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Autore: raptasum    23/11/2012    4 recensioni
Louis e Danielle, amici da due anni.
La vigilia di Natale.
Dublino, da Charlemont Street a Dame Street, shopping in Grafton Street per un regalo per Lou.
Cosa centra Shakespeare?
No, ok.
Quest'introduzione non ha senso.
Entrate, leggete, recensite, non avevo idee per l'intro, all right?
Irish xx
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Now, you have to kiss me.

A Natale tutti hanno bisogno di un abbraccio.
Lo penso tutti gli anni, è una specie di mia tradizione.
Da quando sono partita da Mullingar per studiare a Dublino, nessuno mi abbraccia.
Sono al secondo anno di college, e credo che frequenterò i corsi del Trinity College, che mi interessano.
Non ho molti amici, lo ammetto, ma penso sia molto meglio così: un detto recita “Meglio pochi che buoni”, e la mia professoressa di religione delle medie diceva che “Se alla fine della vita gli amici rimasti si contano sulle dita di una sola mano, allora sono veri”.
E tra i miei conoscenti c’è qualcuno che per me vale di più… Louis Tomlinson, è più grande di me ma è stato bocciato al primo anno del college, perciò abbiamo un po’ di corsi in comune.
Passo la metà del mio tempo con lui, è praticamente l’unico di cui mi fido e l’unico che mi sa ascoltare, mi critica solo a fin di bene e c’è sempre quando ho bisogno di un aiuto… e poi è simpaticissimo, mi fa ridere quando sono triste; e mi incanta con quegli occhioni azzurri da cerbiatto e quel sorriso spettacolare, è bello come un modello ma dannatamente più imperfetto e reale… come se non fosse abbastanza, canta veramente bene, puoi chiedergli qualsiasi canzone che lui si mette a gorgheggiare come un canarino a primavera.
E ora sono qui, in Grafton Street, a vedere se trovo un regalo di Natale adatto a Louis: c’è di tutto, cavolo, e non ho assolutamente idee!
Mentre guardo la vetrina di un negozio di elettronica, mi squilla il telefono, con quell’odiosa suoneria preimpostata: forse dovrei cambiarla, ma alla fine non lo faccio mai.
- Pronto?
- Ciao, Danielle! Sono Louis! – oh, caspita, per poco non mi cade il cellulare nella neve. Lui e la sua dannata esuberanza che tanto mi piace.
- Ciao, Lou! Dimmi pure, hai bisogno di qualcosa?
- Scusa se te lo chiedo, ma torni a Mullingar la vigilia di Natale?
- Non penso… perché? – uh, un appuntamento con Louis in uno dei giorni più romantici dell’anno? Fico. No, di più: strafico!
- Potresti venire a darmi… ripetizioni di letteratura? Non ho capito molto Shakespeare… - okay, lo ammetto, mi aspettavo qualcosa tipo “Ti prego, vieni da me alla Vigilia, non posso stare senza di te”, ma credo che vada bene anche così!
- Va bene! Vengo alle cinque?
- Grazie mille, ci vediamo! – chiude la telefonata, e ci manca poco che vengo arrestata per danni alla quiete pubblica: sto saltellando come un canguro sugli spilli da tanto sono felice!
Uff, però devo cercare un regalo comunque, mancano solo due giorni al ventiquattro dicembre…
***
Okay, tra un’ora devo andare da Louis, questi due giorni sono passati molto in fretta, e l’unica cosa che ho trovato è una cover rossa per l’iPhone; è il suo colore preferito, spero apprezzi.
Mi infilo una maglia a righe nere e bianche e dei pantaloni di velluto rosso cupo, infine delle Converse basse color panna; certo, è piuttosto azzardato mettersi delle scarpe primaverili il giorno di Natale, ma dopotutto devo stare in casa… passo un velo di ombretto rosa sulle palpebre, che secondo le mie amiche risalta i miei grandi occhi marrone chiaro, e mi sistemo i capelli castani in uno chignon ordinato, fermato da uno spillone di legno scuro.
Infine, mi infilo il cappotto nero lungo, lo odio da morire ma tiene molto caldo, e direi che sono perfetta, modestia a parte.
Infilo il quaderno e il libro di letteratura nella mia fidata borsa nera, ce l’ho da quando ho diciassette anni e non si è mai rovinata.
Dunque… considerando che io sono in Charlemont Street e devo andare a Dame Street, che si trova appena sotto Temple Bar… è meglio se chiamo un taxi!
Appena esco, comincia anche a nevicare, perfetto.
E dopo molti tentativi riesco a fermare un taxi, salgo sulla vettura nera, molto confortevole: il tassista mi saluta con un sorriso, e mi chiede:
- Dove la porto, miss?
- Dame Street, grazie.
***
Dopo un viaggio di circa dieci minuti, arrivo a destinazione: pago il tassista e scendo proprio davanti al condominio dove abita Louis.
Suono il campanello, e dopo pochi secondi il citofono gracchia qualcosa che dovrebbe corrispondere a un “Chi è?”
- Sono Danielle. – rispondo, riparandomi dalla neve sotto il piccolo portichetto davanti al portone.
- Secondo piano! – la serratura scatta, ed entro in un atrio enorme e scurissimo, rischiarato solo da un paio di luci al neon.
Certo, però, che ad aguzzare la vista vedo molti particolari molto eleganti: gli intarsi del soffitto, ad esempio, oppure le ringhiere delle scale, di un metallo brillante.
Credo sia un edificio piuttosto vecchio, addirittura l’ascensore ha ancora le grate di ferro!
Salgo le scale fino al secondo piano, dove mi accolgono un paio di occhi azzurri sfavillanti.
- Ciao, Danielle! – mi saluta Louis con il suo solito altissimo tono di voce, che potrebbe infastidire chiunque tranne me.
- Ciao, Lou!
- Vieni pure. – entro nell’appartamento, e rimango piacevolmente sorpresa dall’ordine: un enorme albero di Natale è in un angolo del salotto, il fuoco crepita allegro nel camino illuminando, con le sue scintille, due tazze di tè su un tavolino.
- Che bella casa! – esclamo, sedendomi sul divano rosso.
- Grazie mille… - mormora Louis accomodandosi accanto a me.
- Allora, hai il quaderno di letteratura? – vedo arrossire Lou, poi mi guarda dritto negli occhi passando una mano tra i suoi capelli neri.
- I-in realtà… ti dovrei dire una cosa… t-tu… mi piaci, okay? – oh, cavolo. Se non fossi seduta, probabilmente sarei volata per terra stile sacco di farina. – E’ da un po’ che volevo dirtelo e…
- Anche tu mi piaci, stupido di un Louis! – sul suo viso perfetto si dipinge un sorriso enorme, mi abbraccia dolcemente: sa di menta, ed è una sensazione fantastica.
Il primo abbraccio di Natale che ricevo da due anni, e probabilmente il più bello della mia vita.
Louis prende un rametto di vischio, e lo lascia sospeso sulle nostre teste vicine.
- Ti va di seguire le tradizioni?


Ciao ragazze!
Questa OS è nata inizialmente come storia per la beneficenza in oratorio (storia lunga), poi ho deciso di pubblicarla.
Che ne pensate?
Scappo,
Buon Natale in anticipo sisters!
Kiss,
Irish xx

P.s. le strade nella storia esistono realmente e sono state visitate dalla sottoscritta quest'estate... Charlemont Street è l'indirizzo dove c'era il mio ostello, Grafton Street è la via dei negozi, Dame Street non conta quanto Temple Bar, la strada più "in" di Dublino <3
  
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