*20*
VETRO
- Sono venuta a scuola in macchina, ti accompagno a casa io! – mi dice Mony un profumato giorno di inizio giugno, uno degli ultimi di quinta superiore.
Così al termine dell’ultima ora raggiungiamo la sua Cinquecento parcheggiata e saliamo a bordo.
- Mi si era rotto il vetro del finestrino dalla tua parte – mi spiega Mony – Ma ieri Davide me l’ha aggiustato, per cui è a posto.
- Bene! – rispondo, abbassandolo completamente per lasciar sfiatare la macchina.
Quando siamo ormai in centro città però, per evitare il gas di scarico di un motorino fastidioso, giro la manopola per rialzarlo. Il vetro si alza scorrevolmente fino a oltre la metà, poi si blocca e quando insisto si inclina pericolosamente e salta fuori dalle guarnizioni. Ci sbatto contro le due mani aperte per evitare che piombi a terra e mi giro terrorizzata verso il guidatore.
- Mony! Mony, sta cadendo!
- Fai la disinvolta! – mi sussurra lei e mi accorgo che ora siamo ferme a un semaforo e affiancati a noi, dal lato di Mony, ci sono i carabinieri.
Non so come io possa fare la disinvolta con entrambi i palmi delle mani schiacciati contro il vetro sbilenco di un finestrino!
I carabinieri per fortuna ci ignorano e svoltano, lasciandoci proseguire indenni. Più o meno.
Faccio tutto il viaggio fino a casa tenendo il vetro con le mani e maledicendo Davide.