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Autore: margheritina_93    22/11/2012    5 recensioni
Rose strinse di più il dottore e lui continuò a baciarla con trasporto. In quel momento fu come se un fulmine la colpisse. C'era qualcosa di sbagliato in quel momento, perchè l'uomo che stava baciando non era il suo dottore.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Doctor - 10, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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3. Emozioni


Il Dottore rientrò nel Tardis ancora addolorato per l'addio a Donna, si tolse lentamente il lungo cappotto, prima di far spazio nella sua mente al pensiero più importante, che però aveva messo da parte per qualche istante: Rose.

Non vedendola in plancia andò a cercarla e non si stupì di trovarla nell'angolo che lei stessa aveva messo in piedi, “la cucina” lei la definiva; seduta su uno sgabello accanto a un tavolino improvvisato.

-Tale quale a tua madre eh?-

La ragazza sussultò, non avendolo sentito tornare. - Ehi mi hai spaventata! - Esclamò. Gli sorrise. -Vuoi una tazza di thè?- Gli porse la tazza con l'espressione divertita.

Lui la accettò sorridendo. - Dove hai trovato questo...Suppongo che si possa definire thè, giusto?-

-Oh, bè, era qui e ho pensato che...che se era qui potevo usarlo, vero?-

Silenzio.

Il signore del tempo si sedette al lato opposto del tavolo.

Silenzio. Un silenzio che gli esplodeva della testa, che lottava contro la propria natura, i propri principi.
Dei flash lo invasero come tornado; Ricordi di abbracci, mani intrecciate, di sguardi d'intesa, tornavano prepotentemente alla ribalta. Voleva tornare a sentirsi libero, come quando le era corso incontro poche ore prima; l'avrebbe stretta a se e mai più fatta andare via, le avrebbe accarezzato i capelli e guardato nella profondità dei suoi occhi mille volte, se non fosse stato colpito...Un ultimo ricordo: quella sola ed unica lacrima versata per lei, trovandosi all'improvviso solo in una nave vasta e vuota; senza più risate a rimbombare tra quelle pareti metalliche. La solitudine che lo aveva invaso, il dolore.

In un altro mondo ora si sentiva così.

In una altro mondo sarebbe invecchiato in una vita che non gli apparteneva, da solo.
Quella parola gli faceva così paura, così c'era stata Martha, Donna, una miriade di compagne prima di loro, ma nessuna come Rose.

Ora il silenzio nella stanza si era fatto pesante. La ragazza gli sfiorò la mano con la punta delle dita, aveva bisogno di sentirsi rassicurata. - Dottore. - Lo chiamò.

Lui lentamente alzò lo sguardo, intrecciò le dita con quelle della biondina e le strinse forte. - Rose. - Cominciò a tremare.

- L'hai lasciato solo.- Combattuto su quello che voleva dirle, fece una pausa, poi continuò in un sussurro. -Mi hai lasciato solo...-

Ci fu un lungo minuto si silenzio.

Rose si sentì pizzicare gli occhi, e non si curò di nascondere le lacrime che incominciavano a scendere.
- Io sono qui...- Le si erano bloccate le parole in gola e le impediva di riprendere fiato. Non voleva farsi sentire così da lui, ma continuò anche con la voce rotta dal pianto. - ...e non ti ho lasciato solo...Non potrei mai. Non posso. Ho fatto troppa strada per ritrovarti, ci siamo già lasciati una volta, e non accadrà mai più. Io starò con te per sempre. - Ribadì.

Fù così che l'alieno versò un'altra lacrima per lei, un'altra perla solitaria che corse giù per la sua guancia. Si alzò ancora stringendole la mano invitandola a fare lo stesso; la condusse a passo lento in plancia ed aprì la porta.

La volta celeste troneggiava su di loro, nell'infinità dello spazio. - La vedi quella stella laggiù? - Le indicò un punto lontano, in cui brillava una luce rosea. - Porta il tuo nome. Le ho parlato tante volte, le ho raccontato così tante cose. Quando cercavo di avvicinarmi, rischiavo ogni volta di bruciarmi. Proprio come te. - Con la punta delle dita accarezzò la sua guancia, ormai bagnata da acqua salata.

E' necessario dirlo? - Le chiese ancora. Nessuno sarebbe stato al posto suo, stavolta.

Lei lo guardò ancora in lacrime, lo fissò intensamente, lasciando a lui la scelta, così il dottore la attirò a se abbracciandola; la ragazza lo strinse di rimando, in attesa.

Lo sussurrò appena, in un soffio, in un attimo.

Si sciolse lentamente dalla stretta della ragazza e le posò ancora una mano sulla guancia.

- Rose Tyler. -

Pronunciò il suo nome scandendo le lettere, quasi a voler assaporare il loro suono e ad imprimerlo bene nella sua mente. Il battito del cuore di Rose raddoppiò, le pareva quasi che rimbombasse nella grande stanza.

-...Mi dispiace...- le disse piano. Le posò entrambe le mani sulle tempie e la addormentò, sorreggendola mentre lei crollava nel sonno.





Note: Prima di tutto la cosa più importante ossia un GRAZIE immenso, grandissimo ad AmeliaRose, margherita tennant, MARS88, MadWolf e DoctoRose91 per aver recensito per i complimenti! Il capitolo parla da solo, quindi non dirò molto...Spero che vi sia piaciuto, e che non vi sia venuto un infarto alla fine ;) Se la leggete e vi piace chiedo solo una piccola recensione, anche solo per sapere se l'avete apprezzata, o se avete consigli! :) Comunque Ringrazio moltissimo anche tutti quelli che leggono e basta, ora le visualizzazioni sono quasi a 100 *si commuove*. Grazie, grazie, grazie ancora a tutti!

  
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