felice di portare il sorriso all’interno del gruppo, far ridere era la sua passione e la sua “missione”.
-Ora so di chi non fidarmi per le cose serie- disse Jerry mettendosi a posto gli occhiali e guardando Louis- e di chi fidarmi ciecamente- concluse guardando Liam, che arrossì compiaciuto.
-Strano, però,- continuò Jerry- tu sei il più grande, vero Louis?
Louis annuì.
-Dovresti essere tu il Daddy del gruppo e invece, da quello che ho sentito oggi sei il più inaffidabile...
I ragazzi scoppiarono a ridere, ma Louis rimase paralizzato. Aveva sempre pensato di essere un buffone, una di quelle persone che porta con sè l’allegria, una persona con cui fa piacere passare le giornate, ma non aveva mai pensato di essere una persona INAFFIDABILE. Non ci aveva dato tanto peso neanche quando glielo aveva detto Eleonor prima di lasciarlo...

“-mi stai lasciando?-le chiese Louis
-Si, Lou, non riesco ad andare avnti così- gli rispose lei guardandolo negli occhi.- Tu sei il ragazzo più dolce, gentile e perfetto che io abbia mai incontrato. Sei riuscito a far sembrare normale addirittura il fatto di stare con una star! Mi hai sempre aiutata e mi sei sempre stato vicino, in ogni modo possibile, e mi hai fatto vivere la migliore storia d’amore che una ragazza possa desiderare ma...
-Ma? – le fece eco Louis, spiazzato.
-Ma sei inaffidabile!- concluse lei veemente- Non posso stare con uno che butta tutto sul gioco, che non riesce a prendere le cose sul serio! Io lo so che è il tuo carattere, il tuo modo di fare, ma a volte sembra che non te ne freghi nulla! Scusami, Louis.
Eleonor si voltò e se ne andò, lasciando Louis solo sul marciapiede a guardarla allontanarsi.”

Il ricordo riaffiorò nella mente di Louis portandosi dietro tante emozoùioni discordanti: paura, dolore, speranza, voglia di ricominciare... fissò lo sguardo su Liam senza ascoltare cosa stesse dicendo. Lui sì che era un ragazzo serio, un ragazzo affidabile, un ragazzo su cui poter contare sempre. Forse –anzi sicuramente- si trovò a pensare Louis, se fosse stato come lui non avrebbe perso molte amicizie, forse non avrebbe perso Eleonor... se solo fosse stato più simile a Liam!

***
Piazzetta davanti alla sede della radio, ore 11

-Non se ne parla, amore!- esclamò Harry al telefono- Non se ne parla proprio! Lo so anche io che ho il pomeriggio libero, ma di certo non ho intenzione di passare il pomeriggio con te a fare shopping!
Harry alzò gli occhi al cielo ascoltando la risposta della sua ragazza.
-Mi dispiace ma non se ne parla!- la interruppe- E poi io ed i ragazzi oggi avevamo in programma di fare una partita a calcio nel campo dell’hotel.
Harry non diede neanche il tempo alla ragazza di rispondere che continuò:
-Ascolta amore, facciamo che andiamo a fare shopping un’altra volta, ma oggi proprio no... oggi mi voglio godere una giornata di assoluto relax con i compagni!
Silenzio. Liam sapeva che alla fine l’avrebbe avuta vinta lui. Quando Harry si metteva in testa una cosa non c’era verso di dissuaderlo.
Quello che tu non capisci, Liam” gli aveva detto un giorno, “ è che se non impari a farti valere passerai tutta la vita a cercare di compiacere gli altri e non ti concentrerai mai su te stesso... E alla fine sarai scontento!”
Liam avrebbe voluto davvero fare come lui, solo Dio sapeva quanto avrebbe desiderato essere più spigliato, più sicuro di sè e sapere dire no, ma proprio non ci riusciva. La paura di deludere le persone a cui voleva bene e che credevano in lui glielo impediva.
-Va bene, amore! Allora vieni a vedere la partita! Okay, a dopo amore! Ti amo!
Harry riagganciò con un sorriso a trentadue denti, fece l’occhiolino a Liam ed esclamò:
-Un altro punto per il qui presente signor Styles!
I ragazzi scoppiarono a ridere. In quel momento il telefono di Liam vibrò nella tasca dei suoi jeans. Un messaggio. Liam tirò fuori il telefono e lesse il messaggio della sua fidanzata.
Oggi che hai il pome libero facciamo un giro in centro con le mie amiche?
Liam si allontanò di qualche passo dai ragazzi. Non poteva deluderli, era una settimana che avevano deciso che il primo pomeriggio libero l’avrebbero passato al campo, ma non voleva deludere neanche Danielle, che era sempre così pronta ad aiutarlo e a supportarlo. Non voleva deludere nessuno, ma preferiva di gran lunga la partita coi ragazzi... Avrebbe voluto farsi coraggio e rispondere a Danielle come Harry aveva risposto alla sua ragazza. Respirò profondamente, poi digitò la risposta.
Dopo alcuni istanti arrivò la risposta di Danielle.
Come sarebbe a dire che hai la partita con i tuoi amici?! E a me non pensi? Io ti supporto sempre, ti avevo chiesto solamente un pomeriggio per noi...
“E per le tue amiche” aggiunse mentalmente Liam. Si sentiva uno schifo. Dopotutto era vero che Danielle lo aveva sempre supportato, fin da quando era ad X-Factor, prima di ogni esibizione andava da lui in camerino, anche se solo per due secondi, anche se era di fretta, e gli diceva sempre qualcosa di carino, anche solo due parole che lo incoraggiavano a salire su quel palco e a dare il meglio di sè. Le doveva tantissimo... era sempre accanto a lui, grazie a lei era il ragazzo che era, grazie ai suoi incoraggiamenti e al suo amore. Non poteva deluderla, ma doveva moltissimo anche ai ragazzi. Erano stati molto gentili sin dall’inizio e avevano fatto di tutto per farlo uscire dal suo guscio di timidezza. L’avevano aspettato e gli avevano sempre voluto un gran bene. Liam non sapeva che fare. Decise cùdi chiamare Danielle per cercare di spiegarle la situazione.
-Ciao amore- esclamò, appena sentì Danielle rispondere.
-ciao Liam.- rispose lei, in modo freddo. Liam crollò. Sentire quel tono di voce distaccato lo uccideva, e Danielle lo sapeva bene. Dopotutto i ragazzi non glielo avrebbero fatto pesare...
-Ascolta Danielle, amore, ho deciso che vengo oggi, vengo in centro con te...- disse cercando di mascherare la delusione nella sua voce.
Non ascoltò neanche la risposta cinguettante di Danielle, ma si concentrò sul modo per dirlo ai ragazzi. Se solo fosse stato più sicuro, più diretto, più...Harry!

***

Discoteca, ore 23

Harry stava appoggiato al bancone, aspettando che Niall tornasse dal bagno. Ma da quanto era via quel ragazzo? Erano andati solo loro due perchè Harry aveva bisogno di distrarsi dopo l’ennesimo pacco da parte di Liam e lui aveva chiesto a Niall di accompagnarlo. Niall ovviamente non aveva rifiutato: sapeva che il riccio aveva bisogno di distrarsi un po’ e lui non l’avrebbe certo lasciato solo. Harry capiva Liam e la sua paura di deludere la sua ragazza, ma non riusciva a credere che stesse rinunciando a tutto pur di non dirle mai ‘no’. Ecchecavolo, organizzavano quella partita da una settimana!
All’improvviso gli passò davanti una ragazza davvero bellissima. Era magra e minuta, con i capelli lunghi fino a metà schiena, di un castano chiaro, liscissimi. Indossava un vestitino attillatissimo dorato, che la faceva risaltare ancora di più in mezzo alla folla danzante.
Quello che le fan non capivano era che lui non era un puttaniere, semplicemente gli piaceva ricevere attenzioni. Non si scopava tutte le ragazze che conosceva, ma gli piaceva molto conquistare una ragazza e soprattutto gli piaceva essere al centro dell’attenzione. Chanel, la sua ragazza, lo sapeva bene e non gli aveva mai fatto questioni, non aveva mai cercato di farlo cambiare, e lui non l’aveva MAI tradita. Anche stavolta voleva solamente attirare l’attenzione di quella ragazza, voleva sapere di essere in grado di conquistarla...
-Ciao- le disse, sicuro.
Lei lo guardò con aria di superiorità. Aveva dei bellissimi occhi verdi.
-ciao- rispose lei freddamente.
-Ti va di bere qualcosa insieme?- le chiese il riccio senza scoraggiarsi.
-Con te?- gli chiese lei guardandolo con sufficienza.
-Che c’è, non ti piaccio, forse?- le chiese Harry per stuzzicarla.
-Preferisco i ragazzi più normali.- rispose lei sincera.
Harry sorrise.
-Perchè la mia bellezza non la si può definire normale, vero?
- No, semplicemente nel senso che non amo chi si atteggia!- rispose la ragazza, lasciandolo a bocca aperta. Non aveva davvero intenzione di dirgli che non era abbastanza per lei, vero??!
Harry stava per ribattere, quando arrivò Niall che inciampò e per finì dritto disteso ai loro piedi. La ragazza scoppiò a ridere tendendogli la mano per aiutarlo a rialzarsi. Harry era davvero sotto shock: da quando le aveva rivolto la parola quella ragazza non aveva neanche mai accennato un sorriso ed aveva risposto in modo freddo, nonostante lui avesse sfoderato tutto il suo charme. Niall invece aveva fatto una figura di merda e subito aveva conquistato la sua attenzione.
-Margaret- si presentò la ragazza, aiutando Niall a rialzarsi.
-Niall- si presentò lui, arrossendo e pulendosi i pantaloni cercando di ridarsi un contegno.
I due continuarono a parlare per tutta la serata, ignorando completamente Harry, che intanto guardava l’amico di sottecchi. Non era possibile che Niall fosse riuscito dove lui aveva (miseramente) fallito... Era invidioso e si vergognava tremendamente ad ammetterlo. Era invidioso delle guanciotte di Niall che diventavano rosse per ogni cazzata, era invidioso degli occhi buoni di Niall, era invidioso dei suoi modi amichevoli e timidi... Era invidioso di Niall.
 
Mi ritaglio un altro piccolo spazietto per ringraziarti di aver letto  e per scusarmi per la lunghezza/pallosità di questo capitolo, ma è quello introduttivo e avevo bisogno di una scena per ognuno dei ragazzi!!!
Grazie ancora,
Stefania

  
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