Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ciara    25/11/2012    6 recensioni
Seduta sul divano di fronte al camino c’era Hermione, profondamente addormentata.
Sospirò pesantemente tentando di rilasciare la tensione. Stare in sua presenza lo agitava quasi quanto sapere che sua madre era arrabbiata con lui.
Quella situazione insostenibile in cui si trovavano lo tormentava in ogni momento.
Ogni minuto era suo.
Distolse a fatica lo sguardo con l’intenzione di ritornarsene in dormitorio, mettersi a letto e addormentarsi il prima possibile.
Storia classificatasi prima al "Valentine, oh my Valentine" contest indetto da Stellalontana sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il contest è decisamente vecchio...come suggerisce il suo titolo, ma la storia continuava a non convincermi!
Il contest consisteva nello scrivere una One-shot ambientata a San Valentino inserendo una canzone che assegnataci dalla giudicia!
Ebbene si sono arrivata prima contro ogni aspettativa, anche la fic non sia delle più riuscite ( il momento però mi piaceva un sacco), bè lascio giudicare voi!
Ciara

Hurts like Heaven

 

Well open up your mind 
and see like me 
Open up your plans 
and damn, you're free 
Look into your heart 
and you'll find love love love love 

“I’m Yours” Jason Mraz

 

« Miseriaccia! »

Aveva lasciato il libro di Trasfigurazione su uno dei tavoli della Sala Comune.

Afferrò la scatola a forma di cuore con gli ultimi cioccolatini rimasti ed uscì dal dormitorio. Mentre scendeva le scale prese uno dei dolcetti e lo divorò in un solo boccone.

E pensare che ho evitato Lav tutto il giorno!

Quella mattina lo aveva accolto con i soliti Ronron, gli abbracci, i sorrisi zuccherosi e il suo profumo. Quel profumo che con il passare del tempo stava imparando ad odiare, insopportabile, troppo dolce… C’era sempre qualcosa che non lo entusiasmava abbastanza in Lavanda, non che non gli piacesse, solo…

Non è lei.

Attraversò la Sala Comune e si diresse con calma al tavolo vicino al camino, prese il suo libro e si stiracchiò sbadigliando senza badare troppo a non fare rumore. Nel riportare le braccia al busto con la coda dell’occhio si accorse che la Sala non era deserta come si era aspettato.

Seduta sul divano di fronte al camino c’era Hermione, profondamente addormentata.

Sospirò pesantemente tentando di rilasciare la tensione. Stare in sua presenza lo agitava quasi quanto sapere che sua madre era arrabbiata con lui.

Quella situazione insostenibile in cui si trovavano lo tormentava in ogni momento.

Ogni minuto era suo.

Distolse a fatica lo sguardo con l’intenzione di ritornarsene in dormitorio, mettersi a letto e addormentarsi il prima possibile.

Peccato che i sui piedi non fossero poi così d’accordo.

Riportò lo sguardo sulla figura della ragazza. Con pochi passi si ritrovò di fronte a lei oscurandola dalla poca luce che proveniva dal camino.

Mettersi seduto a terra per guardarla meglio fu solo una naturale conseguenza.

È bellissima.

Probabilmente l’aveva sempre pensato, ma negli ultimi mesi era stato un pensiero ricorrente.

Fin troppo.

Insomma avrebbe dovuto pensare una cosa simile di Lavanda. E all’inizio, nell’euforia del momento, l’aveva fatto.

Solo…non abbastanza.

Il solo stare in compagnia di Hermione gli mancava come l’aria, molto più di quanto aveva immaginato e decisamente più di quanto desse a vedere.

Non sopportava quella situazione.

L’hai creata tu questa situazione.

Non era confortante rendersene conto. Era ancora frustrato per questo e troppo orgoglioso e stupido per chiedere scusa. Troppo infantile per ammettere che…

Ammettere cosa?

Non riusciva neanche a pensarla una cosa del genere, come avrebbe potuto ammetterlo?

Sospirò ancora.

Perché deve essere tutto così complicato?

Si passò una mano tra i capelli nel tentativo di alleviare la tensione.

Lei aveva la testa leggermente piegata di lato, alcuni boccoli gonfi erano sfuggiti al fermaglio in cui teneva raccolti i capelli, respirava piano. Era perfetta anche in situazioni come quelle: la spilla da prefetto appuntata al petto, il nodo della cravatta stretto, le mani in grembo sopra ad un tomo aperto.

La sua Hermione.

Che cosa gli aveva fatto quella ragazza?

Prese un cioccolatino dalla scatola e lo poggiò sulle pagine aperte del libro, sorrise a quel gesto infantile, non sapeva nemmeno lui perché lo stava facendo.

Con movimenti lenti e leggeri le portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio liberandole il viso. Era così vicino, sentiva il suo respiro lieve, la vide muoversi leggermente segno che aveva disturbato il suo sonno. Si sarebbe svegliata da un momento all’altro.

Le accarezzò la guancia e le baciò la fronte.

Si allontanò quasi subito, imbarazzato da quel gesto.

Lei dormiva ancora.

« Buon San Valentino, Hermione! »

Se ne andò cercando di fare meno rumore possibile.

 

Quando Hermione aprì gli occhi il fuoco nel caminetto era quasi del tutto spento.

Si stiracchiò un po’ allungando le braccia sopra il capo e fece per chiudere il pesante tomo che aveva in grembo ma quando abbassò lo sguardo vi trovò depositato sopra un cioccolatino.

Si guardò confusa attorno nella speranza di trovare una spiegazione.

Era sola.

Ai piedi del divano giaceva il libro di Trasfigurazione di Ron.

Sorrise.

Non avrebbe dovuto, lei doveva essere arrabbiata con lui.

Diciamo che gli concedo una tregua!

 

 

 

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ciara