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Autore: Rossellaura    13/06/2007    2 recensioni
Ci troviamo alla fine del quarto anno ad Hogwarts: Voldemort è risorto e l'Ordine della Fenice è di nuovo in azione. Cosa succederebbe se Tonks e Lupin si incontrassero prima ancora di trovarsi nella base dell'Ordine? Un incontro casuale e divertente che potrebbe stare alla base di una storia d'amore...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: “Lo scontro”


Era notte fonda, ma due uomini ancora non riuscivano ad addormentarsi. Stavano stesi sul proprio letto ripensando a quanto era successo: tutto quello che Silente aveva preannunciato, tutto quello che ormai temevano da tempo era accaduto. Voldemort era tornato.

Sirius era arrivato solo tre ore prima a casa di Remus, dove Silente gli aveva detto di rimanere per un po', almeno finchè non avrebbe organizzato le cose, e così aveva fatto.

Lupin naturalmente era rimasto sorpreso di vederlo piombare così all'improvviso, ma lo stupore si era presto trasformato in spavento e preoccupazione una volta sentito quanto era successo durante l'ultima prova del Torneo Tremaghi.

Sirius era tremendamente preoccupato per Harry, aveva notato il suo sguardo nello studio di Silente...era spaventato e terrorizzato...e chi mai avrebbe potuto dargli torto? Aveva visto morire un suo compagno di scuola, aveva visto Voldemort tornare in vita, aveva rivisto i suoi genitori, seppur fossero soltanto degli echi...

Ciononostante decisero che avrebbero fatto meglio a riposare un po', almeno fino alla mattina dopo in cui, avevano deciso, Remus avrebbe provato a mettersi in contatto con Silente per avere notizie in più. Purtroppo, però, nessuno dei due sembrava avere minimamente sonno...ma comunque in un'ora o due entrambi riuscirono ad addormentarsi.


Erano le 7:00 quando Remus si svegliò. Si girò su un fianco e vide quella che era ormai da circa un anno la sua camera: c'erano semplicemente un letto, non molto morbido ma tuttavia comodo, un armadio un po' vecchio, due finestre, un comodino e un televisore.
A vederla non si sarebbe mai detto che quella fosse la stanza di un mago, così come tutta la sua casa, infatti Remus aveva deciso, alla fine del suo anno di insegnamento a Hogwarts, di trasferirsi in un quartiere babbano dove, si vergognava un po' ad ammetterlo, avrebbe potuto guadagnare un po' di più...purtroppo la sua famiglia non era mai stata così ricca, e si era sempre dovuto arrangiare da solo, e quando Silente lo chiamò per fare l'insegnante pensava che quella sarebbe stata un'ottima occasione, ma non durò molto...ed ora era costretto a vivere in una casa che quasi ogni mese aveva bisogno di riparazioni e a fare due lavori; all'inizio si era trovato un po' spaesato per questo nuovo stile di vita ma ormai si era abituato e doveva ammettere che gli piaceva anche! La mattina lavorava con un signore anziano in un'edicola, e il pomeriggio lo passava in una biblioteca a mettere in ordine libri e aiutare persone in difficoltà.

Si stava facendo una doccia quando sentì dei rumori nella stanza di fianco, probabilmente anche Sirius si era svegliato.
Gli doveva dire che sarebbe dovuto rimanere un po' da solo, perchè lui doveva scendere al paese e andare a dire che avrebbe dovuto licenziarsi...eh sì, ora doveva riprendere il suo vecchio lavoro: dare una mano all'Ordine.

Così per le 8 meno un quarto Lupin stava dicendo a Sirius che al suo ritorno avrebbero chiamato Silente per vedere cosa dovevano fare adesso e raccomandava vivamente a Sirius di non uscire.

"Lo so, lo so...devo restare chiuso in casa...penso che d'ora in poi sarà sempre così...non pensavo che avrei mai rimpianto quest'ultimo anno...almeno potevo girare libero" disse Sirius fissando intensamente una mattonella in cucina.

"Senti, lo so che sarà difficile, ma ..." non riuscì a continuare la frase. Era molto dispiaciuto per Sirius, ma non poteva farci niente.

"Però, intanto che io non ci sono, preparati qualcosa da mangiare " ma si interruppe all'improvviso ricordandosi che Sirius era una frana in cucina..si ricordò di un'estate passata a casa di James, quando i suoi genitori non c'erano, e Felpato aveva ammesso di non sapersi preparare nemmeno una frittata..."ehm...sei capace di prepararti qualcosa senza mandare a fuoco la casa?"

Sirius si voltò di scatto, con aria imbronciata: "A cosa credi che mi serva la bacchetta?"

"Beh non sapevo conoscessi incantesimi utili per la cucina..." disse Lupin sopprimendo a stento una risata.

"E invece li conosco, quindi evita per favore." disse Sirius andando a sedersi sul divano in salotto. "Ah e senti, ma quand'è che hai cambiato casa? Se Silente non mi avesse portato, sarei andato da tutt'altra parte."

"Beh in quella casa non potevo più viverci...sai...i soldi..." rispose Lupin e questa volta senza vergognarsi: con Sirius riusciva a parlare senza problemi. "Mi sono trasferito dopo Hogwarts, ho trovato due lavori babbani..."

Sirius si voltò di scatto con aria stupefatta "Cos..?"

"Sì è così", continuò Remus "aiuto un anziano signore con un edicola e lavoro in una biblioteca. Mi ci sono abituato ormai"

"Eh, ci credo. In mezzo a tutti quei libri ti sentirai felicissimo!" disse Sirius con un sorriso.

"Infatti hai ragione. Vabbè vedo che ormai sono le 8 passate, sono sicuro di trovare l'edicola e la biblioteca già aperte...ci vediamo tra un po'"
br>"Ciao! Io resterò qui a..." iniziò Sirius. "A non fare niente" continuò Remus sempre sorridendo.



L'aria era fresca anche se era inizio giugno. C'era già gente per le strade: chi comprava cibo, chi chiacchierava, chi leggeva il giornale...beati loro, che non sanno cosa sta per succedere...così spensierati si ritrovò a pensare Remus con un sospiro.

Era quasi arrivato all'edicola, aveva già visto Jason, il proprietario, arrampicarsi su delle scalette cercando di aiutare una ragazza; accellerò il passo, con l'intenzione di dargli una mano, quando la ragazza, che si era alzata sulle punte per prendere anche lei una rivista, tirò talmente forse un giornale appeso sulle loro teste, che si tirò altri 10 o 11 riviste che caddero direttamente addosso a Jason, facendolo cadere dalle scalette.

"Oh per la miseria!!! Mi dispiace, non volevo..." e mentre parlava si era abbassata per porgergli la mano e aiutarlo, ma girandosi aveva fatto rovesciare altri giornali da sopra il bancone.

"Mi dispiace! Sono desolata! Io...non volevo.." intanto Remus era arrivato e stava già raccogliendo alcuni giornali da terra e trovò anche un cappello, lo aveva appena preso in mano quando la ragazza, che aveva appena notato, aveva capelli viola accesi, gli disse:

"Grazie, è mio. Mi deve essere caduto prima...non so come ho fatto a combinare questo disastro." poi continuò, parlando tra sè e sè: "L'avevo detto a papà che non ero fatta per andare in giro in una città babbana"

"Cosa hai detto?" le chiese Remus con uno sguardo indagatorio porgendole il cappello. Doveva essere una strega, anche se molto distratta.

"Cosa? Ah no niente..." rispose velocemente la ragazza arrossendo leggermente sotto il suo sguardo. Devo aver parlato un po' troppo…non importa, tanto non avrà capito niente comunque.

"Senta" ora la ragazza si rivolse al giornalaio che ormai si era rimesso in piedi e cercava di mettere un po' in ordine "allora io prendo queste due, ecco i soldi" e nel dirlo cacciò un portamonete, ma insieme ad esso caddero dalla sua tasca alcune monete molto più grandi e molto differenti dai tipici soldi...
Sì, è proprio una strega. Certo, che potrebbe stare anche un po' più attenta, sta anche cominciando ad attirare l'attenzione dei passanti.
E infatti era vero: alcuni la guardavano per i suoi capelli, altri per la confusione che aveva creato...

"Lasci, faccio io" disse Remus estraendo velocemente il portafoglio. Si era un po' infastidito per il carattere di quella ragazza, ma la trovava anche piuttosto buffa.

"No, no, non si preoccupi" gli rispose di rimando lei

"Ma no, nessuno problema" le sorrise lui pagando Jason.

"Ciao Remus. Ti aspettavo per le 9, non così presto" gli disse il giornalaio. "Ma penso sia stato un bene che sia arrivato adesso...ottimo tempismo!" gli disse sorridendo e accennando alla ragazza che sorrideva imbarazzata.

"Beh sono sempre stata un po' impacciata, mi dispiace di aver combinato un po' di confusione prima" si scusò lei.

"Non fa niente, non fa niente" le disse Jason.

"Beh io devo andare...grazie ancora, ehm...Remus?" ora la ragazza si rivolse a Lupin.

"Sì, non c'è di che." le sorrise Remus.

"Arrivederci!" salutò la ragazza e se ne andò indossando nuovamente il cappello.

"Strana ragazza...ma sembra molto simpatica" osservò Jason. "Comunque, dicevamo... come mai qui a quest'ora?"

"Ti volevo parlare. Purtroppo devo licenziarmi perchè devo compiere alcune commissioni e non so quanto tempo dureranno...probabilmente non tornerò a lavorare nemmeno per la fine dell'anno." spiegò Remus. Avrebbe voluto aggiungere sicuramente ma sapeva che quello avrebbe comportato delle domande, e voleva evitarle se poteva.

"Ah, e come mai? Problemi in famiglia?" "Beh...direi di sì. Ma nulla di grave" aggiunse velocemente vedendo lo sguardo di Jason. "Mi sono trovato molto bene a lavorare qui con te, spero che succederà ancora" continuò Remus stringendogli la mano.

"Ma quando andrai via?" si informò il giornalaio.

"Non so, il prima possibile, quindi ci salutiamo ora. Ancora grazie per avermi assunto subito!" lo ringraziò Remus.

"Mi sei sempre stato simpatico!" rise Jason. "Spero che ci rivedremo presto, comunque."

"Già, lo spero anch'io. Ciao!" lo salutò Lupin.


Dopodichè Remus imboccò una strada sulla sinistra, e continuò a camminare per qualche minuto quando finalmente arrivò davanti alla biblioteca. Entrò e andò subito dal direttore a spiegargli la situazione, e si salutarono.

Quando uscì venne all'improvviso investito da una persona e caddero tutti e due, riuscendo a vedere solo una striscia rosa.
Ci mise un po' a riprendersi e si accorse che una persona, probabilmente la stessa che l'aveva praticamente investito, lo stava schiaffeggiando. Riaprì gli occhi e vide che era la stessa ragazza dai capelli viola che aveva incontrato poco prima...ma ora aveva i capelli rosa!

"Cosa è successo?" chiese rialzandosi massaggiandosi la testa. "Io...credo di avere problemi alla vista...i tuoi capelli..." le disse indicando la testa della ragazza

"Oh...ehm...veramente...non hai nessun problema, te lo garantisco" fece lei imbarazzatissima.

"Mi dispiace per esserti venuta addosso, andavo di fretta e non ti ho visto uscire" continuò lei cercando di cambiare argomento...come poteva dirgli come aveva cambiato colore di capelli nel giro di una decina di minuti?

"Non importa, sto bene...ma ancora non capisco.. i tuoi capelli..." continuò Remus. Certo che questa ragazza è proprio strana...

"Senti ti va se andiamo in quel bar? Parliamo un po'" disse lei. Non sapeva cosa voleva dirgli ma almeno avrebbe guadagnato tempo. "Così ti posso anche ringraziare per le riviste e scusarmi per quello che ho combinato in soli 10 minuti"

"D'accordo" accettò Remus. E' vero, era una ragazza strana, ma a lui sembrava un tipo a posto e poi voleva davvero sapere cosa avrebbe detto a proposito dei capelli...




Ciaooo! ^_^ E' la mia prima fanfiction, l'avevo già postata tempo fa, ma poi non l'avevo continuata, così l'ho ripostata (con piccole modifiche) e cercherò di aggiornarla il prima possibile!
Fatemi sapere cosa ne pensate ^^

A presto!
  
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