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Autore: madnesslight    25/11/2012    7 recensioni
Micheal non c'era più.
Io ero ancora viva, e lui era morto, ed era peggio della morte stessa.
In un istante mi passarono in mente tutte le risate, i litigi, tutte le volte in cui avevamo fatto la pace. I lunghi silenzi, le ore spese a parlare di niente. E i baci. Gli abbracci. Le notte a fare l'amore. Tutti i ti amo. Non ti lascerò mai. Sei l'unico per me. Staremo insieme per sempre.
L'istante dopo, tutto era sparito.
Restava solo il dolore. L'amore. Una promessa.
Ti amerò per sempre. Giurai, a me stessa e a lui. Non ci sarà mai nessun altro. Soltanto tu, amore mio. Soltanto tu.
Quel genere di promessa che è impossibile mantenere, quando guardi negli occhi di un'altra persona, quegli occhi che incroci una sola volta nella vita e senti l'amore forte, vivo, vero dentro di te. Quando guardi negli occhi dell'altra persona e ti senti amata di nuovo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Scusate il leggero (Leggero? Beh, più o meno xD) ritardo lol ma posso stare sempre troppo poco al pc per cui non ho mai tempo di battere i capitoli che sono scritti sul mio quadernino da mesi e mesi ahahahah vabbè ._.

Grazie, grazie, grazie. Non ho avuto tempo nemmeno di rispondere alle vostre recensioni, ma lo farò non appena mi sarà possibile. Sappiate comunque che le leggo e le adoro una per una. Sono un vero toccasana per il mio ego (Y) LOL

Vabbè, scemenze a parte (quando mai so essere seria, io), vi lascio il capitolo. Il titolo, Beside you, l'ho preso da una canzone di Van Morrison. In realtà non c'entra molto col capitolo, solo una piccola parte ._. ma a un certo punto i due parlano delle loro canzoni preferite e questa è una delle preferte di Rob ed è tanto tanto bellina *-* (e io non ho googlato "canzoni prefrite di Robert Pattinson", assssssssolutamente no u_U) quindi boh, vabbè, se la volete ascoltare la trovate QUI, ma comunque non l'ho ascoltata mentre scrivevo il capitolo, il testo non c'entra una mazza XD

Okay, ora la smetto sul serio.

Buona lettura :3

 

She will be loved

Beside you

 

Ambientarmi a Vancouver fu abbastanza facile. I membri del cast erano tutti amichevoli e sperai saremmo diventati più che semplici colleghi. Non avevo un amico da così tanto tempo che quasi non ricordavo cosa si provasse.

Certo, un po' era anche colpa mia. Avevo allontanato tutti, e alla fine tutti avevano smesso di cercarmi. Non li biasimavo, ma sapevo di quanto avessi bisogno di qualcuno con cui confidarmi.

Quella mattina mi alzai presto. Sarebbero ufficialmente iniziate le riprese, finalmente, e io non vedevo l'ora. Mi era mancato tutto di quel lavoro, compreso il costante disordine che regnava nella mia roulotte, dato che non avevo mai tempo di ordinare.

Le truccatrici si occuparono di me, il parrucchiere mi sistemò i capelli e, messe le lenti a contatto, non ero più Kristen. Fu come se improvvisamente i problemi di Kristen non esistevano più. C'era solo Bella Swan. Bella, umana goffa e noiosamente normale. Bella, innamorata del suo Edward e disposta a tutto pur di salvargli la vita. Non era un sentimento a me estraneo, sapevo esattamente cosa voleva dire.

Anche io avrei dato la vita pur di salvare quella di Mike.

Però, siccome al momento c'era solo Bella - ci doveva essere solo Bella -, accantonai il pensiero.

Lascia Kristen da parte, mi rimproverai.

Raggiunsi l'area del set in cui avremmo girato una scena molto intensa e difficile: quella della sala da ballo. Di lì a poco avrei avuto parecchio di cui urlare.

In gruppo, impegnati  a parlare, c'erano già Cath e un paio di uomini della troupe e...

"Rob!", esclamai avvicinandomi a grandi passi.

A differenza di Cath e del resto del cast, l'avevo già visto più di una volta dopo quel pranzo di lavoro a cui avevamo partecipato tutti insieme la settimana scorsa.

Dati i tempi che ci erano voluti per scegliere il protagonista maschile, avevamo solo pochi giorni per provare prima di iniziare effettivamente a lavorare sul set.

"Tu e Rob potreste vedervi questa settimana", aveva suggerito Catherine. "Avete quasi tutte le scene in comune ed entrare in confidenza con il personaggio è meglio per entrambi."

Non avevamo potuto far altro che accettare.

Io e Rob ci eravamo messi d'accordo per incontrarci a casa mia anziché nell'hotel in cui alloggiava.

Lo guardavo mentre mi avvicinavo sempre di più a lui, e non potei fare a meno di ammirare il suo sorriso dolce, e il pensiero dei suoi occhi blu mi fece venire le vertigini, proprio come durante le prove.

 

"Kristen!"

L'urlo di mia madre da sotto le scale mi scosse, e mi sbrigai a dare un'ultima sistemata prima di scendere le scale di corsa. A mala pena riuscii ad infilare le ciabatte, in ritardo com'ero.

"Eccomi, eccomi", mormorai trafelata.

Avevo perso tempo sotto la doccia ad immaginare cosa sarebbe accaduto di lì a poco, cosa ci saremmo detti, e sì, a tentare di calmare un po' quell'inspiegabile agitazione che provavo.

Non ci saremmo detti nulla. Ci saremmo scambiati i soliti convenevoli, avrei fatto gli onori di casa e avremmo iniziato a recitare le nostre battute per prepararci a quando saremmo stati davanti ad una telecamera. Fine.

L'agitazione era tanto stupida quanto inutile.

Presa dalla fretta, non mi accorsi nemmeno del muro finché non ci andai a sbattere contro e per poco non persi l'equilibrio.

Ouch.

Però era strana, morbida... E a dirla tutta non c'era mai stata una parete tra l'ingresso e il salotto, erano due ambienti collegati.

Ci misi più tempo del dovuto per realizzare che in realtà si trattava di Rob.

"Kristen?", mi chiese a metà tra il preoccupato e il divertito. "Tutto okay?"

"Sto bene... Scusa ma non ti avevo visto... Non mi ero nemmeno accorta che fosse così tardi e mi sono lasciata prendere dalla fretta."

Agitò la mano di fronte a sé.

"Non importa", disse accompagnando il gesto con le parole.

"Beh, io vado. È stato un piacere conoscerti, Rob."

"Anche per me, signora."

"Chiamami Jules. Ci vediamo stasera. Tra poco comunque dovrebbero tornare i tuoi fratelli. Buon lavoro, divertitevi."

"Certo, a dopo."

Sparì dietro l'angolo e solo quando sentii la porta sbattere mi voltai verso Rob.

"Scusa...", ripetei arrossendo. Non sapevo nemmeno perché mi sentissi così in imbarazzo... Beh, a parte la figura del cavolo.

Lui sorrise, ed era così genuino che non potei non sentirmi nuda per un istante,

Non mi piaceva granché, come sensazione. Mi faceva sentire a disagio in modo strano.

Per cui, dato che ormai potevamo dire addio ai normali convenevoli - la mia entrata aveva decisamente rotto il ghiaccio -, decisi che potevamo saltare anche la parte degli onori di casa. Eravamo lì per lavorare, non per divertirci. E non mi andava che vedesse la mia camera. Io stessa non volevo entrarci insieme a lui: c'erano un paio di foto di me e di Mike attaccate alla bacheca sulla scrivania che facevano male ogni volta che le guardavo ma che proprio non riuscivo a staccare. Non volevo che le vedesse, che sapesse qualcosa di me in più del necessario. Già mi sapeva leggere dentro abbastanza senza dover aggiungere certi dettagli importanti di me, e quello era più che sufficiente.

"Andiamo in salotto? Ci mettiamo lì, stiamo più comodi."

"Certo."

Si guardò un po' in giro, incuriosito dalla vasta collezione di musica.

"Però..."

"Lo so. Non è tutta roba mia, comunque", mi difesi quando buttò l'occhio su un CD di Lady Gaga, facendo uno sguardo piuttosto eloquente.

"Giuro che quello non è mio", dissi con una risata imbarazzata. Taylor aveva dei buoni gusti... A volte.

"Ci credo, ci credo", alzò le mani. "Quali sono i tuoi? Sono in camera tua?"

"La maggior parte sì. Di mio ce n'è qualcuno di Van Morrison e..."

"Conosci Van Morrison?"

"Certo. E' uno dei miei preferiti."
"Davvero?"

Annuii e tirai fuori il CD. Inserii il disco nello stereo e premetti play.

Le note di Beside you si diffusero nell'aria, e per un momento nessuno dei due parlò.

Ascoltavamo in silenzio le parole, e Rob canticchiò il ritornello.

"And I'll stand beside you, beside you child, to never wonder why at all."

Rimasi incantata ad ascoltare la sua voce. Non sapevo sapesse cantare così bene. Ma il formicolio che sentivo allo stomaco andava oltre il suo talento.

Erano i suoi occhi, mentre continuava a cantare.

"Past the brazen footsteps of the silence easy. You breathe in, you breathe out. You breathe in, you breathe out. And you're high on your high-flying cloud, wrapped up in your magic shroud as ecstasy surrounds you. This time it's found you. You turn around and I'm beside you."

Mi morsi il labbro e distolsi lo sguardo dall'intensità del suo.

La canzone finì, ne iniziò un'altra e io tornai a respirare normalmente.

"E' una delle mie preferite", commentò.

Mio malgrado annuii, dandogli ragione.

Mi parlò di musica, della sua musica, di quanto fosse parte di lui. Io gli dissi di quanto la recitazione fosse importante per me, raccontare storie, dar vita ai personaggi, e di come mi sarebbe piaciuto un giorno scrivere la mia, di storia.

"Metti una buona parola per me quando scriverai la sceneggiatura, voglio assolutamente far parte del progetto."

"Sicuro", scherzai. "Posso chiederti perché hai deciso di fare questo film? Non che mi dispiaccia. Ma la tua vera vocazione pare essere la musica... Devono esserti piaciuti molto i libri.  No?"

"Mmh, immagino di si."

"Immagini?", chiesi inarcando un sopracciglio.

"La verità?"

Alzai le spalle invitandolo a continuare.

"Non avevo letto i libri. Non ne avevo mai nemmeno sentito parlare. Ho dato loro un'occhiata in aereo, e della storia ho capito solo che c'è questa Bella, un'umana un po' sfigata, che si innamora di un vampiro che anziché bruciare sotto la luce del sole si illumina come una lampadina e... Niente."

Ascoltai le sue parole con la fronte aggrottata e lo sguardo perso.

"Io... Non credo di seguirti. Se non avevi nemmeno idea di che parlasse la storia, perché diavolo..."

"Per te."

"Me?", chiesi con gli occhi sgranati.

"Si, ti ho vista in Into the Wild, te l'ho detto. Sono rimasto così colpito da te che... Dovevo conoscerti."

Io non sapevo che dire. Ero immobile, e tentavo di dare un senso alle sue parole. Si era inventato tutto? Era così incredibile il fatto che voleva fare quel film solo perché io ero la protagonista che sembrava costruito.

"Sai", aggiunse cauto, "non sapevo ancora se volevo fare l'attore o no... Non lo so tutt'ora a dire il vero ma vederti recitare in quel modo mi ha fatto venir voglia di recitare al tuo fianco."

Mi morsi un labbro, senza sapere bene come prendere le sue parole. Comprare un biglietto aereo, attraversare l'oceano e fare un provino per un film di cui non sapeva praticamente nulla... Mi sentivo stranamente lusingata. E lui era certamente un continuo mistero.

Se in sua presenza mi sentivo costantemente scoperta, lui era tutt'altro che facile da leggere. Era trasparente ma una parte di me faticava a capire lui e il modo in cui mi faceva sentire. La stessa parte che ancora non riusciva a dimenticare la sua voce mentre cantava you turn around and I'm beside you. La stessa parte che, quando incrociava i suoi occhi, poi non riusciva a lasciarli ansare. Non voleva lasciarli andare. Non lo capivo, e mi spaventava.

Sobbalzai quando sentii la porta dell'ingresso sbattere e il vociare dei miei fratelli.

Mi voltai, pronta a cogliere quell'occasione per eliminare il contatto visivo coi suoi occhi, chiedendomi che ci facessero già a casa. Non dovevano essere di ritorno prima delle 5 e... E a rispondermi ci pensò l'orologio, che segnava le 5.12.

Rob era arrivato alle 3. Che fine aveva fatto il tempo? Davvero avevamo passato più di due ore a parlare del nulla?

"Ehi, Kris!"

"Dana, Tay", salutai simulando un sorriso. "Lui è Rob. Vi ho parlato di lui, no?

Rob si alza dal divano sul quale eravamo seduti, tendendo una mano per presentarsi.

"Come no. Tu sei la lampadina ambulante."

"Tay!", lo trucidai con lo sguardo, rossa di vergogna. Poco importava che Rob si fosse definito più o meno allo stesso modo solo pochi minuti prima.

Lui rimase interdetto per un secondo prima di unirsi alla risata dei miei fratelli.

"Temo di si."

Stropicciai il volto con una mano, frustrata. Ovviamente il loro arrivo non poteva che liberarmi dall'imbarazzo della situazione con altro imbarazzo.

"Beh, noi andiamo di sopra", disse Dana portandosi dietro Tay, "e vi lasciamo lavorare in pace. Addio!"

"Grazie", sibilai.

Entrambi mi fecero l'occhiolino  e poi sparirono su per le scale.

"Scusa. Taylor da bambino ha sbattuto la testa un bel po' di volte."

"Non preoccuparti, sono simpatici."

Non era per niente offeso.

"Lo sono... Ma sono meglio se tengono la bocca chiusa. Ora è meglio metterci sul serio al lavoro, abbiamo perso un sacco di tempo."

Lui annuì e tornò a sedersi accanto a me afferrando il copione e iniziando a sfogliarlo.

Non tornammo più sull'argomento, e fu meglio così, ma dentro di me non potevo fare a meno di rimuginare sulle sue parole. Ed era anche abbastanza stupido, visto che non c'era proprio niente a cui valesse la pena di pensare.

Lui aveva esagerato, preso da un momento di melodramma, e io stavo aggiungendo altro melodramma a qualcosa che non significava proprio nulla.

Tentai di non pensare al fatto che non ci eravamo scambiati i convenevoli, che non gli avevo fatto fare il giro della casa né che fino a quel momento non avevamo recitato nessuna battuta. Ignorai il ridicolo pensiero che in fondo la stupida e inutile agitazione che avevo provato prima che arrivasse Rob non fosse poi così stupida e immotivata.

Solo perche non avevamo fatto ciò che avremmo dovuto fare - studiare il copione, recitare - non voleva dire che mi stava sfuggendo tutto di mano.

Convincermene, però, con gli occhi di Rob così belli e così blu e che mi facevano sentire nuda e fragile, non era per niente facile.

 

Furono proprio gli occhi di Rob a risvegliarmi dai miei pensieri.

Erano arancioni.

Ora che indossavamo le lenti era più facile. Non eravamo Rob e Kris, non poteva più mettere a nudo la mia anima. Era nascosta sotto i panni di Bella Swan.

"Ciao, Rob", lo salutai quando me lo ritrovai di fronte. "Ops, volevo dire... Edward."

Era pieno di cerone bianco. Come poteva essere ugualmente bello? E come potevo essere comunque attratta dai suoi occhi, ora che non avevano proprio nulla dei suoi occhi?

Ridacchiai, scacciando i miei pensieri.

"Si, sfotti pure, Non sei mica tu quella che deve andare in giro con quattro chili di trucco addosso."

"Sei un ragazzo e sei più truccato di me. E aspetta di girare la foto nella foresta! Mio fratello ti crede già gay. Cioè, crede che Edward lo sia per cui di conseguenza..."

"Logica inattaccabile", disse corrucciato. "Sono piuttosto sicuro di non esserlo, comunque. Anche se su Edward ho i miei dubbi."

Ora la mia risata era più genuina.

Era così facile quando ero con lui.

"Ragazzi!". Cath ci interruppe. "Siete pronti?"

Annuimmo con convinzione.

"Bene. Sarà fantastico, vedrete. Ora voglio un po' di azione!"

**********

L'entusiasmo di Cath era contagioso. Si vedeva quanto credesse in quel progetto. Io stessa vi credevo, e più giravamo e più ero convinta che ne valesse la pena.

Quel giorno fummo costretti a interromperci un po' prima del previsto, perché Rob si fece male, ma quel poco che girammo fece trasparire la sua validità. Era stata la scelta più giusta, anche se prima dei provini non sapeva nemmeno di che parlasse la storia.

Il mio pensiero corse di nuovo a quei giorni passati a casa mia, durante i quali più che provare avevamo passato il tempo a parlare, a conoscerci.

Avevo ascoltato Beside you ancora e ancora, e non riuscivo a togliermela dalla testa.

Per quanto tentassi di prendermi in giro, non potevo negare che aveva poco a che fare con la canzone in se.

Era il modo in cui l'aveva cantata Rob, il modo in cui mi guardava e... Oh, d'accordo. Il modo in cui mi aveva sempre guardata.

E proprio mentre ripensavo a quelle parole, you turn around and I'm beside you, sentii una voce chiamarmi.

Mi voltai istintivamente, riconoscendola all'istante.

"Ehi, Kris!"

Un sorriso spontaneo fiorì sul mio viso, specchio del suo, così spensierato che per un istante mi fece dimenticare ogni mio pensiero. Smisi di preoccuparmi di tutte quelle strane sensazioni che sentivo crescere in me e pensai soltanto al suo sorriso.

"Rob. Come va lì sotto?"

Assunse un'espressione sofferente e forse un tantino melodrammatica mentre portava le mani ai pantaloni come a proteggersi.

"Ouch. Perchè me lo hai ricordato? Avevo quasi scordato che mi faceva male."

Io cercai in tutti i modi di non ridere. Non sarebbe stato affatto carino e poi doveva fargli davvero male.

Stavamo girando la scena nella sala da ballo, e durante una sequenza, non so nemmeno come, prese uno strappo inguinale. Decisamente l'attività fisica non era il suo forte.

"Scusa, non lo faccio più. Volevi dirmi qualcosa? O è solo l'Edward che è in te ad aver avuto il sopravvento sul tuo corpo? Che c'è, non potevi fare a meno di me per più di due ore?"

Fece un mezzo sorriso.

"Qualcosa del genere. In realtà noi del cast stavamo pensando di andare a prendere una pizza tutti insieme. Sai, per festeggiare la mia performance da Oscar, e per conoscerci un po' meglio."

"Oh. Grazie ma... Passo. Tutte quelle urla, prima, mi hanno un po' stancata. E poi volevo ripassare un po'..."

"Oh, ti prego", alzò gli occhi al cielo. "Mentre provavamo conoscevi a memoria la tua parte e la mia. Puoi concederti una pausa."

"Magari sei tu quello che ha bisogno di studiare un po', allora", lo presi in giro.

Gonfiò le guance come fosse un bambino, il che lo fece apparire incredibilmente tenero.

"Oggi sono andata alla grande, stiramento a parte."

"Certo", lo rassicurai. "E' inutile che fai l'offeso, sei un pessimo attore quando si tratta della vita vera."

Gli diedi uno schiaffetto sulla spalla e lui abbandonò l'aria da ragazzino mettendo su un'espressione decisamente seria.

I suoi occhi mi scrutavano, dolci e attenti.

"Anche tu."

Mi morsi un labbro. Come diavolo faceva?

"Sono davvero stanca", mentii.

Lui non se ne accorse, o forse finse di non accorgersene.

Comunque Nikki ci raggiunse, interrompendoci, e le fui estremamente grata.

"Ehi, ragazzi! Rob, tu sei dei nostri stasera, vero?"

"Certo."

"Kris, tu che fai? Rob te l'ha detto? Usciamo tutti per una pizza."

"Si, me lo ha detto. Grazie dell'invito", risposi attenta a non incrociare gli occhi di Robert, "ma sono stanca."

"Come preferisci", disse non dando troppo peso al mio rifiuto. "Allora ci vediamo stasera", sorrise poi a Rob.

"Si, a stasera."

Rob tornò a concentrarsi su di me mentre lei si allontanava.

Sembrava voler scoprire ogni mio segreto trapassandomi con lo sguardo. Che cosa ridicola. Probabilmente mi stavo immaginando tutto. Magari ero davvero stanca.

"Che c'è?", sbottai a un certo punto.

"Nulla", scosse la testa. "Allora, la prossima volta? Staremo insieme?"

Alzai gli occhi al cielo.

"Va bene."

Non ne ero sicura, in realtà. Certo, magari una serata fuori mi avrebbe fatto bene, ma per quella sera avevo bisogno solo di starmene da sola, lontana da Rob e dall'assurdo effetto che aveva su di me.

Lui inarcò un sopracciglio, non del tutto convinto.

"Okay, okay!", dissi scoppiando a ridere. "Te lo prometto. Giurin giurello e mano sul cuore."

"Così va meglio", replicò regalandomi il suo sorriso migliore. "Ci vediamo domani."

"A domani."

"Buonanotte, piccola."

Prima che mi rendessi conto di cosa stesse accadendo, si era già pericolosamente avvicinato al mio viso.

Posò le labbra sulla mia guancia, indugiando qualche istante di troppo sulla mia pelle e provocando uno di quei nodi che da un po' di tempo non mi abbandonavano più.

Era diverso stavolta però. Era quasi piacevole.

"Sogni d'oro", soffiò su di me prima di scostarsi, rivolgermi il suo mezzo sorriso e voltarsi verso la sua roulotte, lasciandomi lì. Con i miei nodi allo stomaco, le dita a sfiorare il punto in cui pochi istanti prima erano state le sue labbra, e l'eco delle sue dolci parole nella mente.

**********

Tutto il buonumore accumulato nel corso della giornata era ormai andato. Ora che mi trovavo sola nella mia roulotte con il copione tra le mani e le cuffie alle orecchie, restare da sola non mi sembrava più una così buona idea.

Rob aveva perfettamente ragione, non avevo davvero bisogno di ripassare la mia parte. Le mie erano tutte scuse.

L'unico problema era che adesso, lontana da Rob, avevo fin troppo tempo per pensare. E non era affatto un bene, perché non riuscivo a pensare ad altro che a lui.

Cercai un modo per scuotermi di dosso quei pensieri e quelle sensazioni assurde.

Dopo una videochiamata infinita con i miei genitori e i miei fratelli in cui li rassicuravo su quanto fosse fantastico essere tornata a far parte di quel mondo, aver fatto una doccia, sistemati tutto ciò che non avevo ancora avuto il tempo di sistemare quando ero arrivata, non sapevo più cosa fare per passare il tempo.

La tristezza si era impadronita di me. No, non la tristezza. Il vuoto.

Ma non lo stesso vuoto di quando Mike se n'era andato - quello mi avrebbe accompagnata per tutta la vita.

Un vuoto diverso. più indefinito, pieno di sfumature, lo sentivo dentro di me e non ero del tutto certa che mi piacesse come sensazione, ma non potevo nemmeno dire che mi dispiacesse.

Era come quando mi aveva baciata Rob, e avevo sentito un formicolio attraversarmi lo stomaco.

Accolsi la sensazione con gioia ma allo stesso tempo non mi piaceva perché mi faceva paura.

Non sapevo come definirlo, né sapevo spiegarlo. Sapevo solo che mi faceva paura.

Ero certa che, se avessi mandato un messaggio a uno qualunque del cast, non sarebbe dispiaciuto a nessuno se li avessi raggiunti. Rob aveva insistito tanto. Non avevo molta confidenza con gli altri, ma non avevamo nemmeno avuto grandi occasioni per parlare. Quella poteva essere un'occasione. Sarebbe stato divertente e, soprattutto, non avrei avuto modo di pensare a quel groviglio di emozioni a cui non sapevo dare un nome.

Ma poi pensai che se fossi andata mi sarei trovata faccia a faccia con la causa della mia confusione e mi nascosi dietro la giustificazione che ormai era troppo tardi per raggiungerli.

Ignorai il mio lo schermo illuminato del mio telefono che, quasi a prendermi in giro, mi segnalava l'ora. Le 9.27.

Ignorai il fatto che le mie fossero solo scuse, e ignorai il ricordo di Rob che mi diceva quanto fossi pessima nel recitare i panni di una Kristen che non fossi io.

Aveva ragione anche in questo.

Scossi la testa e aprii una pagina a caso, fingendo di leggere.

Mi addormentai poco dopo, col profumo del bacio di Rob e la melodia che aveva canticchiato pochi giorni prima a casa mia.

You turn around and I'm beside you...

Quella sera avevo mentito a me stessa tutto il tempo, per cui non cambiava molto se l'avessi fatto ancora un ultima volta, e mi dissi che quel bacio era solo un bacio, quella canzone era solo una canzone e che i nodi e il vuoto che avevo provato erano soltanto qualcosa che avevo mangiato che mi aveva fatto male. O magari la stanchezza.

Per la prima volta da troppo, troppo tempo, non chiusi gli occhi con la segreta speranza di non riaprirli mai più.

 

Oddio, non so davvero che dire su questo capitolo. L'ultima parte l'ho scritta tipo a giugno o_O e ci ho messo un casino di tempo per integrarla con la trama visto che il capitolo scorso non ce l'avevo pronto. Facevo prima a riscrivere da capo -.- Ricordatemi di non scrivere mai più senza seguire la cronologia o rischio di incasinarmi un'altra volta ahahahah.

Diciamo che Kristen sta sempre più confusa perchè è abbastanza chiaro che è attratta in qualche modo da Rob e questo la spaventa. Ma è ancora innamorata della scimmia e lo sarà  per un bel po' u.u ma non per sempre, tranquille XD (ops u.U)

Coooooomunque ah, si, una cosa la voglio dire: è vero che Rob si è strappato l'inguine (ha avuto uno strappo all'inguine? Ha fatto uno strappo al'inguine? o_O Non ho idea di come si dice ahahahhahaa) girando la scena della sala da ballo, quando è saltato con l'imbracatura addosso, l'ha detto lui stesso nel commento a Twilight AHHAHAHAHAHAH e niente, mi ha fatto troppo ridere come cosa e ce l'ho dovuta mettere per forza LOL. Se non avete ancora guardato il film commentato dagli attori... FATELO. E' un ordine. Vi sbellicherete dalle risate... Anche se più che altro ci sono Rob e Kris che fanno battute che capiscono solo loro o.o ma vabbè XD

Poi... Boh? Non lo so. Lascio la parola a voi... Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, che non vi annoi la storia e che non vi faccia troppo schifo il mio modo di scrivere lol so che posso migliorare per cui se avete consigli, fatevi pure avanti. Accetto tutte le critiche (basta che non mi prendiate a parolacce XD anche perchè so essere molto scurrile e sarebbe una battaglia persa in partenza u.u)

Vi ricordo come al solito:

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E... Niente, alla prossima :D

Ah, no, wait. Mi sto dilettando ad imparare Sony Vegas, e niente, avrei fatto un video su Kristen. E' una mezza cacchetta e la canzone è stata usata miliardi di volte su di lei LOL ma sto imparando u.u comunque niente, se volete vederlo, lo trovate QUI. Spero vi piaccia :)

   
 
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