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Autore: zacra    24/11/2012    1 recensioni
Eccomi qui con l'ennesimo esperimento, spero sia di vostro gusto!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il compleanno di Gin era arrivato, Jared si alzò presto quella mattina, probabilmente in realtà non era mai andato a dormire sul serio, il suo cervello aveva continuato a calcolare e ricalcolare ogni istante di quella giornata perché fosse perfetta, scese in cucina e prese dal frigo la torta che le aveva comprato e nascosto il giorno prima, tirò fuori dalla tasca la scatolina con l’anello e la incartò.
Gin scese le scale e raggiunse Jared in cucina dopo essersi vestita.
-          Buon giorno e buon compleanno- le disse accendendo la candelina sulla torta.
-          Ecco, già mi piace questa giornata- disse Gin soffiando sulla candelina e sorridendo a Jared.
Le tagliò una fetta e aspettò che lei l’avesse mangiata tutta prima di darle finalmente il regalo.
Le allungò il pacchettino e lei sorrise iniziando a scartarlo.
Gin trattenne il fiato quando vide che cosa conteneva la scatolina in velluto nero, all’inizio pensava fossero orecchini, ma non era così, e ora si ritrovava a fissare “l’anello” quello con la “A” maiuscola per eccellenza, Jared le prese la scatola di mano e si inginocchiò davanti a lei schiarendosi la voce.
-          No ti prego alzati- disse Gin senza sapere se ridere o piangere.
-          Vuoi sposarmi Gin?- le chiese guardandola.
-          Dannato Leto….- disse Gin abbracciandolo e stringendolo forte a se.
-          Si Jared certo che ti voglio sposare- rispose infine baciandolo.
Jared le sorrise e le prese la mano per metterle l’anello, le stava un po’ largo ma si poteva stringere.
Gin si perse per alcuni istanti a osservarsi ancora incredula l’anulare sinistro, da quando l’aveva conosciuto era diventato sempre più importate per lei, era come se fossero in un certo senso destinati a stare insieme, lui era ciò di cui le aveva sempre avuto bisogno, qualcuno che la facesse sentire completa e lei era per lui quella che per la prima volta dopo anni lo aveva fatto sentire amato davvero.
Gin lo spinse a terra e si mise a cavalcioni sopra di lui togliendosi la maglia e aiutandolo a togliersi la sua.
-          Il letto sarebbe più comodo- disse Jared.
-          Sta zitto….- rispose Gin sorridendo prima di baciarlo nuovamente.
Finirono di spogliarsi entrambi in pochi minuti, Jared entrò in lei deciso facendola gemere di piacere, Gin iniziò a muoversi sopra di lui aumentando il ritmo sempre di più.
-          Gin….- gemette Jared socchiudendo gli occhi mentre sentiva il piacere aumentare, Gin rallentò non era ancora pronta quindi doveva farlo resistere ancora.
Jared la prese per i fianchi e mosse il suo bacino verso di lei in modo da penetrarla meglio e iniziò a muoversi dentro di lei in modo circolare.
-          Così…- ansimò Gin buttando indietro la testa e muovendosi a sua volta.
Dopo alcuni minuti l’orgasmo arrivò per entrambi, Gin crollò sopra di lui cercando di riprendere un respiro regolare mentre lui la stringeva a se.
Gin si cullò nella sensazione che le dava sentirlo così vicino a lei,era felice finalmente dopo anni era felice anche lei.
Passarono la giornata insieme e la sera andarono a cena da Costance, Jared moriva dalla voglia di dirlo alla madre e di sposarla il prima possibile, anche se in cuor suo era preoccupato per la reazione del fratello maggiore.
La sera arrivò presto e Jared si ritrovò a suonare alla porta della madre prima del previsto, Gin lo prese per mano e suonò al posto suo.
-          Ciao siete in anticipo- disse Costance facendoli entrare e accomodare in salotto con Shannon.
Dopo alcuni istanti di silenzio, interrotti solo dal timer del forno Jared si decise a parlare.
-          Mamma, Shannon, io e Gin ci sposiamo- disse serio.
-          Oh tesoro è meraviglioso – disse Costance, mentre Shannon era ancora incredulo.
-          Congratulazioni-disse infine come se fosse lontano anni luce da quella stanza, da quel momento e da se stesso seduto sul divano.
Shannon si alzò dal divano e uscì in giardino.
-          Dovrei andare a parlare con lui- disse Jared guardando la madre.
-          Vado io- disse Gin alzandosi.
Jared la osservò uscire e andare a sedersi con lui sulla panchina davanti alla piscina.
-          Ti avrei amata davvero- le disse dopo minuti di silenzio.
-          Avresti amato quello che Jared con fatica ha trovato in me, la parte migliore, quella che gli è costata litigate, pianti e incazzature, avresti amato il lavoro di un altro, io ti voglio bene Shannon, ma questo è tutto, non ti amo, amo Jared e lui mi ama- disse Gin
-          E vuoi farmi credere che per te sia facile stare accanto ad uno come lui?-
-          No, non è mai facile, nel giro di poche ore passa dalla felicità alla rabbia come solo un bipolare saprebbe fare, ma ci tiene a me, non sarebbe alla finestra a guardarci parlare se non fosse così, ha paura di perdermi e tu meglio di me sai, quanto  questa paura abbia influito sulla sua vita, tu sei suo fratello, io la sua fidanzata e noi insieme a vostra madre siamo le uniche persone che contino davvero per lui Shan-
-          Lo so…- disse Shannon sospirando- amici?- aggiunse voltandosi a guardarla.
-          Certo, mi sei mancato tanto come amico- rispose Gin abbracciandolo.
Jared li vide abbracciarsi e sperò che fossero riusciti a chiarirsi.
Shannon e Gin tornarono dentro e Shannon abbracciò il fratello.
-          Mi dispiace per tutto Jay- disse sincero.
-          È passato- rispose Jared- sarai un bellissimo testimone- aggiunse guardandolo negli occhi.
-          Ovvio che lo sarò- disse Shannon ridacchiando e facendo sorridere tutti.
Si sedettero tutti insieme a parlare del matrimonio, Jared voleva farlo entro due mesi, prima del natale insomma, Costance cercò di dissuaderlo ad allungare i tempi, ma lei meglio di tutti sapeva che non potevi togliere a Jared un’idea quando aveva già preso forma nella sua mente.
-          Il 5 dicembre?- disse Gin con il calendario in mano esasperata.
-          Si- rispose Jared.
-          Bene, abbiamo una data- sospirò Gin, facendo sorridere Costance che le accarezzò il viso dolcemente.
Erano passate circa tre settimane da quando avevano iniziato ad organizzare tutto, Gin era in auto davanti all’Atelier che le aveva suggerito Jared per cercare l’abito da sposa.
-          L’abito da sposa….io?- disse sospirando ancora incredula.
Sentì bussare contro il finestrino, era Costance che le faceva segno di scendere ed entrare con lei.
-          Coraggio mia cara- disse prendendola sottobraccio e entrando con lei.
Iniziarono a provare un’infinità di abiti, alcuni classici, altri assurdi di varie tonalità e colori, ma nessuno le faceva battere il cuore, si stava spogliando in camerino per l’ennesima volta quando vide qualcosa luccicare da sotto la montagna di vestiti che la avevano appena portato.
Spostò quelli che non le interessavano e si trovò ad osservare l’abito in questione.
Aveva un corpetto lavorato con cristalli azzurro chiaro che le ricordavano il colore degli occhi di Jared  e la gonna era ampia ma non troppo principesca, le piaceva moltissimo, lo indossò e uscì per farsi vedere da Costance, le sarebbe piaciuto tanto che ci fossero anche sua madre e suo padre li con lei, aveva provato a chiamarli ma loro le avevano solo detto “congratulazioni” e che non sarebbero venuti al matrimonio, come se lei neanche fosse la loro figlia.
-          Sei splendida- la voce di Costance la riportò alla realtà e le sorrise.
-          È stato amore a prima vista- disse Gin guardandosi nuovamente allo specchio.
Costance si alzò e andò ad abbracciarla, le tirò su i capelli e le mise un velo in testa.
-          Ecco, non avrei potuto chiedere una sposa migliore per Jared- le disse.
Fecero tutti gli accordi con le sarte, dove accorciare, dove stringere o allargare e finalmente sia Gin che Costance tornarono a casa.
Gin entrò in casa vide che Jared era impegnato in una telefonata, le fece un cenno col capo lei sorrise e andò in camera a cambiarsi.
Le cadde dalla tasca dei jeans il portafoglio e la foto dei suoi genitori uscì di poco, la raccolse e si trovò a singhiozzare come una ragazzina, mai nella vita avrebbe pensato che la deludessero così tanto.
-          Che succede?- chiese Jared sedendosi accanto a lei.
-          Non vogliono neppure conoscerti, non verranno al matrimonio, nessuno mi accompagnerà orgoglioso all’altare Jared- disse seria.
-          Vieni qui- disse lui abbracciandola e accarezzandole i capelli.
-          Cambieranno idea Gin, vedrai- le disse non credendo lui per primo alle sue stesse parole.
Gin posò la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi.
-          L’ho trovato sai? Il vestito per sposarti- disse sollevando la testa e guardandolo.
-          Bene, perché io ho appena finito di contrattare per la chiesa-
-          Francia immagino- disse lei.
-          No, riprova-
-          No Francia? Mi hai spiazzato, dai dimmelo-
-          Vienna, Votivkirche, dici sempre che è la cosa più bella che tu abbia mai visto, quindi ho pensato fosse perfetta-
-          Oddio io, io….ti amo Jared- disse sorridendo come una ragazzina.
-          Spero solo non sia troppo freddo- disse lui.
-          No, Jay vedrai non ci sposiamo mica in Islanda!- disse Gin ridacchiando.
-          Ti ringrazio- disse Gin.
-          E per cosa ?-
-          Per tutto quello che fai, hai fatto e farai per me- disse lei.
Jared le sorrise,  lei era diventata velocemente una delle cose migliori della sua vita e per vederla felice avrebbe fatto i salti mortali.
  
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