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Autore: RosenRot    10/06/2007    0 recensioni
Allora, che dire di questa storia? Innanzi tutto è la prima che pubblico. Speriamo bene!:) Beh, oltre a tutti i personaggi di Takehiko Inoue, che a dir mio è un genio, ci sono anche persone di mia "semi" invenzione! Ah si, ancora una cosa : - le virgolette di dialogo sono : "" - le virgolette di dialogo tra la protagonista dentro di se sono : <> - le virgolette di dialogo per telefonate, sms ecc. : >< Scusate il disagio!:)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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LA SCALATA AL SUCCESSO 5 Quella corsa in moto non era come le altre, era diversa.. Non saprei dire perché.. Di solito era tutto molto normale.. Oggi no.. Tra noi 2 e “lei” c’era qualcosa di strano.. Arrivammo in un posto, a me familiare.. come potevo dimenticarlo!?!?!? Era il posto dove ci siam visti per la prima volta.. Parcheggiò la moto sotto un albero in fiore.. Era un albero di ciliegie.. Era arrivato il momento di parlare.. “Comincia tu..” dicemmo insieme Risatina di entrambi.. Forse stava tornando tutto alla normalità speravo in me stessa “Bene, mi sembra il caso di spiegare tutto..” cominciò lui “Si mi sembra proprio il caso..” gli risposi Ci sedemmo su un prato.. Sotto agli alberi.. “So, ho sbagliato ieri sera, sono stato un idiota, ma non so, mi è venuto normale, e non chiedermi perché l’ho fatto, perché non saprei cosa risponderti. Ma il problema è un altro. Ho cambiato scuola e pure squadra di basket.. So, ti è stato detto, e ti sarai offesa di certo perché tutti lo sapevano e tu no.. Ti ho portato qui per dirtelo perché volevo che l’atmosfera fosse “nostra” e non con mille persone accanto..” “Ma scusa, ogni posto è quello giusto! Bastava prendere e andare da qualche parte soli.. Perché qui!!!!” “Alex, calmati.. Qui perché è il luogo in cui ci siam conosciuti quasi un anno fa, e io volevo dirti tutto qui.. Ho cambiato squadra e scuola, perché tutti volevano il massimo da me, avevo io le redini della squadra in mano, e per un po’ questa cosa può esser bella e farti sentire importante, ma dopo un po’ stanca, e quindi ho fatto un cambiamento drastico.. come hai fatto tu.. La voglia di cambiar casa, il tatuaggio che farai, pensi che a questo io non ci ho fatto caso? Stiamo crescendo, non siamo più bambini, e la vita va avanti..” concluse Le ultime parole son state come una lama fredda e crudele nel mio cuore.. Aveva ragione, stiamo crescendo, non sono più una bambina, e la voglia di cambiare casa e di farmi quel tatuaggio ne sono la prova lampante.. Sapeva sempre quello che diceva.. Non per questo lo vedevo sempre come quella figura in stile paterno, che mi dirigeva sempre verso la strada giusta.. “E’ vero.. Non per questo sai sempre come farmi ragionare..” risposi finalmente dolcemente “Vedi, era difficile? No.. Comunque, che ne pensi?” “Del fatto del basket? Della scuola? Sai che son felice!! Se vai allo Shohoku sei più vicino alla mia scuola, così evito di farmi km su km a piedi.. Si si meglio!:)” conclusi felice Ma le sorprese, qualcosa mi diceva che non fossero finite li.. Infatti.. “Alex, c’è una cosa che non sai.. e DEVI sapere..” continuò lui “Ehhh??? Cosaaaa?? SONO CURIOSA DIMMIII!!!!” risposi in uno stato tra felicità e curiosità “Hai presente il fatto della casa, che mi hai detto di andar a vederla prima?” “Siiiii!!!!! Continua.. ti ascolto..” risposi ancora più felice “Ecco, come dire, a tua insaputa son andato a vederne un 4.. e ne ho trovata una, io sono propenso ad affittar quella.. Ora sta a te.. Andiamo a vederla?” “NON POSSO CREDERCII!!!! CHE BELLOOO!!! SI SI SI SI SI DI CORSA!!! ANDIAMO SU SU !!” gli risposi prendendolo e tirandolo per un braccio verso la moto.. Non disse nulla, sorrise e dovette seguirmi.. Sembravo una bambina che vedeva le caramelle oppure che si sente dire che le arriverà un regalo.. Risalimmo in moto, questa volta era ancora una volta diverso, ero felice, perché sapevo che era tutto chiaro, non c’eran segreti.. Dopo una corsa, di quelle che ti danno una tale ebrezza, dolce ma allo stesso tempo inebriante.. come un buon bicchiere di vino, arrivammo in un quartiere carino, come quello di casa sua, davvero un bel posto.. L’appartamento era stupendo, carino, vicino al mare, non so nemmeno io come descriverlo, credo che per tutto il tempo che Mike me lo illustrò, ero con gli occhi che brillavano, ero felice.. Cavolo se non lo ero.. “Allora, com’è? Ti piace?” mi chiese quando finimmo il giro, e ci ritrovammo nell’entrata, dove ci sedemmo sul pavimento “Che domande faiii!!??!?!!? Ovvio!!! E’ bellissimo!!! Mi piace da morire!!! Voglio questo!! Siii!!” risposi “E allora, prendi quel cartello che sta fuori della porta e portalo dentro che li non serve a nulla” “Ma scusa, prima non devi chiamare l’agenzia, e dirgli che lo vogliamo, ecc. e zio?” “E’ qui che ti sbagli.. Perché questo appartamento da 3 giorni è nostro.. E non in affitto.. I tuoi ed i miei, apposta per mandarci fuori, l’han comprato direttamente, e da 3 giorni ne siamo i proprietari..” concluse con un sorrisone.. Io non sapevo cosa rispondere! Ero in preda alla felicità più grande di sto mondo.. Si, finalmente ero felice.. Si..
  
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