Ginny e Liam, amici d'infanzia, amici da tutta la vita.
Lei, ragazza timida, un po' impacciata, la classica sognatrice innamorata dell'amore, occhiali grandi, lunghi e ricci capelli scuri e occhi verdi che ti penetrano l'anima; bassina ma con un fisico perfetto, troppo spesso coperto dai larghi maglioni.
Lui, ragazzo socievole, dolce, grande sportivo, corti capelli color caramello che gli ricadevano sulla fronte, occhi grandi color nocciola troppo facili da leggere, alto e fisicato, non passava di certo inosservato.
Amici da sempre, vicini di casa da una vita, legati sin da subito da un'amicizia ben diversa da molte altre, avrebbo dato la vita l'uno per l'altra, come fratelli dal sangue diverso.
Entrambi diciottenni, nati a pochi giorni di distanza, si accingevano ormai a preparare la festa per i loro 19 anni. Gli amici erano quelli, i parenti si conoscevano, era quasi tutto pronto e tutti erano felici, ma ben presto le cose sarebbero cambiate.

La serata stava per iniziare e Liam aspettava che Ginny si finisse di preparare, seduto nel salotto di casa di lei.
Girava e rigirava quella rosa rossa con mani tremanti, fin quando qualcuno alle sue spalle si schiarì la voce leggermente, Liam si alzò e si girò per rimanere incantato da quella visione. Una ragazza bassina che si prestava a scedere le scale con un paio di ballerine, gli scappò un sorriso, perchè lui lo sapeva, quella ragazza non aveva mai amato i tacchi, le piaceva essere così. I suoi lunghi capelli ricci erano lisci e raccolti in uno chignon e quel vestitino senza spalline color rosa antico finalmente rendeva giustizia al suo corpo dalle forme perfette; sul suo viso c'era appena un filo di trucco e il gioiello più grande era il suo sorriso, spuntato all'improvviso non appena gli occhi nocciola del ragazzo si posarono su di lei. Ginny vide il ragazzo muoversi verso le scale con gesti impacciati, nonostante questo però sembrava avere tutto sotto controllo, ma i suoi occhi lo tradivano sempre, sin da bambino. La camicia bianca appena sbottonata sul petto, messa in quei pantaloni grigi che cadevano perfettamente sul suo fisico scolpito e le sue adorate converse bianche, era bello più che mai.
Liam le porse la mano e Ginny l'accettò molto volentieri. Prima di darle la rosa le disse: - Sei un'incanto stasera. - e un leggero rossore colorì le sue guance, poi la strinse forte a se, la ragazza nascose il viso nel suo petto e inspirò a fondo quell'odore buono.
Arrivati alla festa li accolsero con un grande applauso e si diressero subito verso gli amici di Liam, che ormai per lei erano come fratelli.
- Ciao ragazzi ! -
- Bella brò, auguriiii ! - Zayn lo strinse in un grande abbraccio.
L'amicizia che legava quei due, ma anche gli altri, era qualcosa di straordinario, si conoscevano da anni e tra loro c'è sempre stata lealtà, niente e nessuno l'avrebbe mai spezzato questo rapporto, era forte, era potente, come il mare in burrasca che si abbatte sulle coste, come un fulmine a ciel sereno che squarcia il cielo.
- Carotina mia, sei bellissima, come sempre aggiungerei. - Lou la fece girare su se stessa e la ragazza per un attimo ebbe un capogiro.
Risero e risero come solo loro sapevano fare, e fecero tante foto, Ginny amava la fotografia e soprattutto amava l'idea di poter fermare quel momento, quel ricordo, per sempre.
Arrivò il momento del ballo. Liam prese la madre Karen sotto braccio e la portò al centro della sala, seguiti da Ginny e suo padre John. Ballarono con i loro genitori; mamma Karen piangeva lacrime di gioia, il suo bambino era ormai un uomo, non da meno erano gli occhi lucidi del padre della ragazza. Ginny era poggiata al petto di suo padre e dovette girarsi quando Liam battè piano sulla sua spalla, John diede un bacio sulla fronte di sua figlia e poi il ragazzo la fece volteggiare sulla pista, come nelle favole.
- DJ metti un lento per i festeggiati ! - Harry urlò al ragazzo alla consolle.
Ginny era stretta a Liam e lui pensò di avere il mondo tra le sue braccia, così prese coraggio, ora o mai più, e piano all'orecchio di lei cominciò a sussurrarle queste dolci parole: - People say we shouldn't be togethe, we're too young to know about forever, but I say, they don't know what they talk, talk, talkin' about. 'Cause this love is only gettin' stronger, so I don't wanna wait any longer, I just wanna tell the world that you're mine girl. - Il viso della ragazza era umido, dolci lacrime cadevano dai sui smeraldi, Liam se ne accorse e ne asciugò una con un bacio leggero, poi la guardò in quegli occhi in cui da sempre si perdeva. Erano a pochi centimetri di distanza e i due ragazzi erano sicuri, così si avvicinarono fino a far combiaciare le loro labbra in un casto primo bacio. Zayn, Louis, Harry e Niall partirono con l'applauso, troppo felici per l'amico, seguiti poi da tutti gli altri invitati che ora avevano occhi solo per la giovane coppia al centro della sala.
Ginny e Liam erano davanti alla torta con su scritti i loro nomi, così Niall prese la macchina fotografica e gli scattò una foto insieme.

Noah prese la foto dalle mani della madre e la guardò curioso, il flash li aveva colti impreparati, la ragazza con la bocca aperta e sorridente nell'attimo in cui prendeva aria per spegnere le candeline, un po' disordinata, forse brilla e il ragazzo accanto a tenergli un braccio intorno alla vita, con quel sorriso storto, e lo sguardo rivolto verso di lei, la girò e cercò di leggere la frase scritta dietro. "That's between me and you, our little secret." Poi prese un'altra foto dallo scatolone che ritraeva una bellissima ragazza sorridente in un lungo abito bianco e un giovane uomo di fianco a lei mentre scendevano le scalinate di una chiesa sotto una pioggia di petali bianchi. - Mamma, sei tu questa ragazza ? - Ginny prese la foto e Noah gli si mise in braccio; quel bimbo dai capelli color miele e gli occhi nocciola, uguale a suo marito. - Si, amore. - e cominciò a ripercorrere con la mente quel giorno: i preparativi, l'ansia, la paura, il vestito, la macchina in ritardo, gli invitati, la chiesa, la felicità, lo sposo e le promesse. Prima che potesse però ricordarle, comparse Liam sulla porta alle loro spalle e partì a ripetere la sua promessa come fosse la prima volta: - 'Mia cara Ginny, potrei promettere di amarti.. e onorarti. Potrei promettere di esserti vicino in salute e in malattia. Potrei dire "finchè morte non ci separi", ma non lo dirò. Quelle promesse sono per le coppie ottimiste e piene di speranze. E io oggi, nel giorno del mio matrimonio, non sono ne ottimista ne pieno di speranze.' - continuò avvicinandosi a piccoli passi verso la sua famiglia. - 'Non sono ottimista. Non sono pieno di speranza. Io sono sicuro. Io sono saldo. Quindi di questo si, ne sono certo: tu sei la mia compagnia, la mia amante, la mia migliore amica. E il mio cuore, il mio cuore batte per te. In questo giorno, il giorno del nostro matrimonio, io ti prometto ciò: ti prometto di mettere il mio cuore nelle tue mani.' - Arrivato al divano di pelle nera si sedette vicino a Ginny e la circondò con un braccio finendo la sua eterna promessa: - 'Io ti prometto me stesso.' - Lei gli prese il viso tra le mani e lo baciò, Noah fece una faccia schifata, tipica reazione dei bambini di 4 anni di fronte a queste cose, e i due giovani risero, risero come allora, non erano cambiati. L'amicizia e l'amore che sin da subito li ha legati, era destinata a durare per sempre.





SPAZIO AUTRICE.

Ciao a tutte, io sono Criss e questa è la mia prima OS ! Spero vi piaccia, recensite in tante, accetto anche commenti negativi per migliorarmi.
Ora mi metto sotto con un'altra storia, sono piena di idee e il problema è farle combaciare >.<
La promessa non è mia, l'ho presa da Grey's Anatomy cambiandola un po', io amo quel telefilm **
Vabbè qui ho finito, Bye SEE YOU SOON ! C: <3