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Autore: Miss Yuri    21/11/2012    6 recensioni
Ash, Misty, Drew, Vera, Paul, Lucinda e i loro Pokèmon si ritroveranno catapultati improvvisamente in una avventura più grande di loro, in una lotta per salvare il meraviglioso universo dei Pokèmon da una entità oscura e primordiale. Perchè si sa, a Lavandonia tutto può succedere, anche l'inizio del declino dell'intero mondo. Riusciranno a scongiurare questa nuova minaccia e a riportare la tanto agognata pace?
Se vi ho incuriositi, vi consiglio di leggere e se volete lasciate anche una piccola recensione.
Hope you like it!
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Pokèmon: The Lord of Darkness
 

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Capitolo 1. Come tutto ebbe inizio
 
 
Uno sprazzo di sole illuminò il cielo di Lavandonia che, quel giorno, era velato da dense nubi nerastre che preannunciavano solo un forte temporale. L’edificio imponente della Torre Memoria si stagliava sul piccolo paese, silenziosa, con il suo solito alone di mistero che veleggiava costantemente fra le sue antiche mura. Molti si tenevano alla larga da quella torre, proprio perché al suo interno vi dimoravano molti Pokèmon fantasma e solo il rimanervi all’interno ti faceva gelare il sangue nelle vene. Solo i pochi che avevano seppellito i loro defunti compagni di innumerevoli avventure osavano entrarvi.
Fatta eccezione per un ragazzino di dieci anni, che se ne stava ritto davanti alla porta d’entrata. Aveva i capelli mori e ribelli, gli occhi neri e di corporatura era esile e non molto alto. Sopra la sua spalla si teneva aggrappato un esemplare di Pikachu. Batteva il piede nervosamente a terra, come se stesse attendendo qualcuno.
“ Uffa!!! Quando arrivano gli altri?! Non ne posso più di aspettare! “ strepitò Ash, lamentandosi del vertiginoso ritardo che avevano accumulato i suoi amici.
“ Pika pi. “ sospirò il topo giallo, afflosciando le lunghe orecchie.
“ Eppure ci eravamo dati appuntamento. “ brontolò nuovamente il corvino, stavolta incrociando le braccia intorno al petto. Era lì ad aspettare “ pazientemente “ da dieci minuti e non sopportava il fatto di rimanere fermo e immobile a non fare nulla.
Pochi secondi dopo un gruppetto di ragazzini si stava avvicinando alla Torre Memoria. Chiacchieravano animatamente tra di loro, attirando così l’attenzione dell’allenatore di Kanto. In tutto erano in cinque: due maschi e tre femmine. Il primo indossava un gilet lilla e nero e scarpe del medesimo colore, abbinati a dei pantaloni grigi. I suoi capelli erano color viola pallido e i suoi occhi erano di un nero profondo. Se ne stava in disparte, disinteressato ai discorsi dei suoi coetanei. Di fianco a lui un altro ragazzo parlava animatamente con i suoi compagni. Indossava anche lui un gilet viola, privato delle maniche, con sotto un dolcevita nero, pantaloni verde acqua e scarpe scure. I capelli erano verdi e le sue iridi color dello smeraldo. Una ragazzina accanto a lui gli rivolgeva dei timidi sorrisi e talvolta le sue guance assumevano un vivace colorito. La sua chioma castana era raccolta da una bandana rossa con stampata sopra la sagoma bianca di una pokè ball. I suoi occhi erano azzurri come il cielo che, purtroppo, quel giorno non era così limpido. La maglia rossa e nera, abbinata ai calzoncini corti, si intonava perfettamente con le sue scarpe da tennis. Alle mani portava dei guanti. Alla sua destra una ragazza dai capelli e dagli occhi blu ridacchiava alle sue spalle. In testa un cappello bianco con, anch’esso, la sagoma di una pokè ball rosa le copriva parzialmente la capigliatura morbida e liscia. Il vestitino rosa, nero e corto si intonava con le lunghe calze nere e con gli stivaletti rosei. Al polso portava un orologio molto di moda nella regione di Sinnoh, comunemente detto Pokèkron, e al collo una sciarpetta fucsia. Sulla sua spalla un Piplup rideva insieme a lei. Al suo fianco camminava un’altra allenatrice, con i capelli color dell’arancio raccolti in una coda alta e le iridi verde acqua. Rideva più vivacemente della sua compagna. Indossava una maglietta gialla che le lasciava scoperta la zona sotto l’ombelico. Dai suoi jeans corti partivano delle bretelle rosse che le coprivano le spalle. Delle scarpe da tennis del medesimo colore venate da striature bianche completavano il tutto. Intorno a lei svolazzava un Togetic.
“ Ragazzi! Finalmente siete arrivati! E’ un secolo che sono qui ad aspettarvi! “ gli corse incontro il corvino.
“ Bada a come parli. E’ già una fortuna per te che ho accettato di venire. Spero che questa pagliacciata finisca presto. “ disse Paul, con la sua solita aria annoiata e la faccia contorta in un broncio.
“ Io non la metterei in questo modo. Sarà divertente fare una passeggiata nella Torre della Memoria. Oltretutto, potremmo avere la fortuna di incontrare qualche fantasma. “ commentò Drew, assumendo un tono lugubre nella pronuncia dell’ultima parola, a tal punto da far rabbrividire la povera Vera.
“ Vediamo di fare in fretta! Io ho paura dei fantasmi! “ confessò Lucinda, stringendosi nelle spalle.
“ Pi piplup! “ le diede man forte il pinguino.
“ Su, ragazze! Non ditemi che avete rinunciato?! “ esclamò Ash, seguito a ruota dal suo Pikachu.
“ Per tua informazione, Ash Ketchum, io non ho rinunciato! E’ solo che non mi sento molto a mio agio là dentro. “ si difese Misty, rabbrividendo impercettibilmente.
“ Mi trovo d’accordo con Misty. Quel posto è talmente lugubre che farebbe venire la pelle d’oca a chiunque! “ disse Vera, con sguardo spaventato.
“ Mettila così. Sarà un modo per passare il tempo. “ tentò di rassicurarla Drew, mettendole un braccio intorno al collo. La castana arrossì violentemente a quel contatto.
“ Per quanto mi riguarda, io non ho paura. “ terminò Paul, infilandosi le mani in entrambe le tasche del gilet.
“ Parla per te! “ sbraitò la blu, accanendosi contro di lui.
“ Io sto già parlando per me. “ le rispose il ragazzo dai capelli lilla, voltando la testa da un’altra parte.
“ Grrrr! Non ti sopporto quando fai così! “ gli urlò in faccia, voltandosi anche lei dalla parte opposta.
“ Ci sarà tempo più tardi per i litigi! Adesso dobbiamo esplorare la Torre Memoria! “ annunciò il corvino, alzando un braccio verso il cielo.
“ Pikaaa! “ lo imitò il topino elettrico.
Non tutti accolsero bene quel messaggio, ma la determinazione del loro compagno era tale, che non avrebbero potuto tirarsi indietro da quella avventurosa esplorazione.
Per entrare dovettero passare due alla volta dalla porta d’ingresso. Quando furono tutti all’interno, vennero subito accolti dall’atmosfera spettrale del luogo: file e file di grigie lapidi di pietra si estendevano per tutto il piano, perdendosi nella semi oscurità. Erano tombe dimenticate, destinate a non avere più nessun visitatore a piangerci sopra per commemorare la morte dei poveri Pokèmon che giacevano in quel cimitero. Alcune erano ricoperte da uno spesso strato di polvere, altre dal muschio fittizio accumulatosi negli anni, altre ancora erano attraversate da profonde crepature. Una perenne nebbiolina fredda aleggiava in quel labirinto, impedendo quasi di vedere le fredde mattonelle di pietra, anch’esse attraversate da innumerevoli segni lasciati dal tempo. Il silenzio era rotto da qualche occasionale scricchiolio proveniente dalle secolari pareti in muratura.
I sei ragazzi mossero i loro primi passi in quell’ambiente che sapeva di storia e che, da secoli, aveva attirato su di sé le leggende metropolitane più fantasiose e strambe. Per la maggior parte, narravano tutte di un fantasma perdutosi all’interno della Torre senza più riuscire a uscirne. Ma ognuna aveva il suo fascino e contribuivano a rendere quel posto un luogo d’attrattiva per le menti più coraggiose.
Innumerevoli tombe sfilavano davanti ai loro occhi. Ash era il primo della fila e camminava con passo deciso, quasi sentendosi a suo agio in quel postaccio, al contrario del suo Pikachu, che si rannicchiava sulla sua spalla. Misty era appena dietro di lui, troppo orgogliosa per aggrapparsi a qualcuno ma troppo spaventata per rimanere in fondo, seguita dal suo non poco intimorito Togetic, che le volava a un centimetro di distanza. Vera si teneva stretta al braccio di Drew mentre il ragazzo dai capelli verdi gioiva mentalmente. Lucinda era dietro di loro, affiancata da Paul che, nel frattempo, non la degnava neanche di uno sguardo e non si preoccupava nemmeno del fatto che stesse tremando come una foglia sospinta dal vento. Piplup cercava di rassicurarla, ma con scarsi risultati.
Mentre stava camminando, qualcosa passò vicino al piede della blu, saettando veloce e producendo un leggero scricchiolio.
A Lucinda si rizzarono i capelli in testa ed emise un breve gridolino, aggrappandosi forte al braccio del ragazzo dai capelli lilla e chiudendo gli occhi, facendo sobbalzare il suo Pokèmon sulla spalla. Tutti si girarono verso di loro, vedendo la scena, chi ridendo impercettibilmente e chi guardandoli con un po’ di sorpresa.
“ Che stai combinando? “ si lamentò Paul, con la sua solita aria indifferente, mentre la guardava seccato.
La ragazza, accortasi di quello che aveva appena fatto, lo lasciò immediatamente, arrossendo in modo lieve e abbassando il capo a guardare il terreno.
“ Vedi di non infastidirmi più. “ la avvisò il ragazzo, tornando a camminare per la sua strada.
La blu riprese a camminare a passo di lepre, cercando di farsi coraggio e di non fare più una figura del genere. Doveva dire che quel contatto con Paul non era stato poi così imbarazzante. Tenendosi stretta al suo braccio si era sentita più al sicuro. Scosse la testa. Che cosa ridicola.
Dopo aver attraversato il primo piano senza più altri “ incidenti “, arrivarono al secondo piano della Torre Memoria, poi al terzo e infine al quarto. Ancora uno e quella lugubre gita sarebbe finita e tutti, con grande gioia delle ragazze del gruppo, sarebbero tornati nelle loro case e alla vita pacifica delle loro città natale.
“ Fermiamoci qui. “ disse Ash, sostando in mezzo al sentiero, vicino alla parete portante.
“ Qui?! Vuoi davvero fermarti qui?! “ sbraitò Vera con la poca voce che aveva, rotta dalla paura.
“ Eh eh… è che mi è venuta fame! “ ridacchiò il corvino, portandosi una mano dietro la nuca.
“ Cosa?! “ esclamarono tutti, persino Paul, Pokèmon compresi.
“ Se hai fame, allora è meglio che torniamo indietro. “ propose Drew, ottenendo il completo appoggio della castana.
“ Buona idea. Finalmente potrò tornare a casa mia! “ disse Lucinda, sollevata.
“ Pipluup. “ sospirò il pinguino, anche lui sollevato.
“ Bene, allora possiamo andare. “ concluse la ragazza dai capelli arancioni, cominciando a dirigersi verso le scale che portavano al piano inferiore, seguita dai suoi compagni.
All’improvviso, sentì il piede destro affondare in una mattonella del pavimento, creando un dislivello di qualche centimetro. La parete portante della Torre si capovolse, trascinando Misty e sigillandola al suo interno, senza che lei avesse nemmeno il tempo di urlare.
“ Misty? “ la chiamò Ash, confuso e sorpreso dallo stesso tempo.
“ Pika piiiii! “ la chiamò il topino elettrico.
“ Togetiiiiic! “ la chiamò preoccupato il suo Pokèmon, svolazzando come un uccellino impazzito in prossimità del muro.
“ La parete… l’ha… risucchiata? “ balbettò Lucinda, incredula.
“ Osservazione intelligente. “ disse, sarcastico, Paul “ Si è solo capovolta. “ terminò, attirando lo sguardo furibondo della ragazza di Duefoglie.
“ Aiutooo! “ urlò Misty, battendo i pugni contro la pietra fredda e dura.
“ Resisti! Veniamo a salvarti! “ la avvisò il corvino, diventando il falso eroe della situazione “ Pikachu usa codacciaio! “
“ No! Ash fermati! Rischierai di far crollare la torre! “ gli gridò Drew, fermando il topo elettrico prima che caricasse l’attacco.
“ Oh, già! Non ci avevo pensato! “ disse l’allenatore di Biancavilla, ridendo in modo ebete.
“ Sei sempre il solito. “ si lamentò il suo rivale, sbuffando.
“ Cerchiamo di ragionare. Credo che quando Misty ha premuto quella mattonella laggiù si sia attivato un qualche specie di meccanismo… “ rifletté Vera, portandosi il pollice e l’indice sopra il mento.
“ Intendi questa? “ le chiese la blu, appoggiando il piede sopra e attivando nuovamente il meccanismo. La parete ruotò e Lucinda venne trascinata via mentre il suo Piplup, a causa della forza centrifuga, venne sbalzato via dalla sua spalla.
“ Pi Piplupp! “ si lamentò, massaggiandosi la testa.
“ Pika pi? “
“ Tog togetic? “ gli chiesero entrambi i Pokèmon aiutandolo ad alzarsi.
“ Wow! Sembra forte! “ esclamò Ash con occhi sognanti “ Andiamo anche noi! “ disse, trascinando con sé i suoi compagni e finendo tutti intrappolati all’interno del muro.
“ Sei davvero un genio, Ash Ketchum! “ lo sgridò Misty, spazientita.
“ Ora chi ci tirerà fuori di qui?! “ si disperò Lucinda, cadendo in ginocchio sul pavimento.
“ Per colpa del tuo unico neurone funzionante rimarremo bloccati in questa stanza! “ lo incolpò Paul, perdendo la sua perenne calma.
“ Pikaaa pi! “ squittì Pikachu, attirando la loro attenzione.
I sei ragazzi si voltarono e videro un oggetto che cominciava a brillare su un piedistallo proprio alle loro spalle, rischiarando il locale in cui erano rimasti intrappolati. Era una sfera viola scuro, grande quanto il palmo di una mano, attraversata da solchi che componevano un disegno simmetrico. Era circondata da un’aura mistica di colore violetto, dandole un aspetto, allo stesso tempo, spettrale e affascinante.
“ Che cos’è quello? “ si domandò Vera, guardando rapita quella strana apparizione.
“ E' come... se avesse reagito alla nostra presenza. “ ipotizzò Drew, osservandola con un misto di curiosità e stupore.
“ Proviamo a prenderla! Potrebbe essere una grossa scoperta! “ disse il corvino, avvicinandosi velocemente e allungando la mano.
“ Fermo lì! “ gli ordinò stizzita la blu “ Chissà cosa potrebbe capitarci! “
“ Ma no! Non essere così pessimista! Piuttosto, avvicinatevi anche voi. E’ così bella da vicino! “ li incoraggiò Ash.
I suoi compagni sospirarono rassegnati e si strinsero a cerchio intorno alla sfera, guardandola in tutta la sua magnificenza.
“ Secondo voi, dovremmo portarcela dietro? “ chiese Misty, indecisa sul da farsi.
“ E’ troppo pericoloso. Forse dovremmo contattare qualcuno. “ le rispose il ragazzo dai capelli verdi, non troppo sicuro.
“ Ma andiamo! Cosa potrebbe andare storto? “ si chiese l’allenatore di Biancavilla, afferrandola senza più indugiare troppo.
“ Ash! Nooo! “ gli urlarono in coro i suoi compagni.
Appena la sfera venne a contatto con la sua mano, si generò un vortice nero come l’oscurità nel pavimento sotto i loro piedi, che incominciò ad allargarsi sempre di più. Era talmente scuro il suo interno che non si riusciva a vedere nemmeno il fondo.
“ Aaaaahhhh!“
Il gruppetto venne subito risucchiato all’interno di quello che sembrava un buco nero senza fine.
 
 
 
 
Ciao a tutto il fandom dei Pokèmon!
Ecco, finalmente mi è venuta l’ispirazione per scrivere una bella avventura a cui prenderà parte la nostra allegra (?) combriccola!
Vi avviso che in questa storia ognuno avrà un solo Pokèmon con sé e non l’intera squadra al completo come nell’anime.
Spero che non vi dispiaccia l’idea che Misty dovrà essere accompagnata dal suo Togetic.
Piccoli accenni per le coppie. Come avrete già intuito, le coppie saranno: Vera/Drew, Lucinda/Paul e anche un piccolo accenno di Ash/Misty, ma non è ancora ufficiale.
Ditemi se i personaggi sono IC o meno.
Ringrazio chiunque me la recensirà e chiunque sia arrivato a leggere fino a qui.
Se avrò abbastanza recensioni la continuerò.
A presto!!!
 
 
  

  
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