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Autore: Miss BloodyFangs    25/11/2012    5 recensioni
"Elizabeth Deliverance Hart, battezzata il 2 novembre 1678, condannata a morte per stregoneria nell'ottobre del 1695.
Questa è la storia del suo processo."
Grazie, Bookie, il titolo e la presentazione... grazie per aver letto. Grazie per aver sempre tempo per me
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Hart, Elizabeth Deliverance! - un martello batté contro un tavolo e la ragazza chiamata sobbalzò.

Betty si alzò tremante e venne malamente scortata da due poliziotti innanzi ai giudici, i quali la guardavano con disprezzo.

La giovane cominciò a tremare.- piantala, non ci fai pena, figlia del demonio! - sbottò Corwin.

Le lacrime le offuscarono la vista e traboccarono, scorrendole lungo le guance rosse.

- Dunque.- Esordì Nathaniel Saltonstall, lanciando un'occhiataccia a Corwin.

- Sei la figlia di Deliverance Russell e Jonathan Hart?- domandò.

La piccola annuì nervosamente, e quasi a riprova del legame famigliare si udì un singhiozzo proveniente dalla fine della sala.

Automaticamente Betty si voltò. Uno dei due rozzi uomini la schiaffeggiò e la gracile ragazza cadde a terra.

Venne malamente rialzata dall'altro.- battezzata ad Essex, il 2 novembre del 1678? - proseguì Saltonstall, come se nulla fosse accaduto.

Betty annuì nuovamente. Sentiva la guancia bruciare.

Thomas Danforth sospirò pesantemente. Quella ragazza dal vestito giallo sporco, non più pulita per causa della prigione, un tempo era tra le più rispettate di Salem Village. Danforth sapeva che non avrebbe mai dovuto permettere al figlio di chiederla in sposa. Samuel aveva scelto di non entrare nell'aula, molto probabilmente se ne stava pentendo.

Voleva sapere cosa sarebbe accaduto alla sua Betty, quale sarebbe stato il suo destino.

- Elizabeth Deliverance Hart, sei consapevole di essere stata accusata di stregoneria?- una vocina proruppe dalle labbra martoriate dai morsi - si...- la voce dell'innocenza s'innalzò e la piccola alzò lo sguardo alla corte, gli occhi ancora lucidi di pianto.

Come poteva una creatura simile aver scatenato tanto?

Non vi erano possibilità che fosse figlia del demonio, al solo guardarla!

- Bene.- riprese bruscamente l'uomo.- allora saprete anche che in questo processo vi daremo solo ed unicamente l'opportunità di confessare, altrimenti verrete posta ad interrogatorio. Pena di spergiuro: impiccagione. Pena di colpevolezza: impiccagione. In caso ammettete di essere colpevole: rogo. In caso lo ammettiate prima dell'interrogatorio vi verrà concessa la morte per impiccagione, ma il corpo verrà ugualmente bruciato e le ceneri disperse nel fiume.-

Betty strinse gli occhi.

Dal fondo dell'aula si udirono delle grida stridule, una voce di donna disperata.- NON POTETE!- si ribellò Deliverance Russell - MIA FIGLIA E' INNOCENTE, NON E' COLPEVOLE! - il marito la scortò fuori dall'aula, il pianto sempre più lontano assieme alle urla di una madre che sapeva di star per perdere una figlia.

Le sorelle di Betty ed il fratello maggiore rimasero all'interno, a testa bassa, pregando il Signore che nulla accadesse alla più piccola di loro, ingiustamente accusata da qualche invidiosa giovine, probabile spasimante del maggiore dei Danforth, Samuel.

 

- non vi è giustizia, non vi è lealtà a Dio...- mormorò la sorella Sarah, cominciando ad intonare con la sua melodiosa voce l'inno delle innocenti.- ...né possibilità d'assoluzione o perdono...- proseguì, gli sguardi shockati del popolo su di lei - ...invidia di chi passa, invidia di chi va, invidia di chi non conosce, invidia di chi sa...- non badò a nessuno, la gente immobilizzata dal terrore.

Nella mente di ognuno cominciava a covare il presentimento che anch'ella fosse strega.

- paura di chi è, timore dell'ignoto.- insistette, nonostante il fratello stesse tentando di farla tacere.

 

Sarah alzò gli occhi color fumo ed incontrò quelli lucidi della sorella, che pur sorridendo scuoteva la testa.

La voce andò scemando e Sarah scosse la testa, i capelli castani scesero scompostamente a coprirle un occhio. 

Sulla guancia comparve una lacrima, ma la ragazza non proruppe in grida disperate come la madre, si limitò a chinare nuovamente la testa, circondata da mormorii inquieti.

 

Elizabeth si chiese nervosamente se dopo la sua morte sarebbe stata processata anche lei, augurandosi che non capitasse la stessa sorte alla sorella.

Si voltò nuovamente e sospirò, sentendo un peso enorme sul cuore.

Un peso enorme quanto un macigno, che non si sarebbe mai spostato da lì.

 

Non che "mai" fosse tanto lontano, date le condizioni in cui versava il processo.

 

Lo strazio del processo si concluse rapidamente, dopo quei momenti tragici e pieni di sconforto.

La sentenza emessa non fu una sorpresa per nessuno.

 

- Elizabeth Deliverance Hart, la giuria ha emesso la condanna: a morte, tramite impiccagione!-

Betty svenne.

 

Riprese conoscienza all'intero di un'angusta cella buia, umida e dal forte puzzo di muffa.

Sarebbe morta.

Il quadro che settimane prima le illuminava le giornate.. lei, sposata con Samuel e con due bambini... la travolse, spezzandole il cuore, facendola uscire da quell'agghiacciante silenzio.

La ragazza proruppe in singhiozzi angosciati.

 

- Betty?- un bisbiglio.

- Betty, avvicinati alle sbarre.- quella voce.. Elizabeth si avvicinò, come ordinato. - Samuel, cosa..?- il ragazzo scosse la testa, mise una mano oltre le sbarre e le carezzò dolcemente una guancia. - Ti tirerò fuori di qui, te lo..- lei strinse la sua mano con un sorriso triste.

Samuel cominciò a piangere, stringendole una spalla con l'altra mano - NO! No, ti prego, Betty.. Elizabeth, ragiona...ti supplico.-

- Ti sposerai, Samuel.- mormorò con voce tremante - solo... non sarò io.- Samuel scosse le sbarre con forza - dannazione no! Se non sarai tu non sarà nessuna!- la ragazza sospirò - ora dici così, ma passeranno giorni, settimane e mesi dalla mia morte. Tra anni mi ricorderai come si ricorda un sogno lontano, fatto in una notte primaverile.- Samuel le prese una mano e la baciò - tu sarai per sempre la mia notte primaverile, Elizabeth Deliverance.- mormorò, perdendo definitivamente la voce. 

- rimani con me.- sussurrò Elizabeth.

- rimani con me sino all'alba, amore mio.-

 

 

FINE

 

 

 

 

-Bloody’s Corner-

 

 

Ebbene NO, non sono morta, sono ancora qui a rompere le palle a tutti è.é

Questa storia (conclusa in novembre, ma cominciata gli ultimi di ottobre) mi è venuta in mente perché… beh, ad Halloween mi sono travestita da strega morta impiccata u.u

Da lì mi è venuta l’idea di creare la storia di questa strega u.u

O almeno del suo processo.

ANYWAY, ringrazio Bookie per averla letta *-* (povera, l’aspettava da secoli xD) e Frà come sempre per avermi sopportata mentre gli ripetevo “sto scrivendo” dunque quel poveraccio del mio ragazzo non l’ho cagato di pezza… ç_ç sorry amour de ma vie, ma per questo dedico ad entrambi questa storia <3

È piaciuta a loro, a voi, invece? :33

 

 

Miss BloodyFangs

  
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