Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: _kissmeback_    22/11/2012    3 recensioni
Os ispirata ad Andrea, il ragazzo gay ucciso dall’omofobia, a 15 anni.
È mattina.
Un altro giorno a convivere con le prese in giro.
Un altro giorno a cercare di essere forte, ma non riuscirci.
Un altro giorno nella mia città, Roma.
Voglio andare via, scappare da loro.
Loro chi sono? I miei compagni di scuola, i vicini di casa, coloro che sanno solo criticarmi e scappare da me.
Gli omofobi.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Io porto i pantaloni rosa.

Os ispirata ad Andrea, il ragazzo gay ucciso dall’omofobia, a 15 anni.
 
È mattina.
Un altro giorno a convivere con le prese in giro.
Un altro giorno a cercare di essere forte, ma non riuscirci.
Un altro giorno nella mia città, Roma.
Voglio andare via, scappare da loro.
Loro chi sono? I miei compagni di scuola, i vicini di casa, coloro che sanno solo criticarmi e scappare da me.
Gli omofobi.
Ho 15 anni e ho da poco realizzato di non essere come la maggior parte dei ragazzi. Io vado controcorrente. Io non sono come loro. Sono diverso. Sono gay.
Ci fosse un persona che mi chiamasse così, “gay”. E invece nessuno lo fa, tutti mi chiamano “frocio” e mi insultano solo perché hanno paura di ciò che sono, hanno paura del diverso.
Perché mi insultano? Proprio perché hanno paura.
Io sono una persona. Come tutte le altre.
Questo era ciò che mi ripetevo fino a qualche tempo fa, ma nessuno la pensava così.
E ora anche io penso come loro.
Sono inutile. A cosa serve un omosessuale?
A cosa serve uno stupido quindicenne diverso da tutti gli altri?
A niente. Io non servo a niente.
Sono rimasto incastrato nei giudizi della gente, e ora non riesco più a uscirne.
Sono diventato ciò che loro dicono.
Oggi non andrò a scuola, no.
Stasera probabilmente non andrò nemmeno a letto, perché la mia giornata finirà prima.
Questa sarà l’ultima giornata.
Io mi vergogno di esistere, di essere quello che sono, ma sono semplicemente io.
Non posso cambiare. Non riesco.
Gli omofobi non sono ragazzi che fanno scherzi di cattivo gusto. Sono persone che ti istigano a suicidarti.
Persone che vogliono che tu sparisca.
Entro su twitter, vado nelle menzioni.
Le solite cose.
frocio del cazzo, levati dalle palle”.
“che ci fai ancora qui?”
“perché esiste gente come te?”
“senza froci come te sarebbe un mondo migliore”.
Potrei andare avanti a leggere queste cose, ma mi fermo.
Fa troppo male.
Cancello l’account, e così faccio anche con quello di Facebook.
Eccoli, i famosi giudizi su di me.
Giudizi ossessivi che portano alla morte chi ama.
Sei gay? Sei lesbica? Sei etero?
Io penso che sia comunque amore. Il sentimento è sempre quello, ma loro non lo capiscono.
Loro pensano che uno come me non sia capace di amare.
Sono tutti capaci di scrivere belle cose sul web, come #noalcyberbullismo e #iorispettogliomosessuali.
Ma poi, nella realtà, non ti tirano su il morale.
Ma ora basta, ora non dovrò più sopportare tutte queste cose.
Perché io posso mettere fine a quello che sto passando.
Mi spunta un sorriso debole sulle labbra.
Apro la finestra di camera mia. Si vedono le macchine, abbastanza piccole, dal quarto piano.
Un salto abbastanza alto per riportare gravi lesioni interne. Abbastanza alto per romperti l’osso del collo.
Abbastanza efficace per mettere fine a una vita inutile.
Mamma e papà sono al lavoro. Gli ho fatto credere che sarei andato a scuola, ed ora eccomi qui.
Quando ti ritrovi faccia a faccia con te stesso ti viene paura.
Prendo un bel respiro. Salgo sulla ringhiera di protezione di quel balconcino angusto.
E poi, il vuoto.
 
 

 
 
 
Ciao. Ho deciso di scrivere questa cosa quando ho saputo di Andrea.
Per chi non sapesse cos’è successo, questo ragazzino 15enne si è SUICIDATO A CAUSA DELL’OMOFOBIA.
si permettono di giudicare una persona senza nemmeno sapere cos’ha da dire, cos’ha da darti. Perché ognuno ha qualcosa da dare.
Lui aveva amore. Un amore diverso da quello che noi conosciamo, ma era pur sempre amore.
Basta, non vi dico altro, se avete letto spero di avervi fatto capire quanto fa schifo la nostra società, se così la si può definire.
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: _kissmeback_