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Autore: layla84    20/11/2012    5 recensioni
“Non permetterò a nessuno di separarci. Io tornerò sempre da te, Arthur. E’ una promessa.”
Il Destino è loro debitore di felicità e amore. Un debito immenso, che prima o poi spera riusciranno a riscuotere, non importa quando.
Non chiede altro, Merlin, se non poter stare di nuovo vicino ad Arthur.
Senza guerre, senza pericoli: solo loro due, non importa dove, quando o perché.
Solo loro due, insieme.

[Future!fic]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Questo è stato un capitolo davvero difficile da scrivere, non ho molto da dire in merito.. ogni cosa mi sembra superflua.

Ringrazio soltanto oOBlackRavenOo, chibisaru81, g21 e konachan98 per aver commentato il primo capitolo. Grazie, davvero.

E ci tengo, prima di lasciarvi alla storia, a condividere con voi questa canzone "Un giorno per noi"
che chibisaru81 mi ha fatto scoprire e che si adatta perfettamente al clima presente in questo capitolo.. vi consiglio di usarla come colonna sonora per la lettura.

Per altre precisazioni, ci ritroviamo alla fine del capitolo ^^

Per questa storia, ancora più che per le altre, ogni critica, consiglio o commento è sempre ben accetto ^^

Buona lettura ^^
 

Layla

 
 






 
 
Magari un giorno l'universo accoglierà la mia richiesta
e ci riporterà vicini

 

 

 
La valle di Camlann è una distesa di corpi esangui.

Il terreno ha perso il suo naturale colore, irrimediabilmente macchiato dal sangue che, copioso, è piovuto su di esso.
Merlin rabbrividisce, nell’aria della sera che ne porta ancora l’odore pungente.

Un solo giorno è bastato a distruggere un regno, a distruggere la sua vita.

Lascia vagare lo sguardo nel cielo sopra di sé, anch’esso di un vivido rosso: è come se il sangue versato quel giorno fosse stato troppo da contenere in terra e fosse stato quindi riversato anche nel cielo.

Il corpo di Arthur, al suo fianco, ormai non è più di un peso che grava sulla sua spalla, con reale crudeltà.

Alla fine non è stato in grado di proteggerlo, non è stato in grado di contrastare il Destino, nonostante ci abbia provato con tutto se stesso.

Il fato ha avuto il suo corso e la visione si è avverata con spietata precisione.

E’ ironico, come quella che sicuramente passerà alla storia come una delle più grandi guerre ricordate dall’uomo, si sia rivelata in realtà una sconfitta per tutti, una carneficina senza vincitori né vinti.



 
Arthur e Mordred hanno combattuto per un tempo infinito, in quella valle, ignari di qualsiasi cosa accadesse attorno a loro, le spade che fendevano l’aria ancora e ancora e ancora.
Merlin era impegnato a contenere l’avanzata di Morgana, ma questa non è una scusante: alla fine lui ha, semplicemente, fallito.

E non ci poteva essere punizione peggiore, per questo, che vedere il suo incubo peggiore avverarsi, davanti ai suoi occhi.
 

Arthur è caduto in silenzio, non un grido, non un lamento.

In un’assordante assenza di rumori Merlin ha sentito, nitidamente, il suo cuore andare in pezzi.

Gli occhi di Arthur sono stati ostinatamente fissi nei suoi, nei pochi istanti che il corpo del Re ha impiegato per accasciarsi al suolo.

In quello sguardo Merlin ha letto così tanto, che si è sentito cadere anche lui.

Il suo corpo ha seguito quello di Arthur nella polvere, crollando in ginocchio, negli occhi l’immagine di quei capelli biondi che si macchiavano irrimediabilmente di polvere e sangue, Excalibur niente più che un pezzo di metallo ai suoi piedi.

Merlin ha dovuto guardare, mentre un dolore sordo e soffocante aumentava in lui ogni secondo di più, gli occhi di Arthur che perdevano vigore e le sue palpebre che si abbassavano, piano, andandosene lontano da lui.

Lasciandolo solo.
Totalmente, irrimediabilmente, solo.

E’ stato in quel momento che il suo mondo è letteralmente esploso in un vortice di dolore, disperazione e magia.
 



Sa di aver sconfitto e ucciso Morgana, ma non si ricorda come.

Non ne ha idea e non gli interessa minimamente, come non gli interessa della sorte dei cavalieri, di Gwen, di Camelot o dell’intero universo.

Steso nella valle silenziosa, tra corpi senza vita, Merlin attende semplicemente che il Destino faccia il suo corso e che gli richieda il prezzo dovuto per ciò che ha fatto.

Sa di aver utilizzato tutta la sua magia, ma essa esisteva per proteggere Arthur ed ora che lui non c’è più, averla o meno non ha più importanza.

Essere vivo non ha più importanza.

Niente ha più importanza, non con il corpo di Arthur esanime e ormai freddo poggiato al suo fianco e la sua anima ormai lontana, in luoghi che a lui non è dato ancora conoscere.

Merlin spera solo di poterlo raggiungere, qualsiasi sia la destinazione che a breve prenderà il suo spirito.

Dopotutto il Destino è in debito con loro e lui non chiede altro che poter stare di nuovo vicino all’altro.

Senza guerre, senza pericoli: solo loro due, non importa dove, quando o perché.

E’ questa la sua ultima preghiera, prima di chiudere gli occhi.

Solo loro due, insieme.

Di nuovo.
 
 









 
Non ho altro da aggiungere, se non che dovevamo necessariamente passare anche da qui per giungere dove giungeremo con questa storia.
Il prossimo capitolo in ogni caso avrà un clima completamente diverso e con esso si entrerà totalmente nella future!fic ^^





  
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