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Autore: historygirl93    23/11/2012    8 recensioni
Tutti noi conosciamo la versione della Bella e la bestia della Disney. e sappiamo anche come sono andate le cose nella Foresta Incantata.
Ora, mettiamo caso che un'autrice pazza di entrambe le versioni (io) le abbia unite entrambe in un AU, facendo interpretare ai vari personaggi i ruoli dei protagonisti del Classico Disney.
Risultato: una romanticissima versione della Rumbelle, per tutte le fan della coppia.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Mentre fuori la pioggia minacciava di trasformarsi da un momento all'altro in temporale, l'atmosfera nella locanda di Regina Mills non era meno carica di tensione, dopo il rifiuto pubblico di Belle, Gaston si era rinchiuso in un muto nervosismo, aprendo bocca solo per bere la birra che gli portava Graham.

-Ma chi si crede di essere quella ragazzina? A furia di leggere scemenze pensa di poter fare e dire quello che le pare? Ah, ma vedrai appena la sposo. Relegata in casa come tutte le donne a cucinare, ecco dove dovrebbe stare!

-Beh, proprio relegata in casa no, dai. Andiamo amico, tu sei Gaston, il più forte cacciatore del mondo. - gli disse Graham, cercando di risollevargli il morale -Se davvero la vuoi, non stare qui a piangerti addosso ed escogita un modo per conquistarla seriamente.

-Perché, stai forse insinuando che non facevo sul serio? E magari che non sono più capace di far cadere ai miei piedi tutte le ragazze del paese?- domandò il moro, nervosamente.

-No, dico solo che con lei il tuo metodo non funziona, bisogna studiare una nuova strategia. -rispose Graham, guardando altrove. Anche, in fondo, ci aveva visto giusto sul fatto che il compagno di caccia stava perdendo punti in fatto di conquiste femminili. Altrimenti come si sarebbe spiegato il fatto che Astrid, une delle sue ammiratrici da tanto tempo, si fosse messa di punto in bianco a parlare con uno dei minatori, Leroy, un tizio intrattabile.

La ragazza gli aveva fatto cadere addosso della polvere per errore, ma invece di arrabbiarsi Leroy, appena visto il bel visetto della ragazza, aveva mutato completamente comportamento, sorridendole. Gaston, dal canto suo, neanche ci aveva fatto caso, tanto era immusonito.

-E comunque resta che suo padre è d'accordo a vederla sposata con me, quindi volente o nolente Belle sarà mia! -continuava a ripetere il cacciatore.

In quel momento la porta si aprì e entrò nella stanza un Maurice zuppo di pioggia, che si diresse di corsa verso Gaston, appena lo vide -Gaston, Belle è stata imprigionata!

-Cosa, ma che dici? Imprigionata, e da chi?- domandò il ragazzo, alzandosi di scatto dalla poltrona su cui era seduto.

-Dal Signore Oscuro. Quella piccola pazza si è fatta imprigionare per salvare me!- detto questo, Maurice si lasciò cadere su una sedia, mentre Regina gli portava un boccale di birra.

Il Signore Oscuro. Bastava sentirne il nome che subito le donne correvano a rinchiudere in casa i bambini e anche l'uomo più coraggioso diventava un pavido.

-Ho bisogno del tuo aiuto per salvarla, Gaston. In cambio potrai sposarla.- disse il fioraio, dopo aver bevuto mezzo boccale.

-Le ho chiesto anche oggi di sposarmi, e sua figlia mi ha rifiutato di nuovo, signor French. Quella è davvero matta.

-Se è matta, minacciate di rinchiuderla- suggerì in quel momento Regina, che non si era persa neanche una parola.

-Rinchiuderla? Ma che cosa stai dicendo Regina, e poi prima bisognerebbe liberarla- protestò Graham.

-A salvarla ci penserò io, non temo i suoi malefici. Continua Regina, cosa intendevi per minacciarla? -domandò Gaston.

-Dopo che l'avrete liberata, dovrete metterla davanti a due opzioni: o si sposa con Gaston, oppure suo padre la farà rinchiudere in un manicomio.

-È un piano scellerato, quando mai si è sentito di un padre che fa rinchiudere le figlia? -A Graham proprio quei discorsi non piacevano, lui era un tipo che preferiva risolvere le cose in maniera civile.

-Neanche a me piace quest'idea, ma se è l'unico modo per farla rinsavire...allora facciamolo!- concluse Maurice.

-E dimmi Regina- chiese Gaston alla diabolica locandiera -conosci per caso un medico che possa aiutarci?

-Lasciate fare a me- rispose la donna, sorridendo malignamente.

 

Sfinita per il tanto piangere, Belle stava per addormentarsi quando sentì qualcuno che bussava alla porta.

-Sì, chi è?- domandò, mettendosi a sedere.

-Sono la vedova Lucas, sono venuta a portarti il thè-

Belle aprì la porta e si trovò davanti una donna dai capelli bianchi che reggeva un vassoio con tazze e teiera, una ragazza vestita con un mantello rosso e un bambino che la guardava incuriosito.

-Anche voi siete prigionieri di...- prima di concludere la domanda, il trio entrò nella stanza.

-Non esattamente. Non abbiamo rispettato degli accordi con lui e adesso siamo costretti a lavorare come schiavi nel suo castello- le rispose la ragazza -A proposito, io sono Ruby, lei è mia nonna Granny e il bambino è August. Se te lo stai domandando no, non siamo imparentati, anche se in fondo noi della servitù ci sentiamo una grande famiglia.

-Io sono Belle, molto piacere. E per restare in tema, oggi ho perso l'unico parente che mi era rimasto e tutti i miei sogni!- disse Belle, rattristandosi subito, al pensiero di suo padre da solo nella loro casa.

-Ti sei sacrificata per salvare tuo padre, anch'io lo avrei fatto per aiutare il mio papà.- disse August, in un tentativo di consolarla.

Granny le porse una tazza di thè: -Non preoccuparti per Rumpelstiltskin, cara, non è poi così cattivo come vuole sembrare.

-Rumpelstiltskin, è questo il suo nome? È strano.-Belle iniziò a sorseggiare l'infuso, che diffuse una sensazione di calore in tutto il corpo.

-Un nome strano per un tipo strano. Tu ti chiami Belle e in effetti sei bella- Ruby si diresse verso un armadio, aprendone le ante -Ma una volta che ti sarai cambiata d'abito sarai bellissima. Nonna, tu e August uscite, potrete rivedere Belle dopo a cena.- e si tuffò alla ricerca di un vestito adatto per una cena con il signore Oscuro.

-Come vuoi, ma cerca di non esagerare- Granny riprese il vassoio e le tazze e si diresse verso la porta -Vieni August.

-Ciao, ci vediamo dopo- il bambino le salutò e si richiuse la porta alle spalle, lasciando sole le due ragazze.

-Allora, vediamo cosa abbiamo qui...- mormorò fra sé e sé Ruby. Tirò fuori un paio di abiti e li esaminò attentamente, usando lo stesso sguardo che aveva Marco quando finiva di intagliare qualcosa e verificava che non ci fossero imperfezioni.

Alla fine il vestito scelto fu un abito lungo, color rosa pesca e con le maniche a tre quarti.

-Ecco, questo va bene. Sarai incantevole a cena- disse, sorridendo.

-È bellissimo, ma ho deciso che non andrò alla cena.- Belle guardò oltre il vetro della finestra, lo sguardo perso nelle nuvole scure.

-Ma tu devi andarci, il padrone si arrabbierà moltissimo se non ci sarai.

In quella la porta si aprì e un ragazzo che Belle non aveva ancora visto, con i capelli rossi e gli occhiali, fece capolino.

-La cena è servita- annunciò.

 

Rumpelstiltskin guardò la porta della sala da pranzo, per poi fissare l'orologio e ritornare alla porta: niente, la ragazza proprio non ne voleva sapere di arrivare.

David e Granny, gli unici presenti nella sala, si scambiarono uno sguardo nervoso, temendo che il padrone potesse innervosirsi per la troppa attesa e magari prendersela con loro.

-Perché ci mette tanto? Eppure l'ho mandata a chiamare dieci minuti fa- disse Rumpelstiltskin, iniziando a spazientirsi.

-Perché non è già qui?- chiese, rivolgendosi ai due servitori.

-Padrone, cercate di capirla. La ragazza ha perso il padre e la libertà tutto in un solo giorno, le ci vorrà un po' di tempo per metabolizzare la cosa- disse Granny.

-Certo, potrebbe metabolizzarla venendo a cena con me!- esclamò in tono ironico il Signore Oscuro. Le cose iniziavano già a partire con il piede sbagliato. La ragazza si dimostrava fin da subito ribelle e testarda, in che modo poteva farla innamorare di lui?

Forse, se le versassi qualche goccia di pozione d'amore nel thè... pensò, ma l'idea venne subito scartata. Belle doveva amarlo di sua spontanea volontà, la magia in questi casi non serviva a nulla. Per quanto gli costasse fatica ammetterlo. Aveva bisogno di aiuto, e gli unici che potevano dargli un consiglio erano i suoi servitori, a cui non aveva mai parlato della maledizione. Se l'avesse fatto, l'incantesimo sarebbe diventato irreversibile.

-Come pensate che dovrei comportarmi con lei?- domandò, lasciando di stucco David e Granny. Non era mai capitato prima che il padrone chiedesse il loro parere su qualcosa.

-Beh, tanto per cominciare potrebbe iniziare a comportarsi come un gentiluomo, senza battute o gesticolazioni strane- rispose Granny, rompendo il silenzio che stava andando creandosi.

-Farle dei complimenti onesti e sinceri. È una cosa che alle donne piace.- suggerì David.

-Evitare di chiederle di suo padre, potrebbe farla intristire.

-Rivolgersi a lei con un tono gentile e amichevole.

-Ma soprattutto- disse Granny- cercate di controllare il vostro umore- concluse insieme a David. Quando era preda di alcuni scatti d'ira, Rumpelstiltskin poteva diventare anche crudele, ma fortunatamente succedeva raramente.

Il rumore della porta che si apriva interruppe il fiume di raccomandazioni e fece alzare Rumpelstiltskin dalla sedia. Ma invece di Belle, entrò nella stanza Archie, palesemente nervoso.

-Buonasera- balbettò.

-Dov'è lei?- chiese senza mezzi termini il Signore Oscuro.

-Chi? Ah, la ragazza. Beh, sa come sono fatte le donne, ci mettono sempre molto tempo per cambiarsi d'abito. Probabilmente è anche un po' timida e..- No, decisamente lui non le sapeva raccontare le bugie. Archie riusciva a dire solo la verità -Ha deciso di non venire a cena.

-Cosa?- scansando via il malcapitato, Rumpelstiltskin si precipitò fuori dalla stanza, su per le scale e dritto verso la stanza della ragazza, incurante delle proteste della servitù, che lo pregavano di calmarsi.

-Ti avevo detto di scendere per cena!- urlò, dando dei colpi alla porta.

-Non ho fame- rispose Belle dall'interno.

-Apri subito, oppure ti riporterò nel sotterraneo!

-Non può! Aveva detto che mi ci avreste riportato solo se fossi andata nella Torre Ovest, e visto che non l'ho fatto, resto qui.

Maledizione, l'accordo mi si è ritorto contro! Pensò Rumpelstiltskin. Ricordandosi che doveva farla innamorare di lui, e certo non ci sarebbe riuscito se continuava a litigarci, provò a seguire il consiglio di Granny e David e si preparò a riproporle l'invito in maniera gentile.

-Mi permetto di insistere, dearie, ma mi farebbe molto piacere averti come mia ospite a cena, stasera.

Non è possibile! Ma perché incontro solo uomini che insistono quando rifiuto qualcosa? Pensò Belle, prima di urlare: -No, grazie!

A quel punto Rumplestiltskin montò su tutte le furie -Bene, resta pure lì dentro!- si rivolse ad Archie, David e Granny, che avevano assistito alla scena in religioso silenzio -Ma sia chiaro, se non cena con me, allora non mangerò affatto!- detto questo, si diresse verso la Torre Ovest.

-Io resto qui a controllare che non esca, stanotte.- si propose David. Il padrone era già molto nervoso, meglio non dargli altri motivi per arrabbiarsi.

-D'accordo, io e Archie andiamo a ritirare la cena- disse Granny, tornando indietro nella sala da pranzo, lasciando David a controllare la porta.

 

-Perché non ha accettato, quella ragazza? Gliel'ho anche chiesto gentilmente, cosa pretendeva, un inchino e un mazzo di fiori?

Una volta arrivato alla Torre Ovest, Rumplestiltskin cominciò a camminare su e giù per la stanza piena di libri di magia, pozioni magiche e un arcolaio. Da quando era diventato il signore Oscuro aveva sviluppato un talento prodigioso, filare la paglia e trasformarla in oro. Passava intere ore a filare, guardare la ruote che girava lo aiutava a dimenticare chi era, cosa gli era successo e che aveva fatto.

Lo sguardo gli cadde su uno specchio che aveva incantato con la magia, dandogli la facoltà di vedere qualunque cosa desiderasse, nel tentativo di scoprire cos'era successo a Baelfire. Ma per quanti tentativi avesse fatto, l'unica cosa che il vetro gli mostrava era il suo volto.

-Mostrami la ragazza!- ordinò, e subito la superficie si increspò per rivelargli cosa accadeva nella stanza in cui Belle si era barricata.

Eccola lì, bella come un angelo e seduta con la stessa grazia di una regina sul bordo del letto, mentre Ruby cercava di convincerla a ripensarci.

-Almeno dagli una possibilità per dimostrarti che non è poi così male come può sembrare- diceva alla ragazza dal cappuccio rosso.

-No! Sarò anche sua prigioniera, ma non sono la sua schiava. Non ha nessun diritto a trattarmi così!- rispose la ragazza, ben decisa a non cambiare idea.

Distogliendo lo sguardo, Rumpelstiltskin posò lo specchio.

-È inutile, non potrà mai amarmi. Lei non vedrà mai niente di buono in me...tranne il mostro che sono.

 

 

 

Povero Rumpel, mi fa una gran pena vederlo lì che si strugge ma, ehy, io seguo la storia.

Come avete letto, Leroy e Astrid si sono incontrati, per gioia mia e vostra.

Chi sarà il misterioso dottore che può aiutare Gaston a realizzare il suo (terrificante) lieto fine?

A presto,

hg93

  
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