Fanfic su artisti musicali > Good Charlotte
Segui la storia  |       
Autore: s t e l l i n a    10/06/2007    6 recensioni
Nicole Austen, Canadese in vacanza a Roma, incontra, grazie ad una serata di divertimenti, i Good Charlotte. Trova un particolare feeling con Joel Madden, anche se inizialmente è fermamente convinta di odiarlo per la sua arroganza e presunzione...due caratteri simili, riusciranno a compatirsi?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


CAPITOLO 20

Jill infilò le chiavi nella serratura e spalancò la porta, lasciando entrare i ragazzi.
Subito Benji e Billy si andarono a buttare sul letto, mentre Paul aspettò che le ragazze chiudessero la porta alle sue spalle.

Indi, mostrò una tenera faccina triste, spalancando gli occhioni e sbattendo le ciglia come un bambino.

- Ragazzi...ma Chiara non la invitiamo??- domandò, imitando una vocina supplicante e capricciosa.

Le due ragazze si voltarono contemporaneamente, sbuffando.

- Eccheppalle però...tu però ce l'hai con sta Chiara, eh...- aggiunse Sophie, sorridendo e scuotendo appena il capo.

Ma non potè resistere a quello sguardo tenero, così allungò una mano verso il ragazzo.

- Avanti, dammi il cellulare che la chiamo. Ma non credo che voglia venire!- disse, con tono appena scocciato. Quella ragazza non le era mai piaciuta, questo era chiaro. Ma le dispiaceva rifiutare un favore ad un amico.

Il viso di Paul s'illuminò di colpo.

- Grazie Sophy!!- esclamò, entusiasta. Indi infilò la mano nella tasca dei jeans ed estrasse il telefono - tu prova comunque a chiamarla, magari accetta pure!-

La mora gli strappò il telefono dalle mani, quasi fulminandolo con lo sguardo.

- Lo faccio solo perchè sei amico di Benji.- mormorò, scorrendo i numeri nella rubrica per cerclarlo. Poi, però, alzò lo sguardo e vide un'esagerata e finta smorfia di profonda tristezza dipingersi sul volto dell'amico. Senza trattenersi, la ragazza scoppiò a ridere...era troppo buffo! Quindi si sporse e gli stampò un bacio sulla guancia. - Sto scherzando, Paullino!-

L'espressione di Paul velocemente mutò da triste a sconcertata. Inarcò un sopracciglio, puntandosi un dito al petto.

- Paullino??- ripeté, senza capire.

- E' il tuo nuovo soprannome. E' stupendo, vero?- dopodiché, la ragazza, si portò il cellulare all'orecchio, zittendolo con un secco movimento della mancina.

Ma Paul non le fece caso. Rimase nella stessa posizione, con la stessa faccia sconcertata.
Voltò appena il capo verso Benji, Billy e Jill, che ridacchiavano stravaccati sul letto.

- Mi ha chiamato davvero Paullino?? Ma che razza di nome è?? Sophy, davvero, ma tu non ce la fai più!!- continuò, tra lo sgomento e l'ironico.

Benji aprì bocca, facendo per dire qualcosa, ma fu zittito da un altro gesto di Sophie. Chiara aveva risposto al telefono.

- Ciao Chiara, sono Sophie. Mi dispiace per quello che è successo. Noi siamo nella nostra camera d'albergo. Vieni? No, non c'è Nicole. Ok. Sì, la via è quella che ti avevo accennato sta sera. Terzo piano. Certo. Ti aspettiamo. Ciao!- parlò velocemente la mora, muovendosi lentamente per la stanza. Sebbene non sopportasse quella ragazza, aveva cercato di mostrarsi gentile con lei...e c'era riuscita benissimo, perché Chiara aveva accettato di raggiungerli al più presto.

Infine, quando ebbe finito la telefonata, Sophie si voltò verso Paul e sorrise soddisfatta.

***

- Così vi conoscete da otto anni, giusto?- domandò Joel, accarezzando dolcemente il braccio di Nicole.

Dopo aver pulito il pavimento, si erano sdraiati sul letto e, per la prima volta, stavano parlando pacificamente e serenamente da più di mezz'ora. La ragazza non credeva che si potesse chiacchierare così bene con lui. E neanche lui, probabilmente, l'aveva mai pensato. Strano come si stessero allontanando sempre di più dalle idee che avevano quando si erano appena conosciuti.
Joel non era poi così stronzo come sembrava, e Nicole non era così tanto sclerata e pazzoide. Anzi, c'erano dei lati di lei che erano molto dolci e teneri. Erano un po' nascosti, forse, ma c'erano...e di questo il ragazzo era sicuro.

Lei sorrise, annuendo debolmente con il capo e costringendo ad interrompere la catena di pensieri del ragazzo. Era stanca, ma voleva continuare la conversazione.

- Jill e Sophie si conoscono da più tempo. Si conoscevano già da tre o quattro anni prima che le incontrassi.- faceva fatica a parlare e manteneva un tono basso e roco.

Anche Joel sorrise, continuando ad osservarla. Aveva ancora i capelli umidi, e qualche goccia non si era ancora asciugata dal suo viso.
Improvvisamente si accorse che, sebbene fosse pallida e avesse gli occhi ridotti a fessure, era tremendamente bella. E non quella bellezza da top model, come quella di Jill, ma un altro tipo di bellezza.
Nicole era unica. E questo, agli occhi del ragazzo, la rendeva splendida. Aveva gli occhi di un marrone così chiaro, che avrebbero potuto confondersi con il colore dei suoi capelli, quasi biondi. E quando sorrideva, le si formava una leggera fossetta nella gota destra.

- Allora siete davvero molto unite. Siete tre amiche fantastiche, a quanto ho capito!- esclamò, senza smettere di sorridere.

- Sì, lo siamo. Da quando avevamo sedici anni abbiamo sempre vissuto insieme e ne abbiamo passate di tutti i colori. Tra gli scleri di Jill, tra le paranoie di Sophie e i miei momenti di scazzo...abbiamo condiviso ogni tipo di situazione. Ci vogliamo davvero bene. Quelle due sono la mia vita, e io non smetterò mai di ringraziarle di esistere.- asserì, con gli occhi quasi socchiusi.

Probabilmente l'effetto dell'alcool non era ancora andato via, e la ragazza non si rendeva neanche conto di quello che diceva. Ma una cosa era certa: era sincera.
Quelle parole uscirono così dolcemente sentite dalle sue labbra, che fecero quasi venire la pelle d'oca al ragazzo.
Gli venne voglia di stringerla nelle sue braccia, di baciarla.

Ma non lo fece. Voleva sentirle dire qualcos'altro. Era estremamente curioso.

- Ma che carina che sei! Siete davvero un bel gruppo. Beh, anche io e i ragazzi lo siamo, eh. Ma...dimmi: quanti ragazzi ha avuto Jill?- buttò lì una domanda, curioso.

Nicole ci pensò qualche secondo, poi lasciò andare un sorrisino.

- Sono troppi da contare.-

Anche Joel si zittì per qualche secondo. Poi ricominciò.

- E tu, Niky? Quanti ne hai avuti?- azzardò, approfittando della strana calma che caratterizzava la ragazza, quella sera.

- Anche i miei non potrei contarli. Anche se, ti assicuro, ne ha avuti di più Jill. Perchè lei è bellissima, e questo lo sanno tutti. E tutti s'innamorano subito di lei. L'unico problema è che lei, come me, ha un carattere estremamente complicato...che per alcuni può diventare quasi insopportabile. Per questo motivo, fino ad adesso, non è stata con nessuno per più di sei mesi.- spiegò, stropicciandosi gli occhi.

- Capisco. Beh, io non mi sono innamorato subito di Jill.-

Nicole sorrise.

- Infatti, e per questo ti adoro. Mi sembra impossibile che ci sia qualcuno al mondo che non ami lei solo al primo sguardo!- esclamò, alzando appena la voce.

- Beh, anche io dico che indubbiamente è una bella ragazza. Ma, sai com'è, dopo tanto tempo d'esperienza con le donne ho imparato a guardare anche oltre all'aspetto fisico. E poi tu, la Sophie e la Jill siete tre bellezze completamente diverse. C'è chi preferisce le bionde, c'è chi preferisce le more...e c'è chi preferisce le castane, come me.- asserì, facendo l'occhiolino.

La ragazza arrossì di colpo. Sbagliava o la conversazione stava prendendo una piega troppo tenera?

- Cos'è, adesso fai anche l'esperto?? Sentiamo, che grande esperienza avresti avuto tu con le donne??- aggiunse allora, ironica, nel tentativo di smorzare quell'atmosfera. Non aveva mai gradito le situazioni troppo sdolcinate e romantiche...era fatta così. Preferiva buttarla sempre sul ridere.

L'espressione di Joel mutò improvvisamente. Diventò quasi offeso.

- Hey, bella mia! Vuoi insinuare che io, il grande Joel Madden, non avrei potuto avere una grande esperienza con le donne?? Tu non ti rendi conto di cosa stai dicendo! Io conosco le donne alla perfezione, come le mie tasche! Sono meglio persino di "Hitch"!!- esclamò, ironico.

Nicole scoppiò a ridere di gusto.

- Scusa, ma non ti posso proprio paragonare a Will Smith!!...semmai tu sei "Hitch" dei poveri!!- lo prese in girò, rotolandosi quasi tra le lenzuola per le risate.

Ma Joel, questa volta, fece un'espressione realmente offesa. Così le tocco avvicinarsi e dargli un bacio per farsi perdonare.
Fece per tornare a sdraiarsi, ma lui la trattenne con le braccia. La fece appoggiare al suo petto.
Poteva sentire i capelli, ancora leggermente bagnati, sfiorargli il mento. E il suo cuore batteva velocemente, da quella posizione riusciva a sentirlo.

Nicole chiuse gli occhi, affondando il viso nella maglietta del ragazzo. Era difficile ammetterlo, ma stava passando dei bellissimi momenti.
In fondo erano una coppia...no? Perchè non potevano comportarsi come tutte le coppie normali, invece di scannarsi ogni volta?
Sentiva che qualcosa stava cambiando, e non poteva fare niente per evitarlo.

Così, senza che se ne rendesse conto, le sue labba si dischiusero.

- Mi piaci tanto.- mormorò solamente al suo ragazzo, prima di addormentarsi.

***

Chiara arrivò una mezzoretta dopo.
Si era cambiata. Non indossava più quella minigonna e quel top, ma semplicemente un paio di jeans ed una giacchetta. Aveva legato i capelli in una coda alta, e le sue labbra non erano più colme di lucidalabbra.
Era quasi difficile riconoscerla, completamente struccata.

Paul sorrise, andandole incontro.

- Ciao Chiara, tutto okay?- domandò, preoccupato.

Ma lei gli rivolse solo un cenno, di risposta. Era livida in viso. Probabilmente era ancora arrabbiata per quella storia di Nicole.
Si sfilò la giacchetta, la appese di fianco alla porta, ed andò a sedersi sul letto con gli altri.

- Allora...- esorsì Sophie sorridendo - che si fa adesso? Volete andare subito a dormire?-

Jill si rizzò in piedi.

- Giochiamo a Poker!! Io ho le carte in valigia!- esclamò eccitata, andando a rovistare in una piccola valigia buttata malamente vicino all'armadio.

Anche Benji fu d'accordo, ma ad una condizione.

- Giochiamo a coppie, ed ogni volta che una coppia che perde deve togliersi un indumento!- dettò le regole, ironico.

Ma gli altri le presero seriamente. Sophie si mise in coppia con lui, Jill estrasse le carte e si mise con Billy. Così anche Chiara e Paul parteciparono.
Cominciarono a giocare, chiacchierando divertiti.

La prima coppia che dovette spogliarsi furono la bionda ed il suo ragazzo.
Ma alla fine rimasero tutti in intimo.
E si addormentarono così, rannicchiati sul letto, ognuno con il proprio ragazzo, ridendo per ogni minima cavolata. Persino Chiara accettò di rimanere abbracciata a Paul per il resto della notte.

***

Eccomi!...
Non ci ho messo tanto questa volta, no?
=)
Questo capitolo e' dedicato alle mie due migliori amiche. Ragazze,grazie x tt quello che state facendo per me,vi voglio davvero tantissimo bene!! <3
Finalmente e' finitaaaaaaa la scuola. Non vedevo l'ora!! Siamo in vacanza!! Olèèèè.
*me troppo contenta XDD*

Vi ringrazio tantissimo!
Un particolare bacione a:
Frytty
Laura Joe
lulamae
Lady Numb
bloody_tears
Leila86

che continuano a seguirmi! Grazie ragazze!!

Alla prossima!!
Un bacione a tutti!
Niky <3

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Good Charlotte / Vai alla pagina dell'autore: s t e l l i n a