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Autore: 666 Dark Lunacy 999    12/06/2007    2 recensioni
Non è bello vederti attaccato ad un'altra donna, anche se quella che sbaglia sono io, sto con un uomo con una ragazza che fa la modella da non so quanti anni, un manico di scopa bellissimo per tutti i Finlandesi. Ritorneresti felice assieme a lei, se non ci fossi io? Se sparissi, tornerebbe tutto come prima, fra te e lei? La vostra fiamma di passione inizierebbe di nuovo a bruciare ardentemente come faceva sui tuoi testi, tanto tempo fa?
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

 

Uno sguardo, un sorriso e un arrossamento.

Si limitarono a quello per il resto della giornata.

Gli altri Vampires erano troppo tristi per accorgersi di loro, oppure troppo impegnati. Tylor non si staccava dalle sigarette, in barba al divieto appeso sopra le loro teste grande come una casa. Chris era seduto e continuava a tamburellarsi le mani sulle ginocchia, ignorando i continui richiami del fratello Dani, intento a sospirare in continuazione e ad insultare i suoi due fratelli. Mike parlava con Tim, l'espressione leggermente triste lasciava intendere che quel giorno la voglia di lavorare era pari a zero.

Luna, malgrado le continue occhiate sfuggenti al darkman Ville Valo -accompagnato quel giorno da Burton e Linde-, non era da meno: le gambe accavallate e lo sguardo in tralice, a chiunque osasse rivolgerle la parola, erano un chiaro segno che le palle della ragazza quel giorno erano davvero girate. Davanti a situazioni simili, davanti al lutto generale, lei reagiva mettendo il broncio e restando immersa nel suo mondo.

- ... E quella è la cantante - disse Linde a bassa voce, strattonando Ville per la manica della giacca - Questi come sono? -

- Non come gli altri - sussurrò in risposta - Devono curare certi aspetti della loro musica, ma per il resto sono apposto -

- Perciò è per questo che i vampiri hanno il tuo appoggio, Villino? - chiese Burton, incrociando le braccia e osservando all 'interno dello studio con fare saccente - Oppure... - gli occhi scuri del tastierista cascarono sulla singer - E'  per qualcos'altro... ? -

- Ma si può sapere che vi prende a tutti quanti? - sbottò Ville, sbuffando più tardi e abbassando stressato lo sguardo - Sto con Jonna, adesso... ma perché non ve lo ficcate in testa, cazzo? -

- Oh, avanti - Linde tirò una leggera pacca sulla spalla dell'amico, che rispose sospirando sconfitto ed imitando Tylor, accendendosi una sigaretta - Lo sappiamo tutti che Jonna è una gran troia, e che ti fa le corna... E' la realtà, Ville, mollala, prima che ti faccia stare male di nuovo - guardò accigliato l'espressione leggermente agghiacciata che gli rivolse il darkman, poi sbuffò leggermente - Sono stato troppo duro? - dopodiché sogghignò, seguito dal tastierista.

- No, è che di solito... non dici queste cose davanti a me, o almeno, non direttamente - rispose tranquillamente lui - E' vero, Jonna mi fa le corna ma probabilmente non è l'unica a farlo... -

- Cosa cosa? - esclamò Burton - Tu, quello del io non tradirò mai la mia ragazza... hai un' altra storia? - lo guardò poi scosse il capo, facendo muovere la cascata di capelli castani - Oh cazzo, non ci voglio credere -

- Non ti costringo mica - sentenziò Ville, scuotendo le spalle e finendo la sigaretta - E comunque non pensiate che sia la mia vendetta personale, la ragazza che frequento adesso mi interessa davvero... ed è pure una gran figa -

- Sarà - disse Linde con una scrollata di spalle - Ma a me Luna non sembra sto gran che -

Il volto del darkman sbiancò più del dovuto e fu costretto a fissare il pavimento mentre chiedeva - Come... come cazzo hai...? -

- Mah - il chitarrista si grattò sorridendo il naso, giocando più tardi con un rasta - Intuito, credo -

- Oh, sto con Jonna adesso... sei proprio uno scemo, Ville - disse Burton, mentre lo scimmiottava e rideva assieme a Linde che, dopo aver calmato la risata, strattonò nuovamente la manica della giacca di Ville - Cosa vuoi fare, stare con due ragazze contemporaneamente? -

- Oui, e sai che sono capace di farlo -

- Sei una puttana. lo sapevi? -

- Sentirmelo dire mi leva ogni dubbio - rispose alla domanda di Burton alzando le spalle e uscendo dalla stanza.

 

 

 

 

 

Verso le sei, Luna uscì dallo studio, stranamente sola e senza i Vampires, decisi di restare a registrare almeno un'altra canzone. Vide Ville mezzo afflosciato su una panchina, con la solita sigaretta fra le labbra e lo sguardo vacuo e leggermente perso. Nel vederla alzò una mano in segno di saluto. E basta.

Restò leggermente perplessa, si era aspettata una reazione un po' più... accesa, da parte di Ville invece lui se n'era restato semi stravaccato nella panchina a fumare come un imbecille e a sbuffare di tanto in tanto. Decise di tenere per se il disappunto un po' prepotente che provava in quel momento e gli si avvicinò, sedendosi accanto a lui - Jonna ha chiamato, dice che sta sera ha una bella sorpresa per me -

Lei allargò gli occhi: siamo soli e parli di Jonna? pensò, sospirando - Mi spiace che continui a tormentarti... - fu il suo commento, mentre si mangiucchiava le unghie quasi invisibili - Ma non sai di che genere di sorpresa sia? -

- Credo sia il solito... ma tralasciamo i particolari, per piacere - passò un braccio dietro la panchina e si portò alle labbra la sigaretta quasi finita, facendo un mezzo sorriso verso Luna - Come è andata oggi? Sono scappato quasi subito -

Ti sei ricordato che esisto anch'io? Cazzo, che notizia - Bene, dai - tornò a guardarsi le unghie mezze mangiate, per qualche oscuro motivo non riusciva a guardarlo negli occhi - Gli altri sono ancora in studio a registrare, io sono stanca morta e sono uscita prima... ma può darsi che sta sera ritorni anch'io -

- Fantastico - sentì il braccio del darkman salire e toccargli quasi con imbarazzo le spalle, coperte quel giorno da un maglioncino color crema e, quando sentì il braccio caldo di lui toccarle il collo e attirala a se, sorrise a se stessa - Sai, oggi mentre cazzeggiavo in giro mi sono accorto di non sapere proprio un emerito cazzo di te - mormorò Ville, solleticandole un'orecchia con il naso -

Già.  Era vero. Si conoscevano così poco... ma l'attrazione che provavano li aveva davvero sopraffatti - Che vuoi sapere di me? - domandò quasi ingenuamente, facendo sorridere il darkman - Mah, non so... cose di te, principalmente di dove sei... cosa facevi nella vita prima dei Vampires... cosette così, le più semplici. -

Luna si staccò da lui e si sistemò il maglioncino leggermente stropicciato, e si stiracchiò lievemente le gambe - Allora... Mi chiamo Luna Gorden, non ho secondi nomi complicati e sono una Finlandese doc. Sono il prodotto di una coppia felice che mi ha cresciuto come se fossi una principessa, ho un fratello odioso e una sorella strepitosa che è sposata e ha una bambina di tre mesi -

- Perciò sei zia -

- Sì sono zia - Ville vide una sottospecie di scintilla illuminarle gli occhi per qualche secondo. Sembrava perfino fiera di avere un nipote - Quando avevo sei anni ho iniziato a studiare canto e ho smesso a quindici per una serie di complicazioni abbastanza delicate, ma per il momento preferisco saltare questi particolari... Sono del gruppo sanguigno 0 negativo, sono dell'ariete e sono nata il 22 marzo del 1986 -

- Wow - disse Ville. Lei sorrise divertita - Abbiamo dieci anni di differenza, Ville... - mormorò lei, abbassando gli occhi e fissandosi le scarpe nere - Non... non ti da fastidio stare con... con una mocciosa di appena vent'anni? -

- Perché dovrebbe darmi fastidio? - domandò Ville, accigliandosi appena - A me piaci per quello che sei, mica perché hai vent'anni... Oddio, questa frase mi fa passare per un vecchio pedofilo -

- Sei fuori - affermò Luna ridendo sommessamente, mentre il darkman se l'attirava di nuovo contro, stavolta facendo strisciare il braccio attorno alla vita morbida di Luna, gesto talmente intimo che la fece arrossire appena - A me non serve sapere niente di te - sentenziò a voce bassa, guardando la mano tatuata di lui spuntare da dietro la sua schiena - Tutti qui giornali che parlano di te... -

- Bhe, ci sono cose che nemmeno i giornali sanno - commentò pazientemente, stampandole un bacio sui capelli ricci.

- Del tipo? -

- Del tipo che la mia ragazza è una troia, che qui in America ne ho trovata un'altra che è stupenda, che mentre sto con la mia famiglia sono totalmente diverso e che ho un cane tutto mio -

- Hai un cane? - chiese lei, facendo scattare in avanti la testa e guardandolo dritto negli occhi. Magicamente, l'imbarazzo che provava prima si era totalmente dileguato - Davvero? Non lo sapevo... -

- Perché ho intenzione di andare a prendermelo oggi. Tanto la casa di Bam regna nella merda più totale, se porto un cucciolo a casa credo proprio che non se ne accorga - Detto questo si alzò, trascinando in piedi anche la ragazza, che lo guardò perplessa, facendo ricadere confusa la testa da un lato, ciondolandola un po' - Voglio un cane bastardo. -

- Che non lo diventi come il padrone - aggiunse lei, beccandosi un' occhiataccia - Scherzavo -

 

 

 

 

 

Sono davvero qui dentro a prendermi un cane del cazzo? si chiese più volte Ville, guardando di nuovo le vetrine pieni di deliziosi animali a quattro zampe. I suoi attacchi d'asma erano scesi, non ne aveva più come una volta e, malgrado la sua allergia al pelo del cane, aveva deciso di prendersene uno. Grazie a Dio disponeva dei farmaci appositi...  Non ho mai voluto un cane, cazzo! si disse Non capisco perché ho sparato quella grandissima cazzata...

- Ehi, Ville! - si voltò: Luna era accucciata a terra sorridente come una bambina. I boccoli le ricadevano davanti al volto ma l'espressione felice non era per niente nascosta. Almeno secondo lui - Guarda com'è carino! -

Lui si avvicinò diffidente, i cuccioli di cane o di qualsiasi altro animale non gli facevano ne caldo ne freddo. Luna si alzò e si voltò verso di lui, tenendo fra le braccia un batuffolo tutto nero, con il muso e le zampine di un marroncino chiaro e continuava a mordere piano le mani della singer - E' davvero... bello - disse.

- Lo prendi? -

- Cosa? -

- Siamo qui da mezz'ora e ancora non hai deciso. Questo è un amore... se aspettiamo te, arriva Natale dell'anno prossimo e siamo ancora qui... Allora, lo prendi? -

Ville si morsicò il labbro inferiore, sospirò ed infine alzò gli occhi al cielo - Vada per questo... -

Luna appoggiò le labbra morbide sulla sua guancia liscia, stupendolo leggermente: solitamente,era lui quello azzardato... ma decise di catalogarlo come semplice gesto d'affetto - Grazie... -

Credo di amare questo cane, pensò Ville, dando un bacio velocissimo alla bocca di Luna, che si limitò a far fare alle labbra una lieve curva verso l'alto.

 

 

 

No time for heartache
No time to run and hide
No time for breaking down
No time to cry

 

Scusate il ritardo!!!grazie per le fantastike recensioni, come vedete sono di nuovo qui per voi!!!graziue a tutti, davvero!!Scusate ma vado un po' di fretta!!

  
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