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Autore: _Mezzosangue_    23/11/2012    11 recensioni
[Finale 3 stagione] Klaus è vivo, l'incantesimo di Bonnie non ha funzionato.
Cosa succederà adesso a Elena?
Klaus è deciso a portala con se via da Mystic Falls ma, la proposta di Caroline lascerà tutti senza fiato.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

 
 
Klaus era rannicchiato in un angolo, le ginocchia al petto e il capo poggiato su di esse. Immobile.
Rebekah gli si avvicinò e lo scosse finchè non incontrò i suoi occhi.
-Nick, che diavolo è successo qui dentro? Dov'è Caroline?-
Klaus la guardò con occhi vitrei, come se la sua mente non si trovasse lì.
-Se ne è andata- rispose, piombando nell'oscurità.
 
 
poche ore prima.
 
Caroline stava camminando in una stretto vicolo, affiancata dai palazzi più grandi che avesse mai visto, talmente neri da intimorire l'oscurità stessa. Il suono dei tacchi riecheggiava nell'aria rimbalzando sulle pareti di pietra e inondando lo spazio come una melodia monotona e inquietante. Non si sentiva nient'altro.
La ragazza si voltò, cercando di capire dove fosse, ma tutto quello che vide fu il riflesso delle ombre che si propagavano alle due estremità della strada trasformando la via in un nastro oscuro che impediva alla vampira di vedere oltre qualche metro dal suo corpo. L'unica luce proveniva da se stessa.
Sconfortata, Caroline continuò a camminare avanti, sperando di uscire presto dal quel tunnel buio e silenzioso. L'ansia cominciò a caricarla quando si rese conto di camminare da più di un ora e che intorno a lei nulla era cambiato. Cominciò a correre ma, dopo qualche metro, avvertì una presenza alle spalle. Si voltò di scatto pronta a difendersi ma quello che vide fu solo l'incessante oscurità della notte.
-Chi c'è?- Domandò, mascherando il panico della voce.
La voce che rispose sembrava provenisse non da un'unica direzione, bensì da tutto ciò che la circondava: dalle mura nere, dal terreno, davanti a lei e alle sue spalle. Riecheggiava nell'aria in un sussurro, insinuandosi nella mente devastando ogni altro pensiero. Caroline Rabbrividì sentendo pronunciare il suo nome. La voce continuò a chiamarla, la sua risata riempì il mondo mentre la ragazza riprendeva a correre spaventata da ciò che la inseguiva. Non sapeva dove stava andando o se ci fosse un "dove" a cui arrivare, ma continuò a muovere le gambe cercando di ignorare la voce che continuava a chiamarla.
Il tunnel finì e Caroline si ritrovò in un'ampia distesa nera, non c'erano palazzi, né mura, solo un immensa prateria buia. La vampira ricominciò a correre sperando di seminare chiunque la stesse inseguendo. La visuale ristretta le impedì di scorgere il ceppo di legno davanti a lei e finì per inciampare, atterrando sul terreno fresco.
Caroline strabuzzò gli occhi quando capì su cosa era caduta.
Una tomba.
Il cuore perse un battito quando, sulla lapide, lesse il nome di sua madre.
-No!- urlò in preda alla paura. Si alzò di scatto e in quel momento delle luci, comparse dal nulla, illuminarono la zona, mostrando un cimitero nero. Caroline fu investita da un ondata di panico, il respiro accelerò mentre, freneticamente, leggeva i nomi delle persone sepolte: Elena Gilbert, Matt Donovan, Jeremy Gilbert, Stefan Salvatore, Damon Salvatore, Tyler Lockwood. Si bloccò quando scorse alle sue spalle, una tomba vuota. Si avvicinò con cautela, cercando di ricacciare indietro le lacrime e scorse il nome inciso sulla pietra.
Caroline Forbes .
Davanti a lei c'era la sua tomba.
Si portò una mano al petto come per accertarsi che fosse viva. Lo era.
-Io non sono morta!- Gridò.
-Presto lo sarai- Ecco di nuovo quel sussurro terrificante, stavolta però, capì esattamente da dove proveniva. Si voltò di scatto e trovò davanti a lei un'ombra, una figura terrificante che incombeva sul suo corpo come una nube. Caroline cercò di arretrare ma lo scavo della sepoltura le impedì di muoversi senza cadere.
L'ombra sorrise, sfidandola.
Fu quel sorriso a tradirlo. La nube cominciò a diventare solida ma, Caroline aveva già capito di chi si trattava.
Con suo timore, quasi avesse sperato di sbagliarsi, davanti ai suoi occhi si materializzò Klaus.  Col suo sorriso arrogante, gli occhi furbi e venati dalla malvagità.
-Klaus- disse Caroline con voce spezzata.
-Non avresti dovuto fidarti di me Caroline. Non riuscirai mai ad immaginare quanto questo sbaglio ti costerà-
Con una risata agghiacciante Klaus afferrò le braccia della ragazza e la gettò di sotto, nella tomba. Caroline cercò di muoversi, ma era come se qualcosa la paralizzasse al suolo, incapace di fuggire.
-No!NO!- Urlò, quando il vampiro prese una pala e cominciò a riempire il fosso con una terra rossa.
Una terra rosso sangue.
 
-No!- Urlò Caroline svegliandosi di scatto.  Si toccò freneticamente il viso alla ricerca di terra ma lo trovò pulito. Era stato solo un sogno.
Cacciò un respiro di sollievo cercando di calmare i battiti accelerati del cuore.
Calmati Caroline, era solo un sogno.
Si guardò in torno cercando di scacciare quei pensieri e tornare alla realtà. Anche se, se ne accorse un secondo dopo, la realtà era orribile quasi quanto il sogno.
Che cosa ho fatto. Pensò, tornando con la mente a ciò che era appena accaduto.
Non riusciva a credere di essere andata a letto con Klaus.
Come aveva potuto?
Era una traditrice. Aveva tradito tutti i suoi amici e Tyler. Il suo Tyler.
Perché continuare a ripetersi che lui era il nemico e che lo odiava, quando invece aveva desiderato così ardentemente il suo corpo?
Ora non odiava lui, ma se stessa.
Cominciò a capire il significato del sogno: persino il suo inconscio sapeva che aveva fatto un terribile errore e lo avrebbe pagato.
Coprendosi il corpo nudo con le lenzuola voltò il viso a sinistra, credendo di trovare Klaus, ma non fu così. Lui non c'era.
Devo pensare a come affrontarlo.Si disse. Non dovrà più succedere.
Cercò di scacciare dalla mente quello che era accaduto, di gettarlo da qualche parte in un angolo remoto del cervello e lasciarlo a marcire lì, ma i ricordi continuavano ad affiorarle nella mente come qualcosa di inevitabile, catturandola con i loro sospiri,  i baci, i gemiti, le carezze e il desiderio  incontrollabile di quell'attimo.
Sorrise.
NO! Non posso provare queste cose!Decise.
Scosse la testa cercando di tornare in sé e si alzò dal letto andando alla ricerca dei  suoi vestiti. Li trovò sul pavimento, sparsi un po' dappertutto.  Li infilò e cercò di dare una sistemata ai capelli pieni di nodi.  Allo specchio notò qualcosa sulla parte destra del collo, si avvicinò per vedere meglio e capì che era una ferita, no, un morso.
Klaus l'aveva morsa.
Toccò il taglio quasi guarito con la punta delle dita e ricordò tutto. Come gli aveva offerto il suo sangue e di come si era sentita quando lui si era nutrito di lei.
Era qualcosa di indescrivibile, qualcosa di molto più intimo di qualsiasi bacio.
Ripensò a tutte le volte lei aveva bevuto il suo e a come avrebbe dovuto sentirsi lui.
È terribile, disse, ho davvero esagerato.
Si sentiva ancora peggio adesso, e non riusciva davvero a trovare una spiegazione per il suo comportamento. Era diventata pazza? Può darsi.
Klaus le aveva fatto provare cose che nessuno era stato capace di eguagliare.
Un sentimento incontrollabile e travolgente.
Perché avrebbe dovuto pentirsi di questo?
Perché tu ami Tyler.
Già, per quello. Ma dopotutto, non ne era più tanto sicura.
Sentì dei passi avvicinarsi alla suit. Klaus stava tornando.
Caroline sospirò, preparandosi ad affrontarlo, a dirgli la verità.
Si piantò davanti alla porta d'entrata e aspettò che la oltrepassasse. Con suo stupore, un momento prima che la porta si aprisse, Caroline aveva già capito di chi si trattava.
La porta saltò giù dai cardini cigolando e finendo sul pavimento. Dalla soglia comparve esattamente l'ultima persona che avrebbe dovuto trovarsi lì in quel momento.
Tyler.
-Caroline!-  La chiamò il ragazzo prima di superare ciò che restava della porta e abbracciarla. -Ti ho cercata dappertutto-
Caroline venne travolta; non riusciva a credere che Tyler fosse davvero lì. Lo strinse forte e lui la baciò con passione, un bacio che esprimeva tutta la felicità di quell'istante.
-Tyler, ma che diavolo ci fai qui?-  Esclamò lei.
-Sono venuto a prenderti-  Rispose lui prendendole il viso tra le mani, ma lei gliele tolse con uno strattone.
-Tu sei pazzo, Klaus sarà qui da un momento all'altro e...-
-Klaus è appena uscito dall'hotel- un'altra voce familiare penetrò nella stanza.
-Mamma!- Chiamò Caroline disperata. -Cosa?... Perché l'hai portata? Klaus vi ucciderà!-
Era troppo. Che diavolo stava succedendo? 
Li ucciderà, li ucciderà.
-Ascoltami, lei ha tutto il diritto di riprendersi sua figlia e io non ho potuto negarglielo. Adesso non c'è tempo, devi venire con noi- Tyler le prese un braccio cercando di portarla via ma lei si oppose.
-Tu non capisci! Non ci farà mai scappare e poi ucciderà te, mia madre, e anche me!- Ma Tyler non voleva sentire ragioni, era come se tutto il suo buonsenso fosse sparito chissà dove.  L'unica cosa che vedeva era l'incessante bisogno di salvare Caroline ma, non si rendeva conto che salvandola, in realtà metteva in pericolo tutti.
-Lo sai che cosa succede a chi non rispetta i suoi patti- gli ricordò lei.
-Ti proteggerò io da lui-
Caroline era all'limite della disperazione - Non puoi!-
-Caroline...-
-Sai, forse dovresti darle ascolto-  Eccolo lì, poggiato allo stipite della porta rotta con le braccia incrociate e un sorriso terrificante.
 Klaus era arrabbiato.
Liz gli puntò la pistola contro, Tyler coprì Caroline con il suo corpo facendole da scudo.
-Stavolta non la lascerò- dichiarò sfidando il vampiro.
- Sai Tyler-  Klaus entrò nella stanza con passo fluido, come se non stesse accadendo nulla al i fuori del normale, la sua era un espressione di calma innaturale. - Ho sempre ammirato la tua determinazione, ma questa...- si bloccò quando Liz lo puntò con la pistola dritta al cuore - ...Questa è follia-
Caroline cominciò a sudare freddo.
Ancora un pò e il suo cuore avrebbe ceduto alla paura. Non poteva finire bene, lo sapeva.
- Klaus... - iniziò, ma il vampiro la interruppe.
-Spiegami, ti prego, quali speranze credi di avere- disse a Tyler - Hai un piano?-
Un sorriso presuntuoso sputò sulla labbra di Tyler mentre cacciava qualcosa dalla tasca- Io ho questo- 
Tra le mani, aveva il paletto di quercia bianca.
Klaus non sembrò minimamente intimorito, anzi, era come se l'unica arma che potesse ucciderlo non lo spaventasse affatto.
Sospirò.- Non hai imparato niente - Con un movimento fulmineo arrivò alle spalle di Liz e la bloccò nella sua stretta; le mani alla gola minacciando di spezzarle il collo.
-No!- urlò Caroline incapace di trattenere le lacrime di paura.
-Avresti dovuto ricordarlo, Tyler, io sono sempre un passo avanti a tutto-
-Klaus ti prego, non farlo- implorò Caroline.
- Non lo farò, se il tuo ragazzo la smette di giocare a Van helsing e se ne torna a casa, in caso contrario sarò costretto a farlo. Andiamo Tyler,vuoi davvero che la tua amata Caroline perda sua madre? O forse, non la ami più cosi tanto dopo che è stata con me?-
Il sangue di Caroline si gelò.
Ti prego, no.
-Non te l'ha detto vero? In tal caso, sarei onorato di raccontarti quanto è stato fantastico-
Tyler ribolliva di rabbia. Stava per farlo. Stava per perdere il controllo.
Esattamente quello che vuole lui.
-Non ci credo-
-Caroline può confermatelo-
Il ragazzo si voltò a guardarla, lei non riusciva a incontrare i suoi occhi. Si sentiva tremendamente in colpa.
Quando Tyler capì quello che era successo la sua collera raggiunse il limite. Scattò contro Klaus come un animale punta la sua preda ma presto si rese conto che, la preda, in realtà era il predatore.
Un sonoro Crak riecheggiò nella stanza trasformando tutto il mondo di Caroline, in un pozzo buio senza fine. Il corpo della madre si accasciò al suolo senza vita mentre la disperazione s'impossessava del suo corpo.
Tyler si lanciò su Klaus, ma lui evitò il colpo strappandogli il paletto dalla mano e scaraventandolo dall'altra parte della stanza.
Caroline aveva gli occhi appannati dalle lacrime. Si piegò sul corpo della madre urlando il suo dolore.
-Mamma! Mamma!- chiamò, ma Liz restò immobile.
Klaus impugnava il paletto, il suo viso era una maschera di odio, finché incontrò gli occhi di lei. La disperazione di Caroline s'insinuò dentro di lui rendendosi conto di ciò che aveva appena fatto, del dolore che le aveva causato.
Caroline lesse l'indecisione sul suo volto prima di vederlo scomparire.
Se ne era andato, lasciandola lì, sul corpo di sua madre.
 
 
 
*Nel prossimo capitolo*
 
 
-Vuoi uccidere anche me? Per questo sei qui?- Disse.
Klaus abbassò lo sguardo, incapace di reggere la furia dei suoi occhi- Non potrei-
-E invece ti conviene farlo, perché d'ora in poi, ogni respiro che farò, ogni giorno che passerò, lo farò cercando un modo di ucciderti e vendicare mia madre.-
Poco importava dei sentimenti nei suoi confronti, qualsiasi cosa provasse per lui ormai era stata mascherata dall'odio e dal bisogno di vendetta.
 
 
*Angoletto Autrice*
 
Salve a tutti!
Rieccomi con il nuovo capitolo!
Vi è piaciuto? Spero di si!
Come avete notato, ho aggiunto  un pezzo del prossimo capitolo (cosa che conto di fare a ogni aggiornamento) per far accrescere la vostra curiosità!
E anche per farvi capire che non ho intenzione di abbandonare la fan fiction.
Comunque, spero anche stavolta di ricevere tantissimi vostri pareri riguardo al capitolo.
Alla prossima!
 
Con tanto prosciutto,
                                                 
                                                                                            _mezzosangue_

ps. RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!! :)
  
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