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Autore: Eris_Malfoy    25/11/2012    5 recensioni
Questa è la mia prima long,siate clementi. Parla di Eris, 16anni, che presto scoprirà una verità che stravolgerà la sua vita. E fra momenti comici e tristi,amicizie e delusioni un nuovo amore sboccerà. Spero che lascerete una recensione,mi renderebbe molto felici. Vabbe,ora vi lascio,buona lettura ;D
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao sorellona!

 



— Ciao cugino! — lo saluta Lorelai. Ah giusto, anche loro sono cugini.
— Ehi Lory! — ricambia il saluto colui che dovrebbe essere mio fratello. Sono ancora a bocca aperta per la rivelazione, non ci posso credere! Sta succedendo tutto troppo velocemente!
— Scusa, puoi ripetere di nuovo? — chiedo. Spero di aver capito male.
— Hai capito benissimo, sono tuo fratello! — afferma Nico. Ho appena scoperto che mio padre è il dio degli Inferi e adesso mi dicono che ho anche un fratello. Qualcos’altro?
— Posso chiederti come fai a sapere che sono figlia di Ade, se proprio io l’ho scoperto da poco? —
— Percy mi chiamato con un messaggio Iride mentre ero a Los Angeles per informarmi e sono subito venuto qui! — spiega come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Ma come ha fatto ad arrivare così velocemente?
— E come hai fatto ad arrivare subito qui? Eri praticamente dall’altra parte dell’America! — ribatto stupita.
— Con i viaggi nell’ombra. Un giorno ti insegnerò come si fa... ma ti avverto, servono molte energie! — ha ancora un tono ovvio. Quanto mi da fastidio!
— Per caso ci sono altri fratelli o sorelle? — domando ancora. Spero di no, mi da fastidio il fatto che mio padre abbia avuto altre donne.
— C’è mia sorella che però è morta tanti anni fa e adesso la vedo solo quando vado a trovare papà. — china il capo — E poi abbiamo un altro fratello. — finisce di dire, ghignando. Quel ghigno non mi dice niente di buono.
Con la coda dell’occhio, noto che anche Trevor sta sorridendo, mentre Lory cerca di trattenere le risate con scarso risultato. La cosa inizia a spaventarmi.
— E adesso lui dove si trova? — chiedo, continuando il mio interrogatorio.
— Nella nostra cabina! Ti accompagno, così te lo faccio conoscere. — dice prendendomi per il braccio e iniziando a camminare. Lory mi strilla che va ad allenarsi, mentre Smith se ne va per i fatti suoi. Meglio così, almeno non dovrò sopportare anche lui.

Arriviamo davanti alla cabina 12. Dall'esterno, sembra una miniatura del Partenone (con tutte le colonnine allineate e il tetto spiovente) però è tutta nera. Sulla facciata frontale in alto, fa bella mostra di se un forcone. Ai lati della porta d’ingresso, ci sono dei fuochi fatui. Diciamo che non è la classica casa di una famiglia felice, ma in questo caso si tratta del dio della morte, quindi la situazione è diversa. A suo modo, comunque, è molto bella. E sarà la mia casa per tutta la mia permanenza qui.
— Ti piace? — domanda Nico. Come risposta, riceve soltanto un suono d’assenso. Infatti sono rimasta incantata a guardarla e a studiarne ogni minimo dettaglio.
— Dai, entriamo, così faccio fare un giro. — sorride mio fratello.
All’interno, sembra una casa come tante, con un corridoio (illuminato anch’esso da fuochi fatui), camere da letto (con le pareti rigorosamente nere. Penso che nella mia stanza farò qualche cambiamento) e un bagno ( con delle mattonelle lucide nere in contrasto con la vasca bianca come il latte). Le finestre sono rettangolari. Solo in una camera c’è una porta finestra che si affaccia su un piccolo giardino. Ho deciso, quella sarà mia!
— Adesso che il giro turistico è finito, ti faccio conoscere Joshua! — mi dice ghignando.
Entriamo in una stanza che prima non mi aveva fatto vedere. È diversa da tutte le altre, infatti è tutta colorata. Il letto ha il piumone di “Cars” e sul pavimento, c’è un grande tappeto cui sono stampati i personaggi di “Toy Story”. Il tappeto è interamente coperto da giocattoli di tutti i tipi, dalle macchinine ai pupazzetti dei guerrieri. Su una parete sta una televisione a plasma e sotto di essa si trova una libreria, colma di film d’animazione e libri infantili. Guardando meglio, noto una testolina nera spuntare in mezzo a tutto questo caos.
— Ehi fratellino, ti diverti? — chiede Nico alla testolina che subito scatta verso di noi. Un sorriso sdentato si apre sul viso del bambino, il quale salta addosso al mio "fratellone".
— Nico! Sei venuto! Giochiamo insieme? È da tanto che non mi vieni a tlovale — risponde il bambino, mettendo su una faccia da cucciolo. Ha dei capelli neri boccolosi che gli cadono sopra gli occhi, color castano dorato. È bellissimo e dolcissimo con quell’espressione. E non riesce a dire bene la “r”, il che lo rende ancora più adorabile.
— Non oggi, campione! Voglio presentarti una persona. Lei è Eris Swift, e da oggi è nostra sorella! — esclama entusiasta.
Joshua mi guarda, anzi è più opportuno dire che mi analizza. Alla fine, soddisfatto, salta tra le mie braccia.
— Solellona!! — dice tutto contento. Mi fa tenerezza, soprattutto con quel sorriso senza dentini. È impossibile resistergli, è troppo dolce.
— Solellona, giochiamo insieme? — mi chiede con la sua voce angelica. È strano sentirmi chiamare “solellona”, ma mi piace. Vorrei restare con lui, ma credo sia meglio tornare dagli altri.
— Non oggi, piccolino, devo andare all’arena ad allenarmi! — dico poggiandolo a terra.
Devo necessariamente andare via, altrimenti cederò ai suoi dolci occhioni.
— Pelché non vuoi stale con me? Io voglio giocale un po’ con la mia nuova solellona! — mugola con una lacrimuccia negli occhi. No, la lacrimuccia no!
"Se fa così, io poi non vado più via!" penso disperata.
— Non credo…no… — farfuglio, cos'altro gli posso dire? Lo guardo e lui ricambia con uno sguardo implorante. Basta! Intanto Nico si gode la scena, probabilmente anche lui si è trovato in questa situazione. E molto probabilmente ha ceduto, come farò io tra poco.

Mannaggia a me e a quei maledetti occhi dolci!
Mi ritrovo a terra a giocare con il mio fratellino e il mio fratellone, perché non ho avuto la forza di non cedere. Stiamo giocando con i pupazzetti di Star Wars e Nico si sta lamentando perché vuole essere lui, Luke Skywalker.
— Voglio essere io Luke Skywalker! Tu puoi fare Dart Fener! — esclama. Ma quanti anni ha? Cinque?
— No! Sono io Luke Skywalkel! — ribatte Joshua con decisione.
— Ma anche io voglio esserlo! Non possiamo fare scambio? Ti do Obi Wan Kenobi! — frigna Nico. Certo che è peggio dei ragazzini, quando ci si mette!
— No! — risponde Joshua.
— Nico, smettila di fare storie, tu farai Dart Fener e Joshua sarà Luke Skywalker, capito?! — gli urlo.
Il pomeriggio passa così, con Joshua e Nico che litigano come dei bambini (in teoria Joshua è un bambino. È Nico il problema) e con me che metto a tacere i loro litigi. Nel complesso, è stato molto divertente. Ovviamente non mi sarei mai immaginata di giocare con i personaggi di Star Wars.
All’ora di cena, ci dirigiamo verso l'area riservata ai pasti, io con Joshua in braccio e Nico dietro di noi.
— Come è andata? — mi chiede Lory, quando mi vede.
— Mi sono divertita, anche se questo bambino me ne ha fatte passare di tutti i colori! — rispondo indicando il mostriciattolo tra le mie braccia.
— Anche a me è capitato, ti capisco! In realtà è successo a tutti quelli del Campo, quel ragazzino riesce a ottenere tutto quello che vuole! I figli di Afrodite lo adorano, si prendono cura di lui ogni giorno, visto che è troppo piccolo per iniziare gli allenamenti. — ride lei. A quanto pare nessuno resiste a lui, quindi non sono l’unica!
— Solellona, io ho fame! — piagnucola Joshua.
— Va bene, adesso mangiamo! — lo rassicuro.
La cena passa tranquillamente, tralasciando il fatto che i miei fratelli non la smettevano di tirarsi il cibo. Ad un certo punto, qualcuno si siede accanto a me. È Jack Henderson.
— Ehilà! Ho saputo che sei stata riconosciuta, figlia di Ade! — mi saluta, cingendomi con un braccio le spalle. Chi ti ha permesso tutta questa confidenza?
— Eh già! — è la mia laconica risposta.
— Figlio di Zeus, ti conviene non girare attorno a mia sorella, altrimenti te la vedrai con me. — lo ammonisce Nico con tono minaccioso, totalmente diverso da quello di bambino capriccioso di prima. Ci conosciamo da un giorno e già fa il fratellone protettivo!
— Va bene, a dopo piccola! — dice e se ne va subito. Penso che Nico lo abbia terrorizzato.
Il resto della serata lo passo con la mia amica Lory e i miei fratelli. Ci divertiamo molto insieme, io con il mio sarcasmo, Lory con i suoi aneddoti su Percy, Nico con i suoi racconti sul nostro stravagante padre e Joshua con la sua capacità di far fare agli altri quello che lui vuole, usando la sua espressione da cucciolo. Ha perfino chiesto a Chirone se poteva cavalcarlo e il centauro dopo un po’ ha ceduto e lo ha fatto salire!
Ovviamente, molte volte Jack ha cercato di unirsi a noi, ma bastava un’occhiataccia di Nico e lui spariva.
L’ora di andare a dormire è arrivata, Joshua sta già dormendo beatamente mentre Nico è chissà dove per i fatti suoi. Mi sembra di averlo visto prima con una figlia di Afrodite.

"Questa giornata è stata fantastica! E pensare che forse ogni giorno sarà così!" penso dirigendomi verso la mia casa.
"Speriamo di trascorrere anche dei sonni tranquilli."

E con un sorriso sulle labbra, mi addormento sul mio nuovo letto, nella mia nuova casa, della mia nuova vita da semidea.

  
Salve a tutti!
Oggi sono molto felice così ho deciso di postare il capitolo :D
Allora vi è piaciuto? Spero di sì! E che ne dite del piccolo Joshua? :3
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e ringrazio la mia beta reader!
Al prossimo aggiornamento!
Baci
Eris  












  
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