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Autore: Beatrice_B    13/06/2007    6 recensioni
""-Questi sono i tuoi abiti- disse porgendogli l’involto. Draco li prese e li appoggiò al tavolo. -Bè, allora… Addio, Granger- disse. Sembrava freddo, distaccato. Ed era tornato al cognome. Hermione annuì. -Addio, Malfoy- Hermione fece per girarsi, ma il ragazzo la trattenne per un braccio. -Hermione, aspetta…- "" Salve a tutti, questa è la mia prima FF su Harry Potter...una Draco/Hermione^^ Non credo sarà lunghissima, ma è ancora tutta da scrivere!^^ Me lo lasciate un commentino?? Grazie, Buona Lettura!!^^ Besos... PadmèSkywalker
Genere: Romantico, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Mangiamorte, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi di questa Fanfiction, che non è stata scritta a scopi di lucro, appartengono a J.K.Rowling.

 

Questa è una FF ancora tutta da scrivere…

Ho profondamente amato il film V x Vendetta. Ho deciso così di riprenderne la trama e trasformarla in una Draco/Hermione. Molti aspetti di quel film saranno simili; ho cercato comunque di renderla il più personale possibile.

Questa è la mia prima esperienza con il genere Harry Potter, libro che mi piace molto ma di cui non ho mai pensato di scrivere una FF… siate clementi!!!^^

PadmeSkywalker

ps: lasciatemi qualche commento, sono curiosa di sapere cosa ne pensate… kisses^^!

pps: Draco/Hermione non è la mia ship preferita… sono una Ron/Hermione, ma in questa FF ci sarà solo il D/Herm pairing ^^

Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi… Vendetta… E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V.

[V a Evey – V per Vendetta, cit.]

=-Revenge: a Draco & Hermione's Story-=

 

Capitolo 1 "L’Inizio della Vendetta"

Sono Draco Lucius Malfoy. Un bastardo che ha il nome di suo padre.

Mio padre…

Mio padre è l’unico motivo per cui ora sono qui, a dire queste parole. L’odio che nutro nei suoi confronti, il profondo disgusto che mi genera sentire il suo nome, fino quasi a vomitare, mi spinge ora a pensare.

E a dire che avrò la Vendetta che mi spetta.

Quel mostro, quell’uomo odioso che pretendeva l’appellativo di "padre" quando per me non era altro che un padrone, e quello di "marito" che per mia madre era insopportabile sentirlo dire…

Quell’assassino.

Uccise mia madre in uno scatto d’ira, e ci riuscì quasi con me. Io riuscii a fuggire.

Lui e i suoi amici Mangiamorte. Razziavano case, uccidevano innocenti che non avevano colpa di trovarsi sul loro cammino.

Quante volte mi sono sentito in colpa a causa loro, mentre loro ridevano e si dividevano le prede.

Ma l’uccisione di mia madre Narcissa ha aperto una ferita che non si richiuderà mai.

Almeno fino a quando non avrò compiuto la mia Vendetta.

La mia Vendetta.

*

Hermione Jane Granger stava davanti allo specchio, seduta su un piccolo pouf, nel suo minuscolo appartamento a Londra. Sul letto e per terra erano sparsi decine e decine di quotidiani "La Gazzetta del Profeta" che recavano immagini oscure di omicidi e delitti.

La radio magica gracchiava in un angolo, mentre la speaker parlottava di uccisioni e crimini.

-A Elephant and Castle sono stati ritrovati i corpi senza vita di un’intera famiglia. Tra i cadaveri riconosciuti, sono stati individuati un bambino e due donne… A Wild Green su tutte le case è apparso il Marchio Nero, il segno di Voi-Sapete-Chi…-

La ragazza si stava mettendo tranquillamente un velo di rossetto sulle labbra: era un Auror, ed era talmente abituata a sentire notizie di quelle morti che ormai non ci faceva nemmeno più caso. Erano in guerra aperta, dopotutto. Pur essendo una strega addestrata ad uccidere Maghi Oscuri, non poteva fare a meno di provare un po’ di timore prima di uscire. Soprattutto la sera.

Ma quella sera era speciale. Aveva accettato l’invito di Ron Weasley, suo capo e suo migliore amico, ad andare a casa sua a cenare.

Hermione scosse i lunghi capelli ricci e si alzò. Con la bacchetta fece un cenno alla radio di zittirsi e disse:

-Per questa sera, basta così-

Calzò scarpe con il tacco e indossò il suo cappotto beige, nascondendo la bacchetta in una tasca interna. Uscì di casa, guardandosi furtivamente intorno e aguzzando tutti i sensi per captare qualsiasi rumore o movimento.

Le sue scarpe ticchettavano sull’asfalto, mentre lei cercava di andare il più veloce possibile. Non aveva nessuna voglia di imbattersi in un Mangiamorte, o che altro.

Allungò ulteriormente il passo, e mentre s’infilava in un vicolo stretto e buio, la sua scorciatoia, sentì dei passi dietro di lei.

Hermione si morse un labbro e strinse la bacchetta nella tasca. Quando sentì, però, che i passi erano troppo vicini per sfuggire senza mettersi a correre, si voltò di scatto, gridando:

-Lumos!-

Il vicolo s’illuminò all’improvviso, e dall’oscurità uscirono tre uomini incappucciati.

Mangiamorte!, pensò Hermione. La sua mente lavorava febbrilmente per cercare di fuggire.

-Avete visto, ragazzi?- disse uno, con la voce stridula. Indossavano tutti maschere fatte con le ossa delle vittime, quindi le voci risuonavano attutite.

-Sì, la gattina ha tirato fuori le unghie!- ridacchiò un altro.

Il terzo Mangiamorte si rivolse direttamente ad Hermione.

-Come ti chiami, ragazza?-

-Ha importanza?- ringhiò lei.

-Oh, sì, tesoro… perché ora non potremo dire il nome della nostra prossima vittima al nostro Signore!- sghignazzò il primo Mangiamorte.

-Bè, dite al vostro Signore Voldemort… che gli mando i miei più affettuosi saluti!- disse Hermione, poi, con un’elegante gesto della bacchetta, urlò:

-Stupeficium!-

Una striscia purpurea sgorgò dalla bacchetta della ragazza, e investì in pieno un Mangiamorte, che crollò a terra.

Gli altri due cominciarono a lanciare maledizioni, ma Hermione, svelta, lanciò un altro incantesimo che colpì un secondo uomo.

Quello rimasto, con un fruscio di mantello, si smaterializzò e riapparve improvvisamente dietro ad Hermione, e le bloccò il respiro con un braccio.

-Las…lasciami!- gridò affannosamente la ragazza.

-Oh, no, tesoro… sei un Auror, vero? Bene, il nostro Signore sarà doppiamente felice della tua uccisione…-

Fece per poggiare la bacchetta alla tempia della ragazza, quando si sentì una voce profonda urlare:

-Avada Kedavra!-

Un lampo verde, e il Mangiamorte alle spalle di Hermione cadde a terra, morto.

Lei si girò di scatto, la bacchetta ancora accesa, ma non riuscì a vedere nessuno.

-Chi è?- chiese con voce spezzata.

Nessuna risposta.

-Chi sei?- ruggì allora lei, in preda alla rabbia.

Una figura scura uscì dall’ombra. Portava un cappuccio, e se Hermione non l’avesse visto uccidere dei Mangiamorte, avrebbe scommesso che quello fosse un servitore di Voldemort.

Alzò la bacchetta.

-Chi sei?- ripetè a voce più bassa.

La figura si portò due mani diafane all’altezza del cappuccio, e lo tirò dietro alla nuca.

Hermione soffocò un urlo.

-Malfoy?-

Il biondo Draco Lucius Malfoy piegò le labbra in un ghigno spettrale.

-Buonasera, Granger-

La pelle pallidissima provocava un effetto quanto mai strano in quel vicolo scuro, drappeggiata dal mantello nerissimo. Quasi come un fantasma.

-Che ci fai tu qui, Malfoy?- chiese Hermione, tenendo sempre la bacchetta tesa davanti a sé.

Lui le si avvicinò, sempre con il ghigno stampato sul volto.

-Strano, non ho ricevuto obiezioni quando ti ho salvata poco fa-

Qualcosa bloccò in gola le parole di protesta a Hermione. Lui poggiò la mano sulla sua bacchetta e la spinse in basso.

-Via la bacchetta, Granger. Non siamo più i ragazzini che eravamo a scuola- disse lui sghignazzando.

-Non ne sono così certa, Malfoy. Soprattutto da parte tua- fu il commento sprezzante di Hermione.

Ci fu un momento di silenzio, poi Hermione chiese:

-Comunque, Malfoy, perché diavolo mi hai aiutata? Credevo che quelli fossero amici tuoi…-

Non aveva quasi finito di parlare, che il ragazzo la spinse contro il muro, il viso vicinissimo al suo.

-Quelli non sono amici miei, Mezzosangue- sibilò, gli occhi ridotti a due fessure. –Non dire mai più una cosa del genere-

Hermione, che si era spaventata da quello scatto improvviso, cercò di liberarsi.

-Lasciami, Malferret!-

-E poi comunque- continuò Draco con voce bassa. –ho i miei buoni motivi per aver ucciso un Mangiamorte. Motivi che non interessano ad una Sporca Mezzosangue come te-

Hermione si divincolò e lo guardò storto.

-Non è colpa mia se hai cambiato idea così velocemente, Malfoy. Non posso essere informata di tutto-

Ma cosa sto facendo? Mi sto scusando con Malfoy?, si disse tra sé.

Intanto Draco si stava sistemando il cappuccio di nuovo sulla testa.

-Granger, ti accompagno a casa. Almeno non rischierai di finire ammazzata dal prossimo Mangiamorte che avrà voglia di spassarsi la serata-

-Io sono un Auror, Malfoy! Me la so cavare anche da sola!- protestò Hermione, scuotendo i lunghi capelli ricci.

-Ho notato- soffiò Draco con amorevole sarcasmo.

  
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