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Autore: polutropaul    21/11/2012    2 recensioni
Avevano passato anni insieme.
Solo ora che non c'era più aveva capito che per lui valeva davvero.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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POV Signora Hudson 
 
Stavo lavorando a maglia, come ogni pomeriggio, nel mio salotto. 
I camini di Baker Street rosseggiavano infuocati dal pallido sole che oramai si stava ritirando, lasciando spazio a quello spesso buio che copriva ogni notte Londra.
Dalle stanze sopra non arrivava neanche il rumore dei passi, come di consuetudine. Quel silenzio tombale era all'ordine del giorno.
E poi quel colpo. No, che anche il dottore iniziasse a sparare ai muri, adesso, era inconcepibile. Mi aspettavo di sentire altri spari che però, tardavano ad arrivare.
Un colpo solo cosa poteva significare? Brividi.
Capii immediatamente cos'era successo, non poteva che essere quello.
Corsi nella sua stanza e quasi svenni. La sua camicia era completamente rossa e lui tossiva convulsamente. Dio mio, almeno era vivo.
E per fortuna pochi istanti dopo venni raggiunta da Mycroft che, ogni giorno, veniva a controllare la situazione del dottore, altrimenti Dio sa cosa sarebbe successo.
Pochi minuti ed erano già partiti in carrozza verso il Charing Cross Hospital, ma io dovevo continuare a respirare quell'aria colma di depressione. 
Non potevo far altro che pregare che non succedesse niente.
 

POV Mycroft

Stupido.
Ero solo uno stupido.
Perchè acconsentire una tragedia del genere? Perchè sottomettermi agli ordini di un pazzo che era chissà dove a Londra a risolvere casi mentre il suo più fedele compagno, il suo migliore amico era a deprimersi per la sua morte? Era inconcepibile che facessi tutto ciò solo per il bene che provavo verso mio fratello.
E Watson, poi? Non poteva morire per la morte di Sherlock, se Sherlock non era morto. Era un controsenso.
Gli tenevo il polso per controllare i rari ed irregolari battiti, che diminuirono precipitosamente fino a smettere del tutto.
"No, no, Watson, mi stia a sentire, deve restistere ancora per poco" mi voltai verso il conducente "Cocchiere, si sbrighi!" Tornai a guardare quel volto pallido e stanco "Watson, bastardo, apra quei maledetti occhi." Non doveva finire così, proprio ora.
Gli slacciai la camicia e iniziai a tirargli pugni sul petto, sempre più forte, fino a che non iniziò a tossire. Perdeva troppo sangue, in queste condizioni non avrebbe passato nemmeno la notte. 
Una volta in ospedale venne trasportato d'urgenza in sala operatoria, ma non mi rassicurarono nella riuscita. Il proiettile non aveva toccato organi vitali ma c'era il rischio di una morte per l'emoragia, che non si decideva a finire.
Doveva saperlo, lui, la causa di tutto, doveva capire che, per una volta, aveva sbagliato. Presi un calesse e mi diressi verso il primo ufficio telegrafico che trovai.
"Ti devo parlare, è urgente. Raggiungimi a Baker Street.
Mycroft.
"
Era ora di smetterla con tutta questa messa in scena. 
Tornai in ospedale e rimasi lì per un'ora, sperando che l'operazione finisse in tempo e che mio fratello avesse ricevuto il telegramma.
Appena trasportarono il dottore nella sua camera, tornai a casa.
Salii nelle stanze del dottore per pulire prima che Sherlock arrivasse, ma lo trovai inginocchiato davanti alle chiazze di sangue sul pavimento.
"Dov'è?" Si girò di scatto, con le lacrime agli occhi e mi ringhiò quella frase come se la colpa fosse mia.
"E' vivo." 
"Dov'è!"
"Charing Cross Hospital." poi vedendo le lacrime che cadevano sulle ginocchia dal suo naso, gli dissi "Non l'avevi messo in conto vero?"
"Come avrei potuto? Era un soldato, Mycroft, aveva visto morire tanta gente, non mi sarei aspettato che per - e qui si soffermò per alcuni secondi - per me ..." 
"Evidentemente non hai ancora capito che si è suicidato per la tua lontananza, Sherlock. Se tu l'avessi avvertito subito adesso ..."
"Avremmo entrambi una pallottola in testa!" Mi prese per il colletto della camicia; era pallidissimo, quella notizia l’aveva sconvolto.
"L'unico che ci ha guadagnato qualcosa quindi sei tu, a quanto pare. Perchè la pallottola in corpo lui ce l'ha comunque." Parlare con lui era come non farlo. "Smettila di giocare a fare Dio, fratellino, la situazione peggiora a vista d'occhio."
Mi guardò con uno sguardo agghiacciante, sudava freddo. "Se muore, io ..."
"Se lo ami quanto dici, corri da lui e stagli vicino." sapevo quello che provava, non mi importava se fosse contro la legge. La legge degli Holmes l'avevano sempre dettata gli Holmes, cambiare adesso non avrebbe avuto senso, soprattutto in questa occasione.
"Ma Moran…" tentennò, “Qui nessuno sa che non sono morto. Non è facile presentarsi all’ospedale come un fantasma, Mycroft.” ma non era quello il motivo, era evidente. Non sapeva come reagire. Per la prima volta il grande detective, l'uomo di ghiaccio che il mondo conosceva si era sciolto, per la prima volta aveva capito cos'erano i sentimenti. Ma non sapeva come usarli. E questa volta non avevo intenzione di aiutarlo, l'avevo nascosto fin troppo.
"Sei conosciuto per il tuo grande cervello, perché per una volta non dimostri di avere anche un grande cuore? Vai da John." gli ripetei. "Sei talmente orgoglioso da amare più te stesso che lui, dopotutto?"
Capii che non aveva scelta e si richiuse in camera, per far comparire pochi istanti dopo una fragile vecchietta che sta andando a trovare un parente.
Mi sussurrò un “grazie”, il primo che avessi mai sentito uscire dalla sua bocca.
Quel cambiamento che aspettavo da così tanto in lui, finalmente, ci era voluto un tentato suicidio, ma era arrivato. Il suo VERO cuore aveva iniziato, dopo tanti anni, a battere.
Ero orgoglioso di lui, del vero Sherlock che dopo tanto tempo era riuscito a svegliarsi da quel lungo letargo, andando in contro al pericolo solo per stare con la persona che amava.
 
 

n.d.a Beh, ecco finito anche il secondo capitolo. 
Ringrazio tantissimo carelesslove che, nonostante tutto, continua ad aiutarmi e a tutti quelli che, silenziosamente o meno, stanno seguendo questa fanfiction.
Spero sia di vostro gradimento ... Alla prossima!
   
 
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