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Autore: PPLyra    22/11/2012    0 recensioni
Quando Lina disse la verità a Gourry, lui si gettò in una corsa sotto la pioggia. Vedendolo in pericolo, Lina saltò giù dalla finestra della sua camera da letto per cercare di salvarlo. In parte sapeva che anche lei era in pericolo.
Farà in tempo?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Zelgadis Greywords
Note: Lime, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Slayers - In Another Life: C3

Rating: R
Anime: Slayers
Tipologia : Yuri
Genere: Romance/Commedia/Drama
Coppia: Amelia/Lina
Theme: "In Another Life" di The Veronicas.
Status: Completa c:
By: PPLyra

Note: Stavo ascoltando “Already Gone” (Kelly Clarkson). Inoltre, nella parte finale volevo che Lina aprisse gli occhi ad Amelia, castando un Lightning acciecandola per scherzo, ma la scena era troppo simile a quella in Fushiji Yuuji, dove Miaka usa una torcia per infastidire Nuriko mentre sta dormendo, quindi l’ho cambiata,nya~

~~~~~
 

.....Thud!

Sentivo la pioggia scivolare sulla mia pelle dolorante. Lentamente aprii gli occhi quando sentii la fronte sanguinare. Mi sedetti. Il mio intero corpo era percorso dal dolore. Ero ricoperta di graffi, ramoscelli, sporcizia, fango, foglie, sangue e tagli. “Ow… ow… oww…” cercavo di gridare, “Merda! Questo fa davvero male…”

Non sono morta.

Alzai lo sguardo,ì. La pioggia stava lavando via lo sporco su di me, il cavallo era ancora agitato. Cercai di mettermi in piedi, ma non ce la feci. Provai ancora e riuscii. Non riuscivo a stare diritta. Le gambe mi tremavano.

Corsi di nuovo. Le mie gambe erano davvero insensibili a causa del misto di pioggia e vento freddo. Era come se fossi stata sepolta nuda nella sabbia. Era troppo doloroso continuare. Se non l’avessi fatto in quel momento, non me lo sarei mai perdonato! Sapevo che richiamare un incantesimo non sarebbe stato di aiuto. Il mio corpo era troppo debole perfino per castare una Fireball per far fuggire il cavallo per lo spavento. In più, la pioggia avrebbe annullato l’incantesimo di fuoco. Quindi mi diressi con tutte le mie forze in direzione del cavallo violento.

"Gourry..." dissi senza più fiato, allungano una mano in sua direzione. La mia voce era spezzata e non molto alta. Non sembrava mi avesse sentita. Inciampai di nuovo. Ma questa volta non fui più in grado di alzarmi. Sembrava che il mio intero corpo fosse incollato al suolo. “G… Gourry!!” gridai, con la mano ancora protesa. Lui alzò lo sguardo e mi vide. Immediatamente corse in mio aiuto, ma non notò il cavallo. Quest’ultimo si ribellò e attaccò Gourry. Si alzò sulle zampe posteriori e improvvisamente lo colpì allo stomaco con lo zoccolo, facendogli andare a sbattere la testa sul duro terreno. Il suo intero corpo cadde emettendo un grave tonfo.
 
L’uomo che controllava il cavallo continuo a scusarsi mentre cercava di tenere a bada l’animale. Gli risposi solo di andarsene mentre strisciavo verso il corpo di Gourry cercando di aggrapparmi a qualsiasi cosa trovavo. “G…” piangevo, anche se tentavo di controllare le lacrime. “Gourry…?”

Ancora non riesco a credere cosa stavo vedendo. Non avevo fatto in tempo a salvarlo. Le mie mani tremanti percorsero il suo corpo rigido. Il mio battito cardiaco diventò incontrollabile ad ogni secondo che passava, come se stesse per scoppiare nel mio petto. Decisi di dargli uno scossone per sincerarmene. “Gourry?” Ancora nessuna risposta. Lo scossi ancora una volta e chiamai il suo nome più forte. “Gourry! Per favore… non… lasciarmi…”

No. Non può essere vero! Non può essere morto. Gourry non può essere morto! Aspetta… cosa è… sangue?! Del sangue stava scorrendo dalla parte posteriore della sua testa. Merda! Ero davvero preoccupata. Posi le mani di fronte a lui. “Reco… Recovery!” il bagliore nelle mie mani tremolava come una sfera luminosa spezzata. Ero ancora debole dopo tutto quell piangere, correre e cadere. Semplicemente piazzai le mie mani contro il suo petto e singhiozzai. Non potevo fare nient’altro.

.....Ba-dump. Ba-dump.

Uh? Una pulsazione? Oh, merda! Potevo sentire le sue pulsazioni! Terribilmente incredibile! Era ancora vivo! Me lo caricai sulla schiena. Dannazione, era così eccessivamente pesante! Non riuscivo a stare bene in piedi. Le mie gambe tremavano come gelatine. Ma quella era l’unica e ultima volta che gli avrei salvato la vita.

Tornai dritta alla locanda a piedi. La gente al suo interno si mise a guardarmi e mormorare mentre correvo tra di loro, mentre tenevo Gourry sulla schiena. "Amelia?! Amelia!!! Abbiamo un problema!!" gridai mentre correvo per l’ingresso. Invece di bussare alla porta, la aprii dandole un calcio.

Amelia era lì, ad asciugarsi i capelli con un asciugamano. "Che emergen-- Oh, Dei! Cosa-diavolo-è-successo-a-Gourry-san?!" gridò, pronunciando le parole velocemente.

Feci distendere Gourry in uno dei letti. Il sangue e l’acqua che aveva addosso scivolò sulle bianche lenzuola. “Io… io… l’ho visto correre senza sosta nella pioggia… e c’era un cavallo bizzoso che portava un carretto dall’altra parte della strada…” spiegai, poi proseguii. “Ho deciso di scavalcare la finestra… ma cadevo troppo velocemente e non sono riuscita a castare un Levitation in tempo… e mi sono scontrata con gli alberi, poi ho colpito il terreno… ero troppo debole per correre da lui o perfino richiamare un incantesimo sul cavallo per fermarlo…” Chiusi le mani a pugno. Era davvero pallide e stavano tremando. “Nel momento in cui lo raggiunsi, era troppo tardi… il cavallo lo aveva attaccato. La sua testa ha battuto a terra… Poi, è svenuto…” guardai Amelia. Stava lacrimando. “Se tu formulassi un incantesimo di cura, si salverà. So che succederà. Ho sentito una pulsazione prima!”

"Perchè si è messo a correre nella pioggia in quel modo?! So che Gourry-san è stupido, ma non così tanto stupido!" disse, continuando a tenere la sua mano davanti a Gourry. "Recovery!" e con quello la sua mano prese a brillare, rilasciando un potete incantesimo Recovery sulla sua testa.

"E’ tutta colpa mia… gli ho detto che ero più felice stando con te. Sa tutto di noi." Tirai su col naso. "Era solo uscito dalla mia stanza… poi lo vidi in mezzo alla strada. Sapevo che dirglielo lo avrebbe ferito, ma non immaginavo che si sarebbe messo a correre così incautamente per strada mentre pioveva."

"Lina-san, non è colpa tua. Gli hai solo detto la verità. E’ un ragazzo cresciuto. Cresciuto, un adulto! Può superarlo." disse Amelia, facendo del suo meglio per curare Gourry.

In quel momento, qualcosa in Gourry mi fece spalancare gli occhi. "Amelia! L’emorragia sta peggiorando! Fa qualcosa!"

Il bagliore tra le mai di Amelia aumentò. "Non preoccuparti! Io pe… io penso che ce la farò."

~*~*~*~*~

Aprii gli occhi. Ero seduto in una stanza molto scura. Mi guardai attorno. Ovunque ponessi lo sguardo, tutto era di un nero profondo. L’unica cosa che riuscivo a distinguere era il mio corpo.

Dove sono? Aspetta. Vero. Un cavallo si era imbizzarrito e mi ha colpito facendomi finire a terra. Ciò significa che sono… morto?! Mi alzai in piedi. Non sentivo alcun dolore. Ero nel mio stato normale. Se quello era davvero il paradiso, allora perchè era così oscuro…?

"Gourry! Per favore. Non morire!" sentii l’eco di una voce. Lina?

"Gourry-san, per favore! Non puoi farci questo!" Amelia?

Ma cosa intendono...? Sono confuso. Se sono morto, come è possibile che sento le voci di Amelia e Lina chiamare il mio nome? Probabilmente me lo sto immaginando...

Mi voltai e vidi un’isola proprio dietro di me. Sembrava un luogo così felice. C’era un grande giardino. Tantissimi meravigliosi alberi e fiori coprivano l’intera zona. Pareva un parco ed era soleggiato. Cosa succederebbe se io… andassi lì…? Sembrava così bello e invitante…

...feci un passo indietro...

"Gourry!!" mi chiamò Lina. "Non morire! Ti prego! So che sto con Amelia ma non essere così tanto idiota, per favore… non andartene..." Potevo sentire le grida di Lina nella distanza. Cosa avrei dovuto fare?

~*~*~*~*~

Si sentivano dei passi nel corridoio. Mi voltai e vidi Zelgadiss. La sua espressione facciale era disastrata. "Cosa diavolo è successo a Gourry e a te, Lina?!" esclamò.

"E’ stato colpito da un cavallo sotto la pioggia..." risposi, "Ed io sono caduta dalla finestra e non ho castato un Levitation in tempo..."

"Oh, dei! Me ne vado per un paio di ore e vi fate entrambi male." Si avvicinò e si inginocchiò di fianco ad Amelia per aiutarla. "Recovery." disse.

Zelgadise e Amelia si misero a lavorare tantissimo su Gourry, finchè… "Oh, dei. Il sangue non si ferma..." disse Amelia.

~*~*~*~*~

Aspetta, sangue? Aspetta… sangue? Cercai sul mio corpo trace di sangue. Niente. Sembrava che io stessi sanguinando nel luogo in cui erano Lina e gli altri e non dove ero io. Semplicemente stetti lì.

Se muoio, Lina non me lo perdonerò mai. Ma ci avrei anche guadagnato. Non avevo nessuno con cui condividere la vita. Ma d’altro canto, non desidero realmente morire. Voglio vivere la mia vita! Voglio vedere Lina sorridere di nuovo!

Io… non… posso… morire!

Tutto attorno a me iniziò a scomparire. Quel bel luogo svanì e i fiori, l’erba e le foglie svolazzarono via e attorniarono il mio intero corpo. Non riuscivo a fuggire da quei petali. Potevo percepire sentimenti calorosi attorno a me. Stavo splendendo. Abbracciai il mio corpo e chiusi gli occhi. Tutto ciò che potevo fare in quel momento era lasciarmi andare…

~*~*~*~*~

"Uh?! L’emorragia alla sua testa… si è fermata!" esclamò Zelgadiss.

Mi alzai in piedi e spinsi via Amelia e Zelgadiss. "Ouch!" si lamentarono.

~*~*~*~*~

Aprii lievemente gli occhi. Improvvisamente sentii delle braccia fredde attorno a me. Li spalancai totalmente e vidi che Lina mi stava abbracciando teneramente. “Gourry… stai bene…” disse.

“Per un momento, ho pensavo che ti avremmo perso, Gourry-san…” Amelia piangeva.

Sorrisi al tocco di Lina. Cercai di alzarmi. “Oh… la mia testa…” mi lamentai.


"Non muoverti!" mi disse Zelgadiss, riportandomi in posizione coricata. "Hai ancora bisogno di riposo. Non vuoi che la tue ferita si riapra, vero?" proseguì con calma. "Amelia deve curare Lina ora. Quindi io ti curerò ancora per un po’." Zelgadiss castò un Recovery ed ero finalmente guarito. "Ecco. Ora stai a letto per riprenderti completamente."

Mormorai qualcosa tra un respiro e l’altro. "D’accordo. Ma ho bisogno di cambiarmi i vestiti sporchi… non voglio ammalarmi..."

"Non posso aiutarti con questo." Zelgadiss spostò lo sguardo su Lina. "Anche tu hai bisogno di lavarti, Lina."

"Oh, giusto," disse, alzandosi e dirigendosi verso il corridoio, con Amelia al seguito.

~*~*~*~*~

Durante la cena ci furono serviti riso, pollo e insalata. Amelia e Zelgadiss mangiavano. Io no. Ero ancora preoccupata per Gourry. Era rimasto a letto.

“Lina-san,” disse Amelia “Perchè non porti un po’ di cibo a Gourry-san? A quest’ora sarà probabilmente affamato.”

“Oh, bella idea, Amelia.” dissi, raccogliendo del cibo in due piatti. Mi diressi verso la sua camera. Avevamo cambiato stanze. Ora la mia con Amelia era diventata la sua e di Zelgadiss perchè non volevamo farlo muovere tanto. Aprii la porta lentamente. Entrai e lo trovai ancora addormentato. “G… Gourry, ti ho portato la cena se sei aff-“

"Cena?! Voglio-- Ouch!" gridò.

Posai i piatti sulla scrivania e mi sedetti immediatamente sul suo letto per impedirgli di muoversi. "Non muoverti, cervello di medusa!"

Lui sospirò e si ridistese. "Riguardo al cibo..."

"Oh, sì. Eccolo." Mi alzai, recuperai I piatti e li portai da lui, aiutandolo ad assumere una posizione eretta.

Aveva un bendaggio spesso legato attorno alla fronte. Era stato curato, ma serviva in caso il sangue fosse uscito di nuovo. Mangiò tutto di fretta. “Mmh! E’ delizioso!” sorrise.

Lo osservai mentre stava divorando il suo cibo. Il piatto di insalata era finito. "Ascolta, Gourry. Domani, voglio che tu parta per Sailarg."

"Uh... Perchè?" chiese, ponendo a lato forchetta e cucchiaio.

"Mi hai sentita. Voglio che tu ci vada. Non c’è nulla per te qui."

"E Zelgadiss?"

"Mi ha detto che continuerà a cercare la sua cura. Non ha bisogno di preoccuparsi di noi tre."

Rimase semplicemente lì, sembrando per un momento confuso. "D’accordo..."

"Già. Quindi, co... continua a mangiare... verrò a prendere i piatti più tardi..." Mi alzai e mi diressi verso il corridoio. Non mi interessava guardarmi alle spalle. Mi appoggiai alla parete una volta chiusa la porta e scivolai fino a toccare terra con il sedere.

Questa è la soluzione migliore.

~*~*~*~*~

Il giorno dopo, mi svegliai. Non sentivo più dolore. Raggiunsi la mia testa con le dita e me la grattai. Ancora nessun dolore. Dedussi di essere guarito in fretta. Indossai la mia solita armature, che era stata posizionata vicino al comodino da Zelgadiss. Andai nella sala da pranzo e vidi gli altri tre fare colazione. Wow. Pesce, pane cotto e imburrato e frutta fresca! Mi sedetti di fianco a Lina. “Buongiorno, ragazzi.” dissi con una tonalità felice.

"La giornata è bella! Comunque, Zelgadiss ha detto che per l’ora di pranzo se ne andrà per i fatti suoi. Tu andrai a Sailarg, mentre io e Amelia andremo a Saillune, ricordi?" disse Lina.

"Sì, ho capito..."

Dopo aver consumato la colazione, ci siamo presi una pausa fuori dalla locanda. Lina rimosse il bendaggio dalla mia testa perché non ne avevo più bisogno.

Zelgadiss non perse tempo. Voleva farla finite alla svelta. "Partirò proprio adesso da solo," disse.

"Mi mancherai, Zell,." disse Lina, rivolgendogli un sorriso fiducioso.

"Devi venire a far visita al Palazzo di Saillune," gridò Amelia, "almeno ogni tanto, d’accordo, Zelgadiss-san?" il suo viso sembrava così teso, con le lacrime che le bagnavano gli occhi.

"Lo faro, lo farò. Non temete." disse Zelgadiss, donando ad Amelia un timido abbraccio.

"A presto, Zell," dissi.

Iniziò ad allontanarsi, sventolando la mano per dirci addio.


Il tempo scorse velocemente e noi tre eravamo in viaggio. “Sailarg e Saillune sono proprio vicine!” esclamò Lina.

Sentii come una scossa, ma non avevo nulla da perdere. Si stava facendo buio ed eravamo a metà strada nel niente. Dei. Ed io che pensavo fossero distanti solo di poco. Non di ore! Mi sedetti sui rami che avevamo raccolto poco prima. Tre grossi rami circondavano il fuoco al centro dell’accampamento. Fissai il fuoco per un bel po’.

Un colpetto sulla mia spalla mi destò dal fissare. Mi voltai e incontrai Amelia. “Stai bene, Gourry-san?” chiese.

"Sì, sto bene," dissi, poi singhiozzai. "Sto bene..." terminai.

"Sembrerebbe il contrario."

"Ascolta, Amelia. Non rendere le cose più difficili di quanto già siano. Sto bene e questo è quanto. Sono stanco e adesso voglio dormire. Buonanotte!" Allora mi alzai ed entrai nella mia tenda.

Mi accoccolai nelle lenzuola. Non riuscivo a trattenere i miei sentimenti. Era così difficile arrendermi di fronte a qualcosa che non ero destinato a possedere? Ne valeva veramente la pena? Non potevo fare nulla in quel momento. Era come era. Lei ed io... non avrebbe mai funzionato... 

Piansi fino ad addormentarmi.

~*~*~*~*~

Mi alzai quella mattina. Diedi un’occhiata alla tenda e notai che Amelia stava ancora dormendo. Noi due eravamo nella nostra mentre Gourry era nella sua. Svegliai la bella addormentata. “Sorgi e splendi, Principessa.” dissi.

"E’ sgia sgionno?" sbadigliò, per poi distendere il corpo e alzarsi.

Aprii la cerniera dell’apertura della tenda per uscirne. Gourry era lì, dritto davanti a me. “Era ora che vi alzaste.” disse “Avanti, mettiamoci in viaggio!” Cos-?! Improvviso entusiasmo nell’espressione di Gourry?!

~*~*~*~*~

Non dicemmo una parola per tutto il tragitto. Amelia si teneva aggrappata al braccio di Lina. Erano di fianco a me. Ci addentrammo nella foresta fino a trovare una strada. Era divisa in due. Sinistra per Sailarg e l’altra per Saillune. “Uhm. Sembrerebbe un addio…” tirai su col naso.

"I… immagino sia così..." disse Lina, la sua voce iniziò a spezzarsi.

La abbracciai con forza senza preavviso. Le sue piccole braccia mi circondarono. La lasciai andare dopo qualche minuto. Si alzò sulla punta dei piedi per darmi un piccolo bacio sulla guancia. “Sai che provo ancora qualcosa per te, Lina. Sono ancora qui per te.” dissi, prendendo poi a camminare in un’altra direzione. Non mi interessava affrontare le ragazze.

“Lo so…” tirò su col naso “Ancora mi dispiace di non aver mantenuto la promessa. Sei addolorato per tutto ciò e non voglio più farti del male… lo sai che ti voglio bene… te ne voglio al punto da lasciarti libero. Spero che capirai…”

Annuii. Non riuscii a farmi uscire altre parole dalla bocca.

"Ci vedremo ogni tanto a Palazzo," disse Amelia, sembrando in qualche modo contenta.

"Io… io lo spero…” gridai con dolore nella mia voce e ripresi il cammino.

~*~*~*~*~

Aspettai di non vederlo più all’orizzonte. Le lacrime finalmente scesero dai miei occhi. "Starai bene, mio Cervello di Medusa… Presto io..." sussurrai. Poi iniziai a piangere più forte.

Amelia mi abbracciò e mi diede un bacio per confortarmi. "Non preoccuparti, Lina-san... Lo vedremo quando verrà a farci visita a Palazzo."

"Già..." Amelia ed io congiungemmo le nostre mani e prendemmo la via opposta verso Saillune.

~*~*~*~*~

Appena arrivai a Sailarg, mi diressi verso la casa di Sylpheel. Bussai alla porta ed attesi. "Sono… Gourry..." dissi.

"Gourry caro?" disse una voce familiare. La porta si aprì e rivelò Sylpheel.

"E’ passato tanto tempo..."

"Do… dov’è Lina-san?"

"Lei… non importa. Sei tu quella di cui ho bisogno, non lei," dissi, scuotendo la testa e abbracciandola. Era un po’ più alta di Lina.

"Oh, io. Bè, benvenuto. Fermati da noi quanto lo desideri."

"Grazie, Sylpheel."

~*~*~*~*~

Passarono ora. Amelia ed io arrivammo a Saillune. Lei era così contenta di tornare a casa sua. Spiegare a suo padre della nostra relazione ci portò via altro tempo. Non ero sicuramente il cavaliere con l’armatura scintillante che lui si aspettava.

Passarono le settimane e a volte mi mancava il nostro gruppo. Ma le cose stava così. Avevo fatto la mia scelta di passare la vita con Amelia e dovevo affrontare i risultati. Quello era il mio futuro. Entrambe a governare il nostro regno.
Non c’era più nulla a trattenermi.

~*~*~*~*~.Epilogo.~*~*~*~*~

Oooh bè. Erano passati… mesi dall’ultima volta che ho visto Lina e gli altri. Avrei dovuto far loro una visita a Saillune. Scesi le scale. Vidi Sylpheel proprio fuori da casa sua. Le dissi che dovevo andare a far affilare la mia spada in città. Lo so, le mentii. Ma sapevo che lei non mi avrebbe permesso di far visita a Lina dopo che le avevo detto di non piacerle.

Presi la via per Saillune quando… notai un volto familiare lungo la strada. Era Zelgadiss. Non era cambiato di una virgola. Era ancora una chimera. Forse non aveva ancora trovato la sua cura. Non mi presi la briga di chiederglielo. Semplicemente ci mettemmo a ridere e parlare di tutto ciò che avevamo fatto nei mesi passati. Finchè decidemmo entrambi di andare a far visita alle ragazze a Saillune.

~*~*~*~*~

"Principessa Amelia e Lina-san. Avete visite." disse la cameriera, entrando nella nostra camera.

Mi svegliai. Guardando l’orologio posizionato di fianco al nostro letto, sopra una scrivania, notai che erano già passate le due del pomeriggio. Mi alzai velocemente. Presi i miei vestiti da terra e li indossai. “Di chi si tratta?” chiesi, mettendomi l’armatura proprio come quella che era solito indossare Gourry. Ero la guardia del corpo di Amelia adesso. Sembrava piuttosto scomoda da portare, ma ero abituata. Almeno così nessuno avrebbe fissato il mio seno piatto.

"Si fanno chiamare..... Gourry e Zelgadiss."

L’entusiasmo salì fino al mio cervello. Oh, grandioso! Finalmente erano venuti! Ce ne avevano messo di tempo. "Principessa! Svegliati!" dissi scuotendola. "Amelia!"

Lei non si mosse. Le sue gambe e braccia erano aperte e fuori dalle lenzuola. Mi venne subito un’idea. Le levai le coperte di dosso. Il suo corpo nudo venne così rivelato. Mi misi sopra di lei e posizionai l’indice proprio di fronte al suo viso dormiente. “Aqua Create.” castai. Apparì un bel po’ d’acqua e andò a colpirla direttamente in faccia.

Mi tirai indietro velocemente per evitare il suo attacco. Improvvisamente saltò e si tirò in piedi, strofinandosi il viso con le mani. "Wow... ma che diavolo, Lina!!" esclamò. Da un po’ di tempo non mi chiamava più “Lina-san” poichè era diventata una specie di fidanzata per me. Allora si sedette sul letto, facendo sobbalzare il suo petto.

"Dei, le tue tette rimbalzano molto quando sei arrabbiata..." ridacchiai, arrossendo lievemente.

"Rimbalzano davvero così tanto quando mi arrabbio?" si chiese, buttando un occhio ai suoi seni e toccandoli lievemente.

"Già, ma comunque! Alzati, Principessa! Gourry e Zelgadiss ci stanno aspettando!" dissi, saltando giù dal nostro letto regale, spaventando la ragazzina.

"Davvero?! Dobbiamo vestirci!"

Tu devi vestirti. Non è carino da parte di una Principessa accogliere i suoi ospiti tutta nuda..."


 
Quando fu pronta, corremmo fuori dalla nostra stanza. Corremmo e corremmo e corremmo. Ma ero troppo eccitata, così richiamai un incantesimo. “Levitation!” Presi Amelia per i fianchi e la sollevai mentre volavamo giù per le scale. Raggiungemmo l’ingresso, quindi la lasciai andare proprio davanti alla porta d’entrata. Restammo lì in attesa dei ragazzi.

Ed eccoli là. Potevamo vederli dall’altra parte del cancello. Le guardie gli stavano bloccando il passaggio. “Amelia! Lina!” ci chiamarono loro, sventolando le mani.

"Gourry..." dissi.

"Zelgadiss-san!" gridò Amelia. "Guardie, lasciateli entrare!"

Le guardie annuirono ad Amelia e lasciarono entrare I ragazzi. Amelia corse diritta verso Zelgadiss e lo abbracciò per un momento. La raggiunsero lacrime di gioia. Corsi dritta da Gourry per saltargli addosso. Cademmo entrambi per terra. Ero sopra di lui.

"Mi sei mancata, Lina," disse. Le sue dita accarezzarono i miei capelli infuocati.

"Anche tu mi mancavi, Cervello di Medusa," dissi, sorridendo.
 

  
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