-Hart,
Elizabeth
Deliverance! - un martello batté contro un tavolo e la
ragazza chiamata
sobbalzò.
Betty
si alzò tremante e
venne malamente scortata da due poliziotti innanzi ai giudici, i quali
la
guardavano con disprezzo.
La
giovane cominciò a
tremare.- piantala, non ci fai pena, figlia del demonio! -
sbottò Corwin.
Le
lacrime le offuscarono
la vista e traboccarono, scorrendole lungo le guance rosse.
-
Dunque.- Esordì
Nathaniel Saltonstall, lanciando un'occhiataccia a Corwin.
-
Sei la figlia di
Deliverance Russell e Jonathan Hart?- domandò.
La
piccola annuì
nervosamente, e quasi a riprova del legame famigliare si udì
un singhiozzo
proveniente dalla fine della sala.
Automaticamente
Betty si
voltò. Uno dei due rozzi uomini la schiaffeggiò e
la gracile ragazza cadde a
terra.
Venne
malamente rialzata
dall'altro.- battezzata ad Essex, il 2 novembre del 1678? -
proseguì
Saltonstall, come se nulla fosse accaduto.
Betty
annuì nuovamente.
Sentiva la guancia bruciare.
Thomas
Danforth sospirò
pesantemente. Quella ragazza dal vestito giallo sporco, non
più pulita per
causa della prigione, un tempo era tra le più rispettate di
Salem Village.
Danforth sapeva che non avrebbe mai dovuto permettere al figlio di
chiederla in
sposa. Samuel aveva scelto di non entrare nell'aula, molto
probabilmente se ne
stava pentendo.
Voleva
sapere cosa sarebbe
accaduto alla sua Betty, quale sarebbe stato il suo destino.
-
Elizabeth Deliverance
Hart, sei consapevole di essere stata accusata di stregoneria?- una
vocina
proruppe dalle labbra martoriate dai morsi - si...- la voce
dell'innocenza
s'innalzò e la piccola alzò lo sguardo alla
corte, gli occhi ancora lucidi di
pianto.
Come
poteva una creatura
simile aver scatenato tanto?
Non
vi erano possibilità
che fosse figlia del demonio, al solo guardarla!
-
Bene.- riprese
bruscamente l'uomo.- allora saprete anche che in questo processo vi
daremo solo
ed unicamente l'opportunità di confessare, altrimenti
verrete posta ad
interrogatorio. Pena di spergiuro: impiccagione. Pena di colpevolezza:
impiccagione. In caso ammettete di essere colpevole: rogo. In caso lo
ammettiate prima dell'interrogatorio vi verrà concessa la
morte per
impiccagione, ma il corpo verrà ugualmente bruciato e le
ceneri disperse nel
fiume.-
Betty
strinse gli occhi.
Dal
fondo dell'aula si
udirono delle grida stridule, una voce di donna disperata.- NON
POTETE!- si
ribellò Deliverance Russell - MIA FIGLIA E' INNOCENTE, NON
E' COLPEVOLE! - il
marito la scortò fuori dall'aula, il pianto sempre
più lontano assieme alle
urla di una madre che sapeva di star per perdere una figlia.
Le
sorelle di Betty ed il
fratello maggiore rimasero all'interno, a testa bassa, pregando il
Signore che
nulla accadesse alla più piccola di loro, ingiustamente
accusata da qualche invidiosa
giovine, probabile spasimante del maggiore dei Danforth, Samuel.
-
non vi è giustizia, non
vi è lealtà a Dio...- mormorò la
sorella Sarah, cominciando ad intonare con la
sua melodiosa voce l'inno delle innocenti.- ...né
possibilità d'assoluzione o
perdono...- proseguì, gli sguardi shockati del popolo su di
lei - ...invidia di
chi passa, invidia di chi va, invidia di chi non conosce, invidia di
chi sa...-
non badò a nessuno, la gente immobilizzata dal terrore.
Nella
mente di ognuno
cominciava a covare il presentimento che anch'ella fosse strega.
-
paura di chi è, timore
dell'ignoto.- insistette, nonostante il fratello stesse tentando di
farla
tacere.
Sarah
alzò gli occhi color
fumo ed incontrò quelli lucidi della sorella, che pur
sorridendo scuoteva la
testa.
La
voce andò scemando e
Sarah scosse la testa, i capelli castani scesero scompostamente a
coprirle un
occhio.
Sulla
guancia comparve una
lacrima, ma la ragazza non proruppe in grida disperate come la madre,
si limitò
a chinare nuovamente la testa, circondata da mormorii inquieti.
Elizabeth
si chiese
nervosamente se dopo la sua morte sarebbe stata processata anche lei,
augurandosi che non capitasse la stessa sorte alla sorella.
Si
voltò nuovamente e
sospirò, sentendo un peso enorme sul cuore.
Un
peso enorme quanto un
macigno, che non si sarebbe mai spostato da lì.
Non
che "mai"
fosse tanto lontano, date le condizioni in cui versava il processo.
Lo
strazio del processo si
concluse rapidamente, dopo quei momenti tragici e pieni di sconforto.
La
sentenza emessa non fu
una sorpresa per nessuno.
-
Elizabeth Deliverance
Hart, la giuria ha emesso la condanna: a morte, tramite impiccagione!-
Betty
svenne.
Riprese
conoscienza
all'intero di un'angusta cella buia, umida e dal forte puzzo di muffa.
Sarebbe
morta.
Il
quadro che settimane
prima le illuminava le giornate.. lei, sposata con Samuel e con due
bambini...
la travolse, spezzandole il cuore, facendola uscire da
quell'agghiacciante
silenzio.
La
ragazza proruppe in
singhiozzi angosciati.
-
Betty?- un bisbiglio.
-
Betty, avvicinati alle
sbarre.- quella voce.. Elizabeth si avvicinò, come ordinato.
- Samuel, cosa..?-
il ragazzo scosse la testa, mise una mano oltre le sbarre e le
carezzò
dolcemente una guancia. - Ti tirerò fuori di qui, te lo..-
lei strinse la sua
mano con un sorriso triste.
Samuel
cominciò a
piangere, stringendole una spalla con l'altra mano - NO! No, ti prego,
Betty..
Elizabeth, ragiona...ti
supplico.-
-
Ti sposerai, Samuel.-
mormorò con voce tremante - solo... non sarò io.-
Samuel scosse le sbarre con
forza - dannazione no! Se non sarai tu non sarà nessuna!- la
ragazza sospirò -
ora dici così, ma passeranno giorni, settimane e mesi dalla
mia morte. Tra anni
mi ricorderai come si ricorda un sogno lontano, fatto in una notte
primaverile.-
Samuel le prese una mano e la baciò - tu sarai per sempre la
mia notte
primaverile, Elizabeth Deliverance.- mormorò, perdendo
definitivamente la
voce.
-
rimani con me.- sussurrò
Elizabeth.
-
rimani con me sino
all'alba, amore mio.-
FINE
-Bloody’s
Corner-
Ebbene
NO, non sono morta, sono
ancora qui a rompere le palle a tutti è.é
Questa
storia (conclusa in novembre,
ma cominciata gli ultimi di ottobre) mi è venuta in mente
perché… beh, ad
Halloween mi sono travestita da strega morta impiccata u.u
Da
lì mi è venuta l’idea di creare
la storia di questa strega u.u
O
almeno del suo processo.
ANYWAY,
ringrazio Bookie per averla
letta *-* (povera, l’aspettava da secoli xD) e Frà
come sempre per avermi
sopportata mentre gli ripetevo “sto scrivendo”
dunque quel poveraccio del mio
ragazzo non l’ho cagato di pezza…
ç_ç sorry amour de ma vie, ma per questo
dedico ad entrambi questa storia <3
È
piaciuta a loro, a voi, invece?
:33
Miss
BloodyFangs