Anime & Manga > Ranma
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Autore: Melinda2606    22/11/2012    3 recensioni
lottare, continuamente lottare. Ecco quello che Akane aveva fatto nella sua vita. Lottare per la palestra, per la morte della mamma, per non essere scocciata dagli ammiratori, per un amore difficile. E adesso per uno stupido ballo, un ballo che per lei valeva più di quanto tutti erano riusciti a capire. Ma dopo la rovina del momento che lei aspettava da tanto, se non avesse più la voglia di lottare?
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era domenica mattina e il sole splendeva luminoso nel cielo limpido.
Kasumi stava rintanata nel suo regno, canticchiando allegramente mentre mescolava gli ingredienti per il pranzo domenicale, Nabiki compilava diligentemente una tabella, annuendo soddisfatta per i guadagni della settimana.
Soun e Gemma giocavano in veranda, cercando di constatare chi fosse il più bravo a barare, Nodoka si dedicava alle sue rose nel giardino.
Ranma ronfava alla grande nella sua camera, mentre Akane era uscita con le sue amiche.
Erano andate nel centro commerciale di Nerima, desiderose di comprare qualcosa per il famoso ballo.
In quel posto c’erano decine di vestite, scarpe e accessori e loro avevano deciso di fare un giro di perlustrazione prima di acquistare qualcosa.
- Akane, racconta, Ranma ti ha invitata al ballo? – le chiese Sayuri, lasciandosi cadere sulla sedia del bar del centro commerciale.
- Be’, in realtà… sì, me lo ha chiesto due giorni fa, con non poche difficoltà – rispose arrossendo, afferrando il caffè che le porgeva Yuka.
Sayuri la guardò maliziosa: - Sai cosa si fa solitamente dopo un ballo? –
- Tu cosa ne sai di cosa si fa dopo un ballo? Ci sei mai stata? –
- No, ma ho visto un sacco di film. Allora, lo sai o no? –
Akane scosse la testa, anche se lo sguardo dell’amica non prometteva niente di buono.
- Be’, solitamente si prende una camera in albergo, ma visto che tu e Ranma abitate già insieme potete andare in camera tua! –
Akane sentì il caffè andarle di traverso.
- Non dire sciocchezze! Io con quello stupido non faccio niente! – esclamò, agitando le mani.
Le amiche sorrisero, ma Akane non ci trovava niente da ridere.
Cosa mai poteva fare con quello scemo del suo fidanzato?
Lui non avrebbe mai avuto il coraggio nemmeno di baciarla, figuriamoci di fare altro!
Non che a lei interessasse…
Finalmente Sayuri e Yuka smisero di ridere, così poterono continuare il loro giro.
Alla fine Akane comprò il primo paio di scarpe con il tacco della sua vita, un fermaglio brillante per i capelli e un nuovo rifornimento di trucchi ( non che lei ne avesse molti ).
- Sono proprio soddisfatta dei miei acquisti! – disse alle amiche, mentre queste pagavano i loro abiti.
- Ma… Akane, ancora non hai comprato il vestito! –
- Oh, no, non ne ho bisogno… -
- Lo hai già acquistato? –
- No, è che… Sarà una sorpresa, ok? Andiamo, dai, altrimenti farò tardi per il pranzo! –
Dopo essersi salutate, le tre ragazza si diressero ognuna in una direzione diversa per tornare a casa.
Non appena Akane rientrò, la signora Saotoome le corse incontro, così la ragazza le mostrò velocemente i suoi acquisti, strappandole uno sguardo entusiasta.
- Akane, vai a svegliare Ranma per favore, il pranzo è pronto tra dieci minuti! – chiese la dolce voce di Kasumi.
Possibile che quel ragazzo fosse ancora a letto?
La ragazza corse a riporre i suo acquisti nella sua camera, poi si diresse nella nuova stanza di Ranma: da quando Nodoka era andata a vivere con loro, Soun aveva deciso di sistemare la grande soffitta per ricavarne un posto solo per il giovane Saotoome, in modo che tutti potessero avere la loro intimità.
Ranma dormiva nel suo nuovo letto gigante ( Soun gliene aveva regalato uno matrimoniale nella speranza che Akane qualche volta lo raggiungesse SOLO per dormire, guadagnandosi poi con questa idea due pugni in testa ), incurante del sole che aveva cominciato a entrare attraverso le tende azzurre appese alla finestra.
Essendosi scordata del solito secchio d’acqua gelata, si avvicinò al fidanzato, chiamandolo sommessamente: - Ranma… Ranma, svegliati, il pranzo è pronto, dai, su, apri gli occhi… -
Niente.
Provò ad alzare la voce, posandogli delicatamente la mano sul braccio nudo; quel contatto con il braccio muscoloso del ragazzo la fece stranamente arrossire.
Ignorando quella strana sensazione iniziò a scuoterlo: - Ehi, vuoi svegliarti? Ma cosa hai preso, una confezione di sonnifero? Ranmaaaaaa! –
Vedendo che proprio non funzionava, cominciò a colpirlo: - Svegliati stupido, datti una mossa! Ra… -
La ragazza smise di urlare, in quanto il ragazzo le aveva bloccato improvvisamente la mano che usava per colpirlo, sempre tenendo gli occhi chiusi.
- Vuoi smetterla di colpirmi? Sei la solita violenta. Non riesci a svegliarmi in un modo carino una volta tanto? O è una tua filosofia essere continuamente un maschiaccio? –
Akane lo fulminò con lo sguardo: - Maschiaccio a chi? Sono dieci minuti che provo a svegliarti, cretino! Adesso alzati, Kasumi ha preparato il pranzo – gli ringhiò contro, cercando di sfilare la mano da quella di Ranma.
Il ragazzo però la trattenne, e dopo aver aperto gli occhi blu e dopo essersi messo a sedere, le fissò attentamente il palmo della mano.
- Come mai la tua mano è rossa? Sembra a puntini… Come hai fatto a farti male in questo modo? Hai per caso afferrato un cactus al volo? – le chiese.
Akane gli tirò un pugno in testa con la mano libera: - Vuoi smetterla di dire stupidaggini? Fatti gli affari tuoi! Vestiti e scendi, forza! – esclamò, uscendo dalla soffitta.
La ragazza prese posto a tavola e dopo pochi minuti Ranma le si sedette accanto, affamato.
Kasumi gli allungò una ciotola stracolma di riso, ma purtroppo un oggetto volante non identificato gli piombò sulla testa, facendolo finire con la faccia nella sua porzione di cibo.
- Ciao amore! Mi sei mancato! Oh, ma dove sei Ranma? –
La bella Shampoo era entrata come una furia in casa Tendo a cavallo della sua bicicletta, scambiando come sempre la testa di Ranma per un parcheggio.
Nessuno fece più di tanto caso alla scena, ormai c’erano abituati, così ripresero a mangiare tranquillamente.
- Sono qui! Se mi fai il piacere di scendere dalla mia testa… -
Shampoo abbandonò il suo parcheggio preferito, per poi attaccarsi al collo del ragazzo.
- Amore, sei pronto per il ballo? –
- E tu che ne sai del ballo? Non sei della mia scuola! –
- No, ma la bisnonna ha offerto il rinfresco, così posso venire anche io! Ci andiamo insieme, vero? –
Ad Akane andò il riso di traverso.
E adesso cosa avrebbe risposto il ragazzo?
- Io… ehm… veramente… -
- Ranmaaaaaa! Sei già impegnato con la mia bambinaaaa! – urlò improvvisamente Soun, facendo la sua faccia da spirito maligno.
- Cosa? Impegnato con la ragazza violenta? Cosa significa Ranma? –
- Ehm… stiamo calmi… Shampoo, ti prego, vai via, fammi riflettere… -
Quelle parole fecero infuriare Akane: - Su cosa devi riflettere, eh? Mi hai invitato, sei già impegnato con me, non c’è niente da discutere! Chi prima arriva meglio alloggia Shampoo, adesso vattene e facci mangiare in pace! –
La sua sfuriata si concluse con un click: Nabiki le aveva fatto una foto.
- Questa dichiarazione mi frutterà un sacco di soldi! – esclamò la secondogenita Tendo.
Nel frattempo Gemma e Soun piangevano commossi dalle parole di Akane, mentre Nodoka fissava il figlio, arrossito improvvisamente.
- E non piangete voi due, avete capito male, intendevo dire che se si prende un impegno è buona educazione mantenere la parola data! –
Nel caos che c’era, Kasumi era l’unica che era rimasta serena e sorridente.
Shampoo, capito che in quel momento Ranma non avrebbe più ascoltato le sue parole, recuperò la sua bicicletta ed esclamò: - La vedremo, Akane! Ciao, tesoro mio! – e uscì.
Akane posò le sue bacchette e, nervosa, salì in camera.
Si era imposta.
In quell’occasione si era imposta e si era ribellata.
Ma avrebbe voluto che fosse Ranma a dire le cose come stavano.
Era davvero così imbarazzante stare con lei?
I suoi pensieri furono interrotti dal ragazzo che entrò come una furia: - Akane! Torna giù, dai! –
 - No –
- Avanti, sei arrabbiata?  -
- Tu… tu sei uno stupido! Ti costava tanto dire a Shampoo che avevi già invitato me? Ti faccio davvero così tanto schifo? –
- Ma cosa dici, scema! Non mi fai assolutamente schifo, altrimenti non ti avrei invitata! Lo sai che per me non è semplice… Su, torniamo di sotto, finiamo il pranzo. E fidati una buona volta di me, ti ho promesso che il ballo sarebbe stato perfetto! –
Ranma le disse queste parole con durezza, ma Akane vi avvertì, o almeno sperò che ci fosse, una sorta di timida dolcezza, così lo seguì in sala da pranzo.
Nel frattempo Shampoo decise di far visita ad Ukyo.
  
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