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Autore: layla84    23/11/2012    4 recensioni
“Non permetterò a nessuno di separarci. Io tornerò sempre da te, Arthur. E’ una promessa.”
Il Destino è loro debitore di felicità e amore. Un debito immenso, che prima o poi spera riusciranno a riscuotere, non importa quando.
Non chiede altro, Merlin, se non poter stare di nuovo vicino ad Arthur.
Senza guerre, senza pericoli: solo loro due, non importa dove, quando o perché.
Solo loro due, insieme.

[Future!fic]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Capitolo decisamente più allegro.. si entra nella future!fic ^^

Spero davvero che lo stile usato per sottolineare il cambio di tempo e luogo e la trama non vi deludano.

Ringrazio chibisaru81, g21, oOBlackRavenOo e niallslullaby che hanno commentato il capitolo precedente. Grazie, davvero.

Per questa storia, ancora più che per le altre, ogni critica, consiglio o commento è sempre ben accetto ^^

Vi lascio alla storia, per ulteriori spiegazioni ci ritroviamo a fine capitolo.
Buona lettura ^^

Layla
 
 
 
 











E giro il mondo, e chiamerò il tuo nome per millenni
e ti rivelerai quando non lo vorrò più

 
 
 
 


Arthur è, senza errori di sorta, un ragazzo decisamente complicato.

Sbruffone quanto basta a renderlo simpatico, innegabilmente bello, sportivo e sorridente, come se la vita non gli avesse mai riservato una sola, singola, preoccupazione.

In pratica il classico ragazzo con stuoli di ammiratrici ai piedi.

Ma Arthur è, anche, stranamente attento alle necessità degli amici, estremamente serio e maturo - fin troppo - quando le situazioni lo richiedono, nonostante la giovane età.

E’ un punto fermo, per tutti coloro hanno la fortuna di far parte della sua vita.

Sua madre dice sempre che, avere un figlio come lui, è stata una benedizione.
Di solito a questa frase segue lo sbuffo divertito di suo padre, che prende in giro la moglie, ma senza mai smentirla.
 

Arthur è felice della sua vita, felice della famiglia che ha, degli amici che riempiono le sue giornate.

Si sente un ragazzo fortunato e la convinzione che la sua vita, così serena, sia un dono prezioso, è radicata in lui, senza un motivo ben preciso.

Ma ci sono volte, soprattutto quando è solo e lascia i pensieri vagare, in cui una sorta di malinconia indistinta lo coglie. Arthur sente, nonostante l’idea sembri sciocca anche a lui stesso, come se gli mancasse qualcosa. Qualcosa di fondamentale.

Qualcosa che non sa spiegare a parole, e nemmeno a gesti.

Qualcosa che ha a che fare con il sentirsi sicuri, il sentirsi completi. Il sentirsi vivi.

Ma Arthur non sa cosa sia e accantona ogni volta il pensiero, continuando a godersi la vita, felice.

E’ l’estate dei suoi diciotto anni, a breve andrà all’università e la sua vita cambierà, muterà in qualcosa che non vede l’ora di scoprire.
 
 
 
 



 
Merlin sbuffa, nuovamente, mentre la pila di libri crolla, miseramente, al suolo.

Quel lavoretto estivo si sta rivelando più faticoso del previsto. E dire che l’idea di lavorare in una libreria all’inizio lo eccitava.

Per lui, amante dei libri, di ogni genere, tipo e dimensione, quel lavoro sembrava una manna dal cielo.

A breve avrebbe iniziato il primo anno di università, la facoltà di letteratura era ciò che sognava da una vita, ma non era di certo economica e la sua famiglia non era mai stata particolarmente ricca.
Non erano nemmeno poveri, certo. Ma con il lavoro d’infermiera di sua madre e quello di operario di suo padre, non avevano molti soldi extra.
Era quello il motivo per cui, appena saputo di quel lavoro vi si era fiondato, non credendo alla simile fortuna che gli stava capitando.

Merlin sa di non essere il figlio perfetto. I suoi genitori hanno faticato non poco con lui. Da piccolo addirittura erano arrivati a portarlo da una psicologa, visto il suo carattere scontroso e schivo, che non gli permetteva di fare amicizia con gli altri bambini.

La donna, ovviamente, aveva tranquillizzato i suoi genitori, convinta del fatto che Merlin fosse solo più timido e introverso della maggior parte dei bambini della sua età.

Poi le cose crescendo erano andate meglio, piano piano aveva iniziato ad aprirsi e i sogni ad occhi aperti che tanto gelosamente aveva custodito, senza mai farne parola con nessuno, si erano affievoliti, pian piano, fino a sparire del tutto.

Non si ricordava neppure cosa fossero, quelle immagini che di tanto in tanto apparivano nella sua testa, da bambino.

Sembravano sogni, ma non lo erano, visto che i suoi occhi erano aperti, ogni volta che uno di questi veniva a fargli visita.

C’era stato un periodo in cui, più che spaventato, ne era stato affascinato. Avrà avuto sì e no sei anni, e si ricorda di aver passato pomeriggi interi steso sul letto, gli occhi aperti a fissare il soffitto che invece vedevano altro.

Poi, non si ricorda nemmeno bene quando di preciso, erano passati. Merlin credeva semplicemente che fossero stati messi da parte dalla vita che cambiava, dalle prime amicizie, dai primi amori, finché non erano rimasti che un ricordo sbiadito che non riusciva più nemmeno a mettere a fuoco.

E Merlin era felice così, tra impegni, vita quotidiana e l’imminente nuova sfida che lo avrebbe aspettato dopo l’estate.

Non avrebbe potuto chiedere di più alla sua vita, almeno questo era quello che credeva.
 
 
 








 
Piccole cose sparse:

Sono Arthur e Merlin sì, ma non sono loro. Nel senso che in loro è rimasto qualcosa di quello che erano, ma più che altro sono sensazioni sfocate, ricordi non ben definiti.
Rimane radicato in loro parte del carattere che conosciamo: la forza e il coraggio di Arthur e un leggero accenno di ricordi in Merlin, dovuto alla sua magia, ma quella che è la vita attuale ne ha smussato gli angoli, rendendoli diversi.

Le famiglie di Arthur e Merlin sono random, nel senso che non sono quelle che avevano nella loro vita precedente.
Mi sembrava forzato far reincarnare anche amici e parenti, anche perché questa fic parla solo esclusivamente di loro due, il resto è un contorno sfumato.
Volevo cambiare i loro nomi, non l’ho fatto solo perché avrebbe incasinato troppo la storia.
Quindi, solo loro due, e niente ricordi, al momento, a tormentarli..
Giusto un pochino di ricordi a Merlin perché, dopotutto, era lui il mago xD
 



 
  
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