Una donna per amico
Ovvero lezione numero uno: come sciropparsi un anello.
- Matt, che cavolo stai facendo?? -
Takero trattenne una risata nel
vedere il fratello maggiore praticamente disteso sotto il suo letto, nell’atto
di cercare qualcosa.
-Pensavo fossi intelligente! Secondo
te che sto facendo? - gli fece eco da quella posizione, il duro della
situazione pizzicato nell’ orgoglio.
T.k. indovinò subito che Yamato
Ishida, stava attraversando la fase pomeridiana dei grugniti: meglio lasciare
correre. Si passò una mano dietro la nuca, osservandolo ancora
mentre sembrava un contorsionista.
-Bhe, mi scusi mister-buon-umore!.-
Yamato sospirò. Lo
si vide alzarsi in tutto il suo splendore, per poi mettersi a spolverare
i suoi jeans.
-È che non trovo una cosa...-
-Che cosa? Avanti… dimmelo!-
-Un… un anello!-
Il silenzio riempì immediatamente la
stanza, poi una risata ironica la invase. Takero non
potè trattenersi e Matt fece l’indifferente.
-Apposto di ridere… da quanto tempo
non puliamo lì sotto? Abita di tutto oramai.- disse quelle frasi sbuffando e
con l’obbiettivo di cambiare discorso.
Il figlio maggiore degli Ishida,
però dovette aspettare che l’allegria di T.k. svanisse del tutto.
- Non c’è assolutamente niente da
ridere. - aggiunse contrariato
quando i suoi occhi si rispecchiarono nei medesimi del fratello.
- Ti sbagli! - gli rispose l’altro
con una smorfia.- A chi lo darai a Jun?! -
L’espressione di terrore del
digiprescelto non si può descrivere, fu così vera e così naturale che Takero scoppiò di nuovo a deriderlo, felice come non mai.
- RIDI, ridi
pure! - Matt era più stizzito del solito, uno sguardo di amarezza gli colorò il
viso.- È un anello importante per me! Me l’ha regalato la mamma… non me ne
separo mai… non capisco davvero dove sia andato a finire! -
Ciò dicendo il digiprescelto
controllò il suo comodino.
- Pensa, dov’eri l’ultima volta che
lo avevi al dito? -
Matt sospirò incrociando le braccia.
- A casa di Sora… - il ragazzo
arrossì sotto lo sguardo malizioso del fratello. - Bhe…lei mi dà una mano con
la letteratura…e… - Matt fece un moto di stizza, l’ennesimo.- E non
sono sotto interrogatorio. - concluse piccato.
T.k. sorrise dolcemente al fratello
maggiore. Quel suo modo brusco lo conosceva fin troppo bene, lo utilizzava quando era imbarazzato... –Dobbiamo estendere le
ricerche! Oltre ad andare da Sora… Ieri non hai dormito da Izumi?!-
Il volto di Matt si illuminò.
- Per una volta
fratellino, hai proprio ragione! -
--
Sora rideva di gusto davanti al
volto gioioso di Mimi. La ragazzina le raccontava nei minimi particolari la sua
mattinata. Intanto il suo cuore, pensava al prossimo incontro pomeridiano con Matt.
Il ragazzo recuperava le lezioni di letteratura da lei, soprattutto perché, al
rientro dalle vacanze primaverili ci sarebbe stato un esame molto impegnativo….
Lui come al
solito, aveva indossato una delle sue tante maschere di cera, dicendo che non
gliene importava niente della scuola. Insomma non è che le aveva
chiesto esplicitamente dell’aiuto… ma perspicace lei gli si era rivolta
con gentilezza, senza ferire in alcun modo il suo orgoglio.
Così si limitava a spiegarli la letteratura
nel salone arieggiato di casa sua, e avrebbe passato in quel modo, se solo lui
glielo avesse chiesto tutte le settimane di vacanze
che restavano!
E ora lei e Mimi andavano sotto il
sole troppo cocente in un bar, dove avrebbero depositato le loro ultime forze.
Non osò deviare le convinzioni
dell’amica, ma ci trovava qualcosa di tremendamente famigliare… in
quell’oggetto.
-E dimmi, chi te l’ha regalato…?-
Mimi sorrise furbamente era la
domanda che si aspettava.
-Dunque come sai ho passato la
mattinata da Izumi, mi doveva aiutare con la matematica… Poi ci siamo messi a
giocare a computer… - la ragazzina arrossì leggermente.- è sempre molto gentile
con me, e poi è davvero cresciuto durante la mia assenza.-
Questa riflessione colpì in modo
favorevole Sora, era la digiprescelta dell’amore e a volte riusciva a vedere al
di là delle apparenze.
-…Si! È davvero diventato carino,
alto, intelligente. I suoi occhi neri così profondi poi…-
-SORA!- urlò immediatamente Mimi con
quel suo solito tono di voce che tanto la contraddistingueva.
La testa dai capelli ramati, sorrise
dolcemente, notando che la reazione dell’amica era molto insolita… solo con
pura malizia aveva pesato quelle frasi! Quindi scoppiò a ridere, appena vide le
guance dell’ex-newyorchese colorarsi di un rosso porpora.
-Ti piace Izumi!!!-
Mimi attonita, continuava a
camminare al suo fianco, verso un bar ancora lontano.
-Io…Io…- balbettò impacciata, mentre
i suoi capelli castani venivano colpiti da una brezza leggera.
- Ah, il caldo e la primavera! Non ti fanno ragionare amica mia!-
--
-IO…sono rovinato! Matt mi scuoierà
vivo!!-
Koushiro si tenne la testa tra le
mani e Joe gli lanciò un’occhiata curiosa. Era arrivato da poco e l’aveva
trovato già in quello stato.
-Mi spieghi che è successo?-
-Ma niente!!
Mimi mi ha fregato dalle mani il suo anello e mi ucciderà di sicuro!.-
-Chiedigli una morte dolce, ti
accontenterà… è il digiprescelto dell’amicizia dopotutto. E poi non hai avuto una adeguata ricompensa?.-
-Che vuoi
dire?- fece il rosso con gli occhi a puntino.
-Bhe Mimi quando riceve un regalo
distribuisce baci e abbracci come caramelle.-
-AAah!...Non è questo lei…- Koushiro
agitò la mano-…me li da anche senza i regali.-
-COSA?-
Izumi si fermò immobile, una goccia
di sudore scombussolò il suo volto. Jyou lo interrogava con lo sguardo.
Il rosso sorrise con fare innocuo e innocente. -BHE… quando siamo soli… e quando
vuole i miei appunti di matematica, mi si attacca al collo come una piovra.-
-Ah…Dimentico… ogni tanto che stiamo
parlando della solita Mimi.-
Izumi fulminò l’universitario con lo
sguardo. –Guarda che Mimi è diversa. Lei è cambiata!-
Alzò la voce, era la prima volta che
si arrabbiava veramente con lui.- Non è solo per i capelli castani, ma è più
umile… è
Jyou sorrise e chiese scusa. Il
sentimento che nutriva il rosso per
Koushiro si lasciò sfuggire un sorriso mesto. Quando lui si era innamorato di quella
donna-brio, lei amava Matt, quando aveva trovato il coraggio per esporsi… lei
stava partendo per una città lontana. New York, troppo lontana e l’ultima volta
era felice al fianco di Micheal… e ora? Ora Izumi si doveva fare forza. Prima
che, il destino gliela avrebbe portata di nuovo via e prima che il cuore gli
scoppiasse travolto da feroci sentimenti: doveva gridarle quel “ti amo”... Perché non si era spento, soffocato dal tempo e dalla
lontananza.
Oddio, non che glielo avrebbe
gridato… così l’avrebbe stordita…ma…
-Buon Appetito!!-
due voci che si accavallano.
Si voltò sorpreso. Cosa aveva davanti agli occhi?
Una tavola bandita.
-Ma quando?-
-Quando eri perso tra i tuoi piccoli
pensieri.-
-Ottima la lasagna!- Taichi ingoiò
in un sol boccone la pietanza. –Questa è la mia seconda casa! L’ho sempre detto
io… pensa che –Il castano si voltò verso Joe.- Oggi io
e Kari abbiamo innaffiato le piante! Mia madre ci ha cucinato del brodo! Ma si
può con quest’afa e con questo caldo? Quindi dato che lei se l’è svignata… mangia
da Yolei, io sono venuto a vedere che combina il mio Koushi-kun!
Ah amo le vacanze primaverili!...Allora che mi dici
mister Titanic?!-
-Titanic?- sorpreso il digiprescelto della saggezza, guardava quello
scambio di piatti. Erano le quattro e quelli pranzavano, dopo avergli
saccheggiato il frigo.
Così fissando lo sguardo su Jyou che
prendeva un po’ di tiramisù, si ricordò dei suoi problemi.
-AHH… MATT MI UCCIDERà
VIVO!-
Poi aggiunse:-Perché
Titanic??!-
--
-Takero muoviti!!!!-
Un ragazzo con i capelli bagnati
uscì dal portone di casa. –Non mi dai neanche il tempo di respirare!-
-Fa caldo e dobbiamo muoverci!-
-Uffa!!-
Una figura esile arrivò proprio in
quel momento, sulla strada che stavano percorrendo. Takero sentì le gote
arrossarsi violentemente.
-Ah! Ciao Kari!- Matt lo fece
sussultare.
Scosse i capelli gocciolanti
mentre si liberava anche di quel batticuore. -Ciao!-salutò educato come la solito.
-Mi sembri un cane!- lo rimproverò
Yamato sbuffando e premendosi il cappello su un capo.
-Ciao… ah pensavo di trovarti a casa!...- Hikari sorrise al suo migliore amico.- Yolei è
impegnata con Ken ed io…-
Matt, diede una sonora pacca sulla
spalla al fratello. -La nostra passeggiata è finita. Hikari te
lo affido. Io devo andare ad indagare su molte persone…- La sorella minore di
Taichi sorrise e annuì felice.
-L’ho sempre detto io, vedi troppi
film!- Takero lo rimproverò dolcemente.
Matt si strofinò le mani.- Oh mio
caro quello che sogna sempre ad occhi aperti non sono
solo io… ma tu! Deve essere un vizio genetico!-
-Sì! Bhe Questa dopotutto è la
caratteristica che più amo in lui!- Kari si bloccò. Sgranò gli occhi e arrossì
per quello che aveva detto. Takero divenne viola come i bordi del cappellino di
Yamato.
Quest’ultimo si mise a ridere di
cuore.
-Oh bene! Allora vi lascio sognatori
incalliti che non siete altro!-
Gli occhi azzurri di Takero
lasciarono per un attimo la figura di Hikari e si volsero verso la sagoma già
lontana del fratello. -Ciao signore degli anelli.- sussurrò prima di sfiorare i
capelli di Kari…
--
-Titanic… perché se continuerai a non dire quello che provi per Mimi, ti
spezzerai in due! È giusto Taichi, ho indovinato il tuo pensiero?-
Il castano battè
un colpo sulla spalla dell’universitario, ingoiando.-Come
sempre fratello!- aggiunse con il suo tono allegro e spensierato.
Izumi assisteva sconcerto, a quello
scambio di battute e ancora doveva capire come e quando avevano saccheggiato il
frigo.
-Scusate ma questa metafora non ha senso…-
Taichi rubò gli occhiali a Jyou e se
li mise a mo di psicanalista. –L’iceberg è Mimi e tu sei la nave nel freddo
oceano dell’amore!-
-Mi state prendendo in giro?-
-Ma no! Siamo ragazzi!-
-SANTO cielo! -tuonò all’improvviso
il rosso -E Leonardo di Caprio chi è?? Micheal??!-
Il campanello della sua casa suonò, interrompendo la loro bizzarra
conversazione.
-Ciao Matt!! Amico mio che ci fai da queste parti?!- Taichi rimise sul naso di Joe gli
occhiali e andò ad accogliere il biondo. Quando ritornò per sedersi, giacché
era in piedi, trovò giusto prendersi un yogurt alla
fragola per la fatica compiuta.
Izumi salutò balbettando, mentre Jyou si versò un bicchiere
d’acqua dopo aver sorriso al nuovo arrivato.
-Ciao… Ah Tai ho lasciato tua sorella con il mio fratellino…-
Izumi ancora immobile vicino alla porta li osservava.
-Ah è ora che quei due si mettano insieme!- a chiarirli le idee
annacquate dalla venuta di Mimi, ci pensò Taichi, impeccabile e sincero.
-Ehm… Yamato… posso, posso offrirti qualcosa…?-
Matti so voltò sorpreso nel vedere la figura di Izumi, a trenta
metri di distanza da lui. Alzò un sopracciglio.
-Non sono mica un appestato Koushiro.- disse con un tono
distaccato, ma che tradiva un certo nervosismo.- Comunque no, grazie. E poi Joe
e Taichi si sono divertiti abbastanza a svuotartelo il frigo!-
Izumi ingoio faticosamente sentendo il colletto della sua
maglietta incollato al suo collo. –Eh già!- fece mentre
si avvicinava lentamente raggiungendo i suoi amici nel salone.
Yamato notando quel bizzarro comportamento assunse l’aria di
detective con la quale aveva lasciato suo fratello.
Decise di sorridere e di interrogare per primo il suo migliore
amico.
-Taichi, hai visto per caso il mio anello d’oro? Credo di averlo
perso.-
Il moro lo scrutò.- In verità no! Davvero l’hai perso? Mi
dispiace ci tenevi così tanto a quel coso!-
Yamato posò i suoi occhi azzurri sull’universitario. Jyou
sembrava guardare il pavimento. –E tu?- gli chiese allora, per poi sorridere
allo sguardo vacuo di quello che scosse il capo, non riuscendo a guardarlo in
faccia.
Matt si girò allora quasi divertito verso il rosso.
-Koushiro, tu non è che l’hai visto?-
Izumi sbiancò, faticando a parlare sentendo la lingua incollata
al palato.
-No.- fece debolmente mentre accendeva
il televisore, come per sviare la conversazione.- Com’ era?- osò addirittura
aggiungere mentre Yamato gli riservò un’occhiata sbieca.
-Kuoshiro!- tuonò allora il biondo, seccato per
quelle menzogne.
Izumi trasalì, indietreggiando ricadde impotente su una sedia.
-Io… io…… ecco… vedi…- balbettò incapace di continuare sotto
quello sguardo limpido e minaccioso.
-Koushiro…- sussurrò Joe che se la rideva assieme al castano.
-Ecco, vedi credo che mi sia caduto nel
lavandino… stamattina.-
Yamato divenne incolore mentre le sue
pozze azzurre inquadravano il lavandino super tecnologico della cucina Izumi.
Taichi , afferrando l’occasione non
potè far a meno di aprire il mobile del lavabo.-Ahah!
Allora lo recupero io!- Sentenziò, provocando terrore nel volto di Koushiro,
ilarità sulle labbra di Yamato e una sorta di meraviglia nel volto di Joe.
-NOO!Nonono!- Izumi corse verso il
digiprescelto del coraggio, chiudendo il mobile del lavabo e facendo sospirare
quasi il tubo di scarico di quest’ ultimo.
-Allora?- Matt battè un piede per
terra impaziente di sapere la verità.
-Mimi è venuta a casa mia oggi!- esclamò il rosso, abbassando lo
sguardo,-E ha pensato che quell’anello fosse un regalo
da parte mia!- il volto di Matt sembrò impallidire. –Io l’avevo conservato per
ridartelo, ma me l’ha strappato dalle mani e non ho potuto fare nulla, dato che
anche una M è incisa sopra!-
Lo disse tutto d’ un fiato e si stupì
nel vedere nessun cambiamento sul volto dell’amico. Aprì prima un occhio e poi
l’altro, titubante e speranzoso da quel silenzio. Appena sospirò, certo che
oramai il digiprescelto dell’amicizia non lo scuoiasse… la sua voce tuonò
facendo volare via degli uccellini sull’albero di fronte.
- TU, COSA??? -
--
-Adesso vieni con me e le dici la verità. Non ho intenzione di
perdere altro tempo!-
La scena che Taichi aveva sotto gli occhi in quel momento, gli
fece capire l frasi “ tutto è possibile ” e “ mai dire
mai.” Se glielo avessero raccontato un paio di anni prima, non ci avrebbe mai
creduto.
Allora, c’era Yamato e fin qui nulla di che….
E poi c’era Izumi, che se ne stava per terra in ginocchio,
abbracciando una gamba del suo migliore amico.
-No, Matt ti prego, non puoi farmi questo! Ti prego… con che
coraggio dico a Mmi che mi deve ridare l’anello!
Scusa mettiti nei miei panni!!-
-No e poi no, non lascerò che quella scapestrata se ne vada in
giro con il mio anello! Glielo dirai che ti piaccia oppure no!-
Izumi fece uno sguardo lacrimevole in direzione del moro. Taichi
non potè fare a meno di ridere e i suoi occhi si illuminarono trapassati da
chissà quale idea.
-Ma c’è un modo molto meno indolore…
per riprenderti l’anello.-
-Quale?- fece Joe sistemandosi gli occhiali sul naso e mettendo
a fuoco la figura di Taichi.
-Oh bhe,- fece quello guardando a turno
la faccia di Izumi e quella di Yamato. -Che anche lei lo perda…un piccolo
inconveniente può capitare a tutti! Ahahaha!!! –
Tralasciando la risata malefica che scosse Taichi, a Izumi
quell’idea non piacque lo stesso… tuttavia se poteva aiutarlo a non fargli fare
una figuraccia con la sua Mimi…
Yamato sospirò, in che pasticcio si era cacciato… facendo amicizia
con quei tre! Joe invece si mise a ridere, quando Taichi aprì di nuovo il frigo
di casa Izumi non riuscendo a capire come un ragazzo potesse mangiare tanto.
Continua…
Ciao a tutti voi ed
eccomi qui con questa nuova fan fic!^^ sarà molto diversa da quelle che ho
scritto prima e ve ne accorgerete… fatemi sapere se vi piace mi raccomando un
bacione Sara!